
La gallina Giacomina vive in città. Ogni mattina si sveglia, beve il suo caffè, innaffia i fiori del balcone e, dopo essersi lucidata il becco, va al lavoro in un bel negozio di scarpe per polli dove incontra tanti amici. Siccome è molto vanitosa e anche un po’ distratta, non usa mai gli occhiali e per questo motivo combina tanti guai. Ma Giacomina non si preoccupa perché è una gallina molto ottimista.
“Il gioco dei perché è il più vecchio del mondo. Prima ancora di imparare a parlare l’uomo doveva avere nella testa un gran punto interrogativo”: le parole di Gianni Rodari chiariscono bene il senso dei “perché” di questo libro e ci portano all’interno di un’officina letteraria dove razionalità e fantasia, scienza e poesia convivono. Nati da due rubriche giornalistiche in cui lo scrittore rispondeva alle più disparate domande dei suoi giovani lettori, i “perché” danno ancora una volta una misura della grandezza di Gianni Rodari, che con vivacità e ironia sapeva far riflettere lettori piccoli e grandi.
Caterina non sa rispondere alla domanda:“Che cosa vorresti fare da grande?”. Alle prese con una sorella bisbetica e con mille insicurezze, si accontenta di vivere senza grandi sogni. Ma qualcuno si è accorto di lei e sa che possiede un talento straordinario, un dono così bello che merita di essere condiviso con gli altri. Molti anni prima, nello stesso paese, viveva un bambino che aveva sempre conosciuto il suo destino: sarebbe diventato sacerdote. Giustino era talmente sicuro di fare la volontà di Dio che non gli bastò farsi sacerdote, ma decise anche di aiutare i giovani che sarebbero venuti dopo di lui a riconoscere la loro vocazione (fondò l’ordine dei Padri Vocazionisti, delle Suore Vocazioniste e delle Apostole Vocazioniste. Sarà proclamato beato il 7 maggio 2011). Le loro storie sono destinate a incrociarsi...
Destinatari
Bambini e ragazzi.
Autrice
Enza Emira Festa è nata a San Gennaro Vesuviano, vicino a Napoli, nel 1971. Oggi vive a Roma. Giornalista, ha collaborato con il Tg1, Radiouno Rai, Gt Ragazzi e attualmente si occupa di cronaca al Tg3. La scrittura è la sua grande passione. Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi libri per Mondadori. Ricordiamo P.I.D.O.C.C.H.I. (2007), Bleah, lavarsi! e L’ospedale delle bambole (2009), per i più piccoli, e La baia delle ombre (2010), romanzo per le adolescenti.
Tutti ci aspettiamo che i nostri figli imparino a leggere, ma quanti sanno che leggendo ogni giorno a voce alta possiamo avviarli alla lettura molto prima che comincino ad andare a scuola? Con entusiasmo e senso dell’umorismo, Mem Fox spiega il dove, il quando e il perché della lettura a voce alta, dimostrando con esempi chiari e semplici come renderla non solo efficace ma anche divertente.
Una ragazzina è costretta a fuggire dalla propria città, di nascosto, in incognito, con la sola protezione della bambinaia. Ha già perso la mamma e adesso suo padre è lontano, forse in pericolo. Si chiama Cleopatra e dovrà lottare per prendere il posto che le spetta sul trono d’Egitto.
Le gemelle Asia ed Eva sono costrette a passare l’estate in un noiosissimo paesino di montagna. Quando però scoprono che, proprio a Roccagrigia, si trovano le rovine di un castello che custodisce un vero tesoro, la vacanza si trasforma in un’avventura! Le loro indagini le condurranno alla principessa Mirella, l’ultima proprietaria del castello…
Pulcinello e tutti gli altri Wemmicks del suo villaggio ricevono ciascuno un dono; mentre si stanno chiedendo da chi provengono, vedono una famiglia in difficoltà e si ingegnano ad aiutarla. Ma nonostante i loro sforzi, non ne vengono a capo; solo dopo essersi incontrati con Eli, autore dei doni, comprendono che si può aiutare gli altri proprio utilizzando ciascuno i propri talenti.
Destinatari
Ragazzi e adulti
Autore
Max Lucado è autore di libri di successo sia per bambini sia per adulti. Per la casa editrice Crossway ha pubblicato Tu sei speciale e Because I Love You, così come Tell me the Story e Tell me the Secrets, che hanno vinto molti premi. Cosa più importante, Max è il papà di Jenna, di Andrea e di Sara ed è ministro della Oak Hills Church of Christ in San Antonio (Texas). In Italia ha pubblicato: Quando Dio sussurra il tuo nome (Gribaudi, 1996); Egli sposta ancora le pietre (Uomini Nuovi, 2001) E gli angeli rimasero in silenzio (Uomini Nuovi, 2004), Tu sei speciale (2010, edizioni San Paolo).
Punti forti
Un autore noto.
Un ottima idea regalo.
Il grande profeta della pace, assassinato nel 1948, dopo aver liberato l’India dal dominio inglese e aver tentato di tenerla unita superando i problemi economici, religiosi e di casta, si rivela attraverso le sue stesse parole, in articoli, lettere, interviste e interventi pubblici. La verità, la non-violenza, il non-possesso, il coraggio, la tolleranza, l’uguaglianza delle religioni, l’importanza delle promesse, il sacrificio, il digiuno e la difesa delle libertà civili non sono utopie ma realtà possibili. Ne è prova la vita di Gandhi, il quale cammina ancora oggi tra noi con il suo messaggio.
La più grande esperta di cultura indiana in Italia traduce, spiega e racconta Gandhi, in un libro che aiuta soprattutto i giovani a riflettere su temi come la guerra, la religione, le azioni e i diritti dell’uomo.
Mohandas Karamchand Gandhi (Porbandar, 1869 - Nuova Delhi, 1948), politico e filosofo indiano, guida spirituale nel suo paese e in tutto il mondo, ha portato l’India all’indipendenza. Di lui Sarvepalli Radhakrishnan, primo vicepresidente dell’India, ha scritto: «Un grande maestro appare una volta ogni tanto. Passano diversi secoli prima che se ne presenti uno. Lo si riconosce dalla sua vita. Prima vive e dopo dice agli altri come possono vivere nella stessa maniera. Gandhi fu questo».
Brunilde Neroni, italianista e orientalista, esperta di poesia sanscrita, ha tradotto i maggiori poeti della tradizione hindu e ha pubblicato una traduzione esemplare del Bhagavadgita, libro sacro dell’Induismo. Nota ecologista e pacifista, ha pubblicato libri di poesie e racconti.
Mina la stramba, Mina indisciplinata, Mina la pazza. Mina coraggiosa, meravigliosa Mina, Mina ribelle. Di certo Mina non si può etichettare. Se ne sta sul suo albero a osservare gli uccelli, il mondo e la straordinaria vita che scorre sotto le sue gambe a penzoloni. Sa che non potrà stare per sempre lassù, che prima o poi dovrà scendere, tornare a scuola, farsi qualche amico, accettare che il suo papà sia in un luogo da cui non si può fare ritorno. Ma intanto, dall’alto del suo rifugio, Mina riflette: sui misteri del Tempo, sulla vita, sul dolore della perdita, su Dio e... sugli strudelini ai fichi!
Tutto finisce nel suo diario, che è proprio questo qui, che avete fra le mani. Ma attenzione, bisogna essere pronti a incontrare Mina, bisogna essere disposti a guardare dritto nel Sole, o nella Luna, pronti a sentirsi indifesi e insieme coraggiosi, e soprattutto pronti ad accettare «la bellissima bellezza del mondo», anche quando tutto intorno a noi sembra volerla oscurare.
"La gente si muoveva lentamente. Passeggiavano pian piano per la piazza, entravano e uscivano pigramente dai negozi strascicando i piedi, e facevano tutto con molta calma. La giornata era, sì, di ventiquattr’ore, ma pareva più lunga. La fretta era ignorata perché non c’era dove andare, nulla da comprare (a parte il fatto che mancava anche il denaro per comprarlo), e nulla da vedere fuori dai confini della contea di Maycomb. Eppure era un’epoca di confuso ottimismo per una parte della popolazione: qualcuno di recente aveva detto alla gente di Maycomb che non doveva temere nulla, tranne il timore.
Atticus, Jem e io vivevamo nella strada principale del quartiere residenziale, e con noi c’era anche Calpurnia, la cuoca. Jem e io eravamo abbastanza soddisfatti di nostro padre: giocava con noi, leggeva per noi ad alta voce e ci trattava con cortese distacco."
In una cittadina dell'Alabama l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa di un nero accusato di violenza. Tutta la vicenda è raccontata da Scout, figlia di Atticus, testimone e protagonista di fatti che pur nella loro atrocità non riescono mai a essere più grandi di lei.
"La maestra Emanuela spiegò in classe com'è fatto un orso, come respirano i pesci e che versi fa la iena di notte. Inoltre, appese in aula svariate figure di bestie e anche di uccelli. Quasi tutti i bambini la prendevano in giro, visto che in vita loro non avevano mai visto un solo animale. Molti di loro, poi, non erano per niente convinti che al mondo ci fossero altri esseri. Per niente. Quanto meno nei nostri paraggi. A parte il fatto, dicevano, a parte il fatto che in tutto il paese questa maestra non era ancora riuscita a trovare qualcuno che accettasse di diventare suo marito, e per questa ragione, dicevano, lei aveva la testa piena di volpi e passerotti: semplici trovate, che la gente s'inventa solo per solitudine.
Solo il piccolo Nimi, a forza di sentire la maestra Emanuela, aveva cominciato a sognare animali, la notte. Tutta la classe lo prendeva in giro quando arrivava e per prima cosa la mattina si metteva a raccontare delle sue scarpe marroni che, ferme davanti al letto, la notte, nel buio, si trasformavano in altrettanti istrici che scorrazzavano per la sua stanza ma che la mattina, appena lui apriva gli occhi, tornavano improvvisamente a essere un paio di scarpe davanti al letto."
Un villaggio senza nome e senza animali: non un gatto sui tetti, non una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Quando i bambini fanno domande i grandi cambiano discorso. Cosa è accaduto? Un giorno Mati e Maya vanno alla ricerca del mistero. Nel folto del bosco scoprono la verità.
"Tutti mi conoscevano. Io ero l'uomo più brutto che fosse andato lì, all'assedio di Troia: storto, zoppo, le spalle curve e ripiegate sul petto: la testa a punta, coperta da una rada peluria. Ero famoso perché mi piaceva parlare male dei re, di tutti i re: gli Achei mi ascoltavano e ridevano. E per questo, i re degli Achei mi odiavano. Voglio raccontarvi quel che so, perché anche voi capiate quello che io ho capito: la guerra è un'ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla."
Alessandro Baricco riscrive con le parole di Omero la più grande storia di guerra mai raccontata. Una storia che evoca il cozzare delle armi, la brutalità della violenza e delle stragi, ma anche la pietà, la ragione dei vinti, l’amore ostinato per la pace.