Questa serie di saggi del grande pensatore, teologo e scienziato ("il Leonardo russo") morto in un gulag sovietico nel 1937, guidano il lettore alla scoperta della vitalità segreta della parola.
Come possiamo, oggi, fare esperienza di Dio?
A questa domanda, Anselm Grün risponde: fa esperienza di Dio chi affina i propri sensi e la propria sensibilità per ciò che gli accade intorno – per il prossimo e per la natura, ma anche, e soprattutto, per la propria vita interiore. «Dio ci si manifesta, ci parla, si lascia toccare, gustare, odorare». Un libro che invita a non accontentarsi di credere in Dio, ma a cercare qui e ora l’esperienza di Dio. E che incoraggia quanti non riescono a credere in Dio a seguire la loro aspirazione a una vita piena di senso.
Un libro di grande attualità per tutti, adatto a percorsi e riflessioni personali e comunitarie sul tema della conoscenza di Dio.
Anselm Grün osb, nato nel 1945, laureato in teologia, monaco benedettino e sacerdote, è economo dell’abbazia di Münsterschwarzach e si occupa di accompagnamento spirituale presso il centro di spiritualità e psicoterapia «Recollectiohaus». Le sue numerose opere di spiritualità e psicoterapia hanno fatto di lui uno degli autori cristiani contemporanei più letti. Di lui le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato: Il coraggio di trasformarsi. Alla scoperta del dinamismo della vita interiore (19992); Autostima e accettazione dell’ombra. Come ritrovare la fiducia in se stessi (20002).
Maria-Magdalena Robben, nata nel 1958, è laureata in pedagogia sociale e si è specializzata in bibliodramma (pratica terapeutica che consiste nella rappresentazione scenica di episodi biblici) e assistenza a persone con problemi esistenziali e di lutto. Lavora presso la casa di accoglienza dell’abbazia di Münsterschwarzach. In collaborazione con Anselm Grün ha già pubblicato numerosi audiolibri, e recentemente il libro Gescheitert? Deine Chance! (Vier-Türme-Verlag, 1999).
“Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Un immenso vuoto, tutto è vuoto!”. La straordinaria e sconcertante riflessione di Qohelet, sapiente di Israele che spinge l’uomo moderno, con incredibile attualità, a porsi domande radicali senza compromessi circa il senso della vita e della morte, dell’amore e del dolore, della ricchezza e del piacere.
Il libro più sconvolgente, capolavoro letterario dell’Antico Testamento che ancora oggi affascina la riflessione degli uomini liberi, viene qui riproposto dalla traduzione originale di Gianfranco Ravasi e dal suo ineguagliabile commento. Nell’ultimo capitolo, i Mille Qohelet, Ravasi ripercorre i millenni di storia alla ricerca di tutti coloro che si sono specchiati in questo sapiente del III sec. a.C.
Un libro adatto a tutti, laici e credenti, capace di stimolare la riflessione e di accendere la curiosità per l’immenso patrimonio culturale che la Bibbia rappresenta per l’intera umanità.
Mons. Gianfranco Ravasi, nato nel 1942, sacerdote della diocesi di Milano, è prefetto della Biblioteca-Pinacoteca di Milano, membro della Pontificia Commissione Biblica e docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentionale. Autore di numerose pubblicazioni e saggi, collabora con diverse riviste divulgative e scientifiche ed è apprezzato per i suoi interventi in trasmissioni televisive che hanno per oggetto temi o testi biblici.
Provocata da un'accusa di falsità a lui e a tutto il clero cattolico, l'Apologia è giustamente considerata l'opera più geniale del grande inglese e un capolavoro della letteratura autobiografica mondiale. Scritta nel ristretto spazio di tre mesi e sotto una forte pressione emotiva e psicologica, l'opera è un documento prezioso della maturazione teologica e spirituale di Newman e del contesto storico e religioso dell'Inghilterra dell'800. Questa edizione curata da F. Marrone, si avvale di una introduzione ampia e dettagliata che presenta il pensiero di Newman rivisitando alcune delle sue opere più importanti.
Una antologia di scritti, con ventun brani inediti per il pubblico italiano, intorno ai temi che hanno caratterizzato la vita, il mistero, l'opera di Nouwen: silenzio e parola, preghiera ed eucaristia, azione sociale e vita spirituale, compassione e conversione, gratitudine e amicizia, chiesa e ministero. È il ritratto, vivacissimo, di un uomo la cui fede è stimolante per il nostro pensiero, provocante per la nostra prassi, toccante per il nostro cuore.
Dalla penna dell’autore di Vangeli scomodi e di La nostra bocca si aprì al sorriso – i due libri che Papa Francesco ha regalato a Fidel Castro in occasione della sua visita a Cuba – ecco la nuova edizione del suo bestseller che ci propone – per prepararsi al Natale – una Novena diversa, un po’ insolita, allestendo il presepe e meditando su alcuni suoi personaggi: il bue, l’asino, la pecora, i pastori, l’estasiato, Giuseppe, Maria, il Bambino e… io.
Ogni giorno una statuina e ogni giorno un pensiero - seguito da una preghiera - elaborato interrogando quella particolare statuina e stabilendo un confronto con quel determinato personaggio, fino a individuarne il significato nel presepe e, possibilmente, anche nella nostra vita.
"I dieci comandamenti schiudono davanti a noi l’unico futuro autenticamente umano e questo perché non sono l’arbitraria imposizione di un Dio tirannico. Jahvé li ha scritti nella pietra, ma li ha incisi soprattutto in ogni cuore umano quale universale legge morale valida e attuale in ogni luogo e in ogni tempo.
“Questa legge impedisce che l’egoismo e l’odio e la menzogna e il disprezzo distruggano la persona umana. I dieci comandamenti, con il loro costante richiamo alla divina alleanza, pongono in luce che il Signore è l’unico nostro Dio e che ogni altra divinità è falsa e finisce per ridurre in schiavitù l’essere umano, portandolo a degradare la propria umana dignità” (Giovanni Paolo II).
Il libro-intervista con il cardinale Dionigi Tettamanzi, curato dal giornalista Saverio Gaeta, ha per tema l'attualità del decalogo. L'obiettivo del volume è quello di raccontare, utilizzando lo schema dei dieci comandamenti, il senso che quelle parole hanno per l'uomo del Duemila, in continua ricerca di un significato vero per la propria esistenza. Ciascuna delle tematiche è attualizzata con precisi riferimenti alle più scottanti questioni del nostro tempo, sancendo di fatto il passaggio dal decalogo "impositivo" della tradizione catechistica, al decalogo "in positivo" nella linea dell'amore di Dio per l'umanità.