"Quando vidi per la prima volta il disegno del gatto nella scatola avevo appena compiuto 14 anni, facevo la terza media, era il 2006. Mai avrei pensato che questo disegno mi avrebbe perseguitato per tutta la vita. È arrivato il momento per me di capire cosa c'è dietro. Gli enigmi non mi spaventano, basta mettere in fila i passaggi, uno dopo l'altro, facile." Gabriella Greison, fisica, scrittrice, divulgatrice, affronta con questo romanzo la grande sfida di rendere narrativa e comprensibile a tutti la fisica quantistica. "Ucciderò il gatto di Schrödinger" è la storia romanzata della vita di Erwin Schrödinger, lo scienziato per antonomasia della fisica quantistica, divenuto popolare grazie all'ideazione del suo famoso paradosso, che illustra in modo emblematico le insolite regole del mondo delle particelle: il gatto dentro la scatola da lui congegnata è vivo o morto? Oppure entrambe le cose? Protagonista del libro è Alice, una donna di 28 anni, in pieno tormento esistenziale per le scelte che deve compiere. Le viene in aiuto il suo amico immaginario, Erwin Schrödinger, prima semplicemente un poster in camera sua, poi presenza fissa nei suoi sogni. L'avvincente dialogo con il fisico austriaco genererà in lei la passione per la fisica quantistica, che l'accompagnerà nella crescita personale.
Indomabile, bellissima, determinata e, a suo modo, inconsapevole: Mina Settembre è un altro personaggio femminile creato da Maurizio de Giovanni. Cacciarsi nei guai, poi, quando tutto sembra perduto, risolvere la situazione con un colpo di genio e una buona dose di follia: non fa altro Gelsomina Settembre, detta Mina, tanto coscienziosa quanto incantevole - e suo malgrado provocante - assistente sociale presso il Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest (per inciso, del Consultorio Est non c'è traccia). Sempre per una buona causa, però, per correre in aiuto di chi è stato meno fortunato di lei, cresciuta fra gli agi dell'alta borghesia, senza problemi a parte una madre e un fisico «ingombranti». Poco importa se, come accade in questo freddo gennaio, ciò significa mettersi contro una famiglia dal nome pesante, di quelle che nei vicoli della città vecchia decidono ogni cosa. Mina non si tira indietro, anzi, trascina con sé - in una missione di soccorso che corre parallela alle indagini della magistratura, condotte da una sua vecchia conoscenza - le amiche più care. E due uomini resi temerari solo dall'adorazione che hanno per lei.
Nicola e Nicoletta sono compagni di scuola dall’inizio delle superiori, ma il loro è un rapporto superficiale, limitato alle ore di lezione. All’inizio del Terzo anno liceo, Nicoletta parte per trascorrere un periodo di studio all’estero e Nicola – che inaspettatamente ne sente la mancanza – decide di scriverle delle lettere. Prende così il via un rapporto epistolare, che durerà per un anno intero, attraverso il quale i ragazzi cominciano a conoscersi davvero. Nico e Nico parlano di tutto: della loro vita e di quelle degli altri, dei piccoli e grandi ostacoli del diventare grandi, di diversità culturali, globalizzazione, scuola, amore... Il giorno prima del ritorno a casa, Nicoletta riceverà l’ultima lettera, l’ultima prima di dire addio a quel rapporto a distanza e riprendere il suo posto in classe accanto a Nicola, questa volta da amici.
“Era l’ultima settimana di agosto e Nino stava a casa dei nonni: ci era arrivato la domenica mattina, con i suoi genitori. Aveva ancora qualche compito delle vacanze da fare e un po’ di malinconia, soprattutto perché sapeva che lì non ci sarebbero stati altri bambini con i quali giocare… poi venne la volpe, e cambiò tutto”. Giovanni, chiamato Nino, trascorre l’ultimo scampolo di vacanze in campagna, a casa dei nonni. A scuotere la noia dei giorni è la notizia che una volpe sta facendo razzia nei pollai dei dintorni. La volpe appare e scompare, anima le discussioni e le congetture degli adulti. Nino, affascinato, si mette sulle sue tracce…
Amsterdam, 1892. All'orfanotrofio del Piccolo Tulipano arrivano cinque neonati abbandonati nelle maniere più diverse, chi in una cesta a forma di bara, chi dentro un secchio per il carbone. Tutti modi comunque inaccettabili per la direttrice, l'arcigna e puntigliosa signora Gassbeek. Milou, Dita, Oval, Finny e Sem diventano presto gli "inadottabili", casi disperati di cui la direttrice non riesce a liberarsi. Loro, però, sono uniti come fratelli e hanno trovato nell'amicizia la forza di resistere. Una speranza sembra profilarsi quando i ragazzi compiono dodici anni e un commerciante di zucchero, un certo signor Rotman, propone di prenderli con sé. Indossa abiti eleganti, ma ha baffi che fremono e un sorriso sbagliato. Per i cinque amici è l'inizio di un'avventura che richiederà tanto ingegno quanto coraggio. In un paese incantevole, tra i canali di Amsterdam e i mulini a vento del vasto polder, la loro fuga sarà costellata di atmosfere da brividi, messaggi segreti e colpi di scena. Età di lettura: da 10 anni.
Le leggi che regolano la sesta classe delle elementari (una prima media per noi) sono misteriose, ma per Eric Haskins questo mistero deve essere svelato. Era un ragazzino normale, ma quest'anno un gruppetto di compagni ha cominciato a rendergli la vita impossibile chiamandolo Grunt, lo sfigato della classe. Tra loro c'è anche Donovan, che era suo amico fino all'anno prima. Eric viene continuamente umiliato di fronte a tutti e i bulli cercano anche di rovinare la sua amicizia con Melody Miller, la sua compagna preferita. Eric non capisce quello che sta succedendo finché non sente parlare del misterioso Libro del Bullo e comincia a indagare. Età di lettura: da 11 anni.
L’arrivo del nuovo pastore, John Meredith, vedovo con quattro figli, sconvolge la quiete di Glen St. Mary e della famiglia Blythe. Le piccole disavventure domestiche e i tanti momenti di gioia si arricchiscono dell’incontro con Jerry, Faith, Una e Carl. Tra giochi travolgenti, confidenze e amicizie destinate a durare per sempre, l’adorata Valle dell’Arcobaleno vedrà nascere anche un inaspettato nuovo amore.
«Chissà che tipi sono quei Blythe» disse Faith Meredith, che li aveva visti alla stazione. «Hanno un’aria che mi piace».
"Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari " - bestseller amato e letto in tutto il mondo - termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall'Afghanistan l'ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata? In quali modi è rimasta coinvolta dalla "guerra al terrore" iniziata nel 2001? E com'è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? Ora che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l'amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell'incontro con Fazila. Con leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all'ingenua commozione di chi sopravvive. Una storia vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze.
La talpa è abituata a vivere nella tana, a stare sola, a uscire soltanto per necessità. Ma una situazione inattesa ha reso tutti talpe: animali da sottosuolo. E ciò che era normale consuetudine - leggere, andare al lavoro, passeggiare, incontrare amici, amanti e affetti - è diventato di colpo eccezione e, per lo più, desiderio inappagato. La talpa di questo libro non si rassegna al silenzio e decide di scrivere un diario dell'improvvisa talpitudine che ci accomuna. E il diario diventa l'occasione per stilare un manuale di sopravvivenza, ma anche uno strumento di ribellione, intima e gentile, ai luoghi comuni, alla retorica, all'opacità e confusione che ci hanno frastornato. Riflessione - a tratti dolorosa, a tratti comica - su gesti e azioni che pensavamo naturali e, ora che mancano, risplendono di una loro struggente preziosità. Paola Mastrocola racconta - anche attraverso i suoi disegni - il mondo in cui siamo stati d'un tratto catapultati, e il mondo che ci aspetta: che cosa saremo capaci di perdere, tenere, reinventare. "Diario di una talpa" è un libro che accompagnerà sempre il lettore, ricordandogli lo stupore, lo smarrimento, le paure e le speranze di esseri umani che hanno sperimentato la vita ombrosa delle talpe.
Maria Rita Mazzanti
Alla scoperta del Fuoco Magico
seconda edizione
Un viaggio per ragazzi e per quanti lo sono ancora nel cuore, verso terre e cieli nuovi, alla scoperta della cosa più importante del mondo. A guidarci sono dei pelosetti, insieme ad altre simpatiche creature, che tanta gioia riescono a regalarci perché capaci solo di amare. Li ritroveremo in Cielo? San Giovanni Paolo II disse: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull’uomo il suo alito di vita. C’è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo Spirito di Dio. Non solo l’uomo ma anche gli animali hanno un soffio Divino”.
Note sull'autore
Maria Rita Mazzanti è nata a Recanati, dove vive, dopo un periodo trascorso in Toscana. Per le Edizioni Segno ha pubblicato “Un giorno a Loreto – Storie, misteri e ricette della tradizione” e il romanzo “Artemide”.
Commovente e di facile lettura, il testo affronta tematiche profonde, come l'amicizia e il senso della vita, con una semplicità che conquista il lettore. Il mondo visto con gli occhi di una bambina che sa stupirsi dinanzi alla vita e che scopre un tesoro prezioso, alla portata di tutti, che individua l'unica fonte possibile di felicità, antidoto alla tristezza. Il segreto della felicità.
Il libro contiene delle immagini a colori e la lettura adatta ai bambini dai 6 ai 12 anni.
L'ultima avventura del commissario Montalbano. Anno 2005: Camilleri ha appena pubblicato La luna di carta. Sta lavorando alla successiva avventura della serie, ma in estate consegna a Elvira Sellerio un altro romanzo con protagonista il commissario Montalbano. Si intitola Riccardino. L'accordo è che verrà pubblicato poi, un domani indefinito, si sa solo che sarà l'ultimo romanzo della saga Montalbano. Anno 2016. Sono passati 11 anni durante i quali sono usciti 15 libri di Montalbano. Andrea Camilleri sente l'urgenza di riprendere quel romanzo, che è venuta l'ora di «sistemarlo». Nulla cambia nella trama ma solo nella lingua che nel frattempo si è evoluta. Né muta il titolo che allora considerava provvisorio ma al quale ormai si è affezionato e che nel 2016 decide essere definitivo. Un titolo così diverso da quelli essenziali ed evocativi e pieni di significato ai quali siamo abituati, in cui risuonano echi letterari: La forma dell'acqua, Il giro di boa, Il ladro di merendine, L'altro capo del filo. Ma Riccardino segna quasi una cesura, una fine, ed è giusto marcare la differenza sin dal titolo. Ma come è nata l'idea, e soprattutto perché? Racconta Andrea Camilleri in una vecchia intervista che a un certo punto si era posto il problema della «serialità» dei suoi romanzi, dilemma comune a molti scrittori di noir, che aveva risolto decidendo di fare invecchiare il suo commissario insieme al calendario, con tutti i mutamenti che ciò avrebbe comportato, del personaggio e dei tempi che man mano avrebbe vissuto. Ma poi, aggiunge, «mi sono pure posto un problema scaramantico». I suoi due amici scrittori di gialli, Izzo e Manuel Vázquez Montálban, che volevano liberarsi dei loro personaggi, alla fine erano morti prima di loro. Allora «mi sono fatto venire un'altra idea trovando in un certo senso la soluzione». Ecco: la soluzione la scopriranno i suoi tantissimi affezionati lettori di questo Riccardino che pubblichiamo ricordando Andrea Camilleri con gratitudine grandissima.