Un saggio sul pensiero di René Girard (Avignone 1923 ' Stanford USA) intellettuale dalla personalità vasta, complessa, originale e difficile da etichettare. Ha interessi molteplici che spaziano tra varie discipline: critica letteraria, storia, antropologia, etnografia, teologia, storia delle religioni, psicoanalisi. In questo saggio Tugnoli evidenzia la verità di fondo che caratterizza tutto il pensiero di Girard: la dinamica concreta dei rapporti tra gli uomini, dei loro desideri, dei loro conflitti, della violenza sacralizzata che è a fondamento del mito e dei falsi dei. In particolar modo affronta il tema del mito in cui la violenza commessa ai danni di una vittima si manifesta come atto sacrificale. Per i persecutori infatti la vittima va espulsa perché colpevole e proiettano su di essa una violenza che è di tutti. Per questo il mito è la falsificazione della realtà, dell'innocenza della vittima. Affermare questa verità significa opporsi al meccanismo vittimario del mito. Solo nei vangeli si assiste alla confutazione definitiva del meccanismo del capro espiatorio, al suo disvelamento irreversibile.
Destinatari
Questo volume si rivolge a un pubblico di buona preparazione culturale, non necessariamente di credenti, particolarmente interessato a cogliere la presenza (o almeno qualche traccia) del sacro in autori che hanno lasciato un segno nella cultura del nostro tempo. Particolarmente utile risulterà a tutti coloro che desiderano conoscere René Girard, un intellettuale dalle molteplici sfaccettature.
Autore
Claudio Tugnoli è dottore di ricerca in filosofia, titolare della cattedra di Storia e Filosofia presso il Liceo classico «G. Prati» di Trento e contrattista presso l'Università degli studi di Bologna. Ha pubblicato numerosi studi dedicati al tema del tempo in chiave storica ed epistemologica, nonché saggi e articoli su argomenti di filosofia della religione e di filosofia morale. Tra le pubblicazioni più recenti: La dialettica dell'esistenza. L'hegelismo eretico di John McTaggart (Franco Angeli, Milano 2000).
L AUTORE SUGGERISCE, NELL INTRODUZIONE, IL CONTENUTO DELL OPERA: UN MEZZO PER INTERPRETARE E UTILIZZARE QUOTIDIANAMENTE LA LEZIONE DEL FRANCESCANESIMO PER VIVERE CRISTIANAMENTE NEL MONDO CONTEMPORANEO RIFACENDOSI A PRINCIPI SOLIDI TRASMESSICI NEI SECOLI. Il volume non intende essere una monografia di storia per lettori eruditi, non ambisce ad essere un testo per filosofi, non ha alcuno slancio poetico; vuole solo costituire un ausilio per fornire a tutti i lettori di qualunque estrazione ed eta per reinterpretare le norme francescana e riadatarne i contenuti spirituali e comportamentali per vivere in maniera sana e eticamente corretta ne
L'Autrice ripercorre le tappe essenziali del cammino di Girard soffermandosi sulla sua originale interpretazioine del Cristianesimo, che e anche teoria dell'umano e indagine filosofica. Il sacrificio e`stato sempre considerato la via regia per avvicinarsi alla sfera della trascendenza e dire la divinita. Nell'opera di girard, esso vi ene mostrato a partire dal desiderio di salvezza e ordine nelle societa primitive, ma anche come pretesa di raffigurare dio, o meglio il divino, tipica di ogni esperienza primitiva del numinoso. Attraver so l'antropologia e l'etnolo gia, girard procede ad un'ana lisi critica dell'istanza sac rificale per giungere ad un'i potesi scientifica del mito che mostri come il sacrificio sia opera umana, troppo umana. Il percorso girardiano giunge inoltre alla teologia ed alle scritture ebraico-cristiane per evidenziare la portata assolutamente nuova dell'annuncio d i gesu, che sancisce inesorabilmente la fine del sacro e di ogni prassi sacrificale e violenta, mostrandosi come dono e perdono di dio. L autr ice ripercorre le tappe essenziali del cammino di girard soffermandosi sulla sua originale interpretazione del cristianesimo, che viene ad essere anche teoria dell umano e indagine filosofica.
Sono ormai lontani i tempi in cui l'alchimia veniva considerata come una disciplina ingenua, prescientifica se non semplicemente congerie di sciocche superstizioni. I nuovi orientamenti storiografici consentono di affermare che gli alchimisti erano a loro modo degli sperimentatori che contribuirono al progresso delle scienze naturali in Occidente. In realtà però il loro progetto era ben più ambizioso: il concetto di trasmutazione alchemica è l'espressione ultima di una credenza immemoriale nell'azione umana come metodo di trasformazione della natura.
Questo volume contiene, in una edizione bilingue, due testi originariamente in latino: il Textus Helyaris e gli Exercitia Magistri Ioannis, e un documento originariamente in spagnolo: le Anotaciones sobre los Ejercicios Espirituales dei fratelli Pedro e Francisco Ortiz. QUESTO VOLUME E`STATO PROGETTATO DALL'ISTITUTO DI SPIRITUAL ITA DELLA PONTIFICIA UNIVERSITA GREGORIANA PER COMMEMORARE IL 4500 ANNIVERSARIO DELL'APPR OVAZIONE DEGLI ESERCIZI SPIRITUALI. SONO PRESENTI DUE TESTI ORIGINALMENTE IN LATINO , OSSIA IL TEXTUS HELYARIS E GLI EXERCITIA MAGISTRI IOANNIS , E UN DOCUMENTO ORIGINALMENTE SPAGNOLO, CIOH LE ANOTACIONES SOBRE LOS EJERCICIO ESPIRITUALES DEI FRATELLI PEDRO E FRANCISCO ORTIZ. QUESTI TRE TESTI E DOCUMENTI RAPPRESENTANO : IL PRIMO UN ADATTAMENTO DEGLI ESERCIZI PER OTTO GIORNI, IL SECONDO UN COMMENTARIO DI TUTTO IL LIBRO DEGLI ESERCIZI, L'ULT IMO, CHE SI PUO`CHIAMARE UN ESTESO TRATTATO" SULL'ELEZIONE , UNA SPLENDIDA TESTIMONIANZA SUL RUOLO CENTRALE DELL'ESPER IENZA INTERIORE E SPIRITUALE.. IL VOLUME E`CU RATO DA P. HERBERT ALPHONSO, GESUITO INDIANO, PER 12 ANNI DIRETTORE DEL CENTRO IGNAZIANO DI SPIRITUALITA. "
dalla presentazione di padre Raniero Cantalamessa:
«Avevo iniziato la lettura per puro dovere, con tutte le prevenzioni e le riserve del caso e forse anche qualcuna in più. Non può essere -mi son detto più volte, leggendo- una donna lontanissima dai dibattiti teologici di oggi a scrivere questo, e a scriverlo di getto, senza la minima correzione, senza un libro davanti, senza una ripetizione, con coerenza assoluta dall'inizio alla fine, pur separandosi da ogni foglio appena finito di scrivere e non potendo quindi neppure rileggere ciò che precedeva. Soprattutto, cose "artificiosamente inventate", come le chiama la Seconda lettera di Pietro, non infiammerebbero il cuore e non metterebbero salutarmente in crisi, come fanno le cose che si leggono qui.
Per me è stato un autentico piacere spirituale e intellettuale leggere queste pagine (e un privilegio leggerle in anteprima). Penso che lo sarà per molti altri. E non per un anno o due soltanto...».
INDICE
I Parte: Ti consegno il mio corpo e il mio sangue. Il dono dell'Eucaristia; II. Resta qui e veglia con me. La preghiera nel Getsemani; III. La luce del mio sguardo. Giuda e Pietro; IV. La verità del mio amore. Il processo di fronte a Pilato; V. Per adempiere ogni giustizia. Il cammino verso il calvario; VI. Mendicante del tuo amore. La crocifissione di Gesù; VII. Ti chiamo all'amore che trasforma. La risurrezione di Gesù.
Una raccolta di scritti, inediti o introvabili, modulati con le note della mistica francescana alle cui fonti Mordini aveva costantemente attinto.
Le riflessioni di Madre Teresa portano al cuore del Vangelo,dove le beatitudini si pongono come segno di scandalo per ilmondo e come sorgente di liberta spirituale per chi segue Gesu. Le autrici di questo libro ci rivelano come madre teresa ha messo in pratica l'insegnamen to evangelico delle beatitudini cona la sua opera instancabile in mezzo e a favore dei piu poveri dei poveri. Mad re teresa puo`aiutarci a far emergere le nostre aspirazioni piu`profonde, a riconoscere la presenza di dio nella nostra realta quotidiana, e ad agire
Questo volume tenta di rispondere al bisogno, da più parti avvertito, di avere tra le mani un testo che raccolga, in maniera sistematica, le numerose riflessioni di teologia della pace che fanno di don Tonino un testimone più che un teologo. Egli, infatti, interpellato dagli eventi storici e soprattutto da coloro che subiscono volenza e oppressione nella storia e dalla storia, aveva fatto della pace la sfida più importante per i cristiani del nostro tempo.
Come sempre nella Chiesa, le grandi rivoluzioni non accadono improvvisamente. Esse vengono preparate lungo tempo innanzi dall'intelligenza credente e, spesso, dalla sofferenza di molti cristiani che, pur incompresi, profeticamente, intuiscono il nuovo e tentano di rispondervi con pertinenza umana e cristiana. Padre Pierre Teilhard de Chardin fu uno di questi. Scienziato e gesuita, mistico e filosofo, innamorato di Dio e del mondo, egli seppe far dialogare teologia e scienza, in modo da trasformare la reciproca supposta estraneità, in una visione globale di senso. Il suo messaggio, di cui questo libro è una breve introduzione, resta di grande attualità: guardare al mondo con simpatia per potenziare in esso l'Ambiente Divino.
La Fondazione "Don Primo Mazzolari" di Bozzolo ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, "brogliacci" e agende nei quali don Primo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi in modo più completo il Diario di don Primo, rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa serie di volumi l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni volume copre un decennio. Viene conservata la parola Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non di seconda edizione si tratta, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Autore. Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915) e Diario. II (1916-1926).