"Con acqua viva" è la pubblicazione bimestrale che rende facile la recita della liturgia delle ore, la preghiera più importante dopo la santa Messa che santifica i diversi momenti della giornata. Per ogni giorno, alla data corrispondente, sono riportate le lodi (preghiera del mattino), l'ora sesta (preghiera di mezzogiorno) e i vespri (preghiera della sera). Viene riportata anche la compieta (da recitarsi prima del riposo notturno) per ogni giorno della settimana. Dal bimestre marzo-aprile 2023 è stato inserito l'Ufficio delle letture in ogni domenica e, in occasione delle feste e delle solennità basterà inquadrare il QR code presente nel libro per avere a disposizione l'Ufficio delle letture sullo smartphone, sul tablet o sul pc. Ciò che rende questo volume unico è il fatto che, per ogni momento di preghiera, si trovano tutte le parti che servono disposte in successione. Pregare la liturgia delle ore non è mai stato così facile!
In questa nuova raccolta il M° Fabio Massimillo celebra i divini misteri della liturgia, evento sfolgorante nato dalla Risurrezione di Cristo. Nel brano di apertura, tratto dal Salmo 122, l'antico canto dei pellegrini radunati per salire a Gerusalemme diventa canto d'ingresso dei fedeli di oggi, che, attraverso la celebrazione eucaristica, entrano nella Città santa, dove incontreranno la luce dell'Agnello vittorioso. Dopo aver celebrato la messa, ciascun discepolo è chiamato - come i primi apostoli - ad affermare "Abbiamo visto il Signore": è il canto sull'esperienza di vita della chiesa durante la messa, "vedere" con gli occhi della fede, "gustare" con il cuore la sua carità nella comunione con i fratelli. Chiude la raccolta il brano Canterò per te, composto da alcune citazioni di salmi festosi, una sorta di danza gioiosa del cuore, perché l'incontro con Dio avvenuto nella Parola e nel Pane ha inciso in modo determinante nella vita.
La preghiera del Rosario permette di contemplare tutti gli avvenimenti della vita di Gesù, con gli occhi della Madre di Dio e, grazie a lei, con la forza dello Spirito Santo, incoraggia l'orante a credere sempre di più che la preghiera è la sola cosa necessaria per alimentare la vita del credente. È ciò che santa Bernardette ha vissuto sgranando la sua corona in quella mattina dell'11 febbraio 1858 e nei giorni seguenti, durante i suoi incontri con l'Immacolata. L'auspicio di questo strumento liturgico è che ciascuno, personalmente o in comunità, riprenda il Rosario tra le mani, per riconfermare il proprio "sì" al Signore, insieme a Maria, e di porsi al suo seguito per diventare portatori di luce là dove ci sono le tenebre della malattia, della sofferenza e di ogni forma di male. Presentazione di Alberto Maggi.
Il cammino quaresimale ci invita a contemplare la croce di Cristo come la Parola definitiva che Dio ha offerto al mondo affinché esso viva e viva in eterno. È una Parola che riguarda ogni uomo.
Sei schemi di Via Crucis alla luce di “Evangelii Gaudium” per ogni settimana di Quaresima:
1. La Croce una Parola che ci precede
2. La Croce una Parola “in uscita”
3. La Croce una Parola per gli ultimi
4. La Croce una Parola che intercede nei conflitti
5. La Croce una Parola che consola e perdona
6. La Croce una Parola che attira tutti a sé.
Se diciamo semplicemente passo dopo passo, il nostro pensiero corre subito a chi cammina lentamente o speditamente. Se parliamo, invece, di passi in salita, il nostro pensiero va a chi con gli scarponi procede sui sentieri di montagna e con fatica raggiunge la meta. La salita di Gesù al Calvario non è assimilabile né al cammino in pianura, né a quello dello scalatore, esperto o amatoriale che sia. La salita di Gesù è un impegno di cui Lui si è caricato per ciascuno di noi. Un protagonista umiliato e nello stesso tempo impegnato a salvare tutti costruendo una comunità di pace e un mondo di fratelli e sorelle che in prima persona, sebbene con i loro limiti, sono invitati a realizzare qualcosa di "indispensabile" per l'umanità: la PACE. Vogliamo anche noi percorrere con il Cristo la via del Calvario con l'aiuto di veri testimoni della pace. Uomini e donne che hanno creduto che la guerra non solo è un'avventura senza ritorno, ma soprattutto è una tragedia che provoca solo fame e distruzione. Vogliamo credere che questa via crucis non sia un percorso devozionale, ma una vera pro-vocazione. Gesù non è salito invano oltre duemila anni fa. È salito per costruire un mondo di pace che oggi chiede a ciascuno di noi di concretizzare diventando costruttori di una società di fratelli e sorelle che si amano piuttosto che continuare a distruggersi. Buon cammino
Le Omelie contro i pauliciani del monaco Pietro Siculo, redatte negli ultimi decenni del IX secolo, rappresentano gli unici testi superstiti di un progetto originale composto da sei testi. Desideroso di mettere in guardia i propri lettori dalla diffusione nei territori dell'Impero d'Oriente dell'eresia cristianodualista dei pauliciani, considerati eredi degli antichi manichei, l'autore offre un'attenta disamina di tre capisaldi della loro dottrina: il dualismo radicale, il rigetto della verginità di Maria e del suo ruolo di Madre di Dio, la negazione dell'eucaristia. Basandosi sull'analisi di alcuni passi scelti tratti dalle Scritture, attingendo alla tradizione antiereticale cristiana dei primi secoli e alla riflessione patristica d'argomento antimanicheo, Pietro Siculo, con uno stile sobrio e tuttavia ricercato, si impegna a confutare i più controversi assunti teologico-dottrinali dei propri avversari offrendo strumenti utili per controbatterne gli insegnamenti.
L'esercizio spirituale della Via Crucis costituisce una delle tappe caratterizzanti del cammino ecclesiale nel tempo forte della Quaresima. In questa particolare proposta, per ognuna delle quattordici stazioni tradizionali, risuonano la proclamazione della Parola di Dio, la preghiera dei salmi e l'esperienza di fede di diversi autori spirituali. La via della Croce diventa così lo spazio in cui la polifonia delle voci racconta l'unico mistero della nostra salvezza.
Tra(s)guardi di speranza è il sussidio dell’Azione Cattolica dei Ragazzi dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni e ai loro genitori per vivere insieme il Tempo di Quaresima. Ogni domenica di Quaresima i bambini sono accompagnati da Giovanni e Maria Maddalena alla scoperta della storia di Gesù. Attraverso simpatiche illustrazioni conosceranno alcuni passaggi della sua vita insieme ai discepoli, fino alla sua morte e risurrezione. "Per i genitori" è uno spazio dedicato alle famiglie, che offre suggerimenti e proposte sulla storia di Gesù per vivere insieme il cammino di questo tempo.
Il tempo liturgico della Quaresima conduce la Chiesa e ogni credente a «tornare al Signore con tutto il cuore» (Gl 2,12). Le cinque celebrazioni penitenziali comunitarie conducono i "Figli amati dal Padre" a tornare al cuore di Dio: la sua misericordia. Le pagine più intense del Vangelo dove Gesù, negli incontri o nelle parabole, sconvolge con le sue parole, i suoi segni e i suoi gesti, vengono proposte a chi si immergerà in queste proposte di liturgie penitenziali. Gli schemi di celebrazione aiutano a far fare memoria dell'agire misericordioso di Dio verso chi lo accoglie e prevedono anche il momento delle confessioni individuali con il seguente ringraziamento per il sacramento celebrato. Il sussidio permette alle realtà ecclesiali di celebrare la riconciliazione non solo nella forma individuale, ma in forma comunitaria.
Le celebrazioni seguono il percorso battesimale che caratterizza la Quaresima dell'anno A del ciclo liturgico. Ogni proposta celebrativa nasce dall'incontro del Signore con l'uomo, un incontro fatto innanzitutto di sguardi che si incrociano, che rivelano, che svelano, che salvano. Sguardi che permettono ai nostri occhi di aprirsi a una novità di vita, che permettono al nostro essere di riconoscersi e sentirsi amati in quello che si è e in quello che si vive. In questo cammino di conversione, Maria è la guida. I suoi atteggiamenti, le sue parole, la sua esperienza ci aiutano a comprendere che la conversione non è un percorso penitenziale, ma la scoperta di un Dio che ci guarda con occhi di Padre e ci accompagna con la sua Parola di vita.
La liturgia del Venerdì santo In passione Domini è il primo dei due grandi fuochi del Triduo pasquale. Dopo la celebrazione In Cena Domini, che apre il percorso dei tre giorni santi, fornendo l'"interpretazione" che Gesù stesso ha fornito dei fatti che caratterizzeranno la sua passione, morte e risurrezione, si entra nel cuore del Triduo, con la celebrazione del "primo atto" della grande narrazione della "Pasqua" di Gesù. Quattro "parole", che ricaviamo dalla struttura della liturgia del Venerdì santo, aiutano a entrare nel mistero celebrato dalla Chiesa in questo giorno: ascolto, intercessione, adorazione e comunione. Dalla storia impariamo come la tradizione liturgica sia arrivata al rito che noi oggi conosciamo, per comprendere il senso dei suoi passaggi principali.
Il Sabato Santo è un giorno particolare, quasi "sospeso", avvolto di silenzio, in un tempo di attesa e di preparazione della gioia pasquale, scandito dalla celebrazione della Liturgia delle Ore, dall'alba al tramonto. La riforma liturgica della Settimana santa, avviata da Pio XII e portata a compimento dopo il Concilio Vaticano II, ha restituito alla Chiesa questo giorno, come sosta presso il sepolcro del Signore addormentato nella morte. In questo giorno, in cui silenziosamente si prepara nella terra il germinare nuovo della vita risorta, la Chiesa guarda a Maria, donna del silenzio, del pianto, della consolazione e della speranza, la Madre della Pietà, figura dell'attesa di una primavera pasquale che non sfiorirà più.