
Il sussidio, pensato per gruppi e famiglie, invita a una contemplazione del creato, soffermandosi su dodici argomenti.Ogni tema proposto si sviluppa in vari momenti: un brano tratto dal libro del profeta Daniele, una breve riflessione, un brano tratto dall'enciclica Laudato si', il filo rosso, con spunti di meditazione personale.
Le cronache italiane sono piene di storie di corruzione, ma non siamo i soli a soffrirne: nei ricchi Paesi dell'Occidente è un fenomeno molto diffuso, che assume dimensioni devastanti nelle zone più povere del pianeta, dove è una delle prime cause di povertà e sottosviluppo. Proprio per questa sua capacità di avvelenare la convivenza civile, la Chiesa sta conducendo da tempo una battaglia contro la corruzione, e Papa Francesco le ha riservato spesso parole di severa condanna. Peter Kodwo Appiah Turkson, cardinale e arcivescovo emerito del Ghana - chiamato da Papa Francesco alla guida del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, che si occupa di coloro che si trovano in stato di sofferenza per motivi economici, politici e sociali - affronta il problema della corruzione inquadrandolo nell'ottica della Chiesa, molto più ampia e universale di quella limitata al malaffare politico ed economico. Secondo tale visione, infatti, la corruzione è prima di tutto un modo di essere e di pensare della persona, che le impedisce di progredire spiritualmente, e riversa i suoi effetti sulla società, rendendola ingiusta e iniqua. Ecco perché la lotta alla corruzione non può limitarsi alle leggi, ma deve puntare allo sviluppo di una cultura che contenga in sé gli anticorpi contro una malattia alla quale siamo tutti esposti, soprattutto quando ci troviamo in condizione di esercitare una qualsiasi forma di potere. Perché la corruzione si insinua ovunque, e nessuno ne è immune, neanche la Chiesa.
Un’agile agendina tascabile con i mesi, i giorni e le ricorrenze di celebrazioni civili e religiose di tutto l’anno 2018. Di immediata utilità, è illustrata da suggestive foto a colori e corredata di pensieri di papa Francesco, in vista del Sinodo: “La fede e i giovani”. Un piccolo segno per augurare agli amici e alle persone care un felice e prospero Anno Nuovo 2018.
«Come è bello che i giovani siano “viandanti della fede”».
Papa Francesco
Alcune delle più intense espressioni di Papa Francesco, tratte dall'esortazione post sinodale “Amoris Laetitia”.
L'idea diffusa che papa Francesco sia 'forte' nella pastorale ma 'debole' nella dottrina è un equivoco, La grande espressività del pontefice vive infatti di una originale 'teologia narrativa', che è a un tempo tradizionale e innovativa, legata al quotidiano e rivolta a tutti, credenti e non. Nelle sue parole ricorrono appelli di solidarietà sociale per i più deboli, i temi della gioia, dell'amore e della misericordia; ma emergono anche concetti e passaggi problematici come l'Incondizionata misericordia' di Dio che lascia indeterminati alcuni motivi religiosi tradizionalmente fondamentali quali il castigo, la punizione e l'espiazione del peccato. Bergoglio mette così in atto una faticosa ridefinizione del concetto stesso di peccato: «siamo tutti peccatori» ma perdonati. Dietro al nuovo sforzo ermeneutico e semantico del pontefice si intravede un abbozzo di nuova e potente teologia. Dove porterà questa 'rivoluzione'? Quali sono i contraccolpi teologici e dottrinali? Gian Enrico Rusconi esplora le conseguenze della teologia narrativa di Francesco sulla Chiesa, sui laici e sulla società in generale.
Dopo il fortunato volume Non rimanere caduti, in cui aveva riflettuto sulle quindici malattie elencate da papa Francesco alla Curia Romana in occasione degli auguri natalizi del dicembre 2014, l'autore offre la sua riflessione su quelli che il Santo Padre ha indicato come «antibiotici» della vita cristiana. Sono dodici coppie di virtù che egli stesso ha consegnato ai suoi collaboratori della Curia Romana, sempre per la medesima circostanza, ma che diventano un vero e proprio cammino per ogni persona che è alla ricerca del volto bello dell'amore cristiano. Queste dodici indicazioni stradali, descritte nelle coppie di virtù qui proposte, ci presentano in modo concreto l'identikit del «volto bello» del servizio sul quale modellare e costruire il cammino nella Chiesa di Dio. In questo percorso a guidare è la parola di Dio: i brani biblici sono proposti nel loro significato primo e successivamente attualizzati, in quanto la Scrittura è Parola viva che ispira azioni e scelte concrete per la nostra vita.
Papa Francesco nutre per i nonni la massima considerazione. La sua convinzione che «il piccolo nucleo familiare non dovrebbe isolarsi dalla famiglia allargata», espressa nell'Amoris laetitia, affonda le radici nella sua esperienza di vita personale: in tanti aneddoti da lui raccontati affiorano i tratti della nonna, che egli ricorda con gratitudine per la grande importanza che ebbe per la sua crescita e per la sua fede.
Il volume in lingua spagnola contiene gli interventi di Papa Francesco rivolti ai Vescovi. Offre un corpus dottrinale e pastorale che descrive in termini concreti il ministero episcopale e la spiritualità dei Vescovi.
Il volume raccoglie i commenti che l'Autore scrive per la rubrica del settimanale "Il Mio Papa" alle Omelie che Papa Francesco pronuncia la mattina a Santa Marta. Commenti di cui non vi sarebbe davvero bisogno, data la grande attitudine giornalistica di Papa Bergoglio, tale da fare invidia a qualsiasi titolista di un importante giornale. Resta tuttavia l'esigenza di "personalizzare" la sua parola, di ricondurla al proprio contesto familiare, sociale, psicologico e culturale. Il richiamo più efficace è quello capace di creare un eco, un rimbalzo da persona a persona, un passaparola dello spirito. Una raccolta composta di brevi citazioni del Papa integrate non solo dal commento dell'autore, ma anche da immagini e didascalie che diano più concretezza al testo o riscoprano radici dimenticate. Il messaggio di un Papa è sempre universale. Il nostro orecchio, la nostra mente, e il nostro cuore lo riporta però alle situazioni che stiamo vivendo. Ed è naturale che sia così. Per parte sua l'Autore ha cercato di aiutare questo lavoro interiore: rendere soggettivo un richiamo universale affinché possa muovere l'attenzione di altre persone sulle gioie e i dolori di cui si è protagonisti e testimoni.
Maria di Màgdala, identificata talvolta con la peccatrice perdonata del Vangelo di Luca e altre volte con Maria di Betània, è una figura di luce e tenerezza. Guarita da Gesù da un male gravissimo, presente con la Madre e il discepolo amato ai piedi della croce, disperata nel trovare vuoto il sepolcro, è la prima a incontrare il Risorto nel giardino. Per prima testimonia e annuncia la Risurrezione. Fu lei a portare il gioioso messaggio della Pasqua: una donna che, nel suo amore appassionato per Cristo, diviene icona del discepolo che cerca con amore il suo Signore, che si sente da Lui chiamato, riconosciuto e inviato. Papa Francesco, che apre una nuova stagione nella Chiesa rispetto alla questione del femminile, ci racconta di questo meraviglioso esempio e modello per ogni donna nella Chiesa.
L'idea del libro nasce dall'incontro ideale dei bambini con Papa Francesco, un personaggio destinato a colpire la loro fantasia, qualcosa a metà tra il padre e il nonno buono, tra l'amico di famiglia e il super eroe. I bambini che parlano del Papa sono gli alunni del Circolo didattico don Lorenzo Milani di Randazzo un paesino alle pendici dell'Etna, di un'età che va dai sei ai dieci anni. Il loro pensiero riflette una realtà sociale difficile, ma ricca di umanità, lontana dal consumismo dilagante. E in tal modo ci offrono lo spaccato di un universo trascurato o addirittura ignorato dagli gli adulti, sempre indaffarati nelle beghe quotidiane. Ai loro occhi il Papa è un punto di riferimento irrinunciabile, col quale condividono i loro sogni e che, non a caso, viene definito un "incoraggiatore": un termine emblematico del ruolo che dovrebbero avere gli adulti nei confronti dei figli, evitando di trasmettere loro ansie e pessimismo. In questo piccolo libro, grande per i suoi contenuti umani e poetici, i bambini toccano ogni argomento, dal terrorismo, alla povertà, dal problema dell'immigrazione, a quelli connessi alla famiglia, sempre filtrati dall'innocenza infantile. E senza mai perdere di vista il gusto del gioco. In un clima di serenità, nella consapevolezza di aver trovato nel Papa un interlocutore, attento, sensibile e autorevole. Quindi, "Meno male che c'è Francesco"...
Queste pagine nascono dalla volontà di "accompagnare" il Messaggio del Papa per la 51a Giornata delle Comunicazioni Sociali. Il tema - Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo - è approfondito a più voci, partendo da prospettive e sensibilità diverse. Completa il testo una proposta di strumenti per l'uso pastorale del messaggio, con schede operative per genitori ed educatori. Sommario: Papa Francesco, "Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo"; Ivan Maffeis, "Introduzione". Commenti: Pier Cesare Rivoltella, "Mediare i media"; Adriano Fabris, "Logica dello spettacolo e «logica della "buona notizia"»"; Francesco Occhetta, "Post-verità o post-coscienza? Le responsabilità del giornalista"; Salvatore Natoli, "Incredibilità della fede e praticabilità del cristianesimo"; Giuseppe Lupo, "Narrare per attendere l'alba".