
Riflessioni storiche sulla spogliazione del Povero di Assisi
La manifestazione pubblica della propria nudità torna in almeno tre episodi importanti della vita di san Francesco: a Roma sul sagrato di S. Pietro, ad Assisi davanti alle autorità cittadine, e alla Porziuncola, al momento della morte. La spogliazione costituisce una delle chiavi di lettura più affascinanti e meno studiate della vicenda personale del santo di Assisi. Da questa constatazione nasce il libro che presentiamo: una riflessione sulle intenzioni di Francesco e sulle interpretazioni di questo gesto fiorite subito dopo la sua morte, per cercare di comprendere sino in fondo la vita e il messaggio del Povero di Assisi.
Marco BARTOLI professore associato di Storia medievale presso la LUMSA di Roma, discepolo di Raoul Manselli, è specialista in storia del pensiero e della vita religiosa degli ultimi secoli del medioevo occidentale, in particolare è conosciuto per le numerose pubblicazioni su Chiara e Francesco d’Assisi
Tra il 1981 e il 1983 il prof. Manselli venne invitato a tenere tre conferenze, con cadenza annuale, presso il Centro culturale “Angelicum” dei frati Minori di Milano.
Attraverso le registrazioni fortunosamente conservate, è stato possibile ricostruire il testo delle tre conversazioni, così da poterle riproporre in un volume ad un pubblico più vasto, alla vigilia del trentacinquesimo anniversario della morte del chiarissimo Professore.
Marco Bartoli, che di Manselli è stato discepolo, scrive nell’introduzione: «Vale la pena di rileggere queste pagine non solo per capire meglio Francesco d’Assisi, ma anche per capire la lezione di un grande storico italiano».
Raoul MANSELLI (1917-1984) è stato un grande storico italiano, specialista di storia medievale, del profetismo e dell'eresia colti come "inquietudini" del mondo medievale. Le sue ricerche e le sue pubblicazioni su Francesco d’Assisi e il suo Ordine rimangono a tutt’oggi essenziali.
«Un giorno, curiosando tra i libri esposti su una bancarella, fui attratto da una raccolta di testi sulla felicità. L’acquistai. Era introdotta da un’intervista al curatore. Tra l’altro, gli veniva chiesto: “Come mai tra gli autori scelti non c’è neanche un cristiano? Nemmeno san Francesco?”. La sua risposta fu lapidaria: “Perché il cristianesimo è rinunciatario; la letizia francescana non è la felicità”. Quella affermazione mi colpì come un pugno allo stomaco...». Da questa provocazione nasce il libro che presentiamo: un commento alle beatitudini di Gesù scegliendo come guida san Francesco. Nelle beatitudini Gesù ci fa partecipi del segreto della sua gioia, e san Francesco, con il suo esempio, ci apre la via per divenire come lui felici e pieni di purissima gioia.
CARLO DALLARI è un frate minore (francescano), specializzato in Teologia Ecumenica, docente presso lo Studio Teologico S. Antonio di Bologna, autore di numerose pubblicazioni.
Un dialogo che interroga e provoca
San Francesco riesce ad incontrare il Sultano Malik al-Kamil nel 1219, mentre gli eserciti stavano combattendo la V crociata. Apriva così uno spiraglio verso la possibilità di una nuova relazione con i musulmani, possibilità che poi suggerirà ai suoi frati nei testi scritti per loro (le due Regole). Quell’incontro continua a costituire una provocazione e una sfida anche per noi oggi, che a ottocento anni di distanza ancora stiamo cercando il modo di costruire una relazione non basata solo sulla paura o su un facile irenismo di facciata.
Manuel CORULLON , frate Minore (francescano) spagnolo, specializzato in Studi arabi e islamici, è da molti anni responsabile della Custodia francescana del Marocco, dove da secoli i frati custodiscono una presenza mite e operosa tra la popolazione.
Romanzo biografico su santa Elisabetta d'Ungheria, donna affascinante sia nei suoi aspetti freschi e gioiosi, sia nei suoi lati più bui e sofferti. La sua santità è la faticosa ricerca di equilibrio tra forze contrastanti, impersonate dalle sue guide spirituali: da una parte la letizia e l'entusiasmo dei francescani; dall'altra il cupo rigore e il gelido fanatismo di Corrado di Marburgo incapace di apprezzare la squisita bellezza del fiore che coltiva. La protagonista e i personaggi principali sono pennellati con vigore, così come il contesto storico: la potenza crescente dei langravi di Turingia e Sassonia, l'ascesa dei Cavalieri Teutonici, gli inizi del francescanesimo, la crociata e l'imperatore Federico II.
Francesco e Pietro di Bernardone. Due mondi. Due visioni della vita. Nella spogliazione nasce Francesco, e Bernardone, per così dire, muore. Ma è proprio così? Oppure, in questo cuore di padre, la scelta del figlio mette, nonostante tutto, un seme di risurrezione? E’ in questa paradossale tensione che il Santo della pace ha dovuto combattere per diventare l’uomo nuovo del vangelo.
Il presente saggio di Pietro Maranesi - noto studioso di francescanesimo - in qualche modo riapre i giochi. Almeno disegna una prospettiva originale e mostra che Francesco continua a portarsi dentro il padre, più di quanto non si direbbe, almeno più di quanto lascino intendere le Fonti. Dopo la lettura di queste pagine, l’episodio della spogliazione apparirà di certo in una luce più completa (dalla prefazione di Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi).
L’Ave Maria è una preghiera familiare, la prima che abbiamo imparato da bambini. E’ la preghiera che spesso ricorre spontaneamente sulle nostre labbra specie nei momenti bui, più difficili, quelli in cui cerchiamo vie d’uscita nei momenti di prova, quando siamo in croce. La preghiera più semplice, eppure più soggetta al logorio dell’abitudine, in cui si impastano in maniera mirabile la fede biblica, la tradizione e la devozione della Chiesa.
L’Autore, in queste pagine, ci aiuta a cogliere la ricchezza dell’Ave Maria con lo sguardo particolare di Francesco d’Assisi, attraverso le tracce da lui lasciate nei suoi scritti o che i biografi hanno fatto risalire alla viva voce del Santo.
Autobiografia per immagini: raccontare Giovanni Battista Montini-Paolo VI attraverso fotografie commentate con le sue stesse parole, tratte da lettere, libri, discorsi. Il lettore vede scorrere la vita del giovane Giovanni Battista in famiglia, gli anni della formazione a Brescia e della scelta sacerdotale, l'esperienza a Roma con la FUCI e nella Segreteria di Stato, la chiamata a Milano sulla cattedra di sant'Ambrogio, dove diventa cardinale, l'elezione al soglio pontificio e gli anni del post-Concilio. A fianco le sue riflessioni, meditazioni, preghiere, in un intreccio di immagini e parole dove lo stile è la sobrietà, l'essenzialità. Una sobrietà che sembra essere la cifra della sua santità.
Paolo VI è stato pontefice (1963-1978) in un'epoca di grandi sommovimenti, sia all'interno della Chiesa (a partire dal concilio Vaticano II) sia all'interno del nostro Paese (rapimento di Aldo Moro), dimostrandosi sempre fortis in fide, anche a prezzo della solitudine personale. Riconoscendolo santo, la Chiesa ne conferma il ruolo di "maestro" e di "testimone" - "maestro" proprio perché "testimone". In dieci brevi, ma densi capitoli, questo libretto ci offre un ritratto "familiare" del primo santo bresciano, divenuto papa.
In un periodo di grande dissoluzione fuori e dentro la Chiesa, un'epoca di preti e religiosi che vivevano negli agi e nei lussi incuranti del Vangelo, Francesco di Paola sceglie il ritorno alle origini, votandosi all'isolamento come gli antichi padri del deserto per vivere il solo a solo con Dio. Un ritiro non fine a se stesso, tuttavia. Ben presto, infatti, la grotta di Francesco viene "assediata" da frotte di persone desiderose di aiuto, di conforto, di confronto. Francesco accetta l'arrivo della gente e a tutti dona il suo amore, compiendo anche prodigi, sempre nel nome della carità. Ben presto altri eremiti si uniscono a lui. E da Paola la sua comunità si espande, prima in Calabria, poi in Sicilia, infine in altri posti in Italia e poi oltre i confini, chiamato come consigliere dal re di Francia. Il suo segreto fu solo e soltanto uno: credere nella possibilità di realizzare ciò che il suo cuore gli diceva fosse buono e giusto. Credere in se stesso, nelle proprie possibilità e nella potenza disarmante dell'amore. Nulla è impossibile per chi crede nell'amore. Questo il messaggio che la vita di Francesco di Paola comunica a tutti ancora oggi. Non ci sono limiti, barriere, per chi sceglie l'amore. Prefazione di p. Francesco Marinelli.
Luca viveva ad Antiochia. Era un bravo medico e uno studioso. Un giorno i discepoli giunsero ad Antiochia per predicare, così Luca conobbe le parole di Gesù che amò così tanto fino a decidere di scrivere uno dei quattro Vangeli. Età di lettura: da 6 anni.
Dal sogno giovanile di diventare un cavaliere, passando attraverso l'amaro (e al contempo "rivelatore") incontro con i lebbrosi, l'esperienza con il Sultano, l'approvazione della Regola e la malattia, osservando la vita di Francesco d'Assisi si può affermare che l'esito più grande della sua parabola fu la creazione di un'inedita e originale fraternitas evangelica, che diventerà l'ordine dei frati Minori. Questo prezioso libro di Pietro Messa, grande esperto di storia del francescanesimo, rappresenta un'introduzione alla vita del Santo, una rilettura critica a tutto tondo dei diversi episodi (o "metamorfosi") che hanno dato forma alla storia di quest'uomo straordinario, anche oltre le letture univoche e spesso ideologiche che ne sono state fatte: «Francesco è Francesco e la cosa migliore è conoscerlo come tale».