Ininterrottamente nei secoli la Chiesa ha generato un complesso di beni, letterari e documentali, figurativi e architettonici, spesso artistici e liturgici insieme, che in epoca recente sono stati denominati beni culturali. Questi hanno per la Chiesa un valore strumentale attuale – vengono infatti utilizzati per la liturgia, l’annuncio della Parola e le opere di carità –; tuttavia, in quanto espressione di cultura, appartengono al patrimonio di tutta la nazione italiana e, per volontà della Chiesa stessa, sono a disposizione di chiunque intenda goderne e visitarli a scopo di studio, ricerca, turismo o contemplazione. Ne deriva che i beni culturali ecclesiali sono oggetto, da parte di Chiesa e Stato, di interessi diversi e tra loro connessi: interessi che in una società secolarizzata devono essere armonizzati per favorire, anche attraverso l’ordinamento canonico e l’ordinamento civile, la tutela e la valorizzazione del ricco patrimonio esistente. Si tratta di un impegno che richiede fattiva e sincera collaborazione tra le comunità cristiane e gli enti pubblici, secondo i principi e i valori della Costituzione.
Lo studio presenta una ricostruzione, giuridicamente rigorosa e libera da polemiche, dei rapporti tra Chiesa e Stato in ordine a tali beni.
Note sull’autore
Carlo Azzimonti, sacerdote diocesano, è nato nel 1960 a Milano ove si è laureato in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha compiuto gli studi teologici nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione del Seminario Arcivescovile di Milano. Si è perfezionato in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma dove ha presentato e difeso una tesi ad doctoratum sulla disciplina dei beni culturali ecclesiali nell’ordinamento canonico e nella legislazione concordataria italiana. La tesi, rielaborata e aggiornata, costituisce l’oggetto della presente ricerca. Attualmente è collaboratore dell’ufficio Avvocatura della Curia di Milano e scrive su riviste specializzate di settore.
Sommario: L'amore coniugale e il consenso matrimoniale; Il "bonum coniugum" nella dogmatica matrimoniale canonica; La sessualità in diritto canonico; Transessualismo e diritto matrimoniale canonico; Intelletto e volontà nel consenso matrimoniale canonico: nuove prospettive giurisprudenziali sul rapporto intelletto-volontà?; La tutela della libertà dei nubenti nel codice di diritto canonico; Dialogo e collaborazione tra giudici e periti nelle cause di nullità di matrimonio; L'uomo "debole" contemporaneo di fronte al matrimonio; Matrimonio tra diritto e realtà; Problematiche di diritto canonico in relazione all'AIDS.
Una trattazione di ampio respiro sul Magistero della Chiesa nel diritto canonico.
Un manuale, sintetico ma completo, concernente la disciplina sanzionatoria attualmente vigente nella Chiesa latina. Per la sua finalità didattica non si limita all’esposizione dei canoni in materia, ma affronta innanzitutto il senso del disciplina penale nella Chiesa, comunità di fede e di carità, soffermandosi in particolare sul perché lo strumento penale, lungi dall’essere estraneo al mistero della Chiesa, partecipi pienamente della sua finalità salvifica sia proteggendo l’identità del Popolo di Dio così come è stata voluta da Gesù Cristo, sia tutelando i fedeli da comportamenti che turbano profondamente la comunione ecclesiale fondata sulla carità e sulla giustizia.
Dopo un’ampia premessa di carattere metodologico e storico, il volume prende in esame la normativa vigente sia nel suo aspetto sostanziale che processuale, in modo da offrire una panoramica completa.
Il libro intende favorire un'adeguata traduzione del nuovo Codice nella vita delle comunita cristiane.
A norma del canone 1061 § 1 del Codice di Diritto Canonico vigente, si richiede che l'atto consumativo del matrimonio sia compiuto dai coniugi modo humano. Il lavoro è diviso in tre parti: la prima riguarda il metus; la seconda prende in esame il concetto di consummatio coniugii; la terza parte considera gli elementi intellettivi e volitivi necessari e sufficienti per una copula consumativa e vengono posti in relazione il metus con la consummatio coniugii. Lo studio offre una soluzione alla questione inerente il metus incusso da un coniuge all'altro al fine di giungere alla consumazione del matrimonio.
Oggi si parla di diritti. Anche la Chiesa, soprattutto dal Concilio Vaticano II in poi, ne parla, sia di quelli umani in generale che di quelli dei cristiani in particolare: diritti da rispettare fuori dalla Chiesa, ma anche dentro.
Nel rapporto, non sempre facile, tra semplici fedeli ed Autorità ecclesiastica (vescovi e superiori religiosi), interviene la disciplina canonica che contiene molte norme a tutela dei diritti dei cristiani. Questo libro cerca di illustrarle, descrivendo in particolare il procedimento che si svolge davanti al Tribunale romano della Segnatura apostolica (chiamato "processo contenzioso amministrativo") e che decide del ricorso presentato da un fedele contro la decisione di un superiore ecclesiastico.
Un testo per tutti quelli che vogliono conoscere un aspetto poco noto della vita della Chiesa.
Sergio Felice Aumenta è nato in Ancona nel 1956.
E' stato alunno dell'Almo Collegio Capranica in Roma ed è sacerdote diocesano dal 1985.
Si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Pavia, discutendo una tesi in Diritto canonico (1980).
Ha conseguito il Baccellierato in S. Teologia nel Pontificio Ateneo Antoniano (1984), il Dottorato in Iure Canonico presso la Pontifica Università Lateranense (1997) e l'avvocatura Rotale (1998).
Attualmente collabora in qualità di giudice nel Tribunale Ecclesiastico Piemontese ed è parrocco di Villafranca d'Asti.
Il presente volume contiene gli studi pubblicati nei fascicoli n. 2 e 3 di Periodica De Re Canonica del 1998 circa l'errore e la simulazione nel matrimonio canonico. Il volume riproduce la numerazione delle pagine di Periodica nalle parte superiore mentre ha una numerazione propria al fondo della pagina.