
La globalizzazione fa sentire i suoi effetti anche nell'esperienza giuridica del più piccolo Stato del mondo: la Città del Vaticano. Lo dimostra il recente, consistente impegno del legislatore vaticano destinato a riformare, in vari casi profondamente, il sistema penale e processuale penale dello Stato. Infatti gli incisivi mutamenti che la società ha conosciuto negli ultimi decenni e l'affermarsi di nuove forme criminali hanno via via messo in luce l'esigenza di un intervento sostanzioso per mettere anche il Vaticano in linea con gli standard degli altri paesi e nella condizione di affrontare meglio - e, per certi aspetti, in maniera davvero esemplare - tali inediti fenomeni criminosi. Difficile dire in quale misura la giurisprudenza penale vaticana abbia non solo anticipato ma anche, in qualche modo, sollecitato e orientato l'attivarsi del legislatore. Certamente ciò è avvenuto, come bene può ricavarsi dall'indagine di Geraldina Boni, oltre che dalla lettura dei provvedimenti - sentenze, sentenze istruttorie, requisitorie - pubblicati nelle Appendici al volume e in molti casi inediti. Altrettanto indubbiamente da tale giurisprudenza emerge con evidenza il ruolo che il diritto canonico, base dell'ordinamento vaticano, svolge nell'animare di valori e principi giuridici i precetti contenuti nelle norme penali di questo minuscolo Stato: anche in quei codici penale e di procedura penale vigenti in Italia nel 1929 e recepiti all'atto della fondazione del medesimo.
Il presente volume costituisce la rielaborazione de "Il diritto di famiglia", pubblicato nel 2008 e giunto alla nona edizione. La trattazione, rivista nel suo impianto, è stata aggiornata ed ampliata nei contenuti, senza perdere di vista l'obiettivo originario di fornire al lettore un quadro significativo della disciplina del diritto di famiglia, nel suo costante evolversi per opera del legislatore e dell'interpretazione. Particolare attenzione viene riservata all'interpretazione giurisprudenziale, onde fornire un quadro fedele ed aggiornato del "diritto vivente". Il volume è progettato per soddisfare esigenze diverse del lettore che vi si accosta. Esso, infatti, può essere utilizzato come manuale nei corsi universitari, limitandosi allo studio del testo scritto in caratteri più grossi ed omettendo o limitandosi alla lettura della parte scritta in caratteri più piccoli. Tale parte costituisce approfondimento di alcuni discorsi, consigliato per coloro che si preparano ai concorsi (avvocatura, notariato, magistratura). La trattazione è completata inoltre da un ampio corredo di note giurisprudenziali in vista dell'attività professionale. Alla fine del volume è posta la bibliografia che, quantunque sottoposta ad una selezione, può consentire un significativo approfondimento in vista della elaborazione di tesi di laurea o di dottorato. Questi, in sintesi, gli intendimenti dell'autore. Spetta peraltro al lettore il giudizio sul soddisfacente raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Questo testo vuole essere un'introduzione all'analisi della politica economica. Per darne una visione complessiva, si affrontano temi di natura microeconomica, redistributiva e macroeconomica. Riconoscere i tratti comuni degli interventi in questi ambiti, nonché le loro intersezioni e le loro reciproche influenze, è importante per comprendere il ruolo della politica economica nel mondo attuale. Per ciascun argomento trattato, dopo una presentazione delle teorie di base e delle caratteristiche istituzionali rilevanti, ci si sofferma sui possibili interventi di politica economica e sul modo in cui questi regolano i conflitti presenti. In questa nuova edizione, si è intervenuti sul testo per renderlo più chiaro e leggibile attraverso interventi grafici e una maggiore presenza di strumenti pedagogici.
In che modo il web 2.0 e il cloud computing stanno rivoluzionando le opportunità di mercato e le logiche di gestione di un'azienda moderna? Quale nuova ondata di innovazioni tecnologiche aspettarci? E come le imprese vi si possono preparare, per non cadere semplicemente preda delle mode del momento? I principi che, nel recente passato, erano associati a Internet e al suo utilizzo con finalità di business - in genere associati ad alcune funzioni aziendali più esposte al mondo in questione (ad esempio, il marketing e l'eCommerce) - stanno ora pervadendo a 360 gradi le stesse strategie d'impresa toccando processi centrali quali l'innovazione e le operations. "Vantaggio competitivo in rete", testo che affonda le sue radici in "Marketing in rete", si propone tanto di spiegare agli studenti di management, quanto di supportare gli operatori aziendali a fare proprie le logiche di gestione del business in Rete, sia facendo leva sui nuovi strumenti che il mondo digitale mette a disposizione, sia sfruttando i nuovi principi con cui si realizza valore per il mercato.
Il manuale fornisce un'introduzione generale alla linguistica, rivolta principalmente agli studenti universitari ma anche a chiunque si accosti per la prima volta a questa complessa disciplina. Pensato anzitutto come strumento di formazione, il volume mira a offrire una descrizione puntuale ma accessibile dei concetti e dei metodi utilizzati per l'analisi del linguaggio verbale e delle lingue. I fenomeni esaminati sono presentati attraverso esempi tratti sia dall'italiano sia da un'ampia varietà di altre lingue. Riquadri di approfondimento sono dedicati a nozioni o fenomeni particolari. Il volume si apre con due capitoli introduttivi, il primo dedicato a una panoramica delle lingue del mondo e ai criteri per la loro classificazione, il secondo volto a inquadrare la linguistica nell'ambito della semiotica chiarendo nozioni fondamentali come quelle di lingua, linguaggio, segno. I sei capitoli successivi affrontano in dettaglio i livelli tradizionali dell'analisi linguistica: fonetica, fonologia, morfologia, lessico, semantica, sintassi. Chiudono il volume due capitoli dedicati alla pragmatica e alla sociolinguistica.
La psicologia della salute riguarda l'insieme dei contributi formativi, scientifici e professionali delle discipline psicologiche alla promozione e al mantenimento della salute, alla prevenzione e al trattamento della malattia, all'identificazione delle cause e dei correlati diagnostici della salute e della malattia; essa inoltre fornisce il proprio contributo all'analisi e al miglioramento del sistema sanitario e delle politiche per la salute. Nel trattare i contenuti specifici della disciplina, gli autori prestano un'attenzione particolare alla formazione curricolare degli psicologi e degli altri operatori in ambito sanitario.
Porre l'inclusione al centro delle politiche e delle prassi educative significa concentrare l'attenzione sulle esigenze diversificate di tutti gli allievi, nessuno escluso, nel rispetto del principio di pari opportunità e di partecipazione attiva di ognuno. La prospettiva dell'inclusione scolastica è sviluppata nel volume su quattro piani fra loro integrati: il piano dei principi, che tende a sottolineare come ogni individuo, indipendentemente dai tratti culturali o personali, sia un'entità costitutiva dell'istituzione sociale, che trova nella piena valorizzazione di rutti la sua stessa ragione d'essere; il piano organizzativo, inteso come interazione e coordinamento fra i diversi attori che entrano in gioco, sia interni che esterni alla scuola; il piano metodologico-didattico, che si riferisce alle procedure da mettere in campo per promuovere il successo formativo e il ruolo attivo di ogni allievo; e infine il piano dell'evidenza empirica, che fissa l'attenzione sulle ricerche che hanno affrontato il tema dell'educazione inclusiva, al fine di giustificarne l'applicazione generalizzata. Nei capitoli viene enfatizzata la dimensione operativa, associando alla trattazione teorica di ogni argomento delle proposte curricolari riferite a diverse situazioni e ambiti disciplinari.
Il libro, frutto di un lavoro di ricerca trentennale, offre una descrizione, organizzata in una introduzione ed in due parti successive, di un modello di Pedagogia Sociale che, pur ribadendo l'appartenenza alla tradizione pedagogica italiana, cerca di stabilire un rapporto fecondo con la tradizione tedesca in cui la pedagogia sociale è nata e si è affermata.
La valutazione delle politiche e dei programmi si è affermata come campo autonomo di pratica e di ricerca negli anni '60 negli Stati Uniti, e da allora è evoluta per ampiezza di problematiche trattate, per approfondimenti teorici, per innovazioni metodologiche, ed è diventata pratica corrente anche in molti altri paesi, tra cui il nostro. Questa antologia raccoglie dei testi classici, poco conosciuti in Italia perché mai tradotti. Sono testi che hanno fatto epoca, per la loro innovatività e per il dibattito che hanno suscitato, e perchè rappresentativi dei principali approcci alla valutazione (sperimentale, pragmatista, costruttivista). L'insieme dei testi offre complessivamente un quadro delle tante problematiche legate alla valutazione: dalla valutabilità al disegno della valutazione, dalla implementazione alla utilizzazione, dalle teorie ai metodi, dalla professione del valutatore al rapporto con la politica, e quindi con la democrazia. Questa antologia è uno strumento utile per l'insegnamento della valutazione, e offre una piattaforma indispensabile a chiunque - decisore, professionista, operatore, stakeholder - sia interessato alla valutazione.
"Rimasto ignorato dal pubblico italiano e mondiale per quasi quarant'anni il libro della Rutschky documenta una storia scientifica e umana che si sussegue dal XVIII secolo fino ai giorni nostri sotto lo sguardo silente, attento e misterioso dei bambini nelle case civili dell'Europa e del mondo. Che cosa si nasconde dietro tutto ciò? Probabilmente il più importante libro, il più rilevante movimento del pensiero sui bambini, sulla violenza, sull'educazione, sul potere e sul male del XX secolo." (Dalla Introduzione di Paolo Perticari)
Una ricostruzione unitaria degli eventi che hanno radicalmente modificato i caratteri del sistema internazionale tra il 1946 e il 1990: nel secondo dopoguerra il sistema occidentale si riorganizza e progredisce grazie al Piano Marshall, mentre quello sovietico si chiude in un isolamento autarchico centralizzato. Si formano due blocchi contrapposti: la competizione bipolare conosce momenti di stasi ma anche giorni di profonde tensioni. Dall'Europa il conflitto si estende ai paesi di recente indipendenza e alla Cina. In una gara sempre più serrata, la tecnologia varata negli Stati Uniti e la capacità di affrontare meglio i problemi della globalizzazione spingono verso la crisi e infine alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.