
Che cos'è la sindrome di Down, perché può nascere un bambino con la trisomia 21, e come aiutarlo a crescere fino a farne una persona autonoma e integrata nel mondo della scuola e del lavoro? Il volume, dedicato a genitori, insegnanti, operatori, ripercorre la storia di vita delle persone con sindrome Down e della loro famiglia: il momento difficile della nascita, in cui ai genitori viene comunicato che il proprio figlio è nato con una disabilità, la necessità dei continui controlli medici dall'infanzia all'adolescenza, il lungo percorso educativo attraverso le terapie di riabilitazione, infine il distacco dalla famiglia e la conquista dell'indipendenza, di un posto di lavoro, ma anche di una propria vita affettiva fatta di relazioni di amicizia e di amore.
Con un bilancio di 280 miliardi di dollari e più di 10.000 dipendenti, la Banca mondiale è l'istituzione leader nella lotta alla povertà, eppure molti la accusano di aggravare il divario tra paesi ricchi e paesi poveri. Poche istituzioni scontano una percezione pubblica così distante dalla loro "missione". A cosa si deve questo scarto? Alla mancanza di informazione sul suo operato? All'inadeguatezza della Banca di fronte a un contesto mondiale in rapida evoluzione? O al prevalere, nella sua agenda, di interessi diversi da quelli dei paesi più poveri? In questo volume la storia, gli obiettivi, il funzionamento, e - attraverso esempi concreti - i successi, i limiti, le ipotesi di riforma della principale istituzione internazionale nel campo dello sviluppo.
Lo studio delle basi fisiologiche del comportamento umano non può prescindere da una conoscenza dell'anatomia dell'encefalo e del sistema nervoso centrale. Questa breve introduzione alle strutture neuroanatomiche del cervello e alle funzioni ad esse associate rappresenta un valido strumento per comprendere i fondamenti anatomofisiologici dell'attività psichica. Con un ricco e chiaro apparato iconografico, gli autori descrivono i principali componenti del Sistema nervoso centrale, concentrandosi sugli aspetti anatomo-funzionali. Un utile e snello strumento che può proficuamente accompagnare ogni corso di psicologia fisiologica e psicobiologia.
Lo sviluppo delle nuove tecniche di visualizzazione in vivo del cervello, l'espansione della ricerca e l'intervento riabilitativo hanno portato a una sempre maggiore attenzione alle basi fisiologiche dei processi cognitivi ed emotivi nell'uomo. La neuropsicologia si occupa appunto dei correlati fisiologici del funzionamento psichico. Frutto del contributo dei maggiori studiosi e ricercatori italiani, questo volume rappresenta lo stato dell'arte della ricerca e dell'applicazione nel campo della neuropsicologia. Nei diversi capitoli sono presentati sia i correlati neuroanatomici, sia i modelli di funzionamento, sia le patologie che le strategie riabilitative dei diversi aspetti della attività psichica: percezione, pensiero, linguaggio, memoria ed emozioni.
Questo manuale fornisce un quadro completo della psicologia dello sviluppo. Dopo una descrizione delle principali teorie dello sviluppo - da quelle classiche a quelle più recenti - sono presentati i metodi di indagine più comunemente utilizzati per studiare lo sviluppo e sono trattati i diversi domini in cui l'individuo concretamente si sviluppa: fisico, motorio, percettivo e cognitivo. Sono poi illustrati i processi di acquisizione del linguaggio e del comportamento comunicativo, lo sviluppo sociale, affettivo, emotivo e morale. Questa nuova edizione contiene numerosi aggiornamenti relativi a temi che hanno acquisito rilevanza nella ricerca recente.
Chi conta nello sviluppo di un bambino? Chi, o che cosa, è responsabile dei suoi percorsi di vita e contribuisce a renderlo l'adulto che sarà? L'autrice ritiene che se ci si vuole addentrare nella comprensione dello sviluppo sociale è necessario partire dalla considerazione che i bambini vedono il mondo con occhi diversi da quelli degli adulti. È in questa prospettiva che occorre studiare un intreccio di fattori, soggetti e situazioni molto complesso: le caratteristiche individuali, le relazioni con i genitori, con i compagni di scuola, con gli amici e gli insegnanti e infine la cultura che conferisce significato alle pratiche quotidiane dei bambini nei contesti di vita.
Appartenere a gruppi è un'esperienza da tutti condivisa. Compagni di gioco nell'infanzia, compagni di classe a scuola, colleghi nell'ambiente di lavoro: le persone affrontano quotidianamente il complesso gioco delle appartenenze di gruppo, che definiscono l'identità sociale dell'individuo e ne permettono l'integrazione. Questo volume analizza i fenomeni psicosociali che regolano la vita dei piccoli e grandi gruppi, secondo una prospettiva che non si limita al gruppo, ma tiene anche in considerazione l'individuo. Da un lato, infatti, vengono discussi i fenomeni principali della dinamica interna ai gruppi: la gerarchla di status, la differenziazione dei ruoli, la costruzione di norme, la comunicazione, la leadership, i processi di influenza; dall'altro sono approfonditi temi relativi all'individuo: i processi di entrata e di iniziazione ai gruppi, la socializzazione e l'adesione a norme, la costruzione di sentimenti di appartenenza, la partecipazione alla vita del gruppo, l'uscita dal gruppo. Ogni argomento viene trattato alla luce della ricerca più recente e con l'aiuto di esempi tratti dalla narrativa, dalla storia e dalla vita di tutti i giorni.
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto "organizzazioni".
I quotidiani sono ancora un modello di lingua scritta? Com'è fatta e come sta cambiando la lingua dei giornali in Italia? Come vengono letti e come funzionano i testi al loro interno? La storia linguistica della scrittura dei quotidiani negli ultimi anni permette di rispondere a queste domande e di capire meglio, con strumenti adeguati, come leggere il giornale e come scrivere per il giornale in modo chiaro, responsabile e corretto. Il volume offre ai lettori non specialisti una guida semplice, con esempi di analisi di testi, alla scrittura giornalistica e alle sue forme più caratteristiche.
A dieci anni dall'avvio nel nostro paese delle politiche per le pari opportunità, il volume si propone di fare il punto sui risultati ottenuti. Dopo una introduzione teorica che considera l'utilizzo dell'approccio di policy analysis e di metodologie quantitative di analisi dei testi documentali oltre che della raccolta di dati per la valutazione delle politiche di parità, la prima parte del libro è dedicata al ruolo delle politiche di genere per il cambiamento del lavoro femminile e alla loro evoluzione ai diversi livelli europeo, nazionale e regionale, fornendo una chiave di lettura sulle strategie perseguite e sugli strumenti di intervento proposti ed utilizzati. La seconda parte è dedicata all'analisi specifica dei principali interventi che hanno caratterizzato le politiche di parità nell'ultimo decennio: il primo è quello contro le discriminazioni di genere sul lavoro in Italia come esito dell'azione sul territorio da parte delle consigliere di parità, il secondo riguarda il tema della conciliazione tra ruolo lavorativo e responsabilità familiari in Italia e in Europa, l'ultimo è dedicato alle misure per la promozione dell'imprenditorialità femminile. Il testo, corredato di una ricca bibliografia tematica e frutto della collaborazione con esperte del campo, si propone come strumento utile per operatori del settore consentendo non solo una riflessione sul livello di raggiungimento degli obiettivi iniziali ma anche sugli strumenti utilizzati e sulle possibili metodologie di valutazione.
Quali sono i bambini iperattivi e quali quelli che semplicemente hanno difficoltà a concentrarsi o sono particolarmente vivaci? In Italia è da poco in uso uno psicofarmaco, già ampiamente usato nei paesi anglosassoni, per i bambini affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). I contorni di questo disturbo però non sono ancora stati definiti con precisione e diagnosticarlo è molto difficile. Così, mentre in televisione e sui giornali si dibatte sulla legittimità di una terapia farmacologica, viene in luce un problema comune a molte famiglie e a molti bambini. Un bambino su cinque soffre di disturbi psicologici e sempre più spesso si parla di bambini iperattivi e disattenti, ma raramente con chiarezza. Questo libro aiuta a elaborare strumenti diagnostici più precisi e fornisce agli adulti indicazioni utili per distinguere un bambino da curare da uno che ha semplicemente un leggero disagio emotivo, non risolvibile con le medicine. Un saggio-guida per genitori, educatori e operatori che fa chiarezza su un problema difficile da individuare, suggerendo allo stesso tempo i diversi possibili interventi terapeutici.
Le società contemporanee hanno avviato un processo di ridefinizione delle nozioni di tempo e di spazio, volto ad individuare le modifiche intervenute nei rapporti fra le caratteristiche degli ambienti sociali e le figure individuali e collettive che li abitano. Nella sociologia classica il tempo e lo spazio costituiscono le coordinate dell'agire sociale che al tempo stesso ne determinano l'intenzionalità e la responsabilità. L'esperienza umana si compie nel tempo e le dinamiche relazionali si collocano in un luogo circoscritto che ne costituisce il contesto. Attualmente, sotto la spinta della globalizzazione, dell'intensificazione dei processi comunicativi e della crescente frammentazione sociale, sempre più le dimensioni dell'agire si ricostituiscono lungo un arco spazio-temporale indefinito, che da una parte sembra dilatare l'ambito relazionale e dall'altra lo rinchiude in schemi socialmente e culturalmente definiti, facendo emergere tendenze che vanno "oltre il senso del luogo" e travalicano il "limite del tempo".