
Se Papa Wojtyla fosse durato poco non l’avremmo capito, tanto grande è stata la sua novità e la modifica dell’immagine papale che ha realizzato, avvicinandola all’uomo della nostra epoca: è questa l’idea seguita dall’Autore nel raccontarne la vita e il pontificato di Giovanni Paolo II.
Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera, scrittore e conferenziere, ha avuto la possibilità di accumulare una conoscenza straordinaria del Papa polacco, che ha seguito dal primo all’ultimo dei suoi giorni e al quale ha dedicato cinque pubblicazioni.
La prima edizione di questa biografia (1998), che qui viene completamente riscritta e completata con l’ultima fase del Pontificato, è stata tradotta in nove lingue.
Luigi Accattoli è giornalista del Corriere della Sera dal 1981, scrittore e conferenziere. Nato a Recanati (Macerata) nel 1943, vive a Roma. Dal 1975 al 1981 ha lavorato a La Repubblica. Collabora dal 1973 alla rivista Il Regno. Tra le sue pubblicazioni, Cerco fatti di Vangelo.Inchiesta di fine millennio sui cristiani d’Italia (SEI 1995); Quando il Papa chiede perdono. Tutti i mea culpa di Giovanni Paolo II (Leonardo 1997); Nuovi martiri. 393 storie cristiane nell’Italia di oggi (San Paolo 20002); Islam. Storie italiane di buona convivenza (EDB 2004). I mass media, la famiglia, la vita cristiana nella città secolare sono gli argomenti della sua attività di conferenziere. Di questi temi tratta in varie pubblicazioni, come Io non mi vergogno del Vangelo. Dieci provocazioni per la vita quotidiana del cristiano comune (EDB 1999), Il Padre nostro e il desiderio di essere figli (EDB 2005).
Ad un anno esatto dalla morte, avvenuta il 2 aprile 2005, il racconto inedito del medico personale di Giovanni Paolo II e del segretario monsignor Dziwisz degli ultimi giorni di vita del grande papa. Nel volume, il segretario particolare del Papa, e Czeslaw Drazek ,incaricato dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano, parlano della concezione della sofferenza nel magistero e nella vita di Giovanni Paolo II. Il professor Renato Buzzonetti, medico personale del papa, descrive per la prima volta i principali interventi chirurgici e le cure mediche cui fu sottoposto Giovanni Paolo II fino agli ultimi giorni di vita.
Infine Angelo Comastri, che all’epoca era appena diventato responsabile della basilica di san Pietro, narra le fasi di quell’incredibile pellegrinaggio di fedeli e di gente proveniente da ogni parte del mondo per portare l’ultimo saluto al papa. Uomo di dolori - nell’infanzia perse i genitori; la gioventù fu segnata dall’esperienza della guerra e della persecuzione nazista; seguirono le restrizioni del regime comunista; da papa ci furono l’attentato, il Parkinson e i numerosi ricoveri al Gemelli - Wojtyla ebbe sempre un’attenzione costante ai malati e ai sofferenti che percepivano di trovare ascolto e comprensione nel suo cuore.
Un libro avvincente per rivivere una storia di gratitudine e amore.
Stanislaw Dziwisz è oggi arcivescovo di Cra covia, dopo aver dedicato quasi 27 anni della sua vita al papa come segretario.
Czeslaw Drazek SJ è incaricato dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano.
Renato Buzzonetti è medico personale di Sua Santità.
Angelo Comastri è presidente della Fabbrica di San Pietro e vicario generale del Santo Padre per la Città del Vaticano; per le Edizioni San Paolo ha pubblicato numerosi volumi di spiritualità.
In occasione del primo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, uno splendido libro fotografico che ripercorre, in 100 immagini del fotografo Giancarlo Giuliani, la vicenda straordinaria del grande papa polacco, dalla elezione all’attentato, dagli incontri di Assisi al Grande Giubileo, fino ai giorni dell’agonia e della morte che hanno scosso il mondo intero.
Le foto sono accompagnate dai testi di alcuni autori e giornalisti ripresi dalle cronache del tempo.
Uno splendido ritratto della Chiesa italiana contemporanea.
Con una scansione geografica, per ciascuna delle Regioni Ecclesiastiche di appartenenza, viene presentata la figura di un testimone, proposto dallo stesso vescovo della Diocesi come simbolo della testimonianza cristiana del nostro tempo. Sono privilegiati le donne e i laici, ma l’attenzione è rivolta anche alla specificità della testimonianza. I testimoni della prima metà del secolo XX sono soprattutto impegnati nel sociale, come Teresio Olivelli o Joseph Mayr Nusser danno la vita a difesa della libertà e degli ebrei perseguitati. Nella fase della ricostruzione postbellica spiccano le figure di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani ma anche figure più umili come Gabriella Sagheddu e Maria Marchetta che nell’entusiasmo del Concilio, offrono la loro vita per la causa ecumenica. E giacché parliamo di Vaticano II il pensiero va a due vescovi meridionali: don Tonino Bello e Guglielmo Motolese. Poi vi è la fioritura di testimoni dell’evangelizzazione come Marcello Candia, Carlo Urbani, Vittorio Trancanelli e Annalena Tonelli. Per concludere con un accenno ai testimoni provenienti dalle fila dei movimenti: Igino Giordani, Marilen Elena Holzhauser ed Enzo Fondi per i Focolari, don Francesco Ricci, Bobo Torchiana e don Luigi Giussani per Comunione e Liberazione.
Un bel ritratto della Chiesa italiana contemporanea, testimoni della giovinezza e della fecondità del Vangelo.
Elio Guerriero è nato a Capriglia (Av) il 14 gennaio 1948. Vicedirettore editoriale della San Paolo, è direttore della rivista Communio e cura l’edizione degli scritti di Hans Urs von Balthasar in Italia. Ha ugualmente curato per la San Paolo il completamento della collezione iniziata da A. Fliche – V. Martin per gli anni dal 1878 al 1978. Ha pubblicato: Gli occhi del lupo. Storie irpine, Jaca Book, Milano 1982; Silone l’inquieto. L’avventura umana e letteraria di Ignazio Silone, San Paolo, Cinisello 1990; Hans Urs von Balthasar; San Paolo, Cinisello 1991 (tradotto in 4 lingue); Il sigillo di Pietro, SEI, Torino 1996; Il dramma di Dio, Jaca Book, Milano 1999; Santa Gianna Beretta Molla, San Paolo, Cinisello 2004 (insieme con Pietro Molla); Hans Urs von Balthasar, Morcelliana, Brescia 2006.
Curato da Elio Guerriero, il volume consta di quattro parti.
Nella prima Luigi Accattoli racconta la vita di Karol Wojtyla: l‚'infanzia e l'adolescenza, la vita in seminario e il sacerdozio, l‚'elezione al soglio pontificio e l‚'attentato subito, la malattia e la morte.
La seconda parte, dedicata al suo Ministero, raccoglie i contributi del suo successore, Benedetto XVI e di Camillo Ruini e Vincenzo Paglia. Angelo Comastri e Stanislaw Dziwisz, che gli sono stati vicini fin negli ultimi momenti di vita, fanno conoscere al lettore la grandezza di Giovanni Paolo II nella sofferenza, nel suo completo affidarsi al Signore e rivelano l'immediata percezione della sua santità.
In appendice una selezione di scritti di papa Wojtyla: l‚'omelia per l‚'inizio del pontificato, la Lettera alle donne e quelle agli anziani, ai bambini e ai giovani.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Punti forti
L'imminente beatificazione di Giovanni Paolo II.
La bellezza delle immagini.
L'importanza degli autori dei contributi.
La direzione spirituale occupò un posto di rilievo nella vita e nella missione di Padre Pio. Le lettere raccolte in questo volume sono di due tipi: quelle in cui più chiaramente il santo parla della propria concezione della direzione spirituale e quelle che raccontano di casi particolarmente rilevanti. Attraverso queste lettere il santo persegue l’obiettivo costante della santificazione delle anime e del progresso nelle virtù. Alla base di tutto vi è la fiducia in Dio, nelle cui mani il santo pone se stesso e i suoi assistiti.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino. Socio ordinario della Società Italiana per la Ricerca Teologica (SIRT) e dell’Associazione Teologica Italiana (ATI), oltre a vari articoli in italiano, tedesco, inglese e francese firmati su diverse riviste specializzate, ha pubblicato: La teologia della storia della salvezza nel secolo XX, Dehoniane, Bologna 2002; La storia della salvezza. Dio Signore del tempo e della storia, Paoline, Milano 2002; Padre Pio. Sperare oltre il soffrire, Jaca Book, Milano 2003; Oltre la fine della storia. La coscienza cristiana dell’Occidente, Bruno Mondadori, Milano 2004; Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 20062. Ha, inoltre, curato i seguenti volumi: Sapere teologico e unità della fede. Studi in onore del Prof. Jared Wicks, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 2004; L’uomo ultimo. Per una antropologia cristiana e francescana, Dehoniane, Bologna 2006; Beato Andrea Giacinto Longhin: frate cappuccino e pastore nella Chiesa del suo tempo. Nel primo centenario dalla consacrazione episcopale (1904-2004), Editrice San Liberale, Treviso 2006; e, per la San Paolo, i cinque volumi: Padre Pio. Le mie stimmate (2002); Padre Pio. Vittima per consolare Gesù (2002); Padre Pio. Modello di vita spirituale (2003); Padre Pio. Nel segno di Francesco (2004); Padre Pio. Profeta obbediente (2005), già tradotti in lingua inglese, polacca, ceca e lituana. È responsabile nazionale del Servizio Cultura dei cappuccini italiani e direttore della collana «I mistici francescani» (Edizioni Francescane di Padova).
“Una cosa in mente” ripercorre le tappe della vita del Cottolengo e gli episodi che lo hanno portato a dare vita, in soli 14 anni, ad una struttura che ospita 1300 ammalati, poveri, abbandonati.
La narrazione biografica di un apostolo della carità, san Giuseppe Benedetto Cottolengo (Bra [CN] 1786 – Chieri [TO] 1842), che, ispirato da Dio e animato da spirito evangelico, ha fondato l’istituzione Piccola Casa della Divina Provvidenza e ha dato vita a molteplici iniziative a favore degli uomini più bisognosi. Allegato al libro, l’omonimo film TV.
Paolo Damosso è nato a Torino il 4 aprile 1964. Sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la NOVA-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster (arcivescovo di Milano); Padre Pio. Uomo di Dio prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ora propone il “romanzo” del suo film Una cosa in mente, su San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Un nuovo modo per comunicare tutte le emozioni e le riflessioni vissute.
Un saggio storico che ricostruisce la vicenda umana e spirituale di Gianna Beretta Molla (1922-1962) - canonizzata nel 2004 da Giovanni Paolo II - dal punto di vista della vocazione alla famiglia. Nata in un ambiente cristiano che era luogo di comunione, di formazione e di gioia, avvertì a sua volta la vocazione alla vita di famiglia. Sposò l’ingegner Pietro Molla, ebbe quattro figli e cercò di trasmettere loro un modello educativo incentrato sull’amore di Dio e del prossimo.
Morì dopo aver dato alla luce la quarta figlia mostrando, in pieno XX secolo, «che cosa significa una vita vissuta come vocazione, una vita matrimoniale intensa quale gioiosa risposta alla chiamata del Signore» (Carlo M. Martini).
Maria Teresa Antognazza è giornalista professionista presso il settimanale diocesano «Luce».
Mario Picozzi è professore associato di Medicina Legale presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Antonio Rimoldi è professore emerito di Storia della Chiesa presso il Seminario Arcivescovile di Venegono Inferiore.
Solo tre capitoli per tracciare il volto di un grande santo del secolo XVI e per far percepire la ricchezza spirituale di un uomo di Dio: san Filippo Neri (1515-1595). Da queste pagine il Fondatore dell’Oratorio viene presentato come una figura di spicco nell’azione riformatrice del Concilio di Trento, un uomo di grandi relazioni, semplice, gioviale e sempre vicino alla gente, in particolare ai giovani. Un libro sintetico, ricco di dati e informazioni per un primo incontro con il grande santo.
Padre Cistellini Antonio, grande storico della Congregazione dell’Oratorio e promotore della spiritualità e santità di san Filippo Neri, ha consacrato circa trent’anni della sua vita a una delle più prestigiose opere dedicate al venerato “Apostolo di Roma”: San Filippo Neri, l’Oratorio e la Congregazione oratoriana. Storia e spiritualità, in tre volumi, Brescia 1989.
Un ampio trattato di mariologia che si caratterizza per: 1)l’attenzione riservata all’insieme della problematica mariana, senza escludere le questioni controverse; 2) il ricorso a un grande numero di documenti del magistero cattolico e lo spoglio della ricchissima letteratura teologica sul tema; 3) l’estrema sicurezza della dottrina, incentrata su una dichiarata fedeltà al pensiero dei papi e dei vescovi; 4) l’attenzione agli sviluppi futuri della mariologia, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con le altre tradizioni cristiane.
Salvatore M. Perrella (Napoli, 1952), sacerdote dei Servi di Maria, ha studiato filosofia e teologia a Napoli, Firenze e Roma, ove si è specializzato in mariologia e laureato in teologia. È docente di teologia dogmatica e mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, la Pontificia Università “Antonianum” e l’Istituto Patristico “Augustinianum” di Roma. È membro del consiglio direttivo della Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI, Città del Vaticano); fa parte dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma). Le sue pubblicazioni scientifiche vertono sul magistero e sulla mariologia moderna e contemporanea. Ha recentemente pubblicato: I “vota” e i “consilia” dei vescovi italiani sulla mariologia e sulla corredenzione nella fase antepreparatoria del Concilio Vaticano II, Roma 1994; «Virgo ecclesia facta». La Madre di Dio tra due millenni. Summula storico-teologica, Roma 2002; Maria Vergine e Madre. La verginità feconda di Maria tra fede, storia e teologia, Cinisello Balsamo 2003; La Madre di Gesù nella coscienza ecclesiale contemporanea, Città del Vaticano 2005; «Non temere di prendere con te Maria» (Mt 1,20). Maria e l’ecumenismo nel postmoderno, Cinisello Balsamo 2004; Le apparizioni mariane, “dono” per la fede e “sfida” per la ragione, Cinisello Balsamo 2007.
Carlo Houben (1821-1893), olandese di origine, entrato nella congregazione dei Passionisti appena impiantata in Nord Europa, viene mandato in Irlanda. Un paese povero, stremato dalle carestie, ancora legato alla Gran Bretagna, dissanguato dalle emigrazioni. È richiesto il suo aiuto per sostenere una povera comunità che agli inizi della sua presenza nella “Terra dei Santi” veniva messa duramente alla prova da difficoltà di ogni genere.
Carlo spende tutte le sue energie per il bene degli irlandesi. Le tante conversioni e le innumerevoli grazie, che i fedeli ottengono per l’intercessione di questo fedele e tanto umile servo di Dio, lo fanno chiamare ancora oggi «il taumaturgo di Dublino».
Padre Tito Zecca è sacerdote passionista. Nato a L’Aquila nel 1941, è laureato in teologia al Pontificio Ateneo “Antonianum” di Roma e per diversi anni ha insegnato in alcune Facoltà teologiche. Più volte segretario in vari convegni di studio su beati e santi delle congregazioni passioniste. Autore di numerose pubblicazioni, tra libri e articoli su riviste, prevalentemente su temi di teologia spirituale e di spiritualità e agiografia della Congregazione della Passione. Tra queste segnaliamo: Santa Gemma Galgani (San Paolo, 20022); Sola con Gesù solo. Colloqui estatici della stigmatizzata di Lucca (San Paolo, 20032); Gli Angeli nella vita e negli scritti di Gemma Galgani (Paoline Ed., 2005).
La spiritualità di san Paolo diventa un paradigma, un modello di dedizione totale e di affidamento al disegno di Dio sulla storia, una modalità espressiva nel parlare di Dio e nel parlare a Dio, che entra nel ritmo stesso della scrittura del santo di Pietrelcina, cosicché possiamo parlare di echi paolini nel suo Epistolario.
Padre Pio, infatti, subisce il fascino degli scritti di Paolo al punto da entrare in profonda sintonia con l’apostolo delle genti, e quasi da assimilarne il pensiero e il modo di scrivere. Ne risultano spesso pagine di eccezionale intensità umana e spirituale.
Gianluigi Pasquale, cappuccino, dottore di ricerca in Teologia (Pontificia Università Gregoriana) e dottore di ricerca in Filosofia (Università degli Studi «Ca’ Foscari» in Venezia), è professore di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università «Antonianum» di Roma e lo Studio Teologico affiliato «Laurentianum» di Venezia, di cui è anche preside. Svolge, inoltre, la sua attività di docenza come professore incaricato nella facoltà di Diritto Canonico «Istituto San Pio X» del «Marcianum» in Venezia e presso il Priesterseminar «Redemptoris Mater» di Berlino.