Gloria, trent'anni, forzatamente single, perennemente assillata dalla dieta, lavora in un'agenzia di pubblicità ed è circondata da amiche sposate o, più o meno felicemente, fidanzate. Al suo diario riferisce quotidianamente gli eventi tragicomici della giornata: in primo luogo le avventure, o meglio le sventure, amorose; e poi i successi, quando va bene, sul lavoro; le risate con le amiche; le frustranti privazioni di cibo.
Nato nel 1895 e scomparso nel 1969, Giovanni Comisso è una figura eccentrica nel panorama della letteratura italiana del Novecento e, nonostante gli apprezzamenti di autori come Montale, Debenedetti e Solmi, dopo la sua morte le sue opere furono diffuse poco e male. L'antologia dei Meridiani, curata dall'italianista veneziano Rolando Damiani e dal biografo di Comisso Nico Naldini, si propone di far conoscere l'intera parabola artistica dello scrittore.
Antono si trova da solo in casa quando viene colpito da un infarto. In quel istante Anton rivede la sua vita, ma alla mente affiorano solo i ricordi peggiori ossia i suoi tradimenti, abbandoni, opportunismi, ipocrisie, nei confronti della famiglia, degli amici e della società. Anton ha solo cinquantanni ed è un corrotto procacciatore d'affari e di appalti truccati.
Il volume presenta le lettere che, tra il 1623 e il 1633, Virginia Galilei, figlia del celebre scienziato, scrisse al padre. Virginia, figlia naturale, e perciò destinata alla vita monastica, si rivolge all'illustre padre chiamandolo "Vostra Signoria" e fa accompagnare le sue missive da piccoli e poveri doni (dolciumi confezionati da lei, come cedri canditi e cantucci) per ringraziarlo degli omaggi che lui le ha inviato (zucchero, coperte e vino). Dietro il velo della modesta cronaca quotidiana, queste lettere fissano in realtà uno sguardo drammatico sulla società del tempo che ebbe in Virginia monaca clarissa, col nome di suor Maria Celeste - una testimone d'eccezione.
A ventiquattro scrittori italiani è stato chiesto, attraverso un "racconto-testimonianza", una sorta di reportage o di "memoria" narrativa, di rispondere alla domanda: "dove ha incontrato il sacro?". Si tratta di un tema complesso che invita i lettori anche ad una riflessione personale, quasi un momento di contemplazione di un luogo o della sua riscoperta attraverso uno sguardo diverso. O anche solo dei picoli gesti della quotidianeità, che possono rivelare quanto la "grazia" si possa manifestare in atti semplici, a volte ordinari.
È stato ucciso un bambino di nove anni. Il piccolo corpo viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Un delitto atroce di cui è accusato un ambulante senegalese, Abdou Thiam, che lavora nella spiaggia vicino la casa dei nonni dove il bambino è solito giocare. Inchiodano il senegalese indizi e testimonianze, ma soprattutto una foto e le dichiarazioni di un barista. Un destino processuale segnato: privo di mezzi, lo attendono una frettolosa difesa d'ufficio e vent'anni con rito abbreviato. Ma è un destino che si scontra con quello di un avvocato in crisi che trova, nella lotta per salvare Abdou in una spasimante difesa, un nuovo sapore alla vita.
Fine anni Novanta. Un paese dell'America centrale alla vigilia di elezioni fortemente contrastate dalla dittatura in carica. In un clima politicamente arroventato si ritrovano quattro persone legate da eventi passati. Salvatore Cusimano, ex poliziotto responsabile della sicurezza all'ambasciata italiana, che, ai tempi in cui era infiltrato nelle Brigate Proletarie avava salvato la vita all'onorevole Manzoni, rapito dalle Brigate Rosse, lo stesso Manzoni, membro della commissione di controllo che deve sorvegliare lo svolgimento delle elezioni, Carlo, noto giornalista, e Giulia all'epoca coinvolta con le Brigate e ora con il Fronte Deocratico che si oppone alla dittatura di Mendez.
Pergamo, provincia romana dell'Asia, primo secolo dopo Cristo. In una città che sonnecchia fra i ricordi della gloria passata e la pressione degli «uomini nuovi» ansiosi di arricchirsi, mentre il potere romano sorveglia e a volte impone i suoi voleri, cresce il quindicenne Claudio Galeno, che scoprirà la sua vocazione di medico grazie allo straniero Menòcrito. Il romanzo, che trae libero spunto dai riscontri della storia, si muove a passo serrato fra intrighi e colpi di scena, mettendo a confron-to uomini e donne, amore e odio, lealtà e raggiri, gelosie e vendette, in un contesto che, per densità interiore e complessità sociale, non ha niente da invidiare alla società contemporanea (pp. 296).
Il 21 marzo 2001 una giovane professoressa ribelle abbandona l'Italia per rifugiarsi in una sperduta isoletta greca. Sedici anni dopo una troupe della Grande Rete Interattiva irrompe nella casa del faro di Antikythera. Il "Principe" presentatore avvelena a morte la donna con un biscotto allucinogeno, per trasmettere in diretta sugli schermi le ultime visioni della vittima protagonista dello show. Siamo a "Cookies", il devastante programma Internet. Quaranta milioni di abbonati si collegano alla memoria cinematografica di Speranza Adamoli, che proietta le metamorfosi dell'italia di oggi, un'Italia di rifatti a cui lei ha detto "No".
La vicenda narrata si spinge nei percorsi della paura, della fantasia delittuosa, dei turbamenti erotici, delle oscure minacce cosmiche. Gli indizi che il protagonista indagatore va man mano scoprendo serviranno solo a rivelare tutta l'inconsistenza della realtà, un puzzle di varianti e coincidenze che, come un salto mortale, finisce per riportarci inesorabilmente al punto di partenza.
È il 1785, Giacomo Casanova ha 60 anni e si allontana da Venezia, umiliato e disgustato, per raggiungere quella che sarà la sua ultima destinazione: il castello di Dux, in Boemia. Se è vero che esiste un tempo per agire e uno per scrivere, per il vecchio avventuriero la biblioteca del conte di Waldstein potrebbe essere il luogo ideale per raccogliere riflessioni e memorie, e consegnare alla scrittura e ai posteri l'immensa storia della sua vita. Ma nel castello lo aspetta, in agguato, una sgradevole sorpresa.
Paalido, sempre vestito di nero, il Cavaliere di Roccabruna, Signore di Ventimiglia, divenuto corsaro per vendicare il fratello ucciso a tradimento dal duca Wan Guld, al soldo degli spagnoli, è uno dei personaggi più celebri del romanzo d'avventura italiano. Abbordaggi, battaglie, duelli, ma anche l'amore che colpisce in modo inaspettato.