
Itinerario dell'anima incontro a Dio con San Francesco d'Assisi. Il libro presenta il racconto della vita di San Francesco seguendo la successione degli anni e presenta la 'Vita breve di San Francesco', comunemente chiamata Leggenda minore". Questa biografia di Francesco e stata scritta da san Bonaventura da Bagnoregio, probabilmente a Parigi attorno al 1260 ed e sostanzialmente il riassunto di un testo piu lungo e articolato, che e la "Vita di San Francesco" o "Leggenda maggiore", scritta dallo stesso autore. Qui e presentata una breve sintesi di tutto il racconto, corretto in molte parti attraverso numerose omissioni e alcune varianti alla traduzione italiana pubblicata nella sua versione integrale nelle Fonti Francescane (FF nn. 1330-1393). "
Il libro riproduce per la prima volta nella sua interezza il codice 55.K.2 della Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma. È completato da un ampio corredo di miniature accompagnate da didascalie, per la prima volta puntualmente trascritte. L'apparato illustrativo del codice viene esaminato da Francesca Manzari, che ne mette in evidenza lo straordinario interesse per lo studio della miniatura medievale: vengono affrontati i problemi della copia e della trasmissione delle immagini. C'è poi lo spinoso problema della povertà, motivo di polemiche tra francescani e domenicani: se ne occupa, nel suo saggio, Chiara Frugoni. L'identità francescana, non potendo più contare sulla povertà come motivo di privilegio rispetto agli altri ordini, si affida al santo che, unico, poteva vantare il marchio divino delle stimmate, e a un innovativo modo di predicare, contendendo il primato ai domenicani che si definivano ufficialmente Predicatori.
Destinatari
Studenti e studiosi di francescanesimo
Autore
CHIARA FRUGONI ha insegnato Storia medioevale presso le università di Pisa e di Roma II. Il suo metodo è sempre stato quello di unire testi e immagini, considerandoli fonti di pari dignità. Innumerevoli le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte nelle principali lingue europee, in giapponese e in coreano. FRANCESCA MANZARI è laureata e specializzata in Storia dell'arte medievale presso l'università La Sapienza di Roma e ha insegnato Storia della miniatura presso le università D'Annunzio di Chieti e La Sapienza di Roma. Le sue ricerche vertono sull'illustrazione del libro medievale. Si è occupata di manoscritti miniati del Due e Trecento. Ha pubblicato saggi su varie riviste italiane e straniere.
Dalla Prefazione:
«Questa raccolta di preghiere è certamente un’opera preziosa che ci fa entrare nel cuore dei due santi di Assisi. Le loro preghiere sono come delle icone: cioè delle finestre che ci aprono sull’infinito amore di Dio; sono degli spazi nei quali possiamo scoprire le meraviglie che il Signore sa compiere nella vita di coloro che si lasciano guidare e amare da lui. Il dialogo con Dio e il silenzio sono la terra buona dalla quale fiorisce l’ascolto della Sua parola: lì sboccia l’amore che rende bella la vita, che la rende trasparenza di Dio come lo fu la vita di santa Francesco e santa Chiara».
† Card .ANGELO COMASTRI
VICARIO DEL SANTO PADRE PER LA CITTÁ DEL VATICANO
PRESIDENTE DELLA FABBRICA DI S. PIETRO COADIUTORE DELLA BASILICA DI S. PIETRO
I Fioretti di san Francesco costituiscono una raccolta di “miracoli ed esempi devoti” riguardanti la vita del Poverello, resi in lingua italiana volgare nell’ultimo quarto del Trecento da un ignoto toscano che li ha ricavati dagli "Actus Beati Francisci et sociorum eius", composti probabilmente da frate Ugolino da Montegiorgio tra il 1327-1340.
I cinquantatré capitoli che compongono l’opera coprono un arco di tempo di 110 anni, in cui, oltre a Francesco compaiono alcuni dei suoi primi compagni e anche altri frati marchigiani. Di Francesco viene sottolineata la conformità a Cristo. Questo è il nucleo del messaggio che i Fioretti ripropongono. Nulla si dice della sua giovinezza, del travaglio della conversione, delle lotte e tensioni negli ultimi anni della sua vita. Francesco è l’alter Christus! Ed è alter Christus perché ha fatto del vangelo la sua regola e forma di vita. Questa conformità e sequela definiscono l’esperienza dei suoi primi compagni (Bernardo, Elia, Egidio, Leone, Masseo, Rufino, Silvestro, Chiara), sono annunciate nei grandi insegnamenti francescani (la vera letizia, la povertà, l’amore per le creature, la predica agli uccelli, il lupo di Gubbio...) e confluiscono nelle storie e nei racconti di alcuni frati marchigiani (Corrado d’Offida, Giovanni della Penna, Iacopo da Massa...). La sequela di Cristo, povero e crocifisso, accompagna così a mò di sottofondo musicale le storie di Francesco e dei suoi fratelli, i quali, nonostante le fatiche e le lotte del cammino non rinunciano a cantare e lodare l’Altissimo bon Signore, certi che “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”...
Qui è vera letizia!
L'ottavo centenario della conversione di San Francesco fornisce agli autori del volume l'occasione di ripensare il senso piu profondo della sua vita e del suo messaggio. La figura di san Francesco amante della natura, araldo di pace e uomo di dialogo dopo otto secoli continua ad affascinare uomini e donne non solo di fede cristiana, ma anche di ispirazione laica e di tradizioni religiose diverse. Si tratta di un fenomeno straordinario degno di considerazione e altamente positivo.
Meditazione pensosa sulle "vie" lungo le quali Dio è alla ricerca del cuore dell'uomo questo libro coordina ricche citazioni degli scritti di Francesco e di Chiara e delle loro biografie.
Il libro illustrato, essenziale e di agile lettura, narra la vita di uno dei santi più amati della cristianità. In particolare i giovani sentono vicino e stimolante questo giovane vissuto ottocento anni fa, che operò scelte radicali di povertà e fedeltà al Vangelo.
Si tratta di un volume dedicato a San Francesco, attraverso la riproposizione di episodi tratti dalle Fonti francescane, famosi come quello del lupo e altri meno conosciuti, accostati a rappresentazioni artistiche originali nelle quali l’occhio dell’artista coglie quello che il testo racconta in maniera personale e suggestiva. Il volume comprende tre saggi introduttivi: Un breve profilo del Santo; un saggio sulla pittura di Sergio Bertinotti e uno su questo particolare ciclo pittorico .
Nel 2004, la Fondazione Valla ha pubblicato il primo volume di una "Letteratura francescana" in quattro volumi, a cura di Claudio Leonardi. Per la prima volta, forse, è riapparso alla luce quel miracolo che fu san Francesco: il mistico più puro della storia umana. Parlava soltanto con parole bibliche ed evangeliche, che uscivano dalla sua bocca con la stessa limpidezza e trasparenza con la quale, milleduecento anni prima, erano uscite dalla bocca di Gesù Cristo. In questo secondo volume, troviamo i testi biografici più antichi: la "Vita" di Tommaso da Celano, Giuliano da Spira, l'Anonimo perugino, la Lettera dei tre compagni, la Compilazione di Assisi, la Compilazione fiorentina, lo "Specchio minore di perfezione". La biografia di Tommaso da Celano - di grandissima intensità e gravità spirituale - è quasi ignota: la più bella vita di santo che sia mai stata scritta nell'Occidente cristiano: superiore persino alla "Vita di Antonio" di Atanasio e alla "Vita di Martino" di Sulpicio Severo.
San Francesco viene rappresentato come una novità totale nella storia: prima di lui, c'era la tenebra, una tenebra anche di chiese e di monaci; e con lui giunge, per pochi anni, lo splendore della luce: il fuoco - il fuoco dello Spirito Santo, il fuoco di Cristo, il fuoco della parola d'ogni giorno. Eppure questo novatore assoluto, che parla a Dio senza intermediari come Cristo nei Vangeli, non vuole costruire una chiesa nuova, ma riparare e restaurare la chiesa vecchia e cadente. Mentre attraversa il mondo, mobile come un animale senza casa, vede Dio nelle cose, ed esorta "le messi e la vigna, le pietre e i boschi e tutte le belle campagne, le fonti irrigue e ogni verde giardino" ad amare ed esaltare Dio. La scrittura è nobile quanto la natura: come pensavano, nello stesso tempo, gli ebrei del Medio Oriente, tutte le scritture, anche quelle non cristiane, sono venerabili, perché contengono le lettere con le quali si compone il nome di Cristo. Ciò che è straziante è la fine di Francesco. Dopo pochi anni, capisce il proprio fallimento. Vuol tornare alle origini, quando non c'erano né chiese né case, ma campi e caverne. Annuncia la degradazione del suo Ordine, che emanerà "un puzzo ributtante", mentre tutti, attorno a lui, cominciano già a litigare per il potere o le forme. Così, sulla terra, il fuoco dello spirito si spegne subito; niente e nessuno rimane a un livello celeste; e nemmeno "un secondo Cristo" riesce a sopravvivere dopo pochi anni di beatitudine, follia e letizia.