Il volume si apre con una riflessione su come e quando le caratteristiche dell'età presente si riflettano nello "specchio del Barocco", secondo una prospettiva che integra il barocco al concetto di modernità rifacendosi alla critica d'arte di Wolfflin e Riegl e alle analisi di Walter Benjamin. Il corpo del volume è dedicato alle diverse forme della letteratura, quali si articolano in particolare all'ombra della gloriosa "scuola bolognese" di pittura (dai Carracci al Reni, al Guercino), affrontando così il tema centrale delle corrispondenze o del dialogo tra arti diverse che del Barocco è uno degli aspetti cardinali. Invertendo la prospettiva, infine, Raimondi si sofferma su colui che è certo il più barocco degli scrittori contemporanei, Carlo Emilio Gadda.
Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.
Universalmente considerato il capolavoro di Pearl S. Buck, "La buona terra" (1931) è il primo romanzo della trilogia The House of Earth , che narra le vicende della famiglia di Wang Lung, visceralmente attaccato alla sua terra, e dell'umile e rassegnata O-Lan, sua moglie. Il tema centrale è quello della vita patriarcale, legata a usanze secolari, del contadino cinese, per il quale la terra rappresentava tutto: il benessere, l'unione della famiglia, le tradizioni più sacre, le virtù delle generazioni passate e le speranze di quelle future. La buona terra è il libro che ha decretato la fama della Buck, che in questo romanzo descrive con sobrietà, potenza e un senso profondo e sottile di umanità un mondo di umili e oppressi. La sua scrittura, realistica e schiva, dal lessico scarno, ma capace di suscitare emozioni, affascina i lettori con la novità di un racconto che rivela un Paese fino allora sconosciuto, con la sua millenaria cultura, la sua antica miseria, la sua dignità, la sua poesia delle cose semplici.
Da questa libro, nel 1937 Frank Capra trasse un film celebre, che giunse in Italia col titolo Sbangri-La. Ma il libro conserva un autonomo messaggio, e un'ambizione, nell'avventuroso intreccio, non solo spettacolare. Shangri-La è il monastero tibetano che ospita una antichissima e segreta città di saggi, raccolti da ogni parte del mondo, di sesso, cultura, religione e temperamento diversi, che meditano, studiano, vivono estremamente longevi senza inseguire un preordinato disegno di felicità. Nessuno vi cerca l'Uomo Nuovo; ognuno vivendo coopera a conservare i differenti valori dell'umana civiltà. "Orizzonte perduto" racconta l'avventura di quattro persone che vi giunsero, quello che videro e il destino che li inseguì da quella esperienza.
Una volta tanto il commissario non ha granché da fare. E sua moglie è in Alsazia. Allora perché non accettare l'invito di un collega che si è ritirato a vivere in campagna? Ma il viaggio verso la quiete di Villefranche-en-Dordogne si trasforma in un incubo. Nella cuccetta sopra quella di Maigret un uomo si agita senza tregua, geme, forse piange. E' una presenza inquietante, che colora d'angoscia l'atmosfera calda e umida di una notte in treno. Inaspettatamente l'uomo si getta dal treno, nel buio, poi spara al commissario che, obbedendo a un invincibile impulso, lo aveva seguito. Paralizzato da una grave ferita alla spalla e armato solo della sua perspicacia, Maigret dovrà affrontare uno mistero oscuro: l'identità del pazzo di Bergerac.
Ma gcig Lab sgron è una delle figure femminili più importanti della storia religiosa del Tibet. Vissuta nella seconda metà del secolo XI, viene considerata l'iniziatrice della tradizione detta "Recisione dei demoni", un sistema di yoga fondato su una prassi rituale ricca di elementi di notevole pathos che ebbe grande diffusione in tutti i paesi dell'arco himalayano. I "Canti spirituali" sono, secondo la tradizione tibetana, il testamento spirituale della santa. Muovendo dal principio secondo il quale la radice di ogni demone va ricercata nella propria mente, Ma gcig conduce un'analisi serrata di tutti quei meccanismi che sono alla base dell'ignoranza degli uomini: ne scaturisce un canto alla realtà assoluta, un inno spirituale di grande forza espressiva.
Un'opera, è stato scritto, di storiografia del futuro nella quale Heine già malato e prossimo alla morte, compie una dolorosa storicizzazione di sé ripercorrendo anche alcune esperienze fondamentali della sua vita, dagli inizi tardoromantici al definitivo trasferimento a Parigi e al suo crescente e sempre più consapevole ruolo di osservatore e di mediatore tra Francia e Germania. Con coraggio Heine, spossato dalla malattia, esalta con lucida passione le parole della Bibbia, ripensa i valori del cristianesimo e torna al suo personale e biblico Dio, con il quale dialoga senza tentare nessuna mediazione e nessuna conciliazione tra fede e ragione. Un testo profondamente filosofico, ma anche un testo letterario.
E' una saga in cui l'autore sa fondere il privato e il sociale. Il tema, antico e nuovo, è lo scontro fra sentimenti e convenzioni, all'interno di una società chiusa dove le sofferenze dei destini individuali si incontrano, si intrecciano e si scontrano con la storia di tutti.