Negli ultimi anni si è parlato di emergenza educativa. Essa ha origine nella rottura del “patto educativo” ma anche in una frammentazione sociale resa più evidente dal primato dell’indifferenza. A tutto ciò, si aggiunge la sfida di una pluralità di visioni e orientamenti etici, alla quale si risponde attraverso il dialogo e l’ascolto costruttivo.
Il presente volume presenta le linee guida del Patto Educativo Globale. I contributi mettono in evidenza le cinque aree di ricerca in cui sono approfonditi: il dialogo interreligioso e interculturale, la dignità e i diritti umani, la cultura della pace e della cittadinanza, la fraternità e la cooperazione, le tecnologie e l’ecologia integrale. Nella seconda parte sono presenti eventi e attività che già hanno avuto luogo in diverse istituzioni e che si stanno sviluppando alla luce del recente Magistero. La prefazione è a firma del cardinale Giuseppe Versaldi. Le conclusioni sono tracciate da Mons. Angelo Vincezo Zani.
Il libro raccoglie gli scritti che il cardinale Marcello Semeraro ha rivolto annualmente ai presbiteri della Chiesa di Albano come Vescovo. Filo conduttore del testo è la formazione permanente del clero.
Tra le parole più evocative della tradizione biblica, ma anche di numerose proposte culturali e ideologiche, la fraternità ha oggi un posto rilevante. Essa infatti, con le declinazioni linguistiche che si sono succedute, è stata utilizzata in modo sempre più insistente fino all'enciclica Fratelli tutti (2020), che ne ha fatto il suo tema dominante, richiamata nel sottotitolo accanto all' "amicizia sociale". Inserendosi nel dibattito apertosi intorno all'enciclica, gli autori, mettendo a frutto gli interessi maturati nei loro rispettivi ambiti di competenza, intendono delineare un percorso per ricostruire il profilo proprio, a livello teologico, della categoria fraternità. Non è infatti possibile che la riflessione sulla fraternità riguardi il pur necessario livello morale e sociale. La fraternità è un tema teologico che ha diritto ad essere svolto in teologia fondamentale, sistematica e pastorale, perché emergano tutte le sue intrinseche potenzialità teorico-pratiche. Questa linea di sviluppo è l'orizzonte di ispirazione di questo libro che prova a sperimentare un itinerario che conduce ad immaginare percorsi esperienziali in cui attivare le potenzialità insiste nella prospettiva della fraternità.
Anche la Chiesa italiana è stata duramente colpita nel periodo segnato dall'emergenza sanitaria con la perdita di vite, le difficoltà del culto, le limitazioni alle relazioni comunitarie e, in generale, all'azione pastorale. Nella consapevolezza che siamo chiamati a vivere il tempo delle difficoltà, nella responsabilità, come un tempo di grazia, si è avviato, su sollecitazione di papa Francesco, il percorso che porterà al primo Sinodo italiano. Si tratta di un'esigenza spirituale di conversione e, insieme, di una revisione della vita ecclesiale: capire le difficoltà che si sono incontrate e - eventualmente - gli errori commessi. Il Sinodonulla-di-fatto, che scrive bei testi che rimangono sulla carta, si previene lavorando con cura e verità, guardando i problemi in faccia. I malanni della Chiesa si possono sicuramente curare, conoscendoli. Oltre alle dieci proposte avanzate dall'autore (a partire dalla diaconia femminile e da varie riforme della vita ecclesiale) il volume presenta una ricca documentazione che permette di ricostruire il dibattito sul Sinodo.
Fare corrispondere la "vocazione al servizio" che accomuna i diaconi permanenti tra loro e con i battezzati tutti, con la consapevolezza della specificità ricevuta nel sacramento dell'Ordine nel proprio grado - in quanto "custodi del servizio" nella Chiesa -, chiede una formazione continua e specifica; una formazione che si esprime poi con le esigenze necessarie a declinare tutto ciò nel campo della salute, ossia del servizio alla vita. L'intenzione di questo volume è di salire un ulteriore gradino verso la definizione di un percorso completo di formazione e di inquadramento, sia iniziali che continuativi, del diaconato permanente nel servizio alla pastorale della salute; ministero che è chiamato a contribuire in modo determinante - quale "ministero soglia" - alla realizzazione della vocazione e missione della Chiesa-in-uscita, a patto di raggiungere maggior chiarezza identitaria, prima ancora che operativa e di impegno.
La Proposta pastorale dell’Arcivescovo di Milano per l’anno 2021-2022 nasce dalla domanda: “Come attraversiamo il tempo che viviamo, noi discepoli del Signore?”, e fa esplicito riferimento alle fatiche vissute da tutti, nell’esperienza personale e nelle comunità cristiane, nei mesi segnati dalla pandemia.
Una questione che monsignor Mario Delpini affronta raccontando il suo “sogno”: proporre «il volto di una Chiesa unita, libera e lieta come la vuole il nostro Signore e Maestro Gesù».
Su questi tre perni si sviluppa la Proposta pastorale per la diocesi di Milano, chiamata a essere unita nella comunione, libera di esprimere la propria vocazione alla fraternità e capace di gioia pur nel tempo del travaglio.
La proposta articola poi tre percorsi per la vita delle comunità cristiane: il primo, di ascolto della Parola, attraverso la lettura e la meditazione dei capitoli 13-17 del Vangelo secondo Giovanni; il secondo, di trasformazione del volto del decanato, verso la costituzione dell’Assemblea Sinodale Decanale e del Gruppo Barnaba; il terzo, di nuovo protagonismo della famiglia, nell’anno speciale indetto da papa Francesco “Famiglia Amoris Laetitia”.
Il grande teologo brasiliano Leonardo Boff sul sogno proposto da Papa Francesco nell'enciclica "Fratelli tutti": un'analisi della sua realizzabilità. Prefazione di Pierluigi Mele.
«Nell'ambiente delle comunicazioni come della scuola e dell'università, del lavoro come delle relazioni, si insinua fortemente la tentazione di iniziare a considerare tutto ciò che "facciamo a distanza" come il futuro del nostro mondo. Questo libro può essere un prezioso aiuto nella riflessione su questi aspetti determinanti, per l'oggi della pandemia come per il domani in progress», scrive Rocco D'Ambrosio nell'Introduzione di questo testo, provocato dal Messaggio del papa per la 55a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, dal titolo "Vieni e vedi" (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono. E quel "dove e come sono" è proprio la matrice delle riflessioni qui pubblicate, ognuna a partire dalla disciplina specifica e dal campo di studio che le coltiva. Ma che non rimangono isolate, anzi, s'intrecciano in fecondi percorsi di lettura che fanno dell'arte, della psicologia, della sociologia, della filosofia il terreno comune, ricco e diversificato, su cui fare maturare il seme della parola comunicativa generata dall'incontro con le donne e gli uomini del nostro tempo.
La fraternità/sororità, per sua natura, ha manifestazione massima nell'assemblea liturgica. La storia bimillenaria delle comunità cristiane ingenera però qualche dubbio. Eppure, in origine, ci si chiamava fratello e/o sorella e, come tali, si spezzava il pane nelle case... L'indagine sulla presenza e sulla valenza dei termini afferenti alla sfera familiare, nella traduzione italiana dell'edizione III del Messale, svela il permanere di una pesante ipoteca androcentrica e patriarcale. Da qui il tentativo di restituire l'assemblea alla sua costitutiva dimensione fraterna/sororale. Ripartire dall'ekklesia kat'oikon, dalla "Chiesa nella casa": ecco la sfida. Urge ridisegnare le Chiese secondo uno stile inclusivo sinodale e solidale, per un paradigma nuovo di fraternità/sororità e "amicizia sociale".
La Chiesa non è certamente solo una organizzazione ma è anche una organizzazione (LG 8, realtà visibile e spirituale). Osservarla anche dal punto di vista organizzativo non significa negare la sua dimensione sacramentale, mistagogica... Tutt'altro. Una visione arricchisce l'altra. Partendo da numerose esperienze di formazione, l'Autore condivide consapevolezze e strumenti con tutti coloro che nella Chiesa si trovano a dover vivere e affrontare la gestione della dimensione organizzativa. Le sezioni del testo: perché e come conciliare la dimensione umana e spirituale della Chiesa? Il riconoscimento del limite e la consapevolezza della soggettività e parzialità della propria visione. La parola di Dio in un percorso di rinnovamento. Uno strumento per l'autoanalisi organizzativa delle realtà ecclesiali. Capacità di autoanalisi dei singoli componenti e dell'organizzazione ecclesiale. L'organizzazione come esperienza di cura.
Il testo del Messaggio del Santo Padre Francesco in occasione della celebrazione della 5ᴬ Giornata Mondiale dei Poveri.
La presentazione del testo è a cura di mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
L'autore affronta il tema dell'uomo creatura di Dio a partire dalla tradizione cristiana e francescana. Dapprima offre un excursus della persona umana nella Sacra Scrittura e nei testi dei Padri della Chiesa di Oriente e di Occidente. Successivamente, attraverso la lettura del Cantico delle creature, riflette sulle cinque relazioni con cui l'uomo realizza se stesso nella comunione con Dio. Infine, propone una visione della persona umana in cui la Parola di Dio sull'uomo è diventata carne, cioè visibile. Facendo riferimento all'arte, e in particolare ad alcune opere d'arte cristiana che narrano, attraverso le immagini, il mistero dell'uomo e della creazione (Michelangelo nella Cappella Sistina). Prefazione di Angelo Branduardi. Postfazione di mons. Domenico Pompili.