
Nel momento in cui Benedetto XVI lascia il suo incarico, c’è un sentimento di riconoscenza che si leva spontaneo da parte di chi in questi anni si è nutrito della sua parola. Una grande eredità spirituale raccolta anche in un libro come questo – piccolo omaggio a un pontificato che lascia un segno durevole –, che delinea un percorso all’interno della sua opera. Il volume tocca tutti i temi cari a Papa Benedetto XVI: la fede (nell’anno da lui voluto), la ragionevolezza del credere e il suo rapporto con la ragione, il grande dono della Parola di Dio per i credenti e le persone in ricerca, la Roccia che è Cristo, la gratitudine per la presenza materna di Maria.
DESCRIZIONE: La rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI ha reso effettiva una possibilità astrattamente prevista dal Codice di Diritto Canonico: un evento che nel corso della storia si era verificato soltanto molti secoli prima. Alle origini della Chiesa e nel Medioevo si diedero alcune rinunce più o meno forzate ed esplicite, ma Celestino V, papa per pochi mesi nel 1294, era stato finora l’unico papa legittimo a essersi volontariamente dimesso. Se ancora fra ’300 e ’400 durante lo scisma e la crisi conciliare della Chiesa d’Occidente vi furono rinunce coatte, il consolidamento del potere papale nei secoli successivi rese inverosimile l’ipotesi di un’abdicazione del Sovrano Pontefice. Voci di dimissioni cominciarono a circolare nella seconda metà del ’900, a proposito di Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Le rinunce al pontificato segnano una svolta nella storia della Chiesa. Secondo la fasulla profezia attribuita a san Malachia, a Benedetto XVI dovrebbe succedere un ultimo papa, detto semplicemente “Petrus Romanus”. Forse perché dopo di lui i cristiani potranno vedere una Chiesa diversa?
COMMENTO: Una brillante e rigorosa storia sul perché e come i Papi si dimettono. Dall'antichità a Celestino V, a Joseph Ratzinger, tra storia, spiritualità e politica. Un libro attualissimo per tutti.
ROBERTO RUSCONI è professore di Storia del cristianesimo e delle chiese all’Università Roma Tre. Membro della direzione della «Rivista di Storia del Cristianesimo», ha recentemente pubblicato Santo Padre. La santità del papa da san Pietro a Giovanni Paolo II (Roma 2010) e La gloria degli altari. I papi santi nella storia della Chiesa (Milano 2012).
Così diventiamo a nostra volta portatori della luce che viene da Betlemme e possiamo pregare fiduciosi: Adveniat regnum tuum. Venga il tuo regno. Venga la tua luce. Venga la tua gioia. (Joseph Ratzinger)
La sintesi degli insegnamenti di Benedetto XVI sulla bellezza della vita cristiana e la possibilità di declinarla nella modernità, nel futuro che ci attende, nella vita quotidiana. Un libro che è la summa di un percorso teologico e spirituale sui quattro vangeli canonici. Un percorso affascinante, in cui Joseph Ratzinger invita fedeli e laici a tornare alla Buona Notizia del Vangelo, per assumerlo con convinzione come “bussola etica” nelle scelte e nei passi decisivi della propria esistenza. L’itinerario si sofferma sulla necessità di riscoprire il filo rosso che attraversa gli eventi della Storia e dell’esperienza umana, sulla necessità di cercare Dio sempre – anche quando pare sordo e distante – sulla necessità della preghiera per alimentare la fede e sul significato dell’Incarnazione.
La lunga meditazione si dipana fino all’affermazione di un “Vangelo per sempre vivo”, capace di essere “lievito” nella pasta del mondo contemporaneo e di riscattare un declino dell’umanità che oggi pare quasi inevitabile.
Il racconto, in prima persona, della vicenda appassionante di un uomo divenuto papa, dagli anni della formazione fino al soglio pontificio. Ricordi, aneddoti, incontri
che vanno dal 1927 al 1977, anno in cui Ratzinger viene nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga. Qui il suo racconto autobiografico si interrompe, ma la sincerità confidenziale e la semplicità di scrittura delle sue pagine sono sufficienti a farci capire la sua qualità e la sua tempra di sacerdote e di uomo. Una vita costantemente guidata da Dio, che lo condurrà ad altri inaspettati traguardi: da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede all’elezione a sommo pontefice, fino alla rinuncia al ministero di Vescovo
di Roma. A rendere ancora più prezioso questo libro, l’aggiunta di un’appendice che ricostruisce gli anni dal 1978 al 2013, indicando anche le linee-guida del suo magistero e del suo pontificato.
Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger)
è nato in un paesino della Germania meridionale nel 1927. Ordinato sacerdote nel 1951, per lunghi anni ha insegnato nelle più celebri università del suo Paese ed è stato tra i più giovani esperti invitati al Vaticano II. È autore di numerosi libri di successo. Nel 1977 papa Paolo VI lo nomina arcivescovo di Monaco di Baviera e nel 1981 Giovanni Paolo II lo chiama a Roma come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Con questo incarico diviene uno dei principali collaboratori del pontefice polacco, che lo vuole sempre al suo fianco. Nel 2005, dopo un breve conclave, Joseph Ratzinger viene eletto papa. L’11 febbraio 2013 ha annunciato che, dal 28 febbraio, lascerà l’incarico
Questo libro, a cura di Joseph M. Kraus, raccoglie le testimonianze e le parole di Papa Benedetto XVI che spiegano le motivazioni della sua scelta di lasciare il soglio petrino. L'autore ripercorre gli otto anni del suo magistero attraverso i discorsi, le encicliche, i libri e il significato delle visite pastorali, in modo da rendere chiaro il valore e le motivazioni di questo gesto e l'importanza che può avere per tutti i cattolici sulla via del rinnovamento ecclesiale. Questo libro cerca di far comprendere quanto questa scelta non sia legata ad avvenimenti sociali o politici. È una traccia per tutti i cattolici colpiti dalla forza di questo atto, per tutti i cattolici che praticano la fede come impegno personale e profondo.
Vengono qui pubblicati gli esercizi spirituali predicati quest'anno al Papa e alla Curia Romana dal S.Em.za Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa. Il cardinale africano, esperto studioso di teologia ed esegesi biblica, predica, in questo sesto della serie, gli esercizi per la preparazione spirituale per la Santa Pasqua commentando alcuni passi della Prima Lettera di Giovanni, in cui l'Apostolo racconta l'esperienza di fede dei primi discepoli e la loro comunione con Dio e Gesù Cristo. Il predicatore propone dunque, come filo conduttore di questi esercizi, un percorso di riscoperta del mistero della comunione, affinché tutti i cristiani siano stimolati a vivere in una unità sempre più perfetta con Dio e i propri fratelli.
Questo agile volume raccoglie le meditazioni di Papa Benedetto XVI sul tempo più importante per il cristiano, la Quaresima. Diversi sono i temi affrontati dal Santo Padre: dal deserto della tentazione e del peccato alla negazione di Dio, declinata nella società moderna nelle varie forme dell'indifferenza e relativismo; dal tema del perdono delle offese a quello della riconciliazione con il prossimo e con se stessi.Mediante dunque la guida privilegiata delle parole di Benedetto XVI viene offerto al fedele uno strumento di meditazione quotidiana, che lo possa accompagnare attraverso le quarantaquattro tappe prima del Triduo Pasquale, proponendo ogni giorno uno spunto di riflessione diverso per vivere il periodo quaresimale con più intensità e partecipazione.
Gianni Valente ricostruisce con grande attenzione la cronaca dell’avventura conciliare di Joseph Ratzinger, così come essa emerge nei documenti e nelle testimonianze rintracciabili negli archivi e nelle pubblicazioni sul Vaticano II. Che cosa ha fatto Ratzinger al Concilio? Ha dato un contributo personale alla stesura dei documenti conciliari? In quali battaglie si è speso? Quali idee e quali pensieri accendeva in lui la sequenza di eventi e di colpi di scena che hanno scandito le quattro sessioni conciliari? Quali erano i suoi amici e i suoi interlocutori dialettici? Seguendo Ratzinger nell’ordito concreto delle riunioni, dei voti, delle discussioni, nel lavoro di stesura e correzione dei testi del Concilio, si può cogliere la bussola che lo ha guidato nell’attraversare la propria esperienza conciliare e le stagioni successive, facendosi carico delle responsabilità di volta in volta assunte, fino a quella – umanamente vertiginosa – di successore di Pietro.
Gianni Valente è nato e vive a Roma. Si è laureato in storia religiosa dell’Oriente cristiano, con una tesi sui cattolici indiani malabaresi e malankaresi e la loro partecipazione al Concilio Vaticano II. È stato redattore della rivista internazionale «30Giorni», per la quale ha anche realizzato reportage sulla vita delle comunità cristiane dalla Cina, dalla Russia e da diversi Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente. Attualmente è redattore presso l’agenzia «Fides», organo d’informazione delle Pontificie Opere Missionarie. Collabora con la rivista italiana di geopolitica «Limes» e con «Vatican Insider», il portale plurilingue online del quotidiano «La Stampa» dedicato all’informazione globale sull’attività della Santa Sede e le vicende delle comunità cristiane in tutto il mondo. È autore dei volumi Il Tesoro che fiorisce. Storie di cristiani in Cina (Roma, 2002); Ratzinger professore (Edizioni San Paolo, 2008) e Ratzinger al Vaticano II (Edizioni San Paolo, 2013).
Perché dopo secoli di demonizzazione l'attuale papa ha deciso di "cristianizzare" l'Illuminismo? Qual è il vero rapporto della Chiesa con questioni cruciali come la storia della libertà e dei diritti dell'uomo? Vincenzo Ferrone contesta l'uso e l'abuso di tesi storiografiche che teologicamente declinate rivendicano alla cultura cristiana le origini della modernità in Occidente, nonché la difesa dell'essere umano nel mondo post-moderno. "Forse bisognerà davvero attendere un nuovo papa, meno teologo, meno competente nella raffinata 'dialettica dell'Illuminismo', per sperare di veder finalmente rispettato per intero spazio valoriale dei non credenti, la loro autonomia morale, bisogno esistenziale, il significato profondamente umano e quindi sacro della verità storica, indispensabile anche, e soprattutto, per i cattolici riformatori".
Messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2013.
"Joseph Ratzinger non doveva diventare papa. Non poteva. Secondo le regole non scritte dei conclavi una personalità così 'polarizzante' non sarebbe mai riuscita a ottenere i due terzi dei voti necessari per essere eletto. Invece il 19 aprile 2005, dopo un'elezione tra le più rapide dell'ultimo secolo, il tedesco Ratzinger si affacciò sorridente alla Loggia delle Benedizioni. Chi varca il Portone di Bronzo impara presto cosa significa il termine 'polarizzare'. Significa creare con dichiarazioni, gesti e idee un campo di tensione così forte da spaccare la Chiesa tra visioni differenti": dopo sei anni di pontificato Benedetto XVI è ancora un pontefice che divide. Eletto per rassicurare la parte di Chiesa in cerca di autorità e identità, il papa ha messo a disagio il cattolicesimo che si ispira al Concilio Vaticano II; con una citazione sprezzante su Maometto ha provocato uno scontro violento con l'Islam; elogiando Pio XII e togliendo la scomunica al vescovo negatore della Shoah ha causato una serie di crisi con l'ebraismo; le sue frasi sull'Aids hanno suscitato reazioni di protesta in tutto il pianeta; non ha affrontato questioni come il calo dei sacerdoti e il ruolo della donna. Marco Politi ricostruisce questi anni di pontificato nel quale crisi ed errori di comunicazione sono stati ripetuti e tratteggia il profilo meno conosciuto di un papa impolitico. Un uomo sensibile, timido, caloroso e pieno di umorismo nel privato. Un uomo che crede a un cristianesimo 'religione dell'amore'...