"Questo libro, pubblicato nel 1936, sostiene la causa di una "nuova cristianità", una "cristianità profana" che si oppone alla sacralizzazione della poltica, il male del secolo. Letto e interpretato in modi diversi, spesso incompreso, ma anche ben accolto da un'intera generazione di cattolici, ben al di là dei confini francesi, questo saggio colpisce lo storico del XX secolo per la sua lungimiranza. Viene qui presentato per permettere di comprendere, cosa raramente sottolineata, quanto esso abbia preparato la concezione del concilio Vaticano II sui rapporti tra la Chiesa, i cristiani e il mondo." (Guy Bedouelle)
Secondo lo stile della collana si propongono 15 tappe di un itinerario di preghiera e meditazione a partire dai testi di Etty Hillesum (Diario e Lettere).Ciascun capitolo è dedicato a un tema e aiuta prima a comprendere il messaggio della straordinaria testimone vittima dell'odio nazista, poi a confrontare la nostra vita con le sue parole. Si delinea, così, un itinerario di meditazione e preghiera che parte dalle radici della domanda di senso della vita e giunge a toccare i vertici dell'apertura spirituale. Etty Hillesum morì a 29 anni nel campo di sterminio di Auschwitz. Fu una ragazza normale, ma dopo la sua morte nei suoi scritti si è rivelato un itinerario di spiritualità di straordinaria intensità. Etty non fu un'ebrea praticante, ma condivise il destino del suo popolo; non fu cristiana ma comprese e visse il mistero cristiano della carità come suprema legge e del sacrificio.Fu una donna di speranza e di spirito, nel momento dell'odio e della massima tristezza. Seppe gridare fino all'ultimo giorno la bellezza della vita in faccia al mondo.
Questo agile libretto ripercorre a volo d'uccello l'ampio arco della vita di Joseph Ratzinger, fino all'elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XVI. Un'esistenza intensa, raccontata con stile rapido e avvincente: per una prima conoscenza di un grande maestro della fede.
Una riflessione semplice e appassionata, un invito a costruire un futuro di pace per i nostri figli.
Nel passato, l'Occidente è stato protagonista di pagine mirabili e di pagine aberranti, scritte all'insegna del motto: «pensare è dominare» di Bacone. All'alba del nuovo millennio non è forse legittimo tentare un diverso percorso, ispirato non più al dominio, ma al servizio, in modo che ognuno si senta in debito verso l'altro? Si tratta di porre a tema la gratuità originaria dell'essere, sulla scorta dei maestri della scuola francescana, secondo cui la conoscenza è autentica se è ri-conoscenza. A questa parte espositiva di alcuni sentieri filosofici della ricca stagione medievale, non ancora compiutamente esplorati, fa seguito un'incursione nell'esprit de finesse di Pascal, nell'antitotalitarismo di Hannah Arendt e nel nuovo «Inizio» di Massimo Cacciari, a sostegno della fecondità teoretica della proposta filosofica francescana, secondo cui il bene è anima del vero e il gratuito è misura del bene e dove «pensare è ringraziare» (Heidegger).
Destinatari
Studenti di filosofia e di Istituti di Scienze religiose.
Autore
ORLANDO TODISCO è docente di storia della filosofia medievale presso l'Università di Cassino e al Seraphicum di Roma. Tra le recenti pubblicazioni ricordiamo: G. Duns Scoto filosofo della contingenza (1996); Guglielmo d'Occam filosofo della libertà (1998); Averroè nel dibattito medievale (2000); Il De Magistro di sant'Agostino (2001); Lo stupore della ragione (2003).
L'ordine dei Francescani ha avuto origine ad opera di San Francesco d'Assisi. Egli ottenne dal papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica. L'ordine da lui fondato, infatti, scelse di praticare non solo una vita povera, ma anche di condurre una vita mendicante. Già alla morte di S. Francesco, l'ordine si scisse in due rami: gli "spirituali" ed i "conventuali". Gli spirituali fecero propria la vita ascetica e mendicante che aveva contraddistinto l'ordine ai suoi inizi; i secondi, invece, preferirono una vita più conventuale e di cura delle anime. Col passare dei secoli, l'ordine francescano fu oggetto di continui tentativi di riforma. La più ampia è stata quella avviata dai cosiddetti "cappuccini", che hanno cercato di coniugare vita conventuale e povertà austera, aprendosi tuttavia alla predicazione e alle esigenze formative dei giovani. Questi frati hanno preso il nome dal proprio cappuccio, più lungo di quello degli altri ordini francescani. Questo volume illustra il loro primo secolo di vita.
Destinatari
Francescani e interessati alla storia francescana.
Autore
Antonio Fregona, cappuccino veneto, è predicatore, confessore oltre che studioso di storia francescana.
Il volume testimonia l'importanza della fede nell'esperienza cristiana di san Francesco.
Nell'Eucaristia Francesco vide la sintesi di tutta l'umanita di Gesu: queste pagine sono un invito a rivestirci degli occhi spirituali di Francesco per vedere, credere e contemplare Gesu.
La missione francescana in epoca moderna.
L'ecclesiologia in don Tonino Bello: il cuore della sua vita e di tutta la sua esperienza prima che del suo magistero. Il volume presenta il dinamismo missionario nella comunione ecclesiale in don Tonino Bello. Si tratta di una ricerca che traendo ispirazione dallo stile poetico, immaginoso, entusiasta di don Tonino Bello, tenta di dipanare il filo rosso che attraversa i suoi scritti, o meglio, cerca di comporre le singole tessere del mosaico ecclesiologico da lui realizzato nel decennio del suo ministero episcopale (1982-1993). Anni nei quali, nella veste di presidente nazionale di Pax Christi (1985-1993) egli si e particolarmente distinto nell'esplorare la frontiera dell'impegno per la pace a partire dalla prima linea" della comunione ecclesiale, attribuendo alla Chiesa di Dio il titolo di "figlia primogenita della Pasqua di Cristo, riviera dolcissima per chi cerca la pace". "
Pulpiti, poesia, giornalismo, televisione, saggistica nella predicazionedi David Maria Turoldo. La vicenda umana e la testimonianza cristiana di un grande comunicatore molto legato al dire" verbale ma capace di cimentarsi con tutti gli strumenti del comunicare, anzi, egli ha sempre cercato con determinazione il confronto con la necessita di comunicare e con l'uso, a tal fine, dei mezzi di comunicazione di massa: il pulpito ed il teatro, la conferenza e la poesia, il testo di prosa e l'intervista, la meditazione dettata e il giornalismo, il cinema, la radio e la tv. "
E' possibile una filosofia cristiana? E l'interrogativo che attraversa il pensiero e l'opera di Gilson e Maritain, interrogativo al quale rispondono positivamente. Entrambi infatti sono convinti della intelligibilità dell'essere, della possibilità per la mente umana di approdare all'Assoluto, ma il modo di questo approccio è formulato diversamente nei due pensatori. Mauro Grosso affronta l'argomento prendendo in esame le opere dedicate dai due pensatori al problema e la corrispondenza (di cui non esiste traduzione italiana) che essi si scambiarono nel corso di 50 anni (1923-1973). Lo studio è strutturato in 3 parti: nella prima, viene ricostruito il pensiero di Etienne Gilson circa la possibilità della nozione di filosofia cristiana; nella seconda sono ripercorse le riflessioni condotte da Jacques Maritain sulla stessa questione; nella terza sezione sono confrontate le posizioni dei due filosofi.