Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l'ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla e fantastica, fatta di piccole abitudini quotidiane e rallegrata da animate conversazioni con i gatti, dei quali parla e capisce la lingua, parte per il Sud. Nel corso del viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo avanzano nella nebbia dell'incomprensibile schivando numerosi ostacoli, ognuno proteso verso un obiettivo che ignora ma che rappresenterà il compimento del proprio destino. Diversi personaggi affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; l'affascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Òshima, l'androgino custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel; e poi i gatti, che sovente rubano la scena agli umani. E infine Kafka. "Uno spirito solitario che vaga lungo la riva dell'assurdo".
Shunsuke è un anziano e celebre scrittore, che dubita delle proprie qualità artistiche e soffre della propria bruttezza e mancanza di seduzione, che gli hanno fatto sviluppare una forma di misoginia. Yuichi invece è un bellissimo giovane, adorato da donne e uomini, e lo stesso Shunsuke ne subisce il fascino. Quando Yuichi, sul punto di sposarsi, gli svela di provare desideri omosessuali, il vecchio gli propone un patto che lo trasformerà nel suo strumento di vendetta. A causa del suo individualismo narcisista, del carattere glaciale e della voluttà che prova a far soffrire chi lo ama, il giovane è il soggetto perfetto per conquistare le donne e poi lasciarle crudelmente vendicando così tutti gli abbandoni subiti da Shunsuke. Lo scrittore in cambio lo introdurrà alla vita sessuale e al corteggiamento delle donne, concedendogli anche il prestito in denaro che gli occorre, e intanto lui frequenterà locali e uomini gay. Tra le braccia di Yuichi cade anche la bella, giovane e infelice Yasuko, che ha rifiutato Shunsuke. I due si sposano, ma lui la tradisce e non la amerà mai, interessato com'è a soddisfare solo il proprio piacere carnale con begli uomini e a intessere sempre nuove relazioni omo ed eterosessuali che gli rimandano l'immagine della propria bellezza.
È troppo vecchio e stanco per amare, ma è condannato a non morire. Per secoli la voce narrante di questo romanzo ha fatto il cantastorie, errando per l’Europa senza sosta, senza trovar pace, espiando il fatto di aver rinnegato l’amore. Ma ora, alle soglie del Cinquecento, ha deciso di fermarsi, perché tutto intorno a lui sta cambiando. Per la prima volta compra una casa, a Copenaghen. E per la prima volta, invece di parlare d’amore, ascolta. Così, per cinque secoli, raccoglie le storie d’amore più significative. Quelle capaci, di volta in volta, di cogliere l’essenza stessa di questo sentimento e, al contempo, quella del secolo in cui si svolgono.
Nel Cinquecento della Riforma, l’amore si manifesta nel potentissimo canto di un’orfana. Poi, si frammenta nel racconto seicentesco di una vita dedicata alla pittura. Si mette alla prova in esperimenti scientifici, sotto il segno della ragione illuminista. Nell’Ottocento dei grandi pensatori si trasfigura in filosofia. E nel Novecento l’amore non può che trasformarsi in merce. Eppure, nella sua inafferrabilità, l’amore rimane identico a se stesso. E, come al narratore, anche a noi non resta che una cosa: ascoltare.
Aveva pregato con tutte le sue forze che fosse un bambino. Suo marito, il giovane e valoroso comandante, non avrebbe potuto sopportare l’affronto di una femmina. Daria lo sapeva bene, e sapeva anche quale punizione poteva essere inflitta nel suo villaggio alle donne che non erano in grado di partorire un primogenito maschio.
Eppure aveva fallito. Era nata Samira, una bambina. Lo aveva capito subito, aveva letto la sua colpa sul volto amareggiato dell’uomo che amava e che la amava. L’uomo era sconcertato. Perché proprio a lui? Cosa avrebbero pensato i suoi soldati, cosa avrebbero detto al villaggio quando la notizia fosse giunta? Non era possibile. E così aveva deciso: la bambina sarebbe stata cresciuta come un maschio. Sarà Samir.
Sulle montagne dell’Hindu Kush, in Afghanistan, Samir impara a cacciare, ad andare a cavallo, a sparare. A credere ciecamente a suo padre, che venera come un dio. E quando il comandante viene ucciso in un combattimento, gli uomini del villaggio non hanno dubbi: anche se non è che un ragazzino, Samir dovrà diventare la loro guida.
Ma quando la natura giungerà a reclamare ciò che le spetta, l'artificio così a lungo alimentato inizierà a vacillare. Sarà allora che Samira inizierà la sua lotta per rimpossessarsi della propria vita e del proprio destino.
D'accordo, diciamolo subito: in questo libro ci sono cani e gatti che si comportano e parlano come gli esseri umani o quasi. Amate i cani? Avrete il vostro eroe. Amate i gatti? Idem. In ogni caso, provate a leggere qualche pagina e vi troverete proiettati in un romanzo divertente, intelligente, pieno di sorprese, raffinato: un piccolo capolavoro di fantasia e arte narrativa. E quando avrete fatto la conoscenza di Crusher MacNash, il detective più impavido e scomodo della Squadra Scannamene, e di Cassius Lap, il miglior agente dell'FBI, Feline Bureau of Investigation, non potrete fare altro che seguirli fino alla fine della loro indagine. Perché nel mondo degli "Ingrattabili" si parla, si ama, si insegue, si sogna, si trama, si uccide... proprio come nel nostro.
Vicky Rai l'ha fatta franca un'altra volta. Grazie all'intervento del padre, il potente ministro dell'Interno dell'Uttar Pradesh, è stato assolto dall'accusa di aver assassinato la giovane barista Ruby Gill e ha deciso di festeggiare la notizia nella sua villa vicino a Delhi. Ma cinque minuti dopo la mezzanotte le luci si spengono e un colpo di pistola uccide il padrone di casa. La polizia individua sei sospetti, ciascuno con un'arma, un movente e l'opportunità di sparare a Vicky Rai: un ingenuo aborigeno in cerca di una pietra sacra rubata alla sua tribù, una stella di Bollywood che non perde occasione per citare Nietzsche e Sartre, un funzionario in pensione posseduto dallo spirito del Mahatma Gandhi, un ladro di telefonini finito in un guaio più grosso di lui, un giovane texano venuto in India per trovare moglie e, infine, il padre stesso di Vicky, a cui il figlio aveva soffiato un'amante. Sei protagonisti che offrono uno spaccato della società indiana, tra speranza e corruzione, lusso e miseria, modernità e tradizione. Sei trame i cui fili si inseguono per tutto il paese, dalle baraccopoli di Delhi alle montagne del Kashmir, dalle comunità di eunuchi di Varanasi ai lussuosi ritrovi dei nuovi ricchi. Sei vicende che si fondono in un affresco polifonico che rende tutta la complessità dell'India di oggi.
Cambiare sesso. Suad Amiry sa benissimo che è questo l'unico modo per raccontare la paradossale condizione dei lavoratori palestinesi costretti a superare il confine con Israele per trovare lavoro. E così fa. Suad si traveste da uomo e raggiunge nottetempo un villaggio vicino a Ramallah da dove comincia il suo viaggio, lungo le strade costeggiate di olivi che conducono in Israele, insieme al fido Mohammad, a Murad - sfrontato, grezzo, tamarro, un ragazzo come tanti - e ai loro amici. Ridono, scherzano, parlano del lavoro che, forse, li aspetta al di là del confine, ma la testa è sempre altrove: ai soldati israeliani che potrebbero arrestarli da un momento all'altro, alla diffida che riceverebbero se venissero presi e che sancirebbe una "carcerazione preventiva", alla pallottola sparata da qualche cecchino nascosto tra gli alberi. Quando, dopo una marcia sulle colline e una serie di traversie, riescono infine a superare il muro e a mettere piede in Israele, è tardi: il lavoro non c'è più. Si confondono con i civili israeliani e salgono su un autobus per cominciare il viaggio di ritorno verso casa. Davanti a loro un paesaggio non ignoto ma visto forse per la prima volta con occhi diversi: tutto quello che era stato "palestinese" non c'è più, non c'è più memoria dell'architettura, delle coltivazioni, della vita quotidiana di un popolo che lì è vissuto per secoli.
Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l'Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.
Tre amici si danno appuntamento in un magazzino di Santiago del Cile. Li accomuna l’antica militanza tra i sostenitori di Salvador Allende e uno sguardo amareggiato sulla vita. La città è molto cambiata, e anche loro non sono più gli stessi: c’è chi ha una valvola saltata in seguito a un soggiorno obbligato in un centro di tortura, chi ha perso la splendida chioma alla Jimi Hendrix, chi ha messo su una ragguardevole pancia. Convocati dall’anarchico Pedro Nolasco, detto l’Ombra, per compiere insieme un’ultima, audace azione rivoluzionaria, Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas hanno però deciso di scrollarsi gli anni di dosso e attendono l’arrivo del loro leader.
Invano: perché il destino cieco e beffardo ci mette lo zampino, prendendo le forme di un mitico giradischi che si trasforma in un micidiale proiettile, riservando a Nolasco la più musicale delle uscite di scena. Chi prenderà il suo posto, in una vicenda che è una girandola di coincidenze, se non il più sprovveduto tra i militanti delle molte correnti di un tempo, quel Coco Aravena a cui il destino offre finalmente una possibilità di riscatto? E dove condurranno le indagini dell’ispettore Crespo, alle prese con l’identificazione di un cadavere e con un furto di elettrodomestici?
1923. Elvira, una pittrice spagnola residente a Parigi, riceve la notizia che suo marito Rémy è morto in circostanze oscure a Shanghai. Quando giunge in Cina, accompagnata dalla nipote Fernanda, scopre che Rémy non le ha lasciato altro che debiti. Unica cosa di valore: uno scrigno antico che contiene una strana mappa. Elvira apprende anche che il marito è stato assassinato dai sicari della mafia di Shanghai, la Banda Verde, proprio per quello scrigno che a quanto pare fa gola anche agli eunuchi imperiali e ai seguaci del movimento nazionalista. Intuendo lo straordinario messaggio serbato nel cofanetto, Elvira e Fernanda si lanciano sulla pista del leggendario mausoleo di Qin Shi Huangdi, il Primo Imperatore, dove si favoleggia siano conservati tesori inestimabili. All'avventurosa spedizione si uniscono un antiquario cinese, un giornalista irlandese, amici di Rémy, il suo giovane servo Biao - che rivela sorprendenti doti di deduzione matematica - e il monaco Jade Rojo, maestro di filosofia taoista e arti marziali. Solo con il loro aiuto le due donne potranno sciogliere gli enigmi e superare le prove micidiali che proteggono il luogo di sepoltura del Primo Imperatore del Celeste Impero.
Quando, nel 1918, Scholem lesse la traduzione tedesca della Leggenda dello scriba a Walter Benjamin, questi rimase «profondamente colpito» dalla qualità visionaria di un autore che quelle pagine gli davano modo di scoprire, ma il cui nome sarebbe tornato spesso nelle lettere all'amico degli anni successivi - allorché Agnon si andò affermando come il maggiore e il più fecondo narratore di lingua ebraica. In questo volume il lettore troverà riuniti alcuni dei racconti più celebri di Agnon; e, come accadde a Benjamin, non potrà che rimanere incantato da queste narrazioni, che assumono a volte il tono della fiaba, a volte l'andamento formulare della scrittura biblica. E che gli faranno scoprire alcuni di quei personaggi che entrano prepotentemente nell'immaginario - uno per tutti, il piccolo rabbi Gadiel: così piccolo che suo padre se lo porta alla preghiera del mattino nella tasca del vestito; così piccolo da poter rimanere chiuso senza gravi conseguenze nelle pagine dei sacri libri della Torà; così piccolo da essere ingoiato da un goy malvagio e da sopravvivere nel suo stomaco come Giona nel ventre della balena, per poi essere risputato fuori al momento opportuno, e poter discolpare il padre ingiustamente accusato di omicidio rituale, salvando così dallo sterminio l'intera comunità. Agnon domina un mondo di storie tanto ricco «che non basterebbero» scrive «trenta risme di carta» per raccontarle tutte, ma le riduce all'essenziale - e, con la sua prosa soavemente ironica, intessuta di sottili reminiscenze talmudiche, fa sorgere sotto i nostri occhi un mondo quasi magico, in cui si muovono straccioni e santi, spose malinconiche e cabbalisti, ma anche una capra capace di condurci nel Giardino dell'Eden.