Il volume, curato dall'Arcisodalizio della Curia Romana, contribuisce ad approfondire le problematiche relative ai beni temporali della Chiesa, attraverso gli studi di noti esperti della materia.
Il fenomeno associativo costituisce una fra le forme di collaborazione e corresponsabilita che maggiormente hanno contribuito al rinnovamento ecclesiale postconciliare e che puo considerarsi come uno dei segni piu tangibili di vitalita della Chiesa.
La formula plenitudo potestatis, applicata all'ufficio del Romano Pontefice per indicarne la suprema potestà su tutta la Chiesa, ha sempre destato vivo interesse nella storiografia giuridica. Coniata da Leone Magno, nel corso dei secoli ricompare in altre due decretali papali fino a conoscere un vero e proprio boom con l'opera di Uguccione da Pisa e con le decretali di Innocenzo III, dove diventa uno dei punti di forza della dottrina del primato papale. Quest'opera si propone di analizzare il periodo di gestazione della formula, ricostruendone l'iter storico nella letteratura canonistica e analizzandone l'uso nella Summa Decretorum di Uguccione da Pisa, che rappresenta il punto di cristallizzazione di tutta la dottrina precedente.
Il volume è un contributo giuridico alla disciplina del matrimonio canonico di cui si esamina il bonum coniugum, la cui essenza è individuata dall'Autore " nella mutua formazione interiore dei coniugi, nel loro costante impegno per aiutarsi reciprocamente verso la perfezione, che costituisce un motivo principale del matrimonio, quando esso va inteso nel senso di una comunione che coinvolge la vita intera ".
Le unioni di fatto e le convivenze stabili hanno assunto oggi, in molti Paesi occidentali, una piena rilevanza giuridica. Il libro esamina il problema dal punto di vista sociale, giuridico ed etico, fornendo ampia documentazione. È il primo trattato interdisciplinare d'un fenomeno esteso, che interpella sia lo Stato che la Chiesa.