Il 30 novembre 1943 in una camera a gas di Auschwitz muore, a 29 anni, l’ebrea olandese Etty Hillesum. Ci ha lasciato un diario e delle lettere: pagine di una intensità sconvolgente.
Donna fragile e tormentata, intellettuale inquieta, amante libera e appassionata, inguaribilmente ottimista, ebrea non praticante, solidale con la sofferenza del suo popolo, sa opporre il suo smisurato e disarmato amore all’odio distruttore. Percorrendo un itinerario tortuoso e misterioso raggiunge le vette della mistica.
Questo libro presenta il profilo biografico di Etty, collocandola nel suo contesto e offrendo preziose chiavi di lettura per chi vuol accostarsi ai suoi scritti o li ha già letti.
Un racconto lucido e avvincente della vita e dell'esperienza umana e spirituale di un santo pellegrino, fondatore della Compagnia di Gesu, o Gesuiti, come venivano chiamati normalmente. Non solo un'esposizione biografica di Sant'Ignazio di Loyola, ma una sorta di intervista al cuore" dell'uomo. Il libro di J.I. Tellechea Idigoras, avvicendandosi al genere del romanzo storico, si affianca a vari altri autori che hanno seguito questa scia; tra tutti Curzia Ferrari che cosi conclude il suo romanzo "Il cavaliere nero", dedicato a Ignazio di Loyola: "Com'e questo famoso generale di Loyola?" "Uno spagnolo molto magro e molto amabile. Zoppetto, con gli occhi allegri..." "E poi?". "Quando ti stringe la mano nel momento del commiato, non riesci a staccarti, non vorresti piu venir via". "
Il testo raccoglie gli interventi tenuti dal Cardinale Tettamanzi durante una serie di incontri con gli amministratori locali. Vi sono ripresi i contenuti espressi nell'ultimo Discorso alla Città, pronunciato alla vigilia di S. Ambrogio, declinati a partire dalle risposte che la politica può e deve dare.
In questo libro sono proposti alcuni tra gli insegnamenti di Ignazio di Loyola, partendo dalle esperienze di Manresa, momento fondante della sua spiritualita'. Cercare, trovare e fare la divina volonta' anche nel quotidiano e' istanza che ha accompagnato Ignazio lungo la vita. In questo libro sono proposti alcuni tra gli insegnamenti di Ignazio di Loyola, partendo dalle esperienze di Manresa, momento fondante della sua spiritualita' che lo hanno portato a diventare maestro di vita e di culto spirituale". "
Opera in 3 volumi. Storia dell'opposizione della Curia Romana alla costituzione del Collegio medico S. Raffaele da parte di Rosmini, con documenti.
Biografia semplice e agiografica del nuovo Beato (18/11/07) Antonio Rosmini. Il 18 novembre 2007 sarà dichiarato beato il filosofo e fondatore di congregazioni rosminiane Antonio Rosmini. Il Rosmini": dicevano i contemporanei. Bastava questo per definire quell'uomo, la sua grandezza dolcissima, la sua umile affabililtà, il suo rispetto per la verità e la giustizia, il suo grido per i diritti della Chiesa e per il rispetto del Papa, la sua gelosia per l'uomo, ogni uomo e popolo, le sue tante opere... E quel suo martirio inverosimile di incomprensioni, opposizioni, intoppi, forse di invidie, dentro cui manteneva il sorriso dolce e la pace imperturbata di chi abita nel Cuore di Dio. Questo è il libro che ce lo racconta, scritto dal suo affascinato segretario e dalle testimonianze di trecento contemporanei, nel 1884. "
Quest'opera, nata dall'intento di sottoporre la concezione di René Girard a un serrato approfondimento critico e storico, affronta un campo attualmente poco esplorato, quello del confronto tra cultura greca, e più generalmente pagana, e cristianesimo. Perno di tale confronto è il sacrificio, l'istituzione religiosa senza la quale le società antiche non sarebbero riuscite a canalizzare ed allontanare la loro violenza interna, concentrandola su una vittima, e che si rinnova ai nostri giorni sotto mille travestimenti, quando non sotto forma di nostalgia ideologica. L'assunto del libro è non solo che la cultura greca più avanzata abbia sviluppato una profonda riflessione sulla violenza umana e sulla necessità del sacrificio, ma che il cristianesimo sia riuscito a portare la risposta che alla tragedia e alla filosofia restava ancora inaccessibile, la risposta di un Dio misericordioso che, nella persona del suo figlio, accetta di farsi vittima pur di liberare gli uomini dalla necessità di nuovi sacrifici. L'unicità del cristianesimo emerge proprio dal sovrapporsi di uno stesso problema, radicato nella storia e nella natura umana, e nel punto di vista che in esso Cristo fa emergere: il punto di vista della vittima innocente, che subisce la violenza umana, la perdona, e così la trasforma in strumento di redenzione. Prefazione di Emmanuele Morandi
Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Giovanni XIII, giunse a Roma nel 1901 per completare gli studi nel Seminario Romano. Da quel lontano anno fino a quando fu eletto al soglio pontificio, il suo rapporto con il Seminario Romano fu intenso. Le 159 lettere raccolte in questo volume, indirizzate ai quattro rettori avvicendatisi alla guida del seminario tra il 1901 e il 1959, sono il documento più nitido di tale rapporto, che è certamente una delle «radici» che alimentarono la sua ricca personalità.
Carlo Badalà, nato a Roma nel 1961, ha insegnato Storia della Chiesa presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Campobasso e successivamente, dal 1995 al 2000, presso l’Istituto superiore di scienze religiose Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense. Dal 1990 al 2000 è stato, inoltre, responsabile dell’archivio storico del Pontificio Seminario Romano Maggiore.
Nell'estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori l'Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. Mezzo secolo più tardi proprio quel ragazzo, Vittorio Sermonti, avrebbe letto e spiegato Dante ai microfoni della radio e in letture pubbliche affollatissime. E grazie a questa edizione definitiva di un classico di alta divulgazione, i lettori italiani hanno di nuovo la possibilità di accostarsi a una poesia capace di illuminare anche il nostro tempo. I quattro volumi sono raccolti in un cofanetto.
Il ministero pastorale di Tonino Bello (fu vescovo di Molfetta dal 1982 al 1993, anno della morte) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione di una pace che non sfuggisse alle ragioni della nonviolenza cristiana. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini senza tralasciare di analizzare in profondità le cause delle nuove povertà. L'autore del libro, prendendo spunto dalle categorie bibliche di profeta, sacerdote e re, traccia le linee guida della missione pastorale di don Tonino che, partendo da una condivisione autentica delle contraddizioni e delle miserie della nostra epoca, sono riuscite a rileggere nella profondità e nella trasparenza degli avvenimenti la presenza "feriale" di Dio.