La collana si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un commentario di taglio scientifico ai documenti del Concilio Vaticano II, in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione dell'Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l’Associazione teologi italiani, l’opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche.
Il volume 8 presenta e commenta la costituzione pastorale Gaudium et spes in cui si profila il volto di una Chiesa immersa nella storia, capace di donare e ricevere da essa e, proprio per questo, in grado di assumere le grandi sfide che vengono dalla modernità: sul piano della visione dell'uomo, della sua storicità e del suo destino, del rapporto con gli Stati e la società civile, con la cultura, con l'economia, con lo sviluppo scientifico e tecnico, con la ricerca – insieme a tutti gli uomini di buona volontà – di una convivenza pacifica tra i popoli.
Attraverso uno studio scientifico, il volume ricostruisce l'iter travagliato della Costituzione e offre un commento puntuale a ogni numero del documento. Si potrà così scoprire che se alcune questioni risentono del tempo in cui fu scritto il documento, altre risultano invece di sorprendente attualità.
Sommario
Sigle. Introduzione generale. I. Gaudium et spes. Introduzione: nel conflitto delle interpretazioni (F. Scanziani). I. «Il processo è il risultato»: la complessa genesi del testo. 1. Fase zero: la «preistoria» del testo. 2. Una travagliata gestazione: alla ricerca di una strada. 3. Fase conciliare: il dibattito in aula. II. Snodi teologici: idee portanti del documento, loro ricezione ed ermeneutica. 1. Una rivoluzione copernicana: il complesso rapporto Chiesa-mondo. 2. La questione antropologica: l’uomo «cardine» della costituzione. 3. La via della «mediazione antropologica»: un modello di dottrina sociale. 4. La pastoralità: la singolarità della costituzione. 5. I segni dei tempi: un discernimento ecclesiale. 6. Fonti e metodo teologico. III. Gaudium et spes: chiusura del concilio o apertura? IV. Bibliografia. COMMENTO. Proemio (G. Ancona). Esposizione introduttiva. La condizione dell’uomo nel mondo contemporaneo (S. Morra). PARTE I. La Chiesa e la vocazione dell’uomo (G. Ancona). 1. La dignità della persona umana. 2. La comunità degli uomini. 3. L’attività umana nell’universo. 4. La missione della Chiesa nel mondo contemporaneo. PARTE II. Alcuni problemi più urgenti. Proemio (M. Aliotta). 1. Dignità del matrimonio e della famiglia (M. Aliotta). 2. La promozione del progresso della cultura (R. Battocchio). 3. Vita economico-sociale (G. Quaranta). 4. La vita della comunità politica (G. Quaranta). 5. De pace fovenda et de communitate gentium promovenda (G. Mazzillo). Conclusione (N. Toschi Vespasiani). Profili bio-bibliografici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Serena Noceti è docente stabile ordinario di Teologia sistematica all’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Galantini» di Firenze e tiene corsi alla Facoltà teologica dell’Italia centrale. Socia fondatrice del Coordinamento Teologhe Italiane, è stata vicepresidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Roberto Repole è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino e al biennio di specializzazione in Teologia morale sociale della Regione ecclesiastica Piemontese. È presidente dell’Associazione Teologica Italiana.
Maurizio Aliottaè docente di Teologia Sistematica allo Studio Teologico San Paolo di Catania, di cui è preside.
Giovanni Ancona è docente di Teologia sistematica alla Pontificia Università Urbaniana.
Riccardo Battocchio è docente di Teologia Sistematica nella Facoltà Teologica del Triveneto.
Giovanni Mazzillo è docente emerito di Teologia Fondamentale ed Ecclesiologia all’Istituto Teologico Calabro S. Pio X.
Stella Morra è docente di Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana.
Giuseppe Quaranta è docente di Teologia Morale nella Facoltà Teologica del Triveneto.
Francesco Scanziani è docente di Teologia sistematica alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
La dottrina dell'indissolubilità del matrimonio, la possibilità per i divorziati risposati di accedere ai sacramenti, la posizione della Chiesa nei confronti degli omosessuali sono alcuni dei punti caldi affrontati dall'Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi sulla famiglia.
I documenti di questo appuntamento ecclesiale, che si e segnalato all'opinione pubblica anche per le novità di metodo e la franchezza del dibattito, riflettono i testi del magistero, ma anche la sensibilità di Papa Francesco, fiducioso che la Chi~sa sia in grado di superare lo «sguardo severo e legalista» sui problemi del mondo.
Questo VI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo è dedicato alla donna. Tutte le più grandi rivoluzioni nel costume, nella legislazione, nelle politiche sociali ed economiche, sono passate dalla rivoluzione della donna. Vita, sessualità, procreazione, famiglia stanno mutando mediante un cambiamento nella concezione della donna, del suo ruolo sociale e, particolare, della visione del corpo femminile. Da un lato, nel mondo, persistono situazioni di forte arretratezza nella considerazione dei diritti della donna, dall'altro, nel mondo avanzato, le discussioni sulla parità di genere hanno ormai raggiunto la fase dell'indifferenza all'identità sessuata, dell'unisex o della post femminilità. La difficoltà a dare continuità alle generazioni, ad educare e a trasmettere i valori, compresa l'educazione religiosa, hanno a che fare con la rivoluzione della donna. Molte economie arcaiche si fondano sulla donna, molte società postmoderne hanno utilizzato la donna per andare oltre la donna. Se in alcuni Paesi poveri emerge il dramma dell'utero in affitto è anche perché in alcuni Paesi ricchi la procreazione e la famiglia sono stati stravolti.
In occasione del 25° anniversario della lettera apostolica Mulieris dignitatem di Giovanni Paolo II, il Pontificio Consiglio per i Laici ha ritenuto opportuno convocare un seminario di studio, tenutosi in Vaticano dal 10 al 13 ottobre 2013, per rilanciare la riflessione sulla tematica della donna nel mondo attuale. Punto di partenza del seminario è proprio una frase tratta dal paragrafo 30 della lettera apostolica "Dio affida l'essere umano alla donna". La presente pubblicazione, che si inserisce nella collana "Laici oggi" curata dal Pontificio Consiglio per i Laici, raccoglie appunto i contributi di tale seminario di studio e ha l'intento di valorizzare e approfondire gli insegnamenti della Chiesa scaturiti dalla lettera apostolica del papa polacco, che anche a 25 anni dal sua pubblicazione continua ad essere di grande attualità.
Nelle parrocchie e nelle diocesi sono sempre di più i sacerdoti che danno la comunione ai divorziati risposati, e lo stesso papa Francesco in una telefonata privata si è sbilanciato a favore dei sacramenti "a chi chiede solo accoglienza e misericordia". Anche i cattolici praticanti hanno candidamente dichiarato di essere lontani anni luce, nelle convinzioni e nella prassi quotidiana, dagli orientamenti del Catechismo della Chiesa Cattolica. In un reportage che documenta l'ufficialità e il "dietro le quinte" del Sinodo sulla famiglia, il vaticanista Ignazio Ingrao racconta tutto ciò che già si è mosso e si muoverà intorno ai nodi più spinosi. Un'inchiesta che svela i retroscena, gli schieramenti dei cardinali e dei vescovi, i meeting segreti, lo scontro fra progressisti e conservatori, le resistenze e i contrasti che papa Bergoglio deve affrontare nella sua politica di riforma che si prospetta foriera di grandi cambiamenti, paragonabili alla portata di un Concilio. Francesco non ha voluto tenere nascoste le divisioni e il dibattito interno, pubblicando i risultati della votazione sul documento finale. I paragrafi su divorziati risposati e omosessuali non sono passati e l'ala conservatrice appoggiata dall'esterno da Ruini ha dato battaglia, incalzando anche il papa emerito Benedetto XVI, che si è rifiutato di scendere in campo. Su sesso, amore e nuove famiglie i cattolici e la modernità continueranno a confrontarsi. Tra spaccature e colpi di scena, lo scontro è appena cominciato.
Sono trascorsi più di cinquant'anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, un evento che ha segnato profondamente la vita della Chiesa e il modo di intendere la sua identità e il suo rapporto con il mondo e la storia degli uomini. Nel solco tracciato da Giuseppe Lazzati, la Fondazione a lui intitolata ha inteso ripercorrere alcuni testi fondamentali del Vaticano II, per riscoprirne la viva attualità e trarne spunti per la missione ecclesiale nella contemporaneità. In particolare, lo sguardo è stato rivolto al ruolo del laicato nella vita della Chiesa e della "Città dell'uomo", al dialogo ecumenico e al dialogo con le altre religioni. "In una fase in cui taluni cercano di mettere in sordina o addirittura di cancellare le grandi acquisizioni conciliari, una Fondazione intitolata a Giuseppe Lazzati non poteva non tacere, non poteva passare sotto silenzio la ricorrenza. E soprattutto non poteva non sottolineare, da un lato il ruolo importante dei laici nella vita della Chiesa, dall'altro la necessità del dialogo con le altre religioni, in una fase di recrudescenza dei fondamentalismi." (dalla prefazione di Alfredo Canavero)
Dalla restaurazione compiuta dal Concilio Vaticano II fino ai giorni nostri il Diaconato ha percorso un lungo cammino nel quale è avvenuta una graduale presa di coscienza della sua identità e delle sue potenzialità. In questo testo l'autore prende in esame proprio lo sviluppo del ministero diaconale, analizzando le ragioni che ne hanno determinato il rinnovamento e le modalità che ne hanno caratterizzato la realizzazione. Con il Concilio infatti è iniziato per il Diaconato un vitale quanto faticoso percorso su due fronti: da un lato l'approfondimento normativo da parte della Santa Sede e delle Conferenze episcopali, dall'altro la presa di coscienza delle diverse comunità che gradualmente si preparano ad accogliere questo ministero.
Gli autori ripropongono l'appello del Santo Padre, presente nell'Enciclica Caritas in Veritate, per rivedere la trama socioeconomica del nostro sistema nell'ottica del bene comune. Emerge quanto le indicazioni del Santo Padre trovino effettivo riscontro nelle pratiche quotidiane dei dirigenti d'azienda e al tempo stesso quanto sia necessario evangelizzare e umanizzare la loro attività affinché non si perda in percorsi futili e autoreferenziali. Lo scopo degli autori è quello di proporre una visione di imprenditorialità il cui compito non sia creare solo una ricchezza economica, ma anche una ricchezza umana, sociale e culturale. La medizione umanistica appare dunque un valore fondamentale sia per la formazione alla leadership imprenditoriale, sia ocme prassi che valorizza la dimensione etica del mercato e dell'impresa.
L'Arcivescovo di Milano si rivolge a tutti i battezzati e a quanti vorranno accogliere le sue parole per proporre gli Orientamenti pastorali per il 2012-2013, Anno della fede, affinché ogni i cristiano continui ad "almentare" la propria fede domandando: "Credo; aiuta la mia incredulità" (Mc 9,24)."La fede cristiana è generata e alimentata dall'incontro con Gesù, verità vivente e personale: è risposta alla persuasiva bellezza del mistero più che esito di una ricerca inquieta, è fiducia nutrita dall'incontro con il Signore più che una scelta causata dalla sfiducia nelle risorse umane e da uno smarrimento che non trova altra via d'uscita. L'attrattiva di Colui che è stato innalzato (cfr. Gv 8,28), la luce offerta dalle sue parole (cfr. Gv 8,12), il dono dello Spirito (cfr. Gv 20,22), consentono ad ogni uomo e ad ogni donna di partecipare nella fede alla Vita divina. Coloro che accolgono il dono dello Spirito Santo sono liberi davvero (cfr. Gv 8,36). Veri figli nel Figlio possono chiamare Dio col nome di Padre (cfr. Gal 4,6). In questo contesto il Papa invita a vivere e ad approfondire la verità della fede, sostenuti dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica. Nell'Anno della fede le nostre comunità dovranno concentrarsi sull'essenziale: il rapporto con Gesù che consente l'accesso alla Comunione trinitaria e rende partecipi della Vita divina. Come ogni profonda relazione amorosa il dono della fede chiede i linguaggi della gratitudine.
Il volume, che si inserisce nella collana della L.E.V. dedicata alla conoscenza e all'approfondimento delle attività del Collegio Cardinalizio, raccoglie i discorsi più significativi pronunciati dal Cardinale Ennio Antonelli dal settembre del 2008, in qualità di Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia. In particolare il Porporato si sofferma, negli interventi qui riportati, su fondamentali tematiche incentrate sulla famiglia, da quelle religiose a quelle sociali e politiche, quali la missione educativa della famiglia nella società moderna, i matrimoni misti in Medio Oriente, la famiglia intesa come soggetto di evangelizzazione, l'impegno della Chiesa per i diritti dei minori, la famiglia e il futuro dell'Europa, il rapporto tra famiglia e impresa, considerate come cellule vitali per la società, l'importanza della Familiaris Consortio da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. Il volume fornisce dunque, attraverso un'autorevole voce della Chiesa cattolica, un ausilio che tutti i fedeli (sacerdoti e laici) possono utilizzare per affrontare argomenti spesso delicati e scottanti, rafforzando così il proprio senso di appartenenza alla famiglia.
Lo sviluppo umano integrale è la categoria, sintetica e prospettica, prescelta dalla prima enciclica sociale di Benedetto XVI per la tematizzare, per il XXI secolo, la Dottrina sociale della Chiesa intesa come Caritas in veritate in re sociali. In innovativa continuità col magistero conciliare, specialmente della Gaudium et spes, l’enciclica punta ad una teologia di questo sviluppo come irrinunciabile apporto specifico della fede cristiana alla costruzione di un mondo buono e giusto, nel rispetto convinto e convincente della consistenza propria di ogni realtà terrestre. L’acme di quest’apporto è il nuovo credito e il nuovo spazio richiesto, nell’economia e nella politica, in nome dell’essere e del vivere personale ed interpersonale di ogni uomo e dell’intera umanità. È qui il raccordo con l’ineludibile istanza etica, che assuma e svolga il progetto non un’etica qualsiasi, ma di una autentica “etica amica” della persona, naturalmente nella verità.