
Nonostante sia ormai universalmente riconosciuto che la qualità del sistema educativo di un paese è un fattore determinante per la sua crescita e il suo sviluppo, troppo spesso il dibattito pedagogico si esaurisce in sterili contrapposizioni fra progressisti e tradizionalisti o resta confinato ad aspetti secondari e particolaristici. "Sapere per comprendere" non si sottrae invece alla cruciale questione di definire metodi e contenuti di un'"educazione per tutti", il cui fine deve essere la formazione di individui capaci di comprendere, affrontare e migliorare il mondo in cui vivono. Ciò è possibile soltanto attraverso lo studio e la conoscenza della condizione umana, passata e presente, e soprattutto attraverso una profonda comprensione delle sfere del vero (e del falso), del bello (e del brutto), del bene (e del male). Gardner passa quindi in rassegna diverse istituzioni scolastiche contemporanee, dalle scuole materne di Reggio Emilia alle università statunitensi, analizzandone limiti e vantaggi, articolando sei percorsi educativi in grado di rispondere alle esigenze di differenti sistemi culturali.
Che cos'è l'apprendimento e come si manifesta? Che funzioni vi svolgono le istituzioni educative? In che modo è possibile educare al comprendere? Si sono fatti progressi nello studio dello sviluppo cognitivo, ma le nuove conoscenze generalmente non vengono applicate al campo dell'educazione. Si sa che la mente del bambino non è una "tabula rasa" e possiede una galassia di piccole e grandi teorie, infantili ma funzionali, persistenti e spesso sbagliate; ma la pedagogia tradizionale tende per lo più a trascurarle. L'istruzione formale non riesce a diventare risposta a un bisogno in continuità con gli apprendimenti sensomotori dell'infanzia. Gardner suggerisce alcune soluzioni pratiche alla riforma della scuola e indica nuove vie di ricerca.
Che cos'è l'apprendimento e come si manifesta? Quali sono le funzioni svolte dalle istituzioni scolastiche nell'educare al comprendere? Si sono fatti progressi nello studio dello sviluppo cognitivo, ma ancora oggi queste conoscenze generalmente non vengono applicate al campo dell'educazione. La scuola basata su una didattica che mira essenzialmente al superamento di certe prove si appiattisce sul "compromesso delle risposte corrette" e rinuncia all'obiettivo ambizioso e globale, per l'individuo e la collettività, del vero comprendere. Gli stereotipi e le concezioni della mente non scolarizzata sopravvivono al tempo, ma le metodologie di studio attuali non consentono che siano riplasmati o sradicati dagli insegnanti: nascono da qui le gravi lacune di comprensione tanto diffuse tra gli studenti di oggi, che impediscono una reale padronanza delle materie studiate. L'autentica persona "istruita" dovrebbe poter indagare autonomamente i campi del sapere, usare in contesti nuovi le informazioni acquisite e continuare ad apprendere per tutta la vita. Situazione che oggi si verifica solo in una minima parte degli studenti, anche universitari. Gardner approfondisce i diversi aspetti dell'apprendimento e suggerisce alcune soluzioni pratiche per migliorare i metodi di istruzione, indicando nuove promettenti vie di ricerca.
Howard Gardner è famoso in tutto il mondo per la sua teoria delle intelligenze multiple, una critica serrata alla tesi secondo la quale gli uomini possiedono una sola intelligenza, misurabile con strumenti psicometrici standard. In questo volume sono raccolti alcuni dei saggi più significativi scritti da Gardner sull'intelligenza multipla e sui modelli di insegnamento mirati al potenziamento dei diversi tipi di intelligenza. Si tratta di articoli e saggi che per la prima volta vengono tradotti in italiano. Una raccolta fondamentale per avvicinarsi al pensiero pedagogico di Gardner e per approfondirlo, e un'occasione per riflettere su un modo diverso di impostare l'insegnamento, più attento a valorizzare le capacità proprie di ogni individuo.
Le tecniche di diffusione, le modalità di fruizione, la tipologia stessa di utenti dei servizi di comunicazione e informazione sono oggetto di una metamorfosi rapidissima e radicale. Il fenomeno è indubbiamente legato ad un cambiamento culturale concernente la modalità di ottenere e diffondere informazioni e dati che, da utenti di ogni età e in modo crescente, vengono oggi ricercati e reperiti sul web, un immenso archivio a cui è possibile accedere attraverso qualunque dispositivo elettronico personale, in modo gratuito, ricevendo e fornendo risposte rapide e aggiornate in tempo reale. Tutti i cambiamenti, insieme a nuove opportunità, portano con sé anche nuovi problemi. La realtà online (così come quella offline, del resto) è una dimensione in cui le luci si alternano spesso alle ombre. L'uso sempre più intenso del web, che sta progressivamente surrogando la stampa e i canali informativi tradizionali, accende infatti i riflettori sul tema della "disintermediazione" dell'informazione, ossia sulla possibilità offerta agli utenti Internet di accedere velocemente, con pochi passaggi e senza costi specifici, a fonti di informazione online, non sempre verificate e qualificate, di condividerne i contenuti mediante le reti sociali e anche di creare nuovi contenuti informativi (user generated content) da immettere nel circuito del web. Il meccanismo della disintermediazione taglia fuori l'informazione professionale, assicurata da giornalisti e comunicatori, e favorisce la diffusione rapida di notizie non verificate, parziali e spesso false (fake news) che, grazie alla capacità di condivisione offerta dalle "nuove" reti sociali, diventano immediatamente virali. Vere e proprie campagne di disinformazione sono costantemente realizzate da attori politici, soggetti istituzionali e potenze straniere, con l'intento di condizionare e alterare il dibattito pubblico, soprattutto nella fase pre-elettorale.
È necessario parlare della musica oppure è sufficiente suonarla o ascoltarla? Il volume cerca di rispondere a questa domanda, introducendo il lettore al dibattito intorno ad alcune questioni centrali dell'estetica musicale del Novecento: in che termini si può parlare di linguaggio musicale? Cosa intendiamo quando parliamo di senso della musica e significato di una composizione? Cos'è un'opera d'arte musicale? Qual è l'importanza della dimensione temporale nella composizione e nell'interpretazione della musica? Cosa significa avanguardia? Senza seguire una narrazione strettamente storico-cronologica, viene data la parola alle voci storiche che hanno segnato una svolta nel dibattito, spaziando dalla prospettiva fenomenologica, ermeneutica, analitica a quella più specificamente estetico-musicale e musicologica.
Che cos'è la psicologia
(Cosa studia la psicologia; Le origini della psicologia; Gli orientamenti teorici in psicologia; I settori della psicologia; La psicologia nelle scienze dell'educazione; La situazione di complessità dell'attuale psicologia; I metodi della ricerca in psicologia; Il metodo sperimentale; Il metodo descrittivo; Il metodo correlazionale; La correlazione tra la ricerca di identità e la ricerca di senso nell'adolescenza; Il metodo clinico; Un test strutturato e un test proiettivo; Il metodo della ricerca-intervento; L'educativa di strada; Il metodo sistemico-relazionale; Verso una circolarità; Questioni di etica nella ricerca; Per l'approfondimento)
I processi dinamici
(La psicologia dinamica; La soggettività della motivazione; La dimensione proattiva; Le forze delle aspettative; Le emozioni, tonalità affettiva delle motivazioni; Un lungo pregiudizio sulle emozioni; Le emozioni, stati disposizionali; L'inconsapevolezza dei motivi; La condotta pre-riflessiva; La coscienza in psicologia; Il peso delle decisioni; Quando la buona volontà non basta; I livelli del comportamento motivato; Per l'approfondimento)
Sistemi motivazionali
(Tra natura e cultura; La classificazione delle motivazioni; Tre sistemi motivazionali essenziali; La fame. Un esempio di motivo fisiologico; Il disturbo dell'anoressia nervosa; I motivi prosociali; Il disturbo d'ansia di separazione nei bambini; Quando una relazione aiuta a crescere; I motivi di sviluppo di sé; La posizione di nascita del bambino rispetto ai suoi fratelli; Per l'approfondimento)
Il processo emotivo
(Complessità delle emozioni; La teoria periferica e la teoria centrale delle emozioni; La teoria dell'attivazione e la teoria cognitivo-attivazionale; Le teorie dell'appraisal; La teoria psicoevoluzionista; Il processo emotivo secondo il modello di scherer; La valutazione della situazione; L'attivazione dell'organismo; L'espressione delle emozioni; L'intelligenza emotiva; Per l'approfondimento)
La fragilità della mente
(La capacità di adattamento; Modelli di conflitto; Conflitti di ruolo; Compiti evolutivi; L'ansia; Il "difetto di base"; La frustrazione; Educarsi a fronteggiare lo stress; Il concetto di normalità; Distinzione tra disagio e disturbo; Perché ci ammaliamo?; Una via per la guarigione: le psicoterapie; Le relazioni di aiuto; Per l'approfondimento)
Verso il benessere mentale
(Il nuovo concetto di salute; Tra normalità e patologia; Il benessere. Rimanere all'interno delle proprie possibilità; Alcuni indicatori positivi della salute; La conoscenza e l'accettazione di sé; La capacità di risolvere i problemi; La capacità relazionale; Il controllo emotivo; L'autostima e l'immagine di sé; Le difese; La sublimazione; La razionalizzazione; La proiezione; Lo spostamento; La costruzione del capro espiatorio; La formazione reattiva; L'identificazione e l'introiezione; La regressione e la fissazione; Per l'approfondimento)
La personalità
(Per una definizione; Da un punto di vista strutturale; Da un punto di vista dinamico; I fattori determinanti; La maturazione; L'adolescenza, l'identità e la personalità; La personalità nell'arco della vita; Per l'approfondimento)
Modelli teorici in psicologia dinamica
(È ancora attuale Freud?; Alle origini della psicoanalisi; La rimozione e la scoperta della nevrosi; Il desiderio sessuale; L'inconscio e le altre dimensioni della psiche; Il metodo della psicoanalisi; La psicologia analitica di Jung; La psicologia dell'Io; La teoria delle relazioni oggettuali; Il modello interpersonale; La psicologia del Sé; Il modello sistemico-relazionale; La psicologia umanistica di Rogers;
Che cos'è l'esistenza? Ci sono gli universali? Qual è la natura degli oggetti materiali del mondo che ci circonda? E, infine, le cose hanno un'essenza? Questi quattro interrogativi sono al centro dell'attuale dibattito filosofico e in particolare della disciplina che comunemente chiamiamo "ontologia". Il libro ricostruisce l'origine delle questioni proposte illustrando le risposte fornite dal pensiero greco, medievale e moderno. Lo scopo del testo è duplice: da un lato si vuole dare profondità storica al dibattito filosofico contemporaneo, evidenziando come problemi e soluzioni non nascano oggi ma affondino le proprie radici in una lunga e sfaccettata tradizione; dall'altro, s'intende mostrare come la storia delle dottrine ontologiche e metafisiche possa essere illuminata e meglio compresa se si tiene presente il modo in cui l'ontologia viene praticata oggi. L'ontologia e la sua storia sono, in questo quadro, due facce della stessa medaglia.
"La maggior parte delle indagini scientifiche nelle scienze sociali vertono, in ultima istanza, sullo studio delle relazioni fra variabili. Ogni qual volta il ricercatore formula una domanda sul come o sul perché alcuni fenomeni si presentano in natura, la risposta non può che basarsi sul capire come alcune caratteristiche del fenomeno siano in relazione con altre. Capire quali caratteristiche abbiano le persone estroverse, determinare perché ci innamoriamo o perché abbiamo sete o ci piace il guacamole, predire chi vincerà le prossime elezioni politiche o determinare se l'amigdala è responsabile delle nostre paure, richiede sempre di studiare le relazioni fra variabili. La comprensione di queste relazioni è un compito spesso arduo e complicato, e la statistica è volta a semplificare questo compito. La semplificazione avviene mediante la costruzione di un modello statistico." (Dall'Introduzione)