Giovanni XXIII è comunemente definito il papa buono". Bontà non significa però ingenuità o mancanza di chiarezza su ciò che è bene e ciò che è male; significa guardare l'altro e la realtà cercando di far sempre emergere gli aspetti positivi di ogni persona e di ogni evento che accade. "
Papa Francesco e Benedetto XVI ci aiutano a scoprire il Credo, la preghiera che sta a fondamento di tutta la vita cristiana. Nella Professione di fede, infatti, tutto ciò che il cristiano conosce, desidera e prega è elencato in breve. Già gli apostoli e, attraverso di loro, i primi cristiani e tutti coloro che sono venuti dopo, usavano questa formula per ricordare ciò che Gesù ha rivelato. Anche noi ogni domenica la recitiamo durante la Santa Messa. Questo libro, pensato in particolare per bambini e ragazzi, raccoglie gli interventi che i due Pontefici hanno dedicato al Credo durante l'Anno della Fede.
Il 25 e 26 febbraio 2012 si sono svolte presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone, in collaborazione con l'Istituto Paolo VI di Brescia, le Giornate Internazionali di Studio sul tema: "Timoniere in tempi difficili. Paolo VI e la crisi postconciliare". Questo volume ne raccoglie gli atti. Non si può negare che il pontificato di Paolo VI sia stato contraddistinto da una grave crisi interna alla Chiesa e che una certa conflittualità abbia costituito una delle sue caratteristiche più importanti. La reazione di Montini alla crisi offre una chiave di lettura del suo pontificato, forse addirittura il criterio decisivo per comprendere gli sviluppi postconciliari. Jörg Ernesti illustra le peculiarità della percezione montiniana della crisi e le reazioni del pontefice di fronte a tale difficile periodo. Philippe Chenaux si sofferma sulla situazione francese, Karim Schelkens su quella olandese. Roland Cerny-Werner indaga sulla politica internazionale, mentre Emanuele Avallone si occupa della Commissione Teologica Internazionale. Martin Lintner descrive la genesi dell'enciclica "Humanae Vitae".
Questa pubblicazione, che si inserisce nella collana "Atti e Documenti del Pontificio Comitato di Scienze Storiche" offre una panoramica dell'opera svolta, in condizioni spesso complesse, da Mons. Roncalli durante la sua missione di Delegato Apostolico in Bulgaria, dal 1925 al 1934. Di tali anni mancavano fino ad ora ricostruzioni fondate su documenti d'archivio, ma l'autore con grande precisione e spirito critico, ha saputo colmare questa lacuna in maniera esaustiva, basando il suo lavoro su una grande varietà di documenti da vari archivi vaticani e bulgari.
Vengono pubblicati, per la prima volta, i manoscritti dei discorsi pronunciati dal Papa Paolo VI durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa dal 4 al 6 Gennaio 1964. Il volume assume una importanza storica particolare quale documento esplicativo del cammino della Chiesa, in contemporanea col Concilio Vaticano II, concluso dallo stesso Papa Paolo VI "pellegrino di fede e di pace" nella sua qualità di "Papa di Roma, successore di Simone, il Pescatore di Bethsaida, chiamato Pietro dal Messia, capo della società religiosa chiamata Chiesa". La ricchezza e la profondità della dottrina insieme ai testi liturgici dello stesso Pontefice, risaltano come singolare luce nella essenzialità del cammino cristiano.
Un protestante alla corte dei Papi. Per anni Ranke cercò di essere ammesso agli archivi vaticani, ma la sua religione glielo impedì. Determinato in ogni modo a scrivere una storia del papato, ci riesce rielaborando dei documenti unici posseduti da nobili famiglie di Venezia e Roma. Una storia unica, dunque, per diversi motivi: sia per il punto di vista esterno, che s'imprime in un lavoro storico e cronologico rigoroso, sia per la presenza di fonti inedite. Ranke è lo storico che coniò il termine Controriforma, mentre questo libro contiene anche straordinari ritratti di Paolo IV, Ignazio di Loyola e Pio V.
Celebrare i 50 anni del Concilio significa coglierne in profondità il "soffio pentecostale" per metterne a frutto il magistero, evitando la facile "monumentalizzazione" di tale evento. A ciò intende contribuire questo volume della collana "Il Concilio Vaticano II" (sez. "Storia"), dedicato alla ricostruzione di quella fase (1959-1963) in cui sotto la guida di Giovanni XXIII si chiude per la chiesa cattolica una lunga stagione di "scontro" ancora presente negli schemi preparatori e si apre una prospettiva di dialogo "salvifico" con l'umanità e di libertà e collegialità al suo interno.
Tutta la vita fu per Angelo Giuseppe Roncalli un viaggio in un labirinto. A guidarlo fu la fede e la sottomissione alla volontà di Dio, bene espressi dal suo motto: Oboedientia et Pax che lo portarono al Sommo Pontificato e alla convocazione del concilio più grande della storia, convinto di aver ricevuto un preciso mandato dallo Spirito perché iniziasse per la Chiesa una nuova Pentecoste. In queste pagine ci accompagna di un viaggio all'interno di un evento che ha riempito la nostra storia e la nostra vita.
Alla luce degli ultimi documenti i pericoli corsi da papa Pio XII durante la seconda guerra mondiale. In un racconto avvincente e storicamente fondato una vicenda avvolta nel mistero che sorprende e appassiona: il piano pensato e progettato da Hilter nel 1943 e affidato al generale Wolff di deportare papa Pio XII e alcuni membri della Curia vaticana in Germania. Un evento fino ad ora poco noto all'opinione pubblica, venuto alla luce da diversi documenti, fra cui le lettere informative che arrivavano al papa da varie fonti, anche militari, su quanto stava accadendo a Roma e non solo. L'episodio è poco noto perché l'ostilità contro Pio XII tuttora porta diversi storici o giornalisti tendenziosi a nascondere o minimizzare i pericoli reali passati dal papa sul suo lungo pontificato durante la seconda guerra mondiale.
Ottobre 1913: don Achille Ratti, che nove anni dopo diventerà papa col nome di Pio XI, effettua l'ultima sua ascensione; sale sulla Grigna Settentrionale e vi rimane per quattro giorni. Dopo quella escursione, gli impegni sempre più gravosi lo terranno lontano dalle sue amate montagne. I due saggi e il racconto presentati in questo volume vogliono fare memoria di quella sua ultima ascensione, illuminando aspetti poco noti di colui che fu un grande alpinista e un grande papa del Novecento.
Nel 50° anniversario della morte, il volume raccoglie le otto encicliche firmate da papa Roncalli, rendendole accessibili al grande pubblico in formato tascabile e a prezzo contenuto.
Il tema della rinuncia al papato, tra i più dibattuti della storia della Chiesa latina medievale, ha di recente attratto nuovamente l'interesse della storiografia italiana e straniera. Il saggio affronta, in forma sistematica, l'analisi storica dell'istituto della renuntiatio papae attraverso un'interpretazione nuova delle fonti giuridiche, teologiche e letterarie: dai primi secoli, alla più celebre vicenda di papa Celestino V, per giungere, dopo le ultime rinunce del sec. XV, all'attuale caso di Benedetto XVI.