• Il libro ci presenta in modo agile e fresco la vita breve, ma intensa e piena di significato, di un ragazzo di oggi, un ragazzo come tanti, che seppe però vivere sotto lo sguardo amorevole di Gesù e fece della sua vita un capolavoro di luce e di dono agli altri. • Tocca i punti più importanti della spiritualità di Carlo e invita a meditarli: l’amicizia con Gesù, coltivata con l’Eucaristia; l’adorazione eucaristica; la Confessione frequente; l’esempio dei santi che amava: la vergine Maria, san Francesco...; la bellezza di sentirsi parte della Chiesa. • Illustra le mostre che Carlo ideò attraverso il computer, strumento che amava e di cui era molto esperto: I miracoli eucaristici; Inferno, Purgatorio, Paradiso; Angeli e demoni; Gli appelli della Madonna: apparizioni e santuari mariani nel mondo.
La mamma di Carlo, a chi le chiede come riassumerebbe la breve esistenza di suo figlio, morto ad appena 15 anni, risponde: «Direi che tutta la sua vita verteva sull’incontro quotidiano con Dio. Non aveva bisogno di tante cose. Lo definirei controcorrente in un tempo come l’attuale. Carlo ha vissuto in pienezza la sua breve esistenza. Ha avuto il massimo: piena, bella e in armonia con Dio. E ha lasciato una splendida testimonianza. Mio figlio aveva questa consapevolezza che la vita non va sciupata inutilmente dietro a sciocche chimere». Il libro è diviso in tre parti: la prima ripercorre la vita di Carlo; la seconda approfondisce la sua ricca spiritualità incentrata sull’Eucaristia; la terza illustra le mostre di cui fu ideatore, visibili oggi su internet.
• Il volume è stato supervisionato dal rettore del Santuario della Madonna del Divino Amore don Fernando Altieri.
• ll racconto della vita del servo di Dio don Umberto Terenzi è sviluppato, capitolo dopo capitolo, in ordine cronologico.
• Il libro si distingue per la serietà e l’autorevolezza dei contenuti.
• Lo stile scorrevole e il linguaggio brillante rendono la lettura piacevole.
La pubblicazione, interamente dedicata alla figura di don Umberto Terenzi (1900-1974), rivela la squisita umanità e semplicità di questo Servo di Dio, primo rettore e parroco del Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma). Se non fosse stato per lui, che nel 1930 l’ha preso a cuore, oggi il famoso Santuario che si trova sulla via Ardeatina potrebbe essere un rudere dimenticato. L’amore per Gesù e Maria, infatti, hanno consentito a don Umberto di “spostare le montagne” e, da lavoratore infaticabile qual era, ha superato ogni avversità, fatica, maldicenza, mancanza di mezzi pur di portare avanti la sua missione. Conoscere la sua vita infonde nel cuore passione, coraggio, vigore e speranza. Don Umberto Terenzi è capace di contagiare chiunque con il Bene che porta nel cuore.
• La ricostruzione fedele e documentata della vita e della spiritualità di suor Maria di Ágreda.
• Traduzione piacevole, elegante e accessibile al grande pubblico.
• Accurata selezione di riproduzioni fotografiche (anche recenti) di grande bellezza e qualità per visualizzare gli episodi più significativi della vita della Venerabile e i luoghi dove è vissuta, in particolare il monastero di Ágreda.
Il libro ripropone per la prima volta, in una traduzione accessibile al grande pubblico, il prezioso volume di padre Gaspar Calvo Moralejo sulla venerabile suor Maria di Gesù di Ágreda, dando a tutti la straordinaria possibilità di conoscere la vita e la spiritualità di questa grande mistica spagnola, vissuta nella Spagna barocca. L’Autore, in modo esatto e documentato, segue i passi della sua vita singolare, arricchita di tante grazie: estasi, visioni di Gesù e di Maria, locuzioni interiori e rivelazioni; inoltre il dono della bilocazione che le consentì di essere missionaria ed evangelizzatrice nella terra del Nuovo Messico senza mai lasciare il monastero. Padre Gaspar Calvo Moralejo ricostruisce l’ambiente, le idee e le correnti spirituali del tempo in cui è vissuta suor Maria di Ágreda per tratteggiare in modo fedele la sua figura e l’inestimabile valore della sua opera letteraria: la Venerabile è infatti autrice di diversi scritti, tra i quali spicca la Mistica città di Dio, opera che ripercorre la vita di Maria così come le fu rivelata dalla Vergine stessa.
Presentazione di Adrián Canal Vallejo, LC
Il 28 febbraio 1899, 120 anni fa, Luisa Piccarreta diede inizio alla redazione del suo Diario. La Serva di Dio, Terziaria domenicana, scrisse i suoi 36 volumi durante lunghi anni di profonda contemplazione, trascorsi a letto in totale donazione alla Volontà di Dio. Abbiamo voluto cogliere quest’occasione per mostrare quanto stretto sia il legame, in questi testi, tra il tema della creazione e quello della vita vissuta nella Volontà divina, vera e propria vocazione universale alla santità. Le splendide immagini che illustrano l’amore sovrabbondante di Dio, che si riversa sulle Sue creature, sono l’espressione di un messaggio teologicamente molto pregnante e preciso. Esso ci ha condotto verso un itinerario di approfondimento spirituale e filosofico, orientato ad aiutare l’uomo di oggi a ricuperare l’integrità e la felicità in cui è stato creato, a rispondere alle domande della sua ragione e ai desideri più profondi della sua volontà.
Francesca Pannuti, laureata in Filosofia, ha pubblicato, oltre a saggi ed articoli di filosofia e di spiritualità, i seguenti volumi: Socrate, la morte di un laico e altri saggi, Aracne, Roma 2009; Intervista a mio padre. Franco Pannuti, una vita spesa per i morenti, EDB, Bologna 2010; Panteismo: minaccia o prospettiva?, IF Press, Roma 2010; La difesa delle immagini. Tra ragione e fede, Fede & Cultura, Verona 2010; Un teologo domenicano oggi. Dialogo fra Padre Giovanni Cavalcoli e Francesca Pannuti, IF Press, Roma 2012; Il pensiero amante, con prefazione di S. E., Mons. Luigi Negri, IF Press, Roma 2012; Il cammino spirituale di Luisa Piccarreta nelle profondità del divino Volere. Una risposta alle domande di oggi, IF Press, Roma 2018.
In poche parole: La vita e l’opera del grande statista che contribuì a scavare un solco tra cattolici e protestanti e a fondare i moderni nazionalisti che hanno contribuito a distruggere l’Europa.
La fortuna nell’immaginario popolare del cardinale Richelieu è dovuta in gran parte al ritratto che ne fa Alexandre Dumas ne I tre moschettieri, presentandolo con un cinico e amorale doppiogiochista quasi in aperta concorrenza con il re Luigi XIII. In realtà, Richelieu fu uno dei grandi sostenitori dell’assolutismo monarchico e si adoperò per consolidare il potere del re contro tutti i localismi interni e i potentati esteri, non esitando a schierarsi dalla parte dei protestanti per accrescere il prestigio e le conquiste della Francia. Lo storico cattolico Hilaire Belloc traccia una biografia del personaggio individuando nel grande statista il fondatore dell’Europa moderna: a suo giudizio, Richelieu rese permanente la divisione tra la cultura cattolica e quella protestante e contribuì più di ogni altro a gettare i semi del nazionalismo aggressivo del XX secolo. Belloc rimpiange l’unità cattolica dell’Europa precedente alla “catastrofe del Cinquecento” e identifica nella Riforma la madre dei nazionalismi moderni, perché “alla distruzione di questa unità compiuta dalla Riforma successe (poiché gli uomini devono pur venerare qualcosa) un nuovo entusiasmo mistico: ciascuno si mise ad adorare il suo Paese natale”.
Il titolo “Ángel” sembra prospettarti una storia meravigliosa, celestiale e mistica. Ma le pagine del testo rivelano, al contrario, una storia drammatica, senza precedenti ma reale. Ángel, è un detenuto classificato come "criminale altamente pericoloso" che sta scontando la sua pena nel carcere di Challapalca, sulle Ande peruviane, a 5050 metri d’altitudine. Papa Francesco, durante la sua visita alla prigione di Palmasola in Bolivia, ricorda: "La detenzione non è la stessa cosa dell'esclusione". Lo sforzo dei protagonisti di costruire, quindi, relazioni umane e cristiane, basate sull'amicizia e la vicinanza, come Cristo ci ha insegnato duemila anni fa, traccia un percorso di conversione. Strade di poveri che diventano “volti di speranza”. E questo libro parla proprio di questo.
Autore
Luigi Ginami, è sacerdote della diocesi di Bergamo e presidente della Fondazione Santina Onlus. Ha pubblicato negli anni diversi libri dedicati alla straordinaria storia di coraggio e di speranza della mamma disabile: Roccia del mio cuore è Dio, 2005; La speranza non delude, 2008 (tradotto in arabo nel 2009); A Heart poured out for God, Philadelphia (U.S.A.), 2010; Quando sono debole è allora che sono forte, 2011; Dio asciugherà ogni lacrima, 2013. Opere di luce, 2016.Ciro Quispe Lopez è nato nel 1973 a Cusco (Perù). È laureato in pedagogia, licenziato in filosofia e dottore in scienze bibliche. Dal 2018 è vescovo della prelatura territoriale di Juli, sull'altopiano peruviano a quattromila metri di altezza. Ha pubblicato La nuova alleanza . Discussioni tra Gesù e le autorità giudaiche nel tempio di Gerusalemme (2012) e Meditazioni bibliche (2016). Si dedica a diffondere la lectio divina.
In questa autobiografia raccolta dalla voce del protagonista, emerge la figura di un grande medico cattolico, di viva fede e lucide intuizioni, che ha sostenuto il modello di un sistema sanitario fondato sulla qualità degli operatori e sul rispetto della dignità e del benessere dei malati. La storia della Divisione “Campari” dell’Ospedale di Sesto San Giovanni (MI) e la nascita dell’AVO sono la testimonianza della capacità di Longhini di trasformare in fatti le intuizioni su cui, in quegli anni, pochi avrebbero scommesso.
Chi è la donna che accompagna Abramo durante il cammino che egli conduce fidandosi della promessa del Signore? Perché quando entra nel racconto viene chiamata Sarai, se – come Dio rivelerà – «Il suo nome è Sara» (Gen 17,15)? E che cosa si può dire, a partire dal racconto del libro della Genesi, del cammino di fede di questa donna? Chi è per lei Dio? Che volto ha? Camminare accanto ad Abramo le è sufficiente per condividere la sua stessa esperienza di fede e di abbandono? E quale sarà la parte di questa donna nella vocazione del marito? Sarà un aiuto? Sarà un ostacolo?
A Sara la Bibbia ebraica dedica più spazio che ad altre donne, ma la sua storia emerge solo in frammenti della storia di Abramo. Non si sa da dove venga questa donna, non si sa di chi sia figlia: oltre a ciò che altri dicono di lei, saranno le sue azioni e le sue parole a rivelarne l’identità nel corso del racconto, mentre i particolari espressi, mancanti o ripetuti, diventano indizi che guidano l’interpretazione. Questo volume intende accompagnare il lettore alla scoperta del modo in cui la Bibbia racconta Sara e la sua fede.
Il volume fa parte della serie "Madri della fede", diretta da Cristina Simonelli e Rita Torti.
Sul calendario cattolico dei santi la sua memoria cade il 23 settembre, lo stesso giorno di San Pio da Pietrelcina, Padre Pio, che la supera per fama. Eppure Tecla di Iconio, protagonista degli Atti di Paolo e Tecla (II secolo), sarebbe la prima donna martire cristiana, il corrispondente femminile di Santo Stefano: come mai la storia non le ha dato lo stesso rilievo? Era troppo ribelle per la parte maschile e potente della Chiesa? O troppo angelicata e banale per attirare l’attenzione femminile? Lungo i secoli è stata entrambe le cose: la paladina del riscatto sociale delle donne e l’esempio morale di verginità, la “madre della fede” degenere e quella bigotta. Da che parte stia davvero, lo si può dire soltanto tornando a leggere la sua vicenda di discepola, di cristiana… di “figlia” prima che di “madre”.
Alice Bianchi, attraverso la ricostruzione e l’analisi attenta degli Atti, racconto di un cammino, ci aiuta a tornare in ascolto della Tecla “originaria”, che parla a noi, uomini e donne, di ciò che è più importante: la serietà e il coraggio della fede e delle sue conseguenze.
Il volume fa parte della serie "Madri della fede", diretta da Cristina Simonelli e Rita Torti.
La religiosa ungherese suor Maria Natalia Magdolna, al secolo Kovacsics Maria Natalia (1901-1992), ricevette messaggi profetici sia da Gesù che dalla Vergine lungo tutta la sua esistenza, con indicazioni pratiche e urgenti per la salvezza propria e del mondo. La sua vita si intreccia misticamente con quella di straordinarie figure sia dell'antico passato, come re Stefano d'Ungheria, sia a lei contemporanee, come il cardinale József Mindszenty, presto beato, martire dei totalitarismi nazista e comunista di stampo sovietico. Suor Maria Natalia ne sostenne la missione con preghiere e sacrifici, su esplicito invito della Vergine. Il cardinale studiò attentamente le sue rivelazioni profetiche e le accolse senza riserve. Persino papa Pio XII sperimentò in prima persona la loro veridicità, salvando la propria vita grazie ad esse. Queste profezie si collocano sulla linea delle grandi apparizioni mariane dei tempi moderni, iniziate a Parigi in Rue du Bac e proseguite a Lourdes e a Fatima fino alle attuali e si riferiscono agli Ultimi Tempi: il Tempo di Maria. Sottolineano l'urgenza e l'attualità dei suoi accorati appelli celesti che, pur evidenziando risvolti inquietanti e drammatici per questi nostri giorni, appaiono ricolmi di luminosa e certa speranza. prefazione di Serafino Tognetti.
Il volume, scritto in occasione del centenario della nascita di Madre Maria Teresa Tosi, fondatrice delle Piccole Sorelle di Maria, Madre della Chiesa, è nell’intenzione dell’autrice, suor Eliana Pasini, attuale Madre delle Piccole Sorelle di Maria e responsabile dell’Eremo della Trasfigurazione di Collepino, un riandare tra storia, carisma e profezia alla vita della fondatrice dell’Opera, nata nella primavera del Concilio Vaticano II, una tra le più peculiari e innovative forme di vita contemplativa postconciliari.
Il racconto è un intreccio tra la storia dell’Opera – documentata da importanti documenti anche eccezionali e inediti –, la vita di Madre Maria Teresa, la presentazione del carisma suscitato da Dio per mezzo suo: una vita integralmente contemplativa vicina ai fratelli che si fa sia condivisione dei valori contemplativi sia accoglienza delle solitudini e dei drammi del mondo e dei singoli, rimanendo al tempo stesso presenti e immerse in Dio nella fedeltà alla vita contemplativa.
Sono pagine nate nel silenzio pieno e vivo di Dio dell’eremo, che hanno la fragranza semplice e austera delle veglie notturne o la freschezza delle prime ore del mattino, emergenti dalla preghiera e dal colloquio interiore, mai interrotto, dell’autrice con la Madre fondatrice, la cui figura e il cui messaggio di stringente attualità per la vita consacrata e della Chiesa tutta e per il mondo degli uomini ad oggi rimangono ancora in gran parte da scoprire, accogliere e diffondere.
Elisabetta Canori nasce a Roma nel 1774, da una famiglia agiata. Nel 1796 sposa Cristoforo Mora, il quale ben presto si dimostra infedele e immaturo. Elisabetta sopporta tutto, raggiungendo altissime vette spirituali, sperimentando estasi ed altri fenomeni mistici. Per tutta la vita cercherà di riportare il marito sulla retta via, con tenerezza e pazienza.