"Il volume che presentiamo segna una tappa nuova nell'impegno dell'Istituto nel campo dell'edizione delle fonti relative alla vicenda personale e al ministero ecclesiale di Giovanni Battista Montini-Paolo VI. Prende avvio, infatti, la pubblicazione dell'epistolario generale di Giovanni Battista Montini, che comprende le lettere scritte da lui e a lui indirizzate tra il 1914 e il 1923. Le lettere raccolte in questa edizione documentano la formazione ricevuta da Giovanni Battista Montini nell'ambiente familiare e nel contesto del cattolicesimo bresciano. Esse ci permettono di gettare uno sguardo sul primo manifestarsi e sulla progressiva maturazione della sua vocazione sacerdotale e illustrano i suoi primi passi nell'ambiente romano e l'avvio del servizio alla Santa Sede, che nel breve periodo trascorso alla Nunziatura di Varsavia ha trovato una prima concreta e sofferta attuazione. Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, l'Istituto Paolo VI si augura che quest'opera possa contribuire a una conoscenza più fondata e vera dell'uomo e del papa che ha guidato la Chiesa cattolica durante il Concilio e si è dedicato instancabilmente alla realizzazione delle sue indicazioni nei difficili anni seguenti." (L'istituto Paolo VI)
Paolo VI, maestro e testimone della fede e dell’amore incondizionato per Dio e per l’uomo, ha portato su di sé le ansie e le speranze del suo tempo. La pubblicazione de «Il Credo del Popolo di Dio» è un omaggio al grande Papa, l’opportunità di riaccostarsi ai temi del concilio Vaticano II, nella felice ricorrenza del 50° anniversario, attraverso una selezione di brani tratti da vari documenti del suo magistero. La lettura e la meditazione della professione di fede che egli ha pronunciato il 30 giugno 1968 a conclusione dell’Anno della fede, indetto per il XIX Centenario del martirio dei santi Pietro e Paolo, è un contributo per vivere questo nuovo Anno della fede.
L’organizzazione dei brani segue la successione degli articoli della professione di fede formando sei blocchi tematici: Crediamo in un solo Dio, Padre Figlio e Spirito Santo; Crediamo in Gesù Cristo centro della storia; Crediamo nello Spirito Santo che è Signore e dona la vita; Crediamo in Maria madre del Verbo incarnato e madre della Chiesa; Crediamo nella Chiesa popolo di Dio pellegrinante; Crediamo nella vita eterna impegno e dialogo con Dio e con l’uomo.
L’insegnamento di Paolo VI e la sua testimonianza di vita sono il commento più appropriato e la migliore spiegazione del testo del Credo*...
*[Il Credo] non si tratta di una definizione dogmatica propriamente detta, ma è richiesto dalle condizioni spirituali del nostro tempo, per il dovere che la Chiesa ha di approfondire costantemente e di presentare in maniera sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi di frutti di salvezza per tutti. Paolo VI
Punti Forti
Autorevolezza dell’Autore; attualità del magistero di Paolo VI; testi di Paolo VI sulla fede come sviluppo del Credo.
Ricorrenze Particolari
50° anniversario del Concilio.
Anno della Fede 11 Ottobre 2012 - 24 novembre 2013.
Libro agenda che propone per ogni giorno dell’anno un messaggio preso dagli scritti di papa Luciani, accompagnato da un brano della parola di Dio.
Si tratta del lavoro a cura di Luigi Ferraresso, noto autore dell’editoria religiosa, e di Loris Serafini, direttore del Centro Studi papa Luciani di Canale d’Agordo, nonché membro della commissione per il processo di beatificazione dello stesso.
Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani, Canale d’Agordo 1912 - Roma 1978) è il papa del sorriso e della semplicità, il parroco, e in seguito il patriarca di Venezia, salito poi alla cattedra di Pietro che sapeva seminare speranza e ottimismo, sebbene il suo sia stato uno dei pontificati più brevi della storia. Nelle sue omelie voleva accanto a sé un bambino per dialogare con lui. Perfino durante le udienze generali chiamò i piccoli James e Daniele, «ad aiutare il papa» a fare il suo discorso.
I pensieri scelti dai curatori accompagneranno il lettore rispettando la sintonia con i tempi liturgici dell’anno.
Curatori
Luigi Ferraresso maestro in pensione, docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, ha ideato il concorso internazionale per illustratori Scarpetta d’oro ed è coideatore della mostra I colori del sacro di Padova. Ha collaborato con numerose case editrici in veste di autore, curatore e direttore di collane. Per Paoline ha curato, con Renato Brucoli, l’antologia di testi di don Tonino Bello Alfabeto della vita (20102).
Loris Serafini, laureato in Lettere, specializzato in Archiviazione di documenti storici,è di Canale d’Agordo, compaesano quindi di papa Luciani. È direttore del Centro Studi papa Luciani di Canale d’Agordo e presidente della Commissione storica per la fase diocesana del processo di canonizzazione di Giovanni Paolo I. Ha pubblicato per Messaggero Albino Luciani. Il papa del sorriso (20083, tradotto anche in portoghese).
Chi sono i papi dei tempi moderni? Chi sono veramente, lontano dai ritratti ufficiali, dalle encicliche, dalle udienze solenni e dai dibattiti teologici? Per la prima volta un libro racconta la vita quotidiana, spesso sorprendente, di questi uomini che hanno fatto la storia.
Da quale ambiente provenivano? Come sono diventati sacerdoti, poi vescovi, e poi cardinali? In quali situazioni sono stati eletti? Hanno desiderato diventare papi? Come hanno governato la Chiesa? Quali sono state le loro gioie, le loro sofferenze, i loro dubbi?
Una galleria dei personaggi che hanno maggiormente influito sulle vicende degli ultimi due secoli.
Autore
Bernard Lecomte è stato capo dei servizi esteri di «La Croix», inviato di «L’Express» e redattore capo di «Figaro Magazine». In Italia sono stati pubblicati numerosi suoi volumi, tra cui, presso le Edizioni San Paolo, Benedetto XVI. L’ultimo papa europeo (2007), il libro intervista con il cardinale Roger Etchegaray Ho sentito battere il cuore del mondo (2008) e I misteri del Vaticano (2010).
Descrizione
Un viaggio attraverso la vita di Albino Luciani, divenuto Giovanni Paolo I (1912-2012): l’infanzia a Canale d’Agordo (BL), con i ricordi di prima mano della nipote Pia Luciani; ma anche con le testimonianze rimaste dei fratelli Edoardo ed Antonia. Infanzia umile e semplice come fu sempre, formazione sacerdotale robusta e profonda che lo condurrà all’ordinazione il 7 luglio 1935. I primi anni di sacerdozio nella terra agordina, i più belli della sua vita. Per dieci anni vicerettore del seminario di Belluno, a stretto contatto con gli amati chierici. Temperamento versatile: intelligente, sereno, memoria prodigiosa; divenne professore di filosofia, di diritto canonico, di arte sacra, di storia, patristica, sacra eloquenza, catechetica. Fu uomo di profonda cultura, attraverso la quale trasmetteva la Verità. Poi il difficile periodo da patriarca di Venezia (1969-1978), durante le contestazioni studentesche e operaie, periodo nel quale si avvide del nefasto influsso massonico sia nella finanza sia anche dentro le maglie della Chiesa. Umile e amabile, Papa Luciani era comunque dotato di fermezza e di coraggio, come ricordano i testimoni. Morì, in circostanze ancor oggi non accertate, lasciando un grande vuoto, nonostante i soli trentatré giorni del suo indimenticabile pontificato.
Punti forti
• Centenario 17 ottobre 2012.
• La spiritualità del sacerdote, del vescovo, del patriarca, del Papa Luciani.
• La vita di un amabile servìtore della Chiesa con umiltà e nella verità, raccontata anche attraverso testimonianze.
Destinatari
• In particolare, giovani e adulti che non hanno avuto modo di conoscerlo, tanta è stata breve la sua comparsa sulla scena mondiale della Chiesa.
Autrice
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana, Bonifaciana. Il 26 novembre 2010 ha ricevuto il Premio Bonifacio VIII della città di Anagni per il volume Paolo VI. Fra le sue numerose opere, più di quaranta, tradotte anche all’estero: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); Madre Teresa. Tutto iniziò nella mia terra (20102); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008); Giovanni Paolo II. L’uomo e il Papa (2011); Giuseppe Cafasso. Un santo del Risorgimento (2011). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da A. Rizzoli e diretta dal regista M. Zaccaro.
Il cardinale Angelo Comastri tratteggia il profilo di: Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, tre grandi papi che hanno cambiato il volto della Chiesa. Con l’indizione del Vaticano II, Angelo Giuseppe Roncalli dava il via a una stagione nuova nel rapporto tra la Chiesa e il mondo. Con fedeltà Paolo VI proseguiva l’evento conciliare e coraggiosamente collocava la Chiesa nel mondo contemporaneo. L’ondata di contestazione indusse molti a guardare al passato. Il pontefice esortò i cattolici ad affrontare il mare aperto nella fede verso il suo Fondatore.Venuto da lontano, Giovanni Paolo II fu un papa carismatico che guidò con determinazione la Chiesa verso il nuovo millennio. Rivolgendosi all’umanità la esortò a non avere paura e a spalancare le porte a Cristo, e negli ultimi anni lasciò una testimonianza di sofferenza che è ancora nel cuore di molti.
I tre capitoli – uno per ogni papa, a cui si aggiunge un ricordo di Giovanni Paolo I – sono suddivisi in due parti: la prima rievoca alcuni episodi della vita dei pontefici, la seconda è invece costituita da un lungo brano antologico.
Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma e Vicario generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano, è autore di numerosi volumi di spiritualità, liturgia e meditazione. Predicatore profondo e ispirato, sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e convinzione. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Dov’è il tuo Dio? (2004), La firma di Dio (2004), Come andremo a finire? (2004), Dio è amore (2005), Non uccidere la libertà (2005), Nel buio brillano le stelle (2005), Prepara la culla: è Natale! (2005), Prega e sarai felice! (2006), Via della croce e del cristiano (2007), Nelle mani di Dio (2010), Giovanni Paolo II. Nel cuore del mondo (2011), I giorni di festa (2012) e l’autobiografia Dio scrive dritto (2012) con Saverio Gaeta.
In questo agile ma denso 'Quaderno del Timone', l'Autore smonta l'accusa infamante rivolta a Papa Pio XII di avere taciuto di fronte allo sterminio degli Ebrei perpetrato dal regime di Adolf Hitler. L'accusa rivolta a Papa Pio XII di aver taciuto di fronte allo sterminio degli Ebrei, ha come obiettivo quello di colpire non solo un Papa ma l'intera Chiesa cattolica. Tornielli bada ai fatti e i fatti - qui riportati- testimoniano indubbiamente che Pio XII e la Chiesa cattolica si adoperarono come nessun'altra istituzione al mondo fece in favore degli Ebrei...
Il libretto illustrato a colori contiene in sintesi i motivi del credere cristiano enunciati nella Professione di fede pronunciata da Paolo VI al termine dell’Anno della Fede 1968. Quarantacinque anni dopo Benedetto XVI, richiamandosi al suo predecessore, ripropone un Anno della Fede (11 ottobre 2012 24 novembre 2013) chiedendo un rinnovato impegno di fedeltà a Dio per essere fedeli agli uomini e alle donne del nostro tempo.
"Vita virtuosa e liturgia" è uno studio approfondito sugli anni giovanili e la formazione di Angelo Giuseppe Roncalli. A Bergamo come a Roma, il giovane seminarista era ben informato sulle correnti culturali del tempo. Il suo sforzo di rimanere estraneo alla polemica modernista-antimodernista non era dettato esclusivamente dal tentativo di evitare i fulmini delle autorità ecclesiastiche, nasceva bensì dall'esigenza di trovare un criterio ermeneutico in grado di approfondire la sua vita spirituale attraverso la partecipazione alla liturgia. Acquisito negli anni giovanili, il criterio interpretativo fu all'origine della sorprendente capacità di guida mostrata dal papa buono negli anni del suo pontificato. L'opera permette inoltre di capire la storia della spiritualità e l'evoluzione che portò alla riforma liturgica nel secolo scorso.
Vincenzo Gioacchino Pecci (1810-1903) viene eletto Papa nel 1878 e prende il nome di Leone XIII. È il primo Papa che deve guidare la Chiesa senza il potere temporale. Per comunicare con il mondo scrive 65 encicliche, sorgenti inesauribili di integra e profonda dottrina, moderna ed efficace opera di apostolato.
Paolo VI si trovava ad essere capo della Chiesa in un'epoca in cui molte cose venivano rimesse in questione; in un'epoca in cui presso monaci e altri poteva introdursi una certa confusione tra diversi carismi, diverse tradizioni, differenti modi di rispondere alle incalzanti necessità dell'immediato. Era dunque importante che i fondamenti dottrinali di tutto il rinnovamento monastico venissero riaffermati con insistenza e in modo talvolta pressante. Paolo VI non scrisse - né era suo compito farlo - un trattato De monachatu.
Tuttavia dall'insieme di ciò che egli disse sarebbe possibile ricavarne uno il cui titolo potrebbe senza dubbio esprimersi pienamente così: De monachatu in Ecclesia Christi. Ciò che egli proponeva è, in realtà e soprattutto, una ecclesiologia del monachesimo.
Il volume, pubblicato in occasione dell'indizione dell'Anno della Fede da parte di Benedetto XVI, raccoglie i più densi e profondi pensieri di Papa Paolo VI sul tema della fede. Nel corso del suo pontificato, infatti, fu costante il richiamo alla centralità della fede e all'esigenza di rafforzarla e approfondirla a livello personale e comunitario. Viene qui riportato inoltre il Credo del Popolo di Dio, sublime professione di fede pronunciata da Paolo VI il 30 giugno 1968, a conclusione dell'Anno della Fede indetto in occasione del centenario del martirio degli Apostoli Pietro e Paolo. Un valido strumento di riflessione quotidiana utile a tutti i fedeli per approfondire il tema della fede.