All'interno del presente volume sono raccolti i materiali, e il testo base, che hanno guidato la preparazione del 51º Congresso Eucaristico Internazionale di Cebu (Filippine) che approfondisce il tema tratto dalla lettera di Paolo ai Colossesi (1,27): "Cristo in voi, speranza della gloria". Come appare ben tracciato nell'Introduzione al volume: il Congresso si assume l'impegno di far lievitare quegli enzimi di dialogo, di riconciliazione, di pace e di futuro di cui l'Asia è assetata attraverso l'unica vera forza che la Chiesa possiede: l'Eucaristia. In essa, i battezzati e i popoli del continente, possono trovare l'icona della presenza della Chiesa e dei cristiani nel mondo. L'Eucaristia nella Chiesa diventa incarnazione - Cristo rimane in mezzo a noi e orienta la nostra storia verso il Regno assumendo forma e sapore di un pezzo di pane e di un sorso di vino - e preghiera - pane e vino vengono trasformati e diventano segno efficace del futuro del mondo destinato a sintetizzarsi in Cristo - al fine di trasformare il cuore dei credenti perché gettino nel capo del mondo il germe della speranza in una nuova umanità. Alla luce di un pianeta profondamente segnato dai processi di globalizzazione, i problemi non possono essere lasciati alla logica di un mercato che genera egoismi e divisioni sociali. La globalizzazione va orientata ad una maggiore comprensione tra popoli, a servire la pace, lo sviluppo, la promozione dei diritti umani, l'equa distribuzione dei beni della terra...
Sul Messale, frutto del Vaticano II, molto è stato scritto e molto ancora probabilmente se ne dovrà scrivere in futuro perché le ricchezze in esso racchiuse non possono essere recepite nell'arco di una generazione. Siamo in un momento di lento e progressivo passaggio, viviamo cioè in un periodo in cui alla generazione che ha vissuto il Concilio segue la generazione che inizia a vedere quella realtà con gli occhi distaccati di chi non ha vissuto l'esaltante esperienza conciliare e conosciuto il travaglio della riforma liturgica, ma ben attenti a coglierne il senso e il valore. I contributi del presente volume di Mons. Maurizio Barba, studi generali e approfondimenti particolari sulle novità introdotte nella edizione emendata del Messale Romano di Paolo VI, hanno il pregio di illuminare il senso teologico-liturgico delle innovazioni introdotte rispetto alla precedente edizione, sviluppato con attenzione, discrezione e amore in riferimento al mistero celebrato per ritus et preces.
Uno dei temi che emergono quando si considera la teologia della liturgia delle ore è la sua qualità sacramentale. La teologia liturgica del XX secolo ha approfondito il rapporto fra la preghiera comunitaria della Chiesa e il mistero pasquale.
L'interpretazione razionalistica del mito, operata dall'illuminismo greco, segnò l'evoluzione occidentale e produsse una ferita nella cultura occidentale non ancora rimarginata. Vernant è lapidario: "Fra mythos e logos la distanza è ormai tale che non c'è più comunicazione; il dialogo è impossibile, la rottura compiuta". L'inesorabile estenuazione del mito sotto i colpi della indagine storico-critica attualmente è meno solida e sembra vacillare perché anche noi occidentali non siamo immuni dal "mito del dato", che si radica nella stessa ragion critica. Ogni verità infatti è sempre una credenza di verità, resa plausibile dal suo contesto culturale e dall'uso. Più che di verità finale e unica bisogna parlare di "programmi di verità" determinati dall'ambiente sociale. L'errore più frequente nel leggere i miti è decontestualizzarli e inserirli in un altro mondo mitologico. Ogni mitologia promana da un immaginario collettivo contestualizzato: i Greci antichi dal loro, noi dal nostro, per cui non si può demitizzare la cosmologia greca o biblica a partire dalla cosmologia scientifica galileiana. Non è solo un errore di prospettiva, ma va a interferire con la produzione della conoscenza, che è sempre una mitologizzazione, fosse anche dettata dal metodo scientifico induttivo. Questa acquisizione è rivoluzionaria e stenta a farsi strada nell'epistemologia neo-positivista sempre in auge...
Terzo volume che raccoglie riflessioni sui Vangeli della Domenica per l 'Anno C secondo il Rito Romano, rivolti a chi ha voglia di smuffire un po’ la sua fede e di lasciarsi stupire dal volto inedito di Dio rivelato da Gesù, il Rabbì di Nazareth. Lo stile quotidiano e brillante del giovane autore lo ha già reso molto noto nel web.
È un libro per giovani e meno giovani, per chi vuole riflessioni fresche che guidino nella comprensione dei Vangeli della Domenica. Le meditazioni si riferiscono ai brani evangelici delle Domeniche secondo il calendario liturgico romano. Lo stile quotidiano e brillante del giovane autore lo ha già reso molto noto nel web, tanto che i suoi commenti sono scaricabili e possono essere ricevuti via e-mail dai fedeli. Questo libro li raccoglie e li rende agibili e consultabili da tutti. Prefazione di Bruno Maggioni.
L'edizione di questo testo liturgico, proveniente da Bova, non solo arricchirà il mondo scientifico, ma saprà certamente essere un nuovo ponte di incontro tra la terra di Calabria e il Patriarcato Ecumenico. Inoltre, la commemorazione di santi italo-greci presenti nell'opera, offrirà nuovi spunti per collegare la preghiera incessante che questi santi presentano davanti all'Altare di Dio, affinché si compia la Sua volontà, che "tutti siano uno", con la preghiera dei santi nell'Oriente cristiano e ovunque nel mondo, nel glorificare Dio, "con una sola bocca e un sol cuore".
Il presente volume offre uno spunto riflessivo sul tempo, sulla sua importanza e sui ritmi del settimo giorno. Mons. Liberto, con questo libro, offre un provvidenziale antidoto alla dissipazione intellettuale e morale del nostro tempo.
Ogni volta che la Chiesa celebra i sacramenti rende viva e presente la misericordia di Dio Padre che agisce attraverso il Figlio; è proprio da questa consapevolezza che nasce il presente volume che aiuta a valorizzare l’Anno liturgico nel contesto del Giubileo della Misericordia, poiché come afferma papa Francesco: «Abbiamo bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza». Ma cosa vuol dire contemplare la misericordia se non vederla impressa nel volto di Cristo che è vivo e realmente presente nel mistero della Santa Eucaristia?
Preghiera e rito, due momenti della stessa esperienza di fede, due espressioni correlate anche se con caratteristiche distinte. A partire da questo presupposto il volume corre sul filo rosso di un'analisi attenta e dettagliata delle dimensioni che spettano a questi due momenti: la preghiera personale, la preghiera degli inni antichi delle religioni, la preghiera spontanea, la preghiera come sostrato della nostra vita religiosa vissuta in pienezza e la preghiera rituale e liturgica, "fatta insieme", "cantata coralmente". Un libro che approfondisce, studia, esalta tale preghiera come vibrazione spirituale, come una melodia dalle innumerevoli variazioni. Le varie forme di preghiera sono messe a confronto e fatte dialogare mostrando come l'una si ritrova nell'altra in un crescendo reciproco di vissuto religioso sapientemente svelato dagli autori.
Perché si canta durante l'offertorio? Cosa dice il celebrante sottovoce quando si inchina? Perché trasformare un sacrificio d'amore (in croce) in una tavolata? A queste e altre domande rispondono le pagine del libro, che si rivolge a catechisti, animatori, operatori parrocchiali ma anche a semplici fedeli desiderosi di comprendere meglio i tanti significati del rito eucaristico. Mettendo insieme preparazione teologica e passione liturgica, profondità e umorismo, l'autrice svela la ricchezza millenaria della Messa e favorisce, con piccoli ma preziosi suggerimenti concreti, una partecipazione più consapevole e attiva all'appuntamento domenicale.
Comune ai cristiani di tutte le chiese, il battesimo - come l'eucarestia unisce e al contempo divide la cristianità: a partire da un'articolata indagine storica, Paolo Ricca riflette sui diversi argomenti teologici legati al tema e cerca di collocarlo in un orizzonte ecumenico, indicando, inoltre, in che modo potrebbe unire tutti i credenti in Cristo.
Per definizione religiosa "servizio di culto che si deve a Dio", la liturgia è ed è stata generalmente associata alla figura sacerdotale. Il Concilio Vaticano II tuttavia, superando certe restrizioni, tiene fortemente unito Cristo Sacerdote a tutto il suo corpo che è la Chiesa. Le riflessioni di questo libro sono il frutto maturo di un sacerdozio ministeriale, gioiosamente (ri)scoperto come servizio a Dio passante per il prossimo, offerte per l'esercizio di una missione che abbraccia tutti i cristiani.