Opere di Dietrich Bonhoeffer – Volume 4
Edizione critica in lingua tedesca a cura di Martin Kuske e Ilse Tödt
Edizione italiana a cura di Alberto Gallas
L’interpretazione del Discorso della montagna sviluppata da Bonhoeffer nel 1934 a Londra e le lezioni neotestamentarie tenute a Finkenwalde a partire dal 1935 hanno tutte per tema la chiamata di Gesù alla sequela. Negli anni del Terzo Reich, Sequela, edito per la prima volta nel 1937, fu letto come un’autentica testimonianza di fede cristiana e come scritto polemico contro il regime nazista negatore di ogni diritto.
Dalla quarta di copertina:
L’interpretazione del discorso della montagna che Dietrich Bonhoeffer scrisse a Londra nel 1934 e tutte le lezioni sul Nuovo Testamento che tenne a Finkenwalde erano dedicate alla chiamata alla sequela di Gesù Cristo.
Il titolo Sequela, pubblicato per la prima volta nel 1937, era ritenuto nel Terzo Reich come una autentica testimonianza di fede cristiana e pertanto un testo militante contro l’ingiustizia del nazionalsocialismo.
Con l’aiuto del commento in questa nuova edizione critica il peso teologico del libro si rivela unitamente al panorama storico contemporaneo nel quale è nato.
Tre grandi figure per indicare tre modi francescani di andare a Dio: la mistica, la natura, l'esistenza. San Bonaventura, Ruggero Bacone, Giovanni Duns Scoto appartengono al secolo d'oro dell'ordine, il XIII: un italiano, un inglese e uno scozzese, che approdano all'università teologica più prestigiosa del tempo, Parigi, vi sviluppano il proprio pensiero. Bonaventura esalta nella teologia e nella mistica l'acme di ogni genere di esperienza intellettuale; Bacone è soprattutto scienziato, ad altissimo livello, oltre che teorico della conoscenza in rapporto alla fede; il pensiero di Duns Scoto, noto ai filosofi per l'acume delle sue interpretazioni aristoteliche, è qui analizzato nelle ripercussioni di carattere esistenziale.
Attraverso le conversazioni contenute in questo libro s'intraprende un serio tentativo di collegare l'angoscia con i temi della teologia, e, più in generale, dell'esistenza umana e cristiana.
L'Autore descrive cause e forme del rigorismo della pieta tradizionale e della vita di ogni giorno, ma mostra insieme vie per giungere ad una armonia con se stessi, che e il presupposto dell'armonia con gli altri.
Il cardinale Carlo Maria Martini propone queste nuove meditazioni utili per approfondire la riflessione sul mistero della sofferenza di Maria in preparazione alla Pasqua e sul significato del messaggio di La Salette alla vigilia del Grande Giubileo del 2000.
Madre Teresa, la beata Teresa di Calcutta, ha dedicato la vita al compito di ridare speranza ai disperati. Amare fino a morire è una Via Crucis intessuta con i pensieri che hanno guidato Madre Teresa nella costruzione del suo straordinario universo di carità. Le diverse stazioni aiutano a cogliere le doti che hanno fatto di questa suora della carità una persona concreta e contemplativa. Amare fino a morire lascia trasparire quello che è possibile realizzare con l’amore e con la pietà per i poveri, fa «capire che l’amore, per essere vero, deve fare male».
Note sul curatore
Rinaldo Paganelli, sacerdote dehoniano è laureato in catechetica e pastorale giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana. Insegna teologia pastorale e catechetica presso lo Studio teologico francescano Sant’Antonio di Bologna. Ha pubblicato, oltre a numerosi sussidi per la pastorale e la catechesi, il volume Formare alla fede adulta, EDB, Bologna 1996; Formare i formatori dei catechisti, EDB, Bologna 2002; in collaborazione con V. Giorgio, Il catechista incontra la Bibbia, EDB, Bologna 21996; in collaborazione con G. Barbon, Cammino per la formazione dei catechisti, EDB, Bologna 52000, «Io ho scelto voi» EDB, Bologna 21994, Annunciare a partire dal cuore, EDB, Bologna 1998; con M. Lucchesi e G. Barbon, Verso l’unità, EDB, Bologna 1992; con S. Antonetti e G. Barbon, Perdono in dono, EDB, Bologna 2003, Questione di crocifisso, EDB, Bologna 2003.
Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione, ha fama di uomo controverso. Numerose persone gli riconoscono entusiasmo e ansia di evangelizzazione; altri gli rimproverano anticonformismo e resistenza alle direttive dei superiori. Monsignore Angelo Majo, suo compagno di seminario e amico per la vita, mette a disposizione dei lettori le lettere che il Gius gli ha inviato per più di cinquant'anni. In esse è possibile cogliere l'amore appassionato per Cristo la cui presenza nella vita degli uomini è avvertita in modo quasi fisico come conseguenza dell'incarnazione. Non mancano gli accenni ai momenti difficili, l'amarezza per l'incomprensione nella Chiesa e nella società. Luigi Giussani è nato a Desio (Milano) il 15 ottobre 1922. Ordinato sacerdote nel 1945, ha dapprima insegnato nella Facoltà Teologica di Venegono dogmatica e teologia orientale. Un casuale incontro con alcuni studenti "paurosamente ignoranti della Chiesa" lo spinse a impegnarsi nella scuola statale, come insegnante di religione nel liceo milanese Berchet e poi nell'Università Cattolica del Sacro Cuore. In seguito si è dedicato allo sviluppo del movimento da lui fondato, della cui Fraternità è presidente a vita. Angelo Majo è nato a Milano il 2 agosto 1926. Ordinato sacerdote nel 1949, è stato vicerettore del seminario del duomo, rettore del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, responsabile dell'ufficio stampa della curia arcivescovile e parroco del duomo.