Questo studio concerne le fattispecie della soppressione, unione, modifica di parrocchie e della riduzione ad uso profano non indecoroso di edifici sacri. Una parte non irrilevante dell'attività svolta dal Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica nella trattazione di cause contenzioso amministrative riguarda proprio il ricorso contro queste tipologie di provvedimenti; a fronte dell'attualità del tema, però, non si è riscontrata una bibliografia altrettanto florida. Tramite questa ricerca, pertanto, si possono approfondire alcuni importanti specificazioni teologiche apportate dal Concilio Ecumenico Vaticano II, specialmente circa il rapporto tra fedeli laici e sacri pastori. Inoltre, tramite le pagine di questo volume, partendo dall'esposizione della giurisprudenza della Segnatura Apostolica ad oggi pubblicata circa le fattispecie oggetto della ricerca, si può sottolineare con maggiore efficacia sia l'importante ruolo che tale giurisprudenza riveste nella vita della Chiesa e la conseguente necessità che sia sempre più conoscibile attraverso una metodica pubblicazione, sia la bontà dell'istituto del contenzioso amministrativo canonico, segnalando però anche alcuni aspetti che meriterebbero di essere ulteriormente perfezionati, in modo tale che vi possa essere un più reale conseguimento della giustizia, certi della necessità che la Chiesa possa porsi ed essere realmente agli occhi del mondo uno "speculum iustitiae".
Questo nuovo volume della Collana "Studi Giuridici" nasce con l'intento di celebrare l'anniversario del Nuovo concordato intercorso tra la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano il 18 febbraio 1984. Al suo interno sono presenti gli atti del ciclo di conferenze "A trent'anni dagli Accordi di Villa Madama" tenute presso la Sala dei Cento Giorni nell'anno 2014 che lo rendono un unicum nel panorama del Diritto Ecclesiastico Italiano, presentando il punto di vista della più autorevole dottrina canonistica. Dopo le introduzioni della prof.ssa Fumagalli Carulli, non solo docente di Diritto Canonico, ma a lungo membro del Parlamento, e del prof. Lariccia, che hanno affrontato la tematica dal punto di vista costituzionale dai fronti opposti ma al contempo convergenti - della Chiesa e dello Stato - il volume prosegue analizzando le questioni ancora aperte di maggiore attualità e cogenza, quali: la delibazione delle sentenze canoniche di nullità matrimoniale (Moneta), l'educazione cattlica nelle scuole (Dalla Torre), gli edifici di culto (Berlingò), gli enti ecclesiastici (Marano), l'8 x mille (Sarais) e le responsabilità penali (Eusebi). Il saggio si conclude infine con una rassegna della giurisprudenza statale più recente in materie di competenza o interesse concordatario (Canonico).
In questa seconda edizione riveduta e ampliata, l'autore illustra le competenze e la metodologia del quotidiano impegno del Dicastero, il modo corretto di ricorrere ad esso e, allo scopo di facilitare i confessori e i direttori spirituali, riproduce alcuni modelli di lettere per rivolgersi a questo Tribunale "sui generis".
L'intreccio tra la concezione della Chiesa e il diritto canonico costituisce, da tempo, una delle problematiche più rilevanti ma anche tra le meno trattate sotto il profilo scientifico e pastorale. Questo volume ricostruisce le premesse sei-settecentesche, in specie gianseniste, delle dottrine ecclesiologiche e delle teorie dei diritti dei fedeli che hanno anticipato il codice canonico del 1983, per poi esaminare alcune questioni dottrinali attuali come la tensione tra modelli di Chiesa e struttura giuridica, tra ordine e giurisdizione nella rinuncia di papa Ratzinger, tra contratto e sacramento nel matrimonio canonico.
La Chiesa vive oggi una stagione animata da forti attese e da un diffuso anelito alla riforma di molti aspetti dei suoi costumi e delle sue istituzioni.
Il Vaticano II, nello spirito e nel dettato, è stato già un imponente evento riformatore, che ha trasformato il modo cattolico di pensare e di vedere il mondo, producendo vistosi cambiamenti nella liturgia, nella spiritualità, nel rilievo dato alla parola di Dio e nella maturazione della coscienza del ruolo dei laici. Debole, per non dire quasi nulla, è stata invece l'attuazione del Concilio per quel che riguarda le strutture portanti dell'istituzione ecclesiastica. Due casi sono evidenti: la mancata attivazione della collegialità episcopale e l'assenza degli strumenti giuridici capaci di sostenere un ruolo attivamente responsabile del popolo di Dio nel governo della Chiesa.
"Introduzione alle scienze giuridiche e formazione giuridico-pastorale" nasce con l'intento di fornire un'adeguata e necessaria conoscenza del diritto, della sua evoluzione e delle sue implicazioni con gli altri rilevanti fattori sociali ed offrire al tempo stesso un valido strumento per la formazione giuridico-pastorale. L'opera è divisa in due parti, una prima parte volta a fornire gli strumenti e le chiavi di lettura necessarie per comprendere il complesso mondo del diritto: stato di diritto, concetto di giustizia, costituzionalismo, diritto naturale e positivismo giuridico, pluralismo sociale e pluralismo giuridico, la teoria della giustizia tra moderno e postmoderno. Una formazione soprattutto in ambito pastorale che voglia essere coerente ed efficiente non può sottrarsi dall'approfondire alcune tematiche, come il diritto di famiglia o la normativa in materia di immigrazione, ed è questo il motivo ispiratore della seconda parte. Vengono, tra gli altri, trattati temi come: il diritto di famiglia nel contesto internazionale ed europeo, in chiave comparatistica e con l'accento sui diversi cambiamenti e modelli odierni; la normativa in materia di ricongiungimento familiare; la complessa normativa in materia d'immigrazione in un quadro di riferimento internazionale ed europeo.
Il presente lavoro affronta il tema della difformità del criterio di giudizio interna al Tribunale risalendo alle sue radici di natura antropologica, mostrando altresì in positivo come il Giudice non possa pervenire a giudicare il matrimonio in casu se non in nome di un'evidenza personale in merito. Perciò in forza di un'esperienza.
Il 22 volume (undicesimo della nuova serie) della pubblicazione periodica del Tribunale della Sacra Rota Romana.
Questo volume contiene gli interventi presentati al V Corso di Aggiornamento in Diritto Matrimoniale e Processuale Canonico, organizzato dalla Facoltà di Diritto Canonico nel mese di settembre 2013. Come nelle precedenti edizioni, sono state affrontate diverse questioni che presentavano novità o approfondimenti relativi al processo di dichiarazione della nullità del matrimonio e ad altri rilevanti settori di attività dei tribunali. Lo scopo dei corsi di aggiornamento è quello di assecondare l'indicazione dell'Istruzione Dignitas connubii: «Per svolgere con competenza l'incarico loro affidato, i giudici, i difensori del vincolo e i promotori di giustizia debbono aver cura di acquisire una conoscenza sempre più approfondita del diritto matrimoniale e processuale. Essi debbono particolarmente applicarsi allo studio della giurisprudenza della Rota Romana, poiché questa ha il compito di provvedere all'unità della giurisprudenza e di essere di aiuto, con le proprie sentenze, ai tribunali inferiori (cfr. Pastor Bonus, art. 126)» (art. 35 §§ 2 e 3). Nei mesi successivi alla celebrazione del Corso, la Chiesa nelle assemblee del Sinodo dei vescovi ha riflettuto sulle diverse sfide poste dalla pastorale matrimoniale, comprese quella della necessaria celerità dei processi di nullità, nonché della necessità di una migliore preparazione dei nubendi alla celebrazione del matrimonio. Questioni queste che ritroviamo anche nelle riflessioni contenute negli interventi di questo Corso. Hanno contribuito a questo volume con i loro scritti: Raymond Leo Burke, Antoni Stankiewicz, Carlos José Errázuriz, Miguel Ángel Ortiz, Joaquín Llobell, Héctor Franceschi, Montserrat Gas Aixendri, Massimo Mingardi, Paolo Bianchi, Davide Salvatori.
Tra gli strumenti giuridico-canonici tesi a regolamentare l’insegnamento accademico della teologia, figurano il mandatum del can 812 Codex Iuris Canonici 1983 e la missio canonica dell’art 27 § 1 della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana: istituti giuridici uguali o diversi? Attraverso una analisi del settore ordinamentale nei quali gli istituti sono inseriti, una disamina delle ricorrenze dei termini nei documenti conciliari e nella codificazione canonica ed un accostamento critico alla prassi attraverso la quale il mandatum e la missio canonica vengono conferiti o revocati, si giunge a sostenere la loro sostanziale identità, proponendo ipotesi de iure condendo.
La Chiesa cattolica sta vivendo una stagione di profonde riforme interne che investono settori molto delicati della sua vita istituzionale. Uno degli aspetti più controversi riguarda la sua attività finanziaria, talvolta toccata da scandali avvolti da un'apparente impenetrabilità, e sono in molti a credere che tali questioni non siano del tutto estranee alla storica decisione di Benedetto XVI di abbandonare il soglio di Pietro. Senza accondiscendere a inutili dietrologie, questo libro muove da alcuni fatti nuovi che stanno cambiando il volto della Chiesa, la quale - in modo poco appariscente - sembra allontanarsi progressivamente dalla struttura concordataria stabilita nei Patti lateranensi del 1929 e confermata col Concordato del 1984. L'introduzione dell'euro, la riforma dello lor e del più ampio sistema economico e finanziario vaticano secondo i principi antiriciclaggio e antiterrorismo riconosciuti dalla comunità internazionale producono interrogativi nuovi, cui questo volume cerca di rispondere con un linguaggio accessibile, ma senza cedere a pericolose semplificazioni.
Il volume contiene gli atti presentati durante l'Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (1-3 ottobre 2014) dal tema: Compendio, Caritas in veritate, Evangelii gaudium. Le tematiche individuate riassumono i contenuti principali del 2014, anno che, per la Dottrina Sociale della Chiesa, risulta essere pieno di anniversari: "il decimo del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, il quinto dell'Enciclica sociale del Papa emerito Benedetto XVI, Caritas in veritate, e il primo all'Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco che, con il capitolo quarto, è venuta ad arricchire il magistero sociale pontificio".