"Un secolo e mezzo dopo la sua pubblicazione, 'Walden' è diventato un totem indiscusso della mentalità improntata al ritorno alla natura, alla tutela ambientale, all'anticonsumismo e alla disobbedienza civile... Nella fitta messe di classici americani della metà del XIX secolo, 'Walden' è quello che più ha contribuito a costruire l'odierna percezione che l'America ha di se stessa." Così si esprime John Updike sul capolavoro di Thoreau pubblicato nel 1854. L'autore vi descrive la sua "fuga" nei boschi del New England e i due anni trascorsi sulle sponde del lago Walden in una capanna. Mentre conduceva il suo esperimento di vita nella natura selvaggia, venne arrestato per non aver pagato la poll-tax, destinata a finanziare la guerra contro il Messico e la conservazione dello schiavismo. All'episodio è dedicato l'altro scritto qui raccolto, "La disobbedienza civile" (1849), che, trascendendo le ragioni contingenti, offre riflessioni di estrema attualità sulla natura della democrazia e sul rapporto tra individuo e collettività. Amati da schiere di letterati e attivisti, da Hawthorne a Eliot a Martin Luther King, questi due celeberrimi scritti di Thoreau sono vivificati da una scrittura tanto immediata e semplice quanto meditata e ricca di fascino.
Grazie all'attenta curatela di Stefano Paolucci - massimo esperto italiano delle opere di Thoreau ed Emerson - il volume alterna sapientemente i due diari, riuscendo a creare un vero e proprio dialogo, un'autentica struttura narrativa e letteraria, coinvolgente e appassionante, caratterizzata dal ritmo incalzante dell'autobiografia e impreziosita dallo stile inconfondibile del diario, aforistico e profondo. Pagine semplici e potenti, in cui si svelano i nuclei fondamentali ed essenziali delle opere che hanno reso celebri in tutto il mondo i nomi di Thoreau ed Emerson; scritti inediti che riportano alla luce pagine mirabili di letteratura e filosofia, dove i due autori, dalla giovinezza dei vent'anni fino alla piena maturità, s'interrogano con profondità e chiarezza sull'esistenza e la filosofia, la politica e la natura, la religione e la società.
Vibrante saggio-pamphlet sul diritto alla ribellione e alla disobbedienza nei confronti dello Stato e delle "leggi ingiuste", nacque in seguito all'incarcerazione di Thoreau per il suo rifiuto di pagare le tasse e quindi sostenere il governo Usa impegnato nella guerra contro il Messico e ancora permissivo nei confronti dello schiavismo. Un saggio che ha influenzato intere generazioni di protestatari e ribelli, e che conobbe un enorme successo popolare grazie alle battaglie civili di Martin Luther King e del Mahatma Gandhi, che si ispirarono a questo testo per dar vita alle loro "rivoluzioni non-violente". Nonostante il passare degli anni e delle stagioni politiche "Disobbedienza civile" rappresenta ancora oggi una delle più straordinarie testimonianze di libertà e di coraggio civile mai espresse dalla cultura americana.
Walden, è famoso per l’eccellenza letteraria dei suoi scritti sociali e naturalistici. Ma nel 1848 un suo nuovo conoscente,Harrison Blake, capì che il «vero significato» della vita di Thoreau era di fatto spirituale e, con audace prescienza, si rivolse all’allora sconosciuto scrittore per chiedere lumi su come trovare la propria via. Blake, infatti, confessava di trovarsi a «tremare sull’orlo» di un cammino spirituale e, incapace di intraprenderlo da solo, cercava un maestro, una guida. Thoreau rispose all’appello. Il risultato fu una corrispondenza che durò tredici anni, tanti quanti gliene restavano da vivere. All’inizio le sue risposte erano rivolte solo a Blake, ma quando Thoreau seppe di avere un uditorio più vasto – gli amici di Blake – le sue lettere assunsero una dimensione più impersonale e di maggiore respiro esistenziale. Attraverso una scrittura di volta in volta austera, oracolare, arguta, giocosa, pragmatica, ma sempre profondamente ispirata e penetrante, Thoreau riflette – e ci fa riflettere – sulle possibilità e i limiti dello sviluppo spirituale dell’individuo, prendendo spunto dagli argomenti più vari: dal lavoro quotidiano alla natura selvaggia, dalla società alla solitudine, dall’amore al sesso. Per la prima volta tradotte in italiano e riccamente annotate, queste 27 lettere sono come altrettanti passi che ognuno di noi è invitato a compiere, o a ripercorrere, per meglio affrontare il cammino della vita.
Il volume raccoglie i maggiori scritti filosofici e politici di Thoreau con due saggi inediti. Oltre ai classici "Vita senza princìpi" e "Disobbedienza civile", il volume raccoglie il vibrante appello "Apologia di John Brown", il saggio "Dove ho vissuto e perché", e i due scritti inediti "Riforme e riformatori" e "Araldo della libertà". L'idea di politica, di Stato, di libertà si presenta in questi saggi come un unico affresco sull'esigenza di saper vivere: la politica che abbraccia la vita, che si fa prassi, responsabilità, ordine prima morale e poi civile. In modo imprescindibile dal suo essere "il più vero tra gli americani", come lo definiva R. W. Emerson, Thoreau esorta a vivere a tutto tondo, a riconoscere la supremazia degli elementi naturali sull'artificio delle istituzioni umane, il primato della vita non-addomesticata e libera. Una lucida interpretazione, ancora oggi di grande attualità e forza, in cui si ripercorrono le tematiche che hanno reso Thoreau celebre in tutto il mondo: l'irriducibile libertà dell'uomo, l'invito ad obbedire alla propria coscienza più che a leggi e istituzioni, l'affermazione di un'etica basata sull'individualismo democratico.
Un saggio breve e folgorante, profetico, in cui il maestro del pensiero americano dell'Ottocento mette in guardia dai pericoli della civiltà industriale. Un libro che individua nella natura selvaggia la vera patria dell'uomo e nel vagabondare per boschi la salvezza spirituale. Un inno alla libertà dell'uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina.