Una biografia in cui risuona la voce dello stesso Francesco, facendo emergere la figura e il pensiero del santo di Assisi così come lo descrivono le primitive fonti francescane.
Il "miracolo" operato dal sacramento della Riconciliazione è molto di più di un semplice "condono"; si tratta infatti di una guarigione, di una vera e propria rinascita. Dobbiamo però considerare che il peccato porta con sé due conseguenze che non sono una vendetta di Dio, ma provengono dalla natura stessa del peccato. La prima è la pena eterna (l'Inferno), che deriva dal distacco da Dio operato dal peccato. Questa pena viene cancellata, insieme alla colpa, dal sacramento della Riconciliazione, perché la Confessione ristabilisce in pieno la comunione con Dio e, quindi, lo stato di grazia. Resta però la seconda conseguenza del peccato, che chiamiamo "pena temporale" e che riguarda non solo i peccati mortali, ma anche quelli di minore importanza, quelli che chiamiamo "veniali". Ecco quindi la necessità di avere in casa un piccolo e semplice libro che ci insegni come poter lucrare la preziosa indulgenza del Perdono di Assisi, concessa da papa Onorio III a san Francesco, per noi stessi o per i nostri defunti. La straordinarietà e la potenza di questa indulgenza risiedono anche nel fatto che, mentre in ogni chiesa o santuario francescano essa può essere lucrata il 2 agosto, nella Porziuncola di Assisi può essere lucrata tutti i giorni, una volta al giorno. Qui troverai la storia e le modalità per vivere al meglio il prezioso dono concesso a san Francesco.
Allestito con le scenografie dipinte dallo stesso Dario Fo ormai quindici anni fa e tornato a calcare le scene in una nuova forma al Teatro Duse di Bologna nel febbraio del 2014, "Lu santo jullàre Franzesco" prende spunto da leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti riscoperti negli ultimi tre secoli. A emergere è il lato umano del santo che amava definirsi "jullàre al servizio di Dio": la personalità multiforme, la capacità di comunicare l'idea di un Dio aperto al dialogo con l'uomo peccatore, il carisma e l'abilità istrionica che lo hanno reso universale patrimonio dell'umanità e non solo della Chiesa. In questa riscrittura Fo dedica l'incipit del testo a papa Francesco, a un possibile cambiamento di rotta della Chiesa (più un auspicio che una scommessa a tutti gli effetti) e alla decisione di Bergoglio di chiamarsi, appunto, Francesco. Un nome che nessun papa aveva osato scegliere prima, per un santo che il potere ecclesiastico aveva a lungo cercato di "addomesticare", riuscendoci solo dopo la sua morte con l'imposizione di una biografia autorizzata e l'eliminazione di qualsiasi riferimento al Francesco sovversivo della prima cronaca.
'Fratello Sole Sorella Luna' è il film che meglio è riuscito a raccontare all'uomo di oggi la vita di San Francesco d'Assisi. Prefazione di Benigno Luigi Papa, Postfazione di Francesco Milito. La storia di San Francesco d'Assisi, da guerriero figlio di mercanti a simbolo della carità e della povertà, non poteva non ispirare il mondo del cinema. La vita del fondatore dell'Ordine francescano assomiglia a una parabola evangelica perchè racconta la vicenda storica di un uomo che ha talmente incarnato il Vangelo da essere definito dai suoi contemporanei un'alter Christus. In particolare il film 'Fratello Sole Sorella Luna' di Franco Zeffirelli è riuscito a raccogliere la sfida culturale propria della nostra epoca e a utilizzare il mezzo cinematografico per trasmettere per trasmettere dei contenuti di fede, ribadendo la perenne attualità del messaggio di Francesco per la vita e la missione della Chiesa. Questo libro vuole essere un inno alla bellezza che rapisce che si traduce in profonde riflessioni spirituali scaturite dalla visione del film e trasforma la pellicola in luogo pedagogico generante speranza cristiana. In chiusura, un capitolo è dedicato all'altrettanto importante film 'Francesco' di Liliana Cavani.
Le fotografie dal film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli, illustrano il cammino di Francesco quando fa rinascere il cristianesimo in una Europa ricca e potente ma sul punto di dimenticarlo. Accanto alla ricchezza c'era oppressione e miseria e si diffondeva ovunque una sfiducia nella bontà della creazione, un'ombra di cupo pessimismo. Francesco, dopo un'esperienza terribile, ha un'illuminazione e annuncia la gioia, la gloria, la bellezza, la perfezione del creato, fa sentire che l'amore di Dio pervade ogni cosa e, di contro la tronfia orgogliosa inutile avidità degli uomini. Si ribella alla schiavitù imposta ai servi e ai miseri, li libera, poi se ne va da Assisi senza nulla, nudo, per costruire la sua chiesa e il suo movimento fino a chiedere al Papa di riconoscerlo; lo ottiene perché la sua innocenza, la sua sincerità, le sue parole fanno breccia nel cuore di Innocenzo III, il più potente papa del secolo. Gli recita il brano di Matteo, dei gigli di campi e il grande Papa, commosso, lo abbraccia.
Il libro costituisce l'ultima fatica del francescano francese autore della vita di san Francesco: "La sapienza di un povero". Con la finezza e la semplicità che i lettori ben conoscono, propone una biografia essenziale del santo di Assisi, che pagina dopo pagina introduce alla sua vita interiore, sino a cogliere quel segreto che ancora oggi lo rende così popolare tra credenti e non credenti: l'incontro con la persona vivente di Cristo che l'ha reso creatura nuova, libera, capace di gustare sino in fondo il dono della vita. Il testo, stampata su carta speciale, è impreziosito da numerose incisioni artistiche dei primi del '900, che raffigurano i momenti cruciali della vita del santo.
Non una semplice biografia del santo di Assisi quanto, piuttosto, la rilettura di un personaggio e della sua vicenda attualizzata nella situazione in cui si trova oggi l'umanità, all'inizio del terzo millennio. In questa prospettiva l'autore ha inteso non solo approfondire gli aspetti storici relativi a Francesco, ma soprattutto ha voluto evidenziare quale "novità" in termini di umanità sia apparsa con lui. Basandosi su un uso attento delle fonti storiche, Balducci ricostruisce tutti gli aspetti della vita del santo, dalle sue vicende biografiche ai temi della sua predicazione, sempre attento ad evidenziare il loro valore per la società contemporanea. Un volume quindi di estrema attualità che l'autore ha scritto con l'attenzione dovuta alla ricostruzione del passato ma con la mente e gli occhi rivolti al futuro. Introduzione di Vito Mancuso.
Il Cantico delle Creature di san Francesco d'Assisi è un ponte gettato fra un medioevo in cui la natura è, per il mistico, trasparenza di Dio, ed una modernità lacerata da intime scissioni, vuoti di senso, afasie artistiche. Eppure, molti fra i massimi compositori del "secolo breve" hanno trovato nel testo senza tempo di Francesco ben più di uno stimolo creativo: le versioni di Schnittke, Messiaen e Gubaidulina aprono ampi squarci su un orizzonte di fede ritrovata e di intensa serenità spirituale. Dallo studio di queste partiture emblematiche, il discorso si amplia fino a toccare le più profonde domande di senso: esse confluiscono in un'originalissima "postfazione corale", reinterpretazione contemporanea del Cantico da parte di personalità quali Massimo Cacciari, Khaled Fouad Allam, Irene Iarocci, Peter Hill, Giampiero Bof, Katarina Pajchel, Lubomir Zak, Margherita Coletta, Giuseppe Brondino, Davide Rondoni, in un mosaico interdisciplinare in cui la diversità diventa culla della pienezza. La fecondità del testo francescano continua a fare appello agli uomini di oggi, suscitando in ciascuno delle scintille personalissime e originali.
Un importante volume di studio che raccoglie diversi contributi sulle fonti francescane e clariane, e sulla loro edizione e valorizzazione nel tempo e in diverse culture.
Francesco d'Assisi è il santo per eccellenza: patrono d'Italia, oggetto di una sterminata devozione, paladino di una religiosità umile e raccolta in sé stessa. Studiato, discusso e interpretato da quasi un millennio, Francesco è paradossalmente anche un autore poco letto. Per questo un'edizione complessiva dei suoi scritti, dalle regole dell'ordine al testamento del santo, sofferto e illuminante, può offrire al lettore moderno un'occasione di conoscere una delle personalità più rilevanti della spiritualità occidentale. Anche alla luce del nuovo impulso dato al suo messaggio dal carisma di papa Francesco.
Il libretto ripropone il Cantico delle Creature, di Francesco d'Assisi, accostando al testo pensieri ispirati al messaggio di papa Francesco sul tema del Creato e l'impegno per custodirlo, perché sia il luogo dove tutti si sentono a casa.
Una delle metafore più impiegate per sintetizzare il percorso spirituale e la biografia di Francesco d'Assisi è assunta dall'immaginario cavalleresco, sogno centrale nella cultura del XIII secolo. Tuttavia, le armi, la guerra, il combattimento, le vittorie e le sconfitte sono praticamente assenti nel linguaggio del santo, che si affida con maggiore naturalezza a un ambito semantico che appartiene al mondo del commercio, appreso e praticato nella bottega paterna prima della conversione. Le Ammonizioni sono i testi in cui più forte e costante è l'utilizzo di queste metafore e dove il vero commercio, quello che fa guadagnare cento volte di più, inverte la logica della mercatura: non accumulare per sé ma restituire completamente senza pretendere nulla. Quei testi condividono con le quattro lettere inviate da Chiara ad Agnese di Boemia un'istanza "educativa" poiché in entrambi i casi gli autori si propongono di indicare la via da percorrere per seguire Gesù. Nelle lettere di Chiara le metafore dominanti sono quelle della sposa e dello specchio, immagini ideali sognate da ogni donna medievale di alto lignaggio: un buon matrimonio e la cura della propria bellezza.