Raccolta di meditazioni di Giovanni Paolo II sui Salmi e Cantici della Liturgia dei Vespri, riprese da Benedetto XVI nel corso della Prima Udienza Generale. Il presente volume raccoglie le meditazioni di Giovanni Paolo II sui Salmi e Cantici della Liturgia dei Vespri, da lui pronunciate durante la catechesi all'Udienza generale dall'8 ottobre 2003 al 26 gennaio 2005. Il suo successore Benedetto XVI, in occasione della prima Udienza generale, ha voluto riprenderle proprio da dove si erano interrotte", proponendole nel consueto incontro del mercoledi dal 4 maggio 2005 al 15 febbraio 2006. Questa raccolta, pertanto, fa seguito e completa la precedente pubblicazione, che contiene la catechesi dedicata alle Lodi. "
"Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino" (Is 55,6). Ma dove si fa trovare il Signore? Quando è vicino? Qual è la sua "casa"? La liturgia è la risposta a queste domande: un complesso di riti, di gesti, di parole fondate sulla Parola di Dio, di atteggiamenti, di pensieri, di ruoli diversi che ci fanno entrare nel Mistero.La liturgia si fa, non la si descrive. Ma per "farla" occorre conoscere: il significato profondo di ogni rito, di ogni gesto, di ogni parola, di ogni atteggiamento, di ogni pensiero, di ogni ruolo, poiché è la "sacra rappresentazione" dell'infinita storia d'amore di Gesù, il Cristo di Dio, per l'umanità. Questo lo scopo, allora, di questa piccola opera scritta a più mani, una "scuola", se vogliamo, che vuole introdurre ciascun battezzato alla comprensione di quei significati. Non è un testo per specialisti, ma un vademecum per chi desidera davvero invocare il Signore mentre è vicino. Un testo, soprattutto, per avvicinarsi a quell'abisso di gioia che è l'Eucaristia e tuffarsi in esso, per gustarne tutto il sapore del Paradiso.
Fondatrice di un monastero di clausura e di un istituto di vita attiva, Madre Maria degli Angeli ha lasciato alle sue figlie e consorelle carmelitane questo "testamento spirituale" grazie al quale oggi anche noi possiamo conoscere la sua spiritualità, il suo metodo educativo, la sua vita di preghiera costante, sempre nascosta sotto un velo di umiltà e modestia.