1787: l'Australia è un continente inesplorato, appena scoperto dal capitano Cook, e disabitato. Gli inglesi decidono di colonizzarlo inviando elementi indesiderati - galeotti, reietti, le loro guardie - che giungono con la prima flotta a Botany Bay nel 1788. Fra i deportati c'è anche Richard Morgan, armaiolo inglese, incastrato dai suoi nemici con una macchinazione astuta e crudele. Ma "dall'altra parte del mondo" il coraggio, l'onestà e l'ingegno possono ancora cambiare la vita di un uomo.
Kasumi è nata e cresciuta nell'Hokkaido, ma fugge ben presto a Tokyo, dove sogna di realizzare una vita libera e diversa da quella monotona e squallida dei suoi genitori. Sposatasi con un tipografo mite e serio, Kasumi cerca una via di fuga nelle braccia di un cliente del marito con il quale inizierà una relazione segreta e appassionata, che indurrà l'uomo a comprare una casa nell'Hokkaido per ospitare la donna e la sua famiglia. Nel corso di questo soggiorno, la figlia maggiore di Kasumi scompare senza lasciare traccia. Convinta che la scomparsa della bambina sia il meritato castigo per aver tradito il marito, le figlie e, anni prima, i genitori, Kasumi intraprende un viaggio alla ricerca della figlia che la ricondurrà alle sue origini.
Max Barabander, ebreo con un passato di affari loschi e la morte prematura di un figlio alle spalle, rientra in Polonia dopo gli anni dell'emigrazione in Argentina. Ha quarantasette anni e un dolore tanto lacerante da incrinare irrimediabilmente il rapporto con la moglie. È il 1906. In Polonia Max rientra anche per trovare un'altra donna, per risvegliare l'eros a lungo sopito nel lutto, per dimostrare a se stesso di essere ancora un uomo. All'arrivo trova una Varsavia che, al crocevia dei due secoli, è profondamente cambiata. Ritrova il suo quartiere, crogiolo di ricordi e legami di sangue, brulicante di emarginati, prostitute, truffatori, babele che lo risucchia in un vortice di inganni e dissoluzione.
L'uomo che Henny ha scelto per marito è un eccellente venditore di se stesso, si presenta nel migliore dei modi: un po' leggero, ma in compenso sorridente, affabile, di bell'aspetto, la bontà e l'affidabilità in persona. E soprattutto capace, con le parole che sceglie e quelle che inventa di "creare un mondo". Quel mondo destinato a diventare con gli anni un gorgo orrifico in cui Sam riuscirà ad attirare i suoi sette figli e anche Henny, mentre la vita della piccola comunità si trasformerà in una commedia prima leggera, poi spossante, via via sempre più macabra.
La storia di questo libro racconta di come la lettura, grazie alla segreta malia di una misteriosa, preziosissima valigia di libri occidentali proibiti, riesca a sottrarre due ragazzi, colpevoli soltanto di essere figli di "sporchi borghesi", a svariate torture e permetta anche a uno di loro di conquistare la "Piccola Sarta cinese". Così, pur vivendo in mezzo agli orrori della rieducazione, i due ragazzi e la Piccola Sarta scopriranno, in virtù di qualche goccia magica di Balzac, che esiste un mondo fatto di pura, avventurosa bellezza. Attraversando, nel frattempo, rocambolesche avventure.
Jorge Amado nel 1937, a venticinque anni, è scrittore già noto sia in patria sia negli altri paesi dell'America Latina. Questo libro - che è la raccolta delle sue impressioni di viaggio - sembra quasi la prova generale che prelude alla scelta del cammino letterario da percorrere. Tra descrizioni di luoghi visitati e improvvisi lirismi, balza fuori lo scrittore a venire: spiritoso, ironico, impareggiabile descrittore di personaggi e di caratteri. Attraverso le impressioni di questo lungo viaggio compiuto nelle Americhe veniamo a conoscere anche l'uomo che Jorge Amado è stato, con le sue manie, le sue paure, gli entusiasmi, le avversioni, la passione politica, l'amore per la sua terra, la disponibilità verso il prossimo, la curiosità per ogni cosa o persona.
È il 1593 quando Nicolò Mocenigo, giovane gesuita veneziano, approda avventurosamente alla corte di Hideyoshi Toyotomi. Per conto del superiore generale della Compagnia è incaricato di indagare la disponibilità del dittatore del Giappone a ritirare l'editto di proscrizione del cristianesimo nel paese del Sole Levante. Guidato dal Maestro del Tè, saggio monaco e cerimoniere, Nicolò diventerà in incognito consigliere personale del tiranno. Sarà chiamato a seguire il suo nuovo signore nell'invasione della Corea. Verrà coinvolto nella guerra intestina con le fazioni buddiste del nord. E scoprirà nella passione per una donna una forza superiore a qualsiasi vocazione.
"Trattato poetico-fiIosofico", "romanzo post-moderno", "portolano", "diario di bordo", "libro di preghiere", "midrash", "raccolta di aforismi", "antologia di racconti-saggio", "cronaca di un viaggio": sono queste alcune delle definizioni che hanno accolto "Breviario mediterraneo". In queste pagine, Predrag Matvejevic ricostruisce la storia di una parola - "Mediterraneo" - e rievoca gli infiniti significati che essa include, guidando il lettore verso mille scoperte: lo stile dei porti e delle capitanerie, l'addolcirsi dell'architettura sul profilo della costa, i concreti saperi della cultura dell'olivo e il diffondersi di una religione, le tracce permanenti della civiltà araba ed ebraica, le parlate che cambiano nel tempo e nello spazio.
È solo quando suona alla porta della suocera, alla quale intende confidare la sua pena e i suoi sospetti - sospetti che nella vita di suo marito ci sia un'altra donna, pena per il poco amore che quel marito le dimostra arrivando al punto di chiederle di "amarlo di meno" - che Ilonka capisce. Judit, la domestica che la accoglie in casa, indossa un nastro identico a quello che ha trovato nel portafoglio di suo marito e al nastro è appeso un suo ritratto. Judit è la donna che Péter aveva amato molti anni prima, ora le chiede ancora di diventare sua moglie. Ma il secondo matrimonio gli rivelerà, sui veri sentimenti di Judit, qualcosa che non aveva mai sospettato. Un intreccio di passioni e menzogne, di tradimenti e di crudeltà.
L'ultimo libro di Gombrowicz è quello dove la sua lucida follia si scatena con maggior violenza e ironia. In questa sua nuova "avventura" lo troviamo assieme a un bislacco amico in vacanza in una noiosa località di montagna. I due si improvvisano detective credendo di scorgere, negli anfratti della realtà, segni che riconducono tutti a una serie di "impiccagioni rituali": di un uccello, di un bastoncino, di un gatto e di un triste individuo dalle scarpe gialle. E poi ci sono strane associazioni tra la bocca storta della cameriera dell'albergo e altre bocche, mani, macchie e crepe sui muri...
Immerso nella sordida atmosfera di un bordello della Grazia spagnola, il vecchio Herbal si ritrova tra le mani un lapis rosso che gli fa venire in mente i suoi trascorsi di carceriere durante la guerra civile e le terribili iniquità di cui è stato complice e insieme testimone. Il lapis apparteneva a un detenuto, un pittore che se ne serviva per disegnare i volti dei suoi compagni di prigione. La memoria di Herbal ricompone immagini di crudeltà, torture, tradimenti, esecuzioni sommarie, un gruppo di passioni umane e disumane e una struggente storia d'amore. Ma nel ricordo del vecchio carceriere riemerge la più profonda paura del sovvertimento e l'ancestrale angoscia del nuovo che serpeggia nell'anima e nella storia.
Preciuos Ramotswe, fondatrice dell'unica agenzia investigativa in Botswana, è alle prese con il caso del presunto avvelenamento del fratello di un importante uomo politico e con il mistero di un bambino abbandonato che ha l'odore di un cucciolo di leone piuttosto che di un umano. A complicare il tutto intervengono i problemi finanziari e il suo fidanzato, il meccanico J.L.B. Matekoni, che è molto più complicato di quanto appare. Per fortuna, l'investigatrice ha una valida aiutante: la signorina Makutsi, gran cervello dietro una grosso paio di occhiali e una chioma indomabile. Proprio lei, che nessuno ha mai considerato avvenente, deve indagare su alcune ragazze e scovarne una adatta al titolo di Miss Bellezza e Integrità.