Nella fredda notte che annuncia il Natale, il vecchio Scrooge, visitato dal fantasma del suo vecchio socio in affari, si trova a compiere un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro della sua miserevole vita. Solo messo di fronte a se stesso Scrooge imparerà il valore della solidarietà. Questa è la celeberrima trama di una delle storie più raccontate e rivisitate dal cinema e dalla letteratura mondiale. Il classico di Dickens, presentato nella sua veste originale, riesce ad affascinare come sempre, e rievoca magicamente lo spirito natalizio. Prefazione di Gianrico Carofiglio.
Hundreds Hall, l’antica dimora di campagna della famiglia Ayres: varcarne i cancelli dopo trent’anni è un momento di grande trepidazione per il dottor Faraday, lui che ancora bambino, nel lontano 1919, ne aveva ammirato con occhi sgranati lo sfarzo e lo splendore. Quel passato, tuttavia, è ormai un vago ricordo: i suoi abitanti — la vedova del Colonnello Ayres e i figli Roderick e Caroline — sono, infatti, impegnati in una disperata battaglia per salvare dalla rovina se stessi e la casa. Ma proprio quest’ultima sembra gettare le ombre più funeste sul futuro: stanze che di colpo diventano trappole, pareti da cui emergono sussurri malevoli e segni inquietanti, un devastante incendio notturno.., chi, o che cosa, c’è dietro questi eventi? Quale mistero grava sul destino degli Ayres? Ma, soprattutto, fino a che punto si spingerà la minaccia?
Sarah Waters si confronta con un classico tra i generi letterari, la ghost story, e lo rinnova assottigliando il confine tra sovrannaturale e psicopatologico. Di consueto c’è solo la sua maestria narrativa, con cui restituisce il quadro raffinato e puntuale di un mondo drammaticamente sospeso tra passato e presente. Un mondo in cui le paure umane prendono pericolosamente forma, e dove, in un crescendo lento ma inesorabile, la voce della ragione appare sempre più un debole appiglio di fronte ai ricordi, ai desideri e alle pulsioni represse che travolgono le menti dei protagonisti, e con loro il lettore.
Nessuno lo avrebbe mai più dimenticato, quel venerdì. Venerdì 13 ottobre 1307, a Parigi. Il giorno del tradimento e dell’infamia, il giorno della fine dei Templari.
Certo non lo avrebbe mai dimenticato Sir William Sinclair, discendente di messer Stefano Saint-Clair, che due secoli prima, a Gerusalemme, aveva fondato l’Ordine insieme ad altri monaci.
Sir William sedeva nel consiglio dei Templari, era il custode del misterioso tesoro che era rimasto sepolto per secoli sotto le macerie del Tempio di Salomone e che aveva fatto la fortuna dell’Ordine. Per questo, il giorno in cui Filippo il Bello, re di Francia, e papa Clemente V scatenano la caccia ai Templari, Sir William non può far altro che fuggire. Con lui, pochi fedeli sopravvissuti e una donna, Lady Jessica Randolph baronessa di St. Valery. Sarà proprio lei a far comprendere a Sir William che è giunto il momento di lasciarsi alle spalle la fedeltà e i voti fatti a una Chiesa che lo ha tradito e ha messo in pericolo la sua vita.
Il suo destino è quello di raggiungere la terra di cui parla la tradizione templare, al di là del Grande Mare d’Occidente, l’unico luogo in cui potrà custodire il tesoro dell’Ordine e trovare finalmente la pace.
Dopo tre mesi trascorsi a letto per una gravidanza difficile, Quinn Boothroyd, detta “Q”, pensava che il peggio fosse passato e che la nascita del piccolo Samuel avesse messo la parola fine ai suoi guai. Invece, quello non era che l’inizio. Quel cosino di poco più di tre chili, con i suoi pianti isterici e inconsolabili, è infatti in grado di produrre più decibel di un’esplosione, di sporcare più di una squadra di football e di farla dormire meno di quando dedicava venti ore al giorno alle cause per il suo studio legale. Fortunatamente, però, un vecchio amico di suo marito Tom ha una splendida casa nel Connecticut ed è disposto a lasciargliela per trascorrere due tranquille settimane di vacanza. Quello che per Q è un sogno che diventa realtà – il parco, la spiaggia lambita dall’oceano su cui fare lunghe passeggiate solitarie – per Jeanie, sua sorella, è un incubo.
Arrivata a New York da poche ore con l’idea di dare una mano a Q, Jeanie si aspettava di girovagare per la Grande Mela sperimentando ristoranti e locali alla moda e svaligiando negozi. Certo non pensava di dover passare tutto quel tempo alla sola presenza della sorella, del cognato e del nipotino senza contatti con nessun altro.
I giorni lontano dalle loro rispettive vite, però, serviranno a Q e a Jeanie per ritrovarsi e, grazie soprattutto all’apparizione di un miliardario arrogante e incredibilmente bello e di un avvocato di campagna, per dare una svolta alle proprie esistenze.
Charlie Weir si guadagna da vivere affrontando i demoni altrui. Nella sua attività di psichiatra a New York ha visto ogni tipo di trauma, eppure non riesce ancora a trovare una soluzione ai propri conflitti familiari: l’accesa rivalità con il fratello Walter, affermato pittore; il gelo nei confronti di un padre senza nerbo; il soffocante rapporto con la madre. Né ha ancora accettato, dopo sette anni, il tragico errore che lo ha allontanato dalla moglie e dalla figlia e gli ha lasciato nient’altro che una solitudine consumante e una rabbia inquieta. Quando Walt presenta Nora Chiara al fratello, questi si sente attratto tanto dalla sua bellezza mozzafiato quanto dalla sua aria sofferta. Si innamora velocemente, avidamente, ma l’idillio ha vita breve. La vulnerabilità di lei, un tempo irresistibile, comincia ad avvelenare il rapporto finché Charlie si accorge di avere accanto una paziente più che una compagna. E mentre sonda le origini del dolore di Nora Chiara, un vago ricordo comincia ad affiorare dal suo inconscio, sollevando in lui un atroce sospetto.
Dopo Follia, Martha Peake, Spider, il nuovo viaggio di Patrick McGrath nei labirinti dell’animo umano.
Ai cani piace parlare. Parliamo tutto il tempo, senza smettere mai. Tra di noi, con gli umani, a noi stessi...
Quindi se volete conoscere la verità, chiedete a un cane».
Parola di Prince, il labrador di casa.
Gli Hunter sono una famiglia come tante, alle prese con i problemi quotidiani di tutte le famiglie: il lavoro, i figli adolescenti, un matrimonio all'apparenza solido, i soldi che non bastano mai. Gli Hunter però non sono soli: possono contare sull'affetto e la protezione del loro cane, un labrador molto saggio che veglia su di loro e cerca di salvaguardarli in tutti i modi dalle minacce del mondo esterno.
E Prince userà tutte le sue armi «da cane», ma soprattutto il suo cuore, la sua saggezza e la sua devozione assoluta, che lo condurranno anche a tradire il Patto dei Labrador, pur di proteggere i suoi padroni. Decisione che gli costerà molto cara.
Hanno scritto su Il Club dei Padri Estinti
«Bravissimo Haig che riesce a narrare in modo struggente comico fantasioso».
Antonio D'Orrico
«Per noi è difficile, quasi impossibile non affezionarci all'undicenne Philip Noble».
Paolo Giordano
Per Mila Bibikova, la parola mamma è vuota, staccata da qualunque sentimento: la trova scritta nei libri, ma non ha posto nel mondo popolato di orfani in cui trascorre l’infanzia. Del resto, aveva tre anni quando sua madre fu arrestata in quanto moglie di un nemico del popolo e internata in un gulag. Mila conosce benissimo, invece, il significato di Partito e Stalin, e quel volto baffuto che la fissa da tutte le pareti è per lei l’immagine più prossima a una figura paterna. Anche se è stato proprio quell’uomo a privarla del vero padre, giustiziato per crimini contro la rivoluzione.
L’unico brandello di famiglia a cui Mila può aggrapparsi è la sorella maggiore, Lenina. Insieme affrontano la prigione e gli stenti, fino a quando il caos della Seconda guerra mondiale le divide, e Mila finisce in una città ai piedi degli Urali popolata da bambini allo sbando, che si nutrono di erba della steppa e vivono seguendo la “legge dei lupi”.
Se crescendo Mila impara a lottare per sopravvivere, una volta adulta non smette di combattere. Innamoratasi di un giovane diplomatico inglese, si ritrova di nuovo dalla parte del “nemico” quando lui viene espulso dal suolo sovietico. Ostacolato dalla Cortina di ferro, il loro amore si nutrirà per ben sei anni di fiumi di inchiostro: lettere che saranno capaci di superare le barriere innalzate dall’odio e dall’ideologia.
Partendo da quelle lettere ritrovate in soffitta, il figlio di Mila riannoda i fili di un’incredibile saga familiare, in cui rivivono alcune delle pagine più drammatiche della storia del Novecento e in cui il coraggio di una donna diventa un inno all’amore e alla libertà.
"Curioso, smarrito, furioso, sincero." Così è stato definito dall'Independent il protagonista di questo romanzo. Si chiama Lev, e già il nome - breve, poco noto, da pronunciare quasi con voce sommessa - dà le prime pennellate al ritratto di un uomo che attraversa l'Europa dell'Est in cerca di qualche forma di sopravvivenza. Sulle sue speranze incombono i fantasmi della moglie morta e la nostalgia per la figlia, ma ad alleviare i momenti di sconforto riaffiora il ricordo di Rudi, l'esuberante amico fraterno che coltiva il suo sogno americano al volante di una scassata Chevrolet. Quando arriva a Londra, Lev viene risucchiato da una città frenetica, spesso ostile, dominata da un cinico culto del successo, che gli offre un lavoro nel ristorante di un famoso chef per poi spedirlo nei melmosi campi del Norfolk. Fra incontri bizzarri e insperate opportunità, Lev trova l'amicizia nella casa di un idraulico irlandese alcolizzato, riscopre l'amore fra le braccia dell'inquieta e sensuale Sophie, e impara ad affrontare ogni sfida con l'unica risorsa a cui può aggrapparsi: un'incrollabile fede nei sogni.
Portsmouth, 1787. È la vigilia di Natale, e il ladruncolo John Jacob Turnstile, quattordici anni, è stato preso di nuovo con le mani nel sacco. Questa volta, può scegliere la sua condanna: un anno di galera o due come sguattero a bordo di una nave. Il ragazzo non ha dubbi: sceglie il mare. Il Bounty è un maestoso vascello della flotta inglese, e John, incantato dalla vastità dell'oceano, accoglie con tutta la meraviglia di cui è capace la nuovissima vita che gli si apre di fronte. Senza immaginare che sta andando incontro a uno dei viaggi per mare più travagliati di tutti i tempi, diventando testimone della più celebre rivolta della storia della marina britannica. Ma negli occhi spalancati e impazienti di un ragazzo, anche una pericolosa avventura come quella che porterà il Bounty a Tahiti, terra coloratissima dove il tempo sembra non essere mai cominciato, può diventare un'irripetibile occasione di crescere davvero, e imparare il significato dell'amicizia, della lealtà, del coraggio. Per assaporare, finalmente, qualcosa che somiglia molto alla libertà. Con questo nuovo romanzo, John Boyne ci regala una storia piena di emozione e di avventura, raccontando con straordinaria delicatezza il passaggio all'età adulta di un ragazzo che la vita ha messo dura prova.
Camminare sul filo del rasoio è difficile e, in effetti, tutt'altro che facile si presenta l'impresa di Larry, un giovane americano traumatizzato dagli orrori della Grande Guerra che si decide a percorrere - molto in anticipo sui suoi coetanei di qualche decennio dopo - la via dell'India, e dell'Illuminazione. E lo fa senza rinunciare a una fitta schermaglia amorosa con l'incantevole Isabel, a un duello col feroce zio di lei, e al cimento più arduo di tutti: la mera sopravvivenza nella spietata comunità di espatriati che fra le due guerre abitava la Riviera francese.
Nel 1887 un medico scozzese, Arthur Conan Doyle, dà vita a uno dei detective più famosi di ogni tempo e letteratura. Eccentrico, arrogante, geniale, Sherlock Holmes, insieme con il suo fidato amico, il dottor Watson, tra le pareti del confortevole appartamento al 221B di Baker Street, risolve con logica deduzione i casi più misteriosi, gli enigmi pili oscuri, gli omicidi pili agghiaccianti, servendosi di ogni più piccolo e apparentemente insignificante dettaglio. Storia dopo storia, Holmes mette a segno la sua brillante intelligenza smascherando un insospettabile omicida in "Uno studio in rosso", occupandosi di un misterioso fatto accaduto molti anni prima a migliaia di chilometri di distanza ne "Il segno dei quattro", svelando una strana e antica maledizione ne "Il mastino dei Baskerville", districando il bandolo di un inspiegabile delitto in "La valle della paura".
Il pilota del Cessna ha un malore e la moglie, seduta accanto a lui, riesce a far atterrare l'aereo grazie ai consigli di un veterano del volo, che le parla via radio...