La monografia ripercorre la storia dei testi giusromanistici (leges e iura) recepiti nelle fonti del diritto canonico altomedievali, illustrandone l'uso ed il valore ad essi attribuito presso gli organi giudiziari ecclesiastici (dei quali si analizzano anche i principi procedurali tratti dal diritto romano). Successivamente - sulla base dei dati raccolti - si esamina il problema, ancora oggi aperto, dell'uso del diritto giustinianeo (e teodosiano) da parte di Graziano. Di particolare interesse è infine l'esposizione della teoria grazianea delle fonti del diritto (Distinctiones I-XXI del Decretum) e della tradizione attraverso la quale egli giunse a fornire un fondamento teologico al diritto positivo.
Rivista della facoltà di Diritto Civile, inizia la sua attività nel 1935, come ripresa degli Studi e Documenti di Storia del Diritto, la Rivista nata nel 1880 per decisione della "Accademia di Conferenze storico-giuridiche". Di tale Rivista, cui collaborarono studiosi insigni, quali Giovan Battista De Rossi e Ilario Alibrandi, si pubblicarono venticinque volumi, sino al 1904. Ricollegandosi a quella "prima serie", Emilio Albertario promosse, trent'anni dopo, gli SDHI; dei quali nel 1984 è stato pubblicato il 50º volume. Scomparso nel 1948 Emilio Albertario, la Rivista è stata successivamente diretta da Salvatore Riccobono, Arcadio Larraona, Gabrio Lombardi, ed attualmente Gian Luigi Falchi. Largamente diffusa in tutto il mondo, si occupa dei diritti dell'antichità, con particolare riguardo al diritto romano. In questi decenni ha ospitato contributi dei più insigni maestri del diritto antico, ma è rimasta sempre aperta anche ai giovani studiosi che si avviano, con serio impegno, alla ricerca scientifica. Ogni volume comprende studi originali, note, recensioni critiche, rassegne periodiche (epigrafia giuridica, papirologia giuridica, tratti cuneiformi).
Parte I: Il diritto nella realtà umana (A. Martini)Parte II: Il diritto nella realtà ecclesiale (A. Longhitano)Parte III: Il diritto nella storia della Chiesa: sintesi di storia delle fonti (A. Giacobbi)Parte IV: Le norme generali(V. De Paolis)
«Quando scrivi ti amerò per sempre scrivilo con la matita», diceva Tagore.
Molti matrimoni vengono cancellati dalla separazione o dal divorzio, ma per il battezzato rimangono matrimoni firmati per sempre.
Ci sono però dei casi, sempre più frequenti, in cui il matrimonio cristiano si può cancellare perché è nullo, cioè mai esistito.
Questo libro, scritto da uno specialista che sa usare un linguaggio divulgativo, è una guida per un primo approccio alle problematiche relative alle condizioni di eventuale invalidità del matrimonio canonico.
È un sussidio indispensabile per i pastori d’anime, per i consulenti che operano in consultori di ispirazione cattolica, e può rivelarsi molto utile anche per chi si pone seri interrogativi sulla validità del proprio matrimonio.
Questo lavoro si prefigge lo scopo di presentare lo scioglimento del vincolo matrimoniale non sacramentale in maniera sintetica offrendo una panoramica generale della materia in oggetto.
Da alcuni anni il problema delle sofferenze sta interessando il settore bancario, facendo diminuire i margini di intermediazione e immobilizzando una parte consistente degli attivi bancari. Il volume affronta tali problematiche, tracciando le linee guida per chi opera in questo ambito all'interno degli enti creditizi.