
«...una Chiesa che incontra dialogicamente il mondo contemporaneo, dialoga con il mondo contemporaneo, ma che incontra ogni giorno il Signore e dialoga con il Signore, e lascia entrare lo Spirito Santo che è il protagonista dell'evangelizzazione». Francesco Udienza generale del 22 marzo 2023 Città del Vaticano "Evangelizzare è servire la storia": non è uno slogan, è - innanzitutto - accoglienza e condivisione di una grande sfida per ogni comunità ecclesiale e, nello stesso tempo, un grande dono per tutti gli uomini di buona volontà che desiderano comprendere e vivere il cambiamento d'epoca.
Uno dei punti centrali dell'esortazione apostolica è la chiamata all'azione per affrontare le sfide ambientali e climatiche che minacciano il nostro mondo. Papa Francesco ci esorta a prendere sul serio il nostro ruolo di custodi della creazione e a lavorare insieme per preservare la bellezza e la diversità della Terra per le generazioni future. Ma "Laudate Deum" non si limita solo alle questioni ambientali. Affronta anche temi come la povertà, l'ingiustizia sociale, l'immigrazione e la pace nel mondo. Il Papa ci ricorda la nostra responsabilità nei confronti dei più vulnerabili nella società e ci incoraggia a lavorare per un mondo più equo e pacifico. Laudate Deum è un'opera che ci ricorda il nostro compito di custodi della creazione divina e ci spinge a lavorare per un mondo migliore per tutti. Siamo invitati a lodare Dio attraverso le nostre azioni quotidiane e a mettere in pratica i valori dell'amore, della giustizia e della solidarietà. È un messaggio di speranza e di impegno che ci unisce come comunità globale e ci incoraggia a costruire un futuro più luminoso per le generazioni a venire. L'Introduzione a questa edizione è scritta da Sr. Alessandra Smerilli, Figlia di Maria Ausiliatrice, professore ordinario di Economia Politica presso varie Università cattoliche e pontificie, è la prima donna ad essere stata nominata Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica. Prefazione del card. Raniero Cantalamessa, predicatore della casa pontificia. Introduzione di fra Carlos A. Trovarelli, ministro generale dei francescani conventuali. Postfazione di mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo.
Il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura, e noi, tutte e tutti noi, non stiamo ancora reagendo abbastanza. Papa Francesco parte da questa consapevolezza, a otto anni dalla pubblicazione della Laudato si', l'enciclica sulla cura della casa comune, per interpellare la coscienza di ogni donna e uomo di buona volontà sulle impellenti questioni legate alla crisi climatica. In gioco c'è molto, poiché l'impatto del cambiamento climatico avrà effetti diretti sulla vita delle persone, delle famiglie e delle nazioni. Quello che deve interpellare tutti è un «problema sociale globale, intimamente legato alla dignità della vita umana».
L'umanità è stanca dell'uso improprio della natura e il testo propone vie possibili per ridare alle giovani generazioni il diritto di ricevere un mondo bello e vivibile.
Questo ci investe di doveri nei confronti del Creato che abbiamo ricevuto dalle mani generose di Dio: prendersene cura significa avere un atteggiamento di ecologia umana, di dialogo e rispetto della natura.
A otto anni dalla pubblicazione della Lettera enciclica Laudato si', con l'esortazione apostolica Laudate deum Papa Francesco condivide nuovamente la preoccupazione per la cura della casa comune, sottolineando fortemente la scala globale del problema del cambiamento climatico e le implicazione legate alla dignità della vita umana. L'urgenza del problema del cambiamento climatico rimane quindi al centro dell'agenda di Francesco, che con questo nuovo testo completa le riflessioni e le informazioni raccolti negli anni dopo la pubblicazione della Laudato si'.
Mettiamo fine all'idea di un essere umano autonomo, onnipotente e illimitato Perché un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso. Sono queste le parole di chiusura dell'esortazione apostolica. Con questo documento, papa Francesco sfida la coscienza sociale a ricercare un nuovo rapporto tra uomo e ambiente; tocca l'equilibrio tra la natura con i suoi ritmi e la cultura con le sue idee e i suoi scenari sociali. Ogni volta che si separa la natura dalla cultura, le grandi civiltà si sgretolano e le paure prendono un volto nuovo nella storia.
Francesco ci dice che in concreto e nel piccolo occorre bonificare le moltissime aree inquinate: mari, fiumi, le falde acquifere, l'inquinamento dell’aria delle città, la "terra dei fuochi" e così via. Ma non c'è bonifica ambientale che non coinvolga le relazioni tra persone e Stati e un’idea di giustizia ispirata dai principi di uguaglianza e di solidarietà. E' da qui che parte l'esortazione. Un testo per smuovere le coscienze e le anime degli uomini.
Nella pubblicazione il testo dell'Esortazione Apostolica di Papa Francesco.
Esortazione Apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica
Il nuovo documento di papa Francesco sulla crisi climatica. Significativamente rivolto a tutte le persone di buona volontà, si pone in continuità con la Lettera Enciclica Laudato si' evidenziando, al contempo, l'urgenza di decisioni politiche strutturali e di carattere sovranazionale per far fronte al cambiamento climatico, questione ormai ineludibile e che non può essere liquidata con argomenti ideologici.
Anche questo volume dell'Annale "Parola e Tempo", come i precedenti, raccoglie i testi più pregevoli e significativi delle principali esperienze di studio, ricerca e confronto promosse dall'ISSR nel corso dell'ultimo anno accademico. La raccolta si conferma come strumento di conoscenza e formazione culturale, teologica e spirituale, ma anche di ricerca e confronto sulle scienze religiose (le scienze bibliche, teologiche, morali ...) in dialogo con le scienze umane e il pensiero contemporaneo, concentrando la sua attenzione sulle grandi sfide antropologiche del tempo presente. L'Annale è un luogo di elaborazione, confronto e discernimento delle principali sfide che attraversano la cultura contemporanea nell'intento di tenere insieme "cose eterne" e "cose attuali", nel tentativo di rigenerare un dialogo fecondo tra vangelo e cultura, tra chiesa e mondo. La raccolta in volume è strutturata in sette parti, anticipate da un'ampia trattazione monografica dedicata alla recezione dell'enciclica di papa Francesco Laudato Si' in ambito educativo e didattico (Custodire il creato. Educare alla cura della casa comune secondo la "Laudato Si'"). Seguono le altre sezioni (Chiesa e Teologia, Studi e articoli, Agorà: città e cultura, Arte e teologia, ecc.) tra le quali spiccano gli atti del convegno su "La Stella della redenzione", un secolo dopo. L'attualità del pensiero di Franz Rosenzweig.
La "Pacem in terris", scritta da papa Giovanni XXIII nel 1963, è un appello alla pace rivolto al mondo che in quegli anni si trovava sull'orlo di una guerra nucleare. Un'enciclica che si rivolge a ogni uomo e donna di buona volontà, che riconosce la pace come un "anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi", e la delinea non semplicemente come assenza di guerra, ma come il risultato di un processo educativo, spirituale, economico e politico. A 60 anni dalla promulgazione dell'enciclica, un'introduzione a un testo oggi di estrema attualità. La pace è promessa già ora, possibile se ciascuno vi anela e la costruisce.
Nel contesto di un mondo che evolve verso società 5.0 si va ben oltre il comunicare con media digitali: viene, cioè, guardata l'infosfera (frutto di una Rete sempre più ampia) nella quale siamo immersi e che ci colloca in un sistema in cui la separazione tra fisico e digitale è sempre meno definibile. Quali ricadute - in termine di opportunità e rischi - sulla vita dell'uomo e nella pastorale ordinaria?