This is the third volume of Hagiographica Coreana (HC 3), the first critical edition of the Acts of the Canonization Process of the Korean martyrs 1839-1846, based on manuscripts in French and Latin now preserved at the Archivio Segreto Vaticano and, from this volume on, the original Korean Version newly found and published by the “Suwon Research Institute of Catholic Church History”. Every testimony is a narrative of personal tragedies (arrests, tortures, executions, but also firmness of the judges against warders’ abuses) that opens a window onto social landscapes of the XIX century Corea. In this way the collection of the witnesses’ depositions creates an imposing fresco of the drama of conflicting cultures, religions and growing faith, and offers an intriguing page of history to readers of the twenty first century. The editor Ahn, Jaewon, after Classical Studies at the Göttingen University, is now Research Professor of HK Civilization Research Project at the Institute of Humanities in Seoul National University. He edited Alexandri de figuris sententiarum et verborum (2004) and, in 2006, a Korean translation of the Partitiones Oratoriae of Cicero with critical apparatus and scholarly commentary and Suetonius’ De Grammaticis Romanorum (2013). He has also published many articles, including some comparative studies between East and West cultures (such as «A Comparative Research on Cicero’s orator perfectus and Confucius’ rex perfectus », Papers on Rhetoric 11, Bologna, 2010). He edited Hagiographica Coreana 2 (2012) and wrote Rediscovery of Humanities (2014) in Korea.
"L’agostiniano padre Agostino Trapè sosteneva che i devoti di santa Rita sembrano avvertire d’istinto che, per ottenere la sua protezione, “devono tornare a Dio e accogliere la grazia di Cristo”. Allora diventa più facile comprendere il valore della propria esistenza e quanto sia bello che “nessuno vive o muore soltanto per sé, ma anche per gli altri” e per la gioia stessa di Dio. Il sussidio (ispirato a Insegnaci a pregare. Pregare insieme con santa Rita, di padre Giustino Casciano, dell’Ordine di Sant’Agostino) propone una prima parte in cui sono riportate le preghiere della tradizione cristiana, il rosario e la via crucis, la messa in onore di santa Rita, indicazioni per prepararsi al sacramento della riconciliazione; segue una trentina di preghiere nate dalla devozione a santa Rita e riservate a varie categorie di persone. E ancora, due proposte di novena a santa Rita, i quindici giovedì di santa Rita, un triduo di preghiera per i malati, canti dedicati alla santa di Cascia. Alla fine del testo è tracciato un breve profilo biografico che ci aiuta a conoscere meglio questa nostra grande santa e amica."
Giuliana di Norwich fu una grande mistica inglese del XIV secolo, dichiarata beata dalla Chiesa Cattolica e spesso definita la mistica della felicità e dell’ottimismo.
Le sue “Rivelazioni dell’Amore Divino”, infatti, contengono un messaggio pieno di positività, fondato sulla certezza che siamo tutti amati da Dio e protetti dalla sua Provvidenza.
Giuliana di Norwich, però, comprese perfettamente anche un altro aspetto che non cessa di costituire una provocazione per tutti i credenti: se Dio è sommamente buono e sapiente, perché esistono il male e la sofferenza degli innocenti?
In questo libro viene spiegata l’inevitabilità del peccato.
Ricordi di piccoli fatti di cronaca, piccoli gesti, battute anche umoristiche, aiutano a conoscere la personalità di Paolo VI. La sua grandezza si rivela anche in questa "storia minima", che mostra lati inediti di semplicità in un Papa dei segni profetici, che ci insegna anche la necessità di ritrovare il gusto delle cose umili e vere.
La “Vita breve” di Giulio Salvadori nacque come recensione critica alla “Vie de St. François d’Assise” dello storico protestante Paul Sabatier (1894), pietra miliare che segnò l’avvio, tra infiammate polemiche, di una prodigiosa rinascita degli studi francescani di cui ancor oggi non si vede il termine. La reazione del letterato cattolico, lontana da ogni spirito polemico, fu esemplare e colse con lucidità l’essenziale delle posizioni dello studioso francese, che riconobbe nello scritto del Salvadori l’intervento «più approfondito e cordiale che ho letto sul mio libro». A partire da questo libro i due rimasero legati per tutta la loro vita in una esemplare amicizia ricca di opere di impegno sociale. Questa nuova edizione della “Vita breve” è stata introdotta, curata e annotata con squisita finezza e competenza da Paolo Vian, Bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana, dove è conservato il fondo dei manoscritti di Giulio Salvadori.
André Vauchez punta l'attenzione sulle molte contraddizioni della vita di Caterina da Siena, tali da rendere vano ogni tentativo di classificarla. In rottura con la famiglia e con tutti gli affetti 'carnali', pur convinta sostenitrice della superiorità della vita contemplativa nei confronti della vita attiva, Caterina ha mantenuto fino alla fine la sua condizione di penitente che viveva in modo autonomo in mezzo al mondo, sempre in movimento, per poter essere più libera ed efficace nella sua azione a favore della Chiesa e della sua riforma. Si è considerata una messaggera di Dio incaricata di recapitare all'umanità moniti e consigli per il conseguimento della salvezza, ma non ha preteso di essere imitata nel suo genere di vita né di fare scuola su questo. Il suo comportamento e il suo modo d'intervenire nella storia sono innovativi, in quanto non ha esitato a uscire dalla sfera privata per invadere lo spazio pubblico e a rovesciare a proprio vantaggio il rapporto di dipendenza che normalmente le donne intrattenevano nei confronti degli uomini, dei potenti di questo mondo e dei dotti. Favorita da una crisi profonda delle istituzioni e dei poteri del suo tempo, la sua azione e quella di altre donne coeve ha inaugurato una nuova stagione nella storia dell'Occidente, aprendo la strada a un 'cattolicesimo al femminile'. Ma lei è l'unica il cui ricordo abbia attraversato i secoli e fino a oggi non abbia mai cessato di esercitare il suo influsso sulle menti.
Maria è stata, lungo i secoli, l'educatrice di coloro, che, mettendo in pratica la parola di Gesú, abbracciano con entusiasmo la radicalità evangelica. È la nota mariana della santità. È grande la costellazione dei santi mariani, presenti in oriente e in occidente e appartenenti a tutte le nazioni, a tutte le epoche e a tutti i ceti sociali. Essi hanno come nota distintiva una spiritualità, che vede nella Beata Vergine Maria non solo un modello di perfezione cristiana, ma soprattutto una presenza e un aiuto efficace per vivere con eroicità la vocazione battesimale.
A questo vasto arcipelago mariano appartengono, ad esempio, sant'Agostino, san Massimo il Confessore, san Bernardo di Chiaravalle, san Francesco d'Assisi, san Domenico di Guzmán, santa Brigida di Svezia, san Luigi Grignion de Montfort, sant'Alfonso Maria de' Liguori, san Giovanni Bosco, santa Bernadette Soubirous, san Massimiliano Maria Kolbe, san Pio da Pietrelcina, santa Teresa di Calcutta, san Gabriele Brochero, i santi Pastorelli di Fatima. A questa lista, del tutto indicativa, bisogna aggiungere i numerosi fondatori e fondatrici di ordini e congregazioni religiose, che fanno della spiritualità mariana la loro carta d'identità carismatica ed apostolica.
Il volume si articola in tre parti. La prima è dedicata alla Madre di Dio, la maestra dei Santi. La seconda contiene omelie. La terza accoglie conferenze, relazioni e interviste. Nonostante la diversità dei generi letterari unico è l'argomento: la santità, riscoperta, vissuta e celebrata nella Chiesa.
Testimone e attore privilegiato di un periodo di profondi cambiamenti sia per la Chiesa del XII secolo sia per la società civile del suo tempo e per la vita politica del suo paese, Aelredo di Rievaulx (1110-1167) – che i suoi contemporanei non esitarono a paragonare a san Bernardo – si trovò ad affrontare le principali linee di frattura che contribuirono in Inghilterra a fare del XII secolo un periodo particolarmente travagliato e caotico.
Nato nel 1110 a Hexhamin Northumbria, nel nord dell’Inghilterra, da una famiglia in cui si era preti di padre in figlio da diverse generazioni, Aelredo fu introdotto, a partire dal 1124, alla corte reale di Scozia, dove molto rapidamente strinse una profonda amicizia con i figli del re (specialmente Valteno ed Enrico, il principe ereditario, di quattro anni più giovane di lui). Si guadagnò anche la stima del re Davide che gli ha affidò, probabilmente intorno al 1130, l’ufficio di intendente generale del regno. Che cosa spinse allora questo giovane, dotato e brillante, a rinunciare, quattro anni più tardi, a una carriera politica o ecclesiastica (che si annunciava peraltro molto promettente), per entrare nel 1134 a Rievaulx, quel monastero cistercense che era appena stato fondato (nel 1132) da san Bernardo nello Yorkshire? Allo stesso modo, una volta diventato abate del suo monastero d’origine, che cosa lo indusse, soprattutto a partire dal 1153, ad impegnarsi nella vita politica del suo paese e voler diventare lo storico? È a queste domande, ma anche a molte altre, che questa straordinaria biografia di Aelredo cerca di rispondere. Essa permette anche di rivalutare positivamente il senso e la portata della Vita Ailredi, racconto agiografico composto, poco tempo dopo la morte di Aelredo, da Walter Daniel che fu suo segretario e infermiere. Infine, getta una nuova luce sull’importanza dell’amicizia spirituale come chiave principale per l’interpretazione della vita e della dottrina di colui che è stato chiamato il «dottore dell’amicizia».
The spiritual diaries of Pope St John Paul II - published for the first time ever in English. The most intimate insight into the longest-serving pontiff of our time. Ten years after his death, the popularity and devotion towards John Paul II, the pope who helped bring down communism in his native Poland, the great statesman, and the most-travelled pope in history, remains as strong as ever. Since his early years as a priest in the 1960s, up until 2003, two years before his death, the pope kept a spiritual diary, recording his reflections on God, life, spirituality, the problems facing the church - and his own struggles. Never intended for publication, these diaries were entrusted before his death to his personal secretary, who saw fit to have them published as they represent an unprecedented and important testament to the spirituality of this Christian leader, adored to this day by Catholics and non-Catholics alike.
23 marzo 1975, domenica delle Palme. Dopo aver "personalmente pregato in silenzio", Paolo VI invita i giovani del mondo a ritrovarsi in Piazza San Pietro per esprimere e testimoniare "fede e gioia", e per celebrare "Cristo amico della nostra vita". A ragione si può credere che quel primo incontro di giovani con il Papa, nell'Anno Santo del 1975, ha portato poi Giovanni Paolo II ad istituire la Giornata mondiale della gioventù che, da un altro Anno Santo, quello del 1985, si celebra nella domenica delle Palme. Paolo VI ha amato i giovani. E certamente è stato il primo Papa a parlare in numerosi interventi al loro cuore; ad incontrarli; ad invitarli ad uscire dalla mediocrità, per fare della vita qualcosa di grande. In vista del Sinodo dei Vescovi, che nell'autunno del 2018 Papa Francesco ha voluto dedicare ai giovani, abbiamo voluto estrarre dai numerosi discorsi di Paolo VI ai giovani, 137 pensieri più significativi, per aiutare la riflessione e la preparazione del Sinodo.
Ildegarda di Bingen, santa e dottore della Chiesa, oltre ad essere stata una grande mistica fu anche una donna di immensa cultura.
Nel suo corpus di scritti dedicati alla medicina, fornisce tutta una serie di indicazioni per condurre una vita sana iniziando innanzitutto dalla moderazione e da una corretta alimentazione.
Questo libro raccoglie alcuni utili consigli della santa sui cibi ideali per una buona alimentazione, concentrando l’attenzione in particolar modo sul farro
“il migliore dei cereali”.
Consigli tutti da mettere in pratica con centinaia di ricette!
The entire work of St. Bonaventure (1217-1274) can be grasped as a Itinerarium that leads to a deeper and more open, richer and more responsible thought towards the work of God that man can grasp in the creation and in the redemption. This book presents the new edition of the now classic introduction to the thought of Bonaventura (1988), completely revised and updated.
Father Bougerol guides us with finesse to grasp the meaning and the development of the Bonaventurian itinerary, in a path that winds between the university chair of Paris, the commitment between the friars as Minister General and the service to the unity of the Church, with the appointment as cardinal by Gregory X, who instructs him to prepare the Second Council of Lyons, during which Bonaventure will die, universally regretting. A work appropriate for the eighth centenary of the birth of St. Bonaventure.