
Il libro raccoglie le relazioni del XVII Convegno di studi della Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce. Nei diversi interventi sono stati individuati alcuni nuclei tematici nei quali emerge con particolare chiarezza la rilevanza diretta della fede nel diritto ecclesiale: la questione fondamentale circa il rapporto tra fede e ragione nell'ambito canonico; le problematiche giuridiche relative al munus docendi Ecclesiae; i diritti e i doveri dei laici nell'evangelizzazione, sia nei loro compiti ecclesiali che nella loro azione nel mondo; il riconoscimento e la tutela civile dell'identità cristiana sia delle persone che delle istituzioni che si ispirano alla fede; il rilievo della fede nell'organizzazione della Chiesa, con particolare riferimento al diritto missionario e agli strumenti che tutelano la fedeltà dottrinale e morale.
A cura del Tribunale della Rota Romana.
Il percorso che propone l'autore prende le mosse dalla crisi del matrimonio così come la conosciamo ormai da diversi anni. In particolare pone al centro la questione della validità sacramentale del consenso emesso dai nubendi. Uno studio che prende le mosse da una questione concreta e che vuole ritornare, dopo aver interrogato il pensiero antropologico di Giovanni Paolo II, ad illuminare l'annuncio di un amore che chiama ad un unione fedele ed esclusiva gli uomini del nostro tempo.
La selezione delle sentenze dell'anno 2005 del Tribunale Apostolico della Sacra Rota. Il XCVII volume della collana che raccoglie le sentenze e le decisioni del Tribunale Aposto lico della Sacra Rota. Uno strumento di consultazione (in lingua latina) per gli specialisti del diritto canonico.
Il volume si presenta come un piccolo manuale di pronta e agevole consultazione contenente le informazioni e i dati principali circa le relazioni tra la comunità politica e le confessioni religiose, volto principalmente agli studenti. Dopo una sintetica esposizione dei principi fondanti la materia sono riportate una serie di fonti del diritto ecclesiastico che hanno segnato le relazioni tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cristiana Cattolica, sempre citate ma non altrettanto conosciute "de visu". Una bibliografia di testi consigliati per l'approfondimento delle tematiche segue la sinossi degli articoli delle diverse intese e degli accordi di modifica del concordato stipulate dalle autorità italiane con la Chiesa Cattolica e le altre confessioni religiose, secondo gli articoli 7 ed 8 della Costituzione della Repubblica Italiana. È così un "prontuario" che raccoglie i "fondamentali" del diritto ecclesiastico in forma sintetica quale guida orientativa e preliminare allo studio anche dei manuali di diritto ecclesiastico. Prefazione di Vincenzo Scotti.
Caratteristiche di questo volume sono la chiarezza e la concretezza, unite ad un'articolazione della materia in sette periodi che non solo rispettano la successione cronologica ma danno anche, a ciascuna epoca, un titolo e un'assegnazione coerenti. I titoli si prospettano nella loro chiarezza, nella logica e nel significato, sicché è facile, a chi consulta il testo, distinguere la decretalistica primordiale da quella classica e post-classica, il Concilio di Trento dalla Rivoluzione Francese, il Codex del 1917 dal Codex del 1983 e quest'ultimo dai recenti impegni della Chiesa.
Le pagine che seguono costituiscono un frammento di una riflessione più ampia, la quale ruota attorno ad una questione di fondo: il matrimonio, inteso sia come atto costitutivo della famiglia (matrimonium in fieri, come dicono i canonisti) sia come la famiglia stessa che su questo si fonda e che dura nel tempo (matrimonium in facto esse), è un istituto strutturato dal diritto o un istituto strutturato dalla legge? L'interrogativo oggi si pone per più ragioni, non ultima quella relativa alla differenza sessuale quale prerequisito inderogabile del matrimonio. In questo ambito si coglie un divario tra le ideologie del gender, che distinguono e contrappongono natura e cultura, ed il diritto canonico, che viceversa continua ad esprimere una concezione la quale tiene insieme natura e cultura. Nel testo si tenta di dare una risposta all'interrogativo iniziale e cioè che si tratta di istituto strutturato dal diritto e non dalla legge, nel senso che "veritas, non auctoritas facit matrimonium."
Il volume raccoglie le lezioni magistrali del Quinto Corso di Alta Formazione sui valori giuridici fondamentali promosso a Roma dall'Unione Giuristi Cattolici Italiani nel mese di settembre 2014, sul tema Biogiuridica cattolica.
Con questo volume è a disposizione dei docenti e degli studenti di diritto canonico nei seminari e nelle facoltà teologiche, e di tutte le persone interessate, un grande Compendio di diritto ecclesiale, che, essendo il frutto di quarantun anni d'insegnamento di un unico autore, ha il pregio di essere espressione di una profonda unità di pensiero e di metodologia. Nei primi capitoli, il diritto ecclesiale è teologicamente fondato, in modo da offrire una riflessione di ampio respiro. Il metodo seguito in tutto il volume è che dei vari istituti canonici, dopo un breve excursus storico, prima vengono approfonditi i fondamenti teologici, poi se ne studia la disciplina positiva. Delle norme è data un'interpretazione chiara e sintetica, sulla base dei documenti dei recenti Romani Pontefici e dei Dicasteri Romani. La normativa del Codice, poi, viene completata con quella della CEI. Di grande importanza sono inoltre i capitoli sulla vita e la formazione dei ministri sacri, sulla vita consacrata, sulla vita associativa nella Chiesa, sull'origine e l'esercizio della potestà nella Chiesa, sui sacramenti (specialmente il matrimonio), sull'organizzazione del popolo di Dio a livello sia universale che particolare e locale. Il volume è arricchito da una completa e aggiornata bibliografia, dall'elenco di tutti i documenti citati, da un indice dei canoni commentati e delle materie trattate, onde facilitare l'approfondimento e lo studio personale.
L'autore non si limita soltanto alle questioni penali e canoniche, ma affronta la questione in un panorama che spazia dal teologico al patristico. La ratio legis teologica e la sua evoluzione è descritta al fine di poter comprendere il bene giuridico tutelato dalla Chiesa cattolica nella legislazione ecclesiastica riguardante il delitto commentato.