
Al volume che contiene la normativa del Codice di Diritto Canonico (cann. 1055-1165), il Decreto Generale sul Matrimonio Canonico della Conferenza Episcopale Italiana del 1990 con un breve commento e la modulistica per l'istruttoria matrimoniale in uso in Italia, è stato aggiunto un ricco e completo Vademecum per i casi di matrimonio che richiedono l'intervanto o il parere del Vescovo diocesano o dell'Ordinario del luogo. L'intento di questo Vademecum sembra essere duplice. Da un lato, quello di fornire, a coloro che sono chiamati, peraltro sempre più frequentemente, a trattare e risolvere con sapienza casi matrimoniali complessi, un aiuto il più possibile chiaro. Dall'altro, quello di favorire una certa uniformità nella prassi da parte di più Diocesi su un territorio omogeneo.
Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze, Paolo Grossi introduce il lettore ai segreti del diritto occidentale. Il diritto, prima ancora che tecnica, è un'esperienza culturale, un modo insostituibile di leggere e organizzare la società. La limitazione del potere e della violenza, il rapporto con le cose, le relazione tra soggetti e gruppi sociali sono stati possibili essenzialmente in virtù della mediazione giuridica. Essa oppone all'arbitrio le regole, al conflitto un ordine concreto.
Il presente manuale esamina l'intreccio tra strutture e giurisdizioni ecclesiastiche ed ordinamento civile, tenendo conto degli attuali processi di trasformazione che investono il diritto ecclesiastico. Una attenzione particolare è dedicata alla materia matrimoniale. Analoga attenzione è rivolta alle 'strutture confessionali', cioè a quella molteplicità di enti ecclesiastici, di tipo gerarchico, territoriale, associativo, fondatizio, che vive e opera nella società civile. Tali enti sono regolati da una normativa speciale che ne garantisce l'autonomia, ma nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento e dei diritti individuali di quanti entrano in relazione con essi.
È opinione diffusa e condivisa che l'Unione Europea si trovi in un momento costituente e che tale fase abbia avuto inizio con la stesura e la successiva proclamazione della Carta dei diritti fondamentali. Il volume presenta le diverse ipotesi del costituzionalismo europeo e la riflessione sui contenuti di quel documento che più ne dovrebbe sintetizzare la portata politico-simbolica. Il libro è diviso in tre parti: quale Costituzione per l'Europa?; i contenuti della Carta dei diritti; il rapporto della Carta dei diritti e del costituzionalismo europeo con le tradizioni di tutela dei diritti fondamentali degli Stati membri.
Il libro raccoglie saggi di vari studiosi e ha una destinazione prevalentemente, ma non solo, didattica: si rivolge infatti a tutti coloro che si occupano di questioni giuridiche o storico antichistiche (magistrati, avvocati, notai, insegnanti di latino e di storia) e che sono interessati a una ricostruzione di una delle maggiori eredità del nostro passato latino: la sua cultura del diritto. Gli autori dei contributi presentati nel volume sono: Eva Cantarella, Paolo Cappellini, Valerio Marotta, Bernardo Santalucia, Aldo Schiavone, Tullio Spagnuolo Vigorita, Umberto Vincenti.
Nell'acceso dibattito sulle trasformazioni del sistema politico italiano, si è spesso polemizzato, fra maggioranza e opposizione, intorno all'abuso di decreti-legge, deleghe legislative, regolamenti di delegificazione. Il volume ripercorre le trasformazioni verificatesi nell'ultimo decennio relative agli atti normativi del Governo. Particolare attenzione è posta sui regolamenti: fonti del diritto 'secondarie', in quanto subordinate alla legge. Parte del libro è dedicata anche alle riforme Bassanini che hanno comportato un massiccio spostamento della disciplina delle pubbliche amministrazioni dalla fonte legislativa a quella regolamentare, con un ampio impiego della delegificazione.
Tra gli ordinamenti vigenti, quello della Chiesa cattolica è quello legato in maniera più forte al passato - un passato in questo caso monumentale -. Questo manuale è stato pensato come un'organica sintesi della storia del diritto canonico dalle origini a oggi, nel segno di una rinnovata percezione dei complessi legami tra l'evoluzione delle fonti e il più vasto quadro della storia della società, della cultura giuridica e delle correnti di contestazione o di riforma eccelesiastica.