
Raccolta di poesie, che in parte sono state pubblicate con altre editrici e in parte sono inedite; esse sono state scritte nel corso di molti anni di vita e trattano temi quali le esperienze personali, la natura, gli affetti... sono liriche religiose e riflessioni poetiche sulla fede. Il testo è arricchito dalla riproduzione dei dipinti dell'autrice che è pittrice oltre che scrittrice e imprenditrice.
Aforismi inediti
2007-2009
Suor Maria Elena Cortesi, contemplando il Trascendente (che è la personificazione del bello, vero, buono), è rimasta come rapita. Ed è riuscita a scrivere quello che ha provato.Il poeta proprio perché dotato di sensibilità si immedesima in quello che percepisce con i sensi e ancor più con il cuore e non può fare a meno di prendere la carta per fissare quello che percepisce.
Amare l’Europa dolceamara è un libro costituito da sessanta poesie, più un poema in prosa, con cinque sequenze dedicate al Lago di Garda, composte dall’autore dal 1985 ad oggi, atte a configurare le tappe, reali e immaginarie, di un viaggio nell’Europa che cambia, pronta a rinunciare alle proprie radici. Le vite travolte dallo stalinismo e dal nazismo, le vicende delle due guerre mondiali, l’odio che ha portato il nostro Continente nell’abisso, si coniugano qui con l’affermazione difficile della fede, la montagna di tutti i giorni, in Chiesetta ortodossa, o in Betulle del lutto, illuminate dal volto invisibile del Signore, nella tradizione ebraica e poi in quella cattolica che lo fa proprio. Le linee del viaggio europeo disegnano il groviglio della storia, ma non cancellano il gesto e la speranza del futuro. Un futuro che rinunci alla fuga dal mondo, all’isolamento, con la fine di tutte le cose (così intitolò Kant, il filosofo di Königsberg, un suo articolo del 1794, citato da Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi) e invece trovi lo spunto per vivere.
Nato a Costanza nel 1943, Godehard Schramm è cresciuto a Thalmässing, nella media Franconia, e vive a Norimberga. Scrittore indipendente, svolge da sempre un’intensa attività in vari ambiti, il romanzo, la poesia, il teatro, anche radiofonico. Membro del PEN-Club, insignito di premi prestigiosi, tra i quali il premio Friedrich Baur dell’Accademia Bavarese di Belle Arti, il Wolfram von Eschenbach del Distretto della media Franconia, Godehard Schramm è anche Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. I suoi testi sono diffusi in tutta Europa, naturalmente in Germania, ma anche in Francia, Polonia, Ucraina e in Italia. Il mio lago di Garda, in tre volumi, e tre diverse stesure, è uno dei suoi libri più fortunati, anche da noi. Ad esso si aggiungono importanti saggi come Anche le comete sono teste, del 1998, e Bastone e pietra, del 2003.
Profondamente radicato nel suo Galles, intriso di compassione per i poveri che abitano questa terra di confine, Thomas rivela una straordinaria abilità poetica, alla ricerca costante di senso nella creazione e negli eventi, nello sforzo di raggiungere un Dio elusivo e sfuggente, che pure manda messaggi, ma di cui l'eco giunge con molta lentezza. Pochi hanno saputo come lui, mediante l'uso di metafore folgoranti, rinnovare la lingua della poesia religiosa fuori da ogni banalità devozionale, creando un linguaggio in cui dominano il silenzio, il vuoto, l'assenza, la domanda inevasa. Il volume è tradotto e curato da don Domenico Pezzini, già curatore dell'antologia di poesie di Elizabeth Jennings La danza nel cuore delle cose.
Con l’alternarsi armonico di versi poetici, citazioni bibliche e quadri, Chiaroscuri della famiglia evoca l’apertura del cuore nei confronti dell’Infinito, un’apertura che si incarna nella famiglia e nella casa intesa come luogo di grazia e d’incontro, ma anche zona d’ombra, di matrimoni finiti e di affetti spezzati.
“Ma quale futuro è riservato alla famiglia oggi?”. Questa è la domanda che si pongono le due autrici.
Questa precarietà che si alterna fra luci e ombre è interpretata dalle autrici come stimolo per aprirsi totalmente alla bellezza dell’amore; affinché il futuro riposi fra le braccia della tenerezza e dell’incanto della bellezza. Confidare nella tenerezza rende capaci di risvegliare in sé i germi del Bene; ma solo facendo esperienza dell’Assoluto e orientandosi verso l’Altro la famiglia ritorna a essere sinonimo di casa.
DESCRIZIONE: Insondabile il mistero che tutto avvolge, fonda, fa vivere. Per dirlo si deve ricorrere a metafore, in genere di carattere spaziale, che rimarcano la distanza abissale e quindi invalicabile, a meno che ci si lasci attrarre dalla irresistibile forza che da esso promana.
In queste poesie il mistero è fondamento, ragione (Grund), sostegno. E la morte non richiama forse l’abisso, gli inferi? Essa richiama il morire che è/fu di Cristo, ed è la condizione nella quale ci si perde nel nulla che però diventa il tutto, nella quale si abbandona la propria identità per diventare se stessi, poiché lì si raggiunge il fondamento dell’essere, la fusione con la sostanza originaria, che ora, caduto l’ultimo lembo del velo, rivela il suo volto di Seconda Intelligenza.
Audace affermazione, passibile di accusa di panteismo se non si trattasse di un linguaggio nel quale – come in questa mistica cristocentrica – le parole non corrispondono più al significato originario, dove anche il Nome pronunciato viene consumato dalla fiamma dell’amore.
(Giacomo Canobbio)
COMMENTO: Un evento editoriale: il primo libro di Arnoldo Mosca Mondadori, che rivela una originale mistica. Brevi ma intense meditazioni in forma di colloqui con il Padre, Gesù, la Trinità, Maria. La visione mistica diviene parola profonda che colpisce il lettore.
ARNOLDO MOSCA MONDADORI, trentotto anni, vive a Milano. È sposato e ha due figli. Laureato in filosofia, lavora in ambito editoriale, televisivo e sociale. Attualmente dirige la “Arnoldo Mosca Mondadori Editore”, casa editrice che si occupa d’arte e spiritualità.