Convinto che il biliardo sia un gioco troppo serio per lasciarlo ai cronisti sportivi, Richler ne tesse qui un'elegia che sembra il colpo da maestro di un grande giocatore, con la palla che finisce in buca dopo un gioco di sponde imprevedibile. Così la penna che sembrava prepararsi a incidere il cammeo di un fuoriclasse devia di colpo verso i locali fumosi della Montreal del secondo dopoguerra, da lì rimbalza in un confronto a distanza con le pagine dedicate allo sport da grandi scrittori, poi colpisce il calcio, il football e l'hockey.
Spaziando dai temi metafisici (l'infinito, la realtà, l'inferno, la magia) alle questioni stilistiche (la traduzione, la natura della narrativa), dalla poesia gauchesca a quella di Whitman, da Flaubert alla cabbala fino a una penetrante incursione nel territorio del cinema, Borges si addentra negli argomenti come in quei labirinti che da sempre sono la sua ossessione.
Se in "Tempi difficili" l'azione si svolgeva negli anni '37 e '38 e "Agonia della notte" era ambientata nel '38, in questa terza e ultima parte del trittico Amado concentra la sua attenzione sul '39 e il '40. E anche stavolta Amado crea, già in apertura, cinematograficamente, con il concorso di immagini, odori e suoni, l'atmosfera di un Brasile che all'epoca della stesura l'autore vedeva dal lontano esilio. Un Brasile che il dittatore Getulio Vargas stava sempre più trasformando in uno stato fascista, e dove le lotte civili si facevano sempre più aspre.
Queste novelle risalgono al periodo in cui Cervantes, pubblicata la prima parte della sua opera maggiore, ancora non ne concludeva la seconda, che uscì solo nel 1615. La più nota fra le novelle è forse "La gitanilla": la zingarella Preciosa ama un cavaliere disposto a rinnegare ogni ricchezza pur di starle accanto, ma si scoprono le nobili origini della fanciulla e i due possono convolare a nozze.
Scritta nel 1937, questa biografia di Borodin appartiene cronologicamente all'epoca dei romanzi brevi che hanno consacrato internazionalmente la gloria letteraria di Nina Berberova, nata a San Pietroburgo nel 1901 ma solo pochi anni prima della morte, avvenuta a Filadelfia nel 1993, arrivata all'attenzione dei lettori di tutto il mondo. Come dichiara l'autrice stessa nella nota iniziale, nulla in questa biografia è inventato. E tuttavia la vita del musicista vi è qui raccontata nello stesso stile, con la stessa concisione, la stessa agilità narrativa che abbiamo potuto ammirare in opere come "Il lacchè e la puttana" e "L'accompagnatrice".
Sepúlveda racconta il lato più avventuroso e intimo della sua vita: gli amici, gli incontri con i grandi scrittori come Francisco Coloane e Osvaldo Soriano, i momenti condivisi con i compagni, Hernan Rivera Letelier, Mario Delgado Aparain, Mempo Giardinelli e Mario Benedetti. Rivive i festival letterari, le occasioni di incontro pubbliche e private, sullo sfondo dei luoghi dove il suo "gruppo" è solito ritrovarsi: da Parigi a Santiago del Cile, da Gijon a Guadalajara, da Roma alle tante province italiane. E lo fa conversando con Bruno Arpaia, egli stesso scrittore e conoscitore della letteratura sudamericana.
Mayta è il nome del presunto eroe di un velleitario golpe trockijsta che Vargas Llosa immagina essersi svolto nel 1958 in America Latina. A metà del Novecento, in quei paesi, fra avventurieri e idealisti, la libertà stava sempre a un tiro di schioppo. E per conquistarla la via rivoluzionaria sembrava la migliore. In questa ricostruzione, Vargas Llosa ci fa ripercorrere la vita dei diversi personaggi attraverso le testimonianze dei loro conoscenti e il confronto, a posteriori, di questi racconti con la realtà.
In una discarica alla periferia di Mosca viene trovato il cadavere di una ragazza morta strangolata, Mila Shirokova. La lista dei sospetti è piuttosto lunga perché lo stile di vita della donna era a dir poco disinibito e molti avevano motivo di odiarla: Strelnikov, l'amante ripetutamente tradito, la moglie di lui, che assieme al marito temeva di perdere l'agiatezza, Ljuba, l'amica ingannata. Ma ognuno di loro sembra avere un alibi di ferro. Con la morte di Ljuba, che si suicida proclamandosi innocente, la polizia perde il più probabile indiziato e deve ritornare al punto di partenza.
Una prolifica famiglia matriarcale, governata da una madre dolce ed energica, attraversa le tante vicissitudini della storia cinese del Novecento. Dagli anni Trenta dell'invasione giapponese a oggi, figli, nipoti e parenti acquisiti degli Shangguan si confrontano con gioie e dolori dispensati da una terra estrema e primordiale. Con questo dichiarato omaggio alla propria madre e alle proprie radici, Mo Yan torna all'affresco rurale e mitologico di "Sorgo rosso".
A un anno dalla morte dello scrittore brasiliano nato nello Stato di Bahia nel 1912, Mondadori raccoglie in due volumi, di cui questo è il primo, i romanzi fondamentali che Amado che ha pubblicato tra il 1931 e il 1992: da "Il Paese del Carnevale" e "Cacao" a "Gabriella garofano e cannella", da "Dona Flor e i suoi due mariti" a "I turchi alla scoperta dell'America".