Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità, eppure il bambino impara a parlare la lingua materna in un tempo relativamente breve, entro i primi tre-quattro anni di vita. Un processo che è fonte inesauribile di meraviglia e di grande interesse scientifico. Questo volume tratta i diversi aspetti dello sviluppo linguistico in condizioni sia normali che patologiche. Un manuale non soltanto per gli studenti di corsi specificamente riservati all'oggetto della trattazione, ma anche per quanti operano a vario titolo nel campo del linguaggio (logopedisti, terapisti della riabilitazione, psicologi clinici, neuropsichiatri), nonché per educatori ed insegnanti desiderosi di conoscere meglio la conquista della padronanza linguistica.
"L'opera del Meier costituisce la biblioteca fondamentale sulla nascita, la vita e la morte di Gesù per il prossimo millennio" (B.L. Visotzky). Tra le questioni difficili affrontate nel primo volume: il concepimento di Gesù fu verginale? ebbe fratelli e sorelle? si sposò o fu celibe? era illetterato? conobbe l'ebraico e il greco come l'aramaico?
Dalla quarta di copertina:
Il testo affronta il più grande enigma della ricerca religiosa moderna: chi era Gesù?
Questo libro rappresenta il primo tentativo esauriente di un biblista cattolico americano di trattare in maniera rigorosamente scientifica il “Gesù storico”. Per “Gesù storico”, Meier intende il Gesù che possiamo recuperare o ricostruire usando gli strumenti della moderna ricerca storica. Considerato lo stato frammentario delle fonti e la natura indiretta degli argomenti, il ritratto che ne deriva è incompleto e talvolta congetturale. Eppure, sostiene l’Autore, qualcosa si guadagna. L’“affermazione unanime” che emerge è aperta all’indagine ed al dibattito di tutte le parti interessate in eguale misura – cattolici, protestanti, ebrei, credenti e agnostici. Può servire come terreno comune per il dialogo ecumenico e per l’ulteriore ricerca.
Tra le questioni difficili che Meier affronta nel primo volume: il concepimento di Gesù fu verginale? ebbe fratelli o sorelle? si sposò o fu celibe? era illetterato? conobbe l’ebraico ed il greco come l’aramaico?
Il resoconto sobrio e ben ponderato di Meier sulla vita di Gesù è quanto meno sorprendente, come se quasi duemila anni più tardi considerassimo per la prima volta Gesù nel modo in cui devono averlo considerato i suoi contemporanei – “un ebreo marginale” – con tutte le implicazioni e le questioni sollevate da questo titolo deliberatamente provocatorio.
Risultato di lunghi anni di ricerche e di esperienze attorno alla psicologia infantile, questo libro è la sintesi del pensiero di Piaget. Ne è oggetto l'interdipendenza fra crescita mentale e sviluppo fisico, analizzata già prima della nascita, quando si va determinando un'embriologia di riflessi connessa all'attività motoria del feto e poi fino al raggiungimento di uno stato di equilibrio relativo che costituisce il cosiddetto livello adulto. Il libro di Piaget è utile non solo a psicologi e a educatori, ma a quanti, nella vita familiare e sociale, sentano la necessità di avvicinare, conoscere e comprendere il complesso universo dell'infanzia.
Raffaele Laporta è stato fra i più autorevoli esponenti del pensiero pedagogico italiano. Nelle pagine di questo libro, da grande maestro, l'autore stende una mappa di quel territorio multiforme e complesso che è l'educazione e prende, per così dire, per mano il lettore che si avvicina per la prima volta alle discipline pedagogiche. Il volume si rivolge, dunque, non solo agli insegnanti e agli studenti delle Scienze dell'Educazione e della Formazione, ma anche a tutti coloro che non possono trascurare, nella loro professione, una più accorta consapevolezza delle problematiche relative all'educazione. Come accostarsi, dunque, a questo evento complesso che è l'educazione e come orientarsi tra i suoi molteplici significati e le molte forme in cui si è attuato e si attua? Quali sono i tratti pertinenti a quella particolare relazione educativa che è l'insegnamento/apprendimento? Quali relazioni la Pedagogia intrattiene, infine, non solo con le altre scienze umane? Questi sono solo alcuni dei passaggi sempre problematici attraverso i quali l'autore accompagna con grande chiarezza il suo lettore, nel tentativo di aiutarlo a tessere gli innumerevoli fili di un "mestiere difficile".
IL TESTO CONTIENE GLI ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA PSICOLOGIA SOCIALE. NON E`UN MANUALE TIPICO, MA UN VEDEMECUM PER GLI STUDENTI CHE SI AVVICINANO ALLA MATERIA. SONO OFFERTE LE BASI STORICHE E METODOLOGICHE DELLA DISCIPLINA. ENTRAMBI GLI AUTORI SONO PERSONALITA ILLUSTRI NEL CAMPO DELLA DISCIPLINE NOTE COME PSICOLOGIA DEL LAVORO" E "PSICOLOGIA SOCIALE". IL VOLUME E`UNA SUMMA AUTOREVOLE E DI AGILE LETTURA PER INTRODURRE E ORIENTARE, ALL'INTERNO DI TALI DISCIPLI NE, CHI NON HA SOLIDE COMPETENZE IN SUDDETTE MATERIE. SONO OFFERTE LA STORIA E LE METODOLOGIE PRINCIPALI OGGI AFFERMATE. IL LIBRO AFFRONTA IN MANIERA CRITICA E SCIENTIFICA ALCUNI TEMI CRUCIALI DELLE NOSTRA COES"
Il "Protagora" è uno dei capolavori letterari di Platone, di rara bellezza formale e poetica; questa edizione intende mettere in rilievo anche la densità del contenuto filosofico del dialogo, spesso sottovalutata dalla critica.
Come considerare il mondo nuovo che ci travolge? Su quali concetti essenziali dobbiamo fondare la comprensione del futuro? Su quali basi teoriche possiamo appoggiarci per vincere le sfide che si accumulano? Edgar Morin che ha consacrato gran parte della sua opera ai problemi di una "riforma del pensiero" e di una conoscenza adeguata, propone qui sette saperi "fondamentali" che l'educazione dovrebbe trattare in ogni società e in ogni cultura.
Lo scienziato si propone di conoscere e capire la realtà, obiettivo che cerca di raggiungere per vie diverse. Il computer mette a sua disposizione un nuovo strumento. La realtà si può conoscere e capire non solo nei modi da tempo famigliari alla scienza (osservazione sistematica, esperimento di laboratorio, elaborazione di teorie) ma anche ricreandola dentro il computer, cioè simulandola. Le simulazioni vanno oggi diffondendosi rapidamente in tutti i campi della ricerca scientifica e tecnologica, ma sono strumenti ancora nuovi e assai diversi da quelli tradizionali. Questo volume ne chiarisce la natura e ne mostra le potenzialità.
Che la diversità culturale sia divenuta un tema cruciale non solo per gli studiosi dell'epoca contemporanea, ma anche per coloro che in questa epoca vivono consapevolmente è cosa scontata. Più complesso invece è capire che cos'è, fino a che punto sia un elemento di ricchezza o di debolezza, se vada attivamente protetta oppure se vadano distinte, di volta in volta, vecchie incrostazioni nei costumi e nei modi di pensare e reinterpretazioni creative di spinte nuove. E, posto che le diversità culturali sono sempre esistite, a cosa corrisponde la loro riscoperta e valorizzazione? Il saggio di Hannerz affronta queste domande.