Descrizione dell'opera
Il volume presenta il salterio mettendo a confronto, in sinossi su colonne, le versioni sulle quali la Sinagoga e la Chiesa hanno pregato per secoli sia in Oriente sia in Occidente, assumendo un valore perenne: l'ebraico, il greco dei LXX, il latino della Vulgata. A queste si affiancano l'italiano secondo la nuova traduzione della CEI e, a margine, per chi non conosce le lingue bibliche, le traduzioni del testo ebraico (nuova Diodati, 1991) e del testo greco (suor Maria Maddalena Mortari, 1983).
«L'idea di questa edizione del salterio con testi a confronto è nata da don Giuseppe Dossetti, che l'aveva fortemente desiderata. È stato con profonda gratitudine verso il nostro padre che abbiamo portato avanti il lavoro da lui anche iniziato. [...] Tornare alla inesauribile forza che ha fornito e intessuto i testi per le assemblee liturgiche, e che ha fatto scaturire l'esegesi e la teologia dei Padri, ci sembra di grande valore spirituale, di grande sicurezza dottrinale, di grande forza unificante per tutti coloro che ovunque, di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, cercano nella preghiera il Dio vivente, l'invocano e lo lodano» (dalla Presentazione).
Sommario
Presentazione. Alcuni cenni sulla scelta dei testi. Salterio ebraico. Salterio greco dei LXX. Salterio latino della Vulgata. Salterio italiano della CEI. Traduzione letterale dal greco. Traduzione letterale dall'ebraico. Cantici del Nuovo Testamento.
Note sul curatore
La Piccola Famiglia dell'Annunziata è unaassociazione monastica eretta canonicamente in associazione diocesana pubblica di fedeli dall'arcivescovo di Bologna card. Giacomo Biffi nel 1986. L'avvio della sua esperienza risale a più di trent'anni prima, quale sviluppo della particolare esperienza spirituale e apostolica di don Giuseppe Dossetti (1913-1996), ed è cresciuta attorno alla pratica di un compendio di principi di vita spirituale denominato la "Piccola Regola", approvata oralmente dal card. Giacomo Lercaro (22.11.1955), che accolse gli inizi effettivi dell'impegno dei primi componenti l'Associazione in data 6.1.1956.
Racconti di un pellegrino russo furono stampati la prima volta a Kazan nel 1881; oggi sono già divenuti il libro più conosciuto e diffuso della spiritualità russa. Tradotti in tedesco dopo la guerra del 1914, hanno avuto da allora un'altra traduzione in tedesco, due traduzioni in francese, traduzioni in inglese. L'immediatezza del loro linguaggio parlato, la ingenuità fresca e saporosa del racconto, la vivacità popolare, la sincerità della testimonianza di una esperienza rara di vita mistica, la pienezza di gioia che tutto lo pervade e l'illumina, fanno di questo libro un libro forse unico in tutte le lingue del mondo. È certo che il documento più prezioso e interessante della religiosità popolare russa di un tempo che sembra ormai remoto.
L'Asceticon si presenta come una raccolta di logoi, precetti", indirizzati a chiunque voglia vivere in pienezza il messaggio cristiano. " Benchè non si tratti di un'opera sistematica, non è priva di un'interna organicità e di un ben delineato disegno didattico unitario e coerente. Non tanto da sottrarsi alle conseguenze perniciose delle incursioni dei barbari, ma più per sfuggire ai rischi della notorietà e per amore alla riservatezza e alla vita ascetica, Isaia, proveniente dall'Egitto, si rifugiò dapprima ad Eleuteropoli e poi in prossimità di Gaza, dove fondò un monastero nel quale visse da recluso.
n occasione del trentesimo anniversario della "Società Internazionale Tommaso d’Aquino", la S.I.T.A. e la Facoltà di Filosofia dell’Università Pontificia Salesiana offrono – attraverso il lavoro editoriale dei due curatori, rispettivamente Direttrice Generale della S.I.T.A. e Docente di Storia della filosofia medievale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma – questo volume il cui nucleo principale è costituito dagli Atti del Convegno San Tommaso d’Aquino nel XXX anniversario della S.I.T.A., svoltosi il 28 e il 29 novembre 2008 a Roma e a Fossanova.
Questa pubblicazione raccoglie i seguenti contributi: I trent’anni della S.I.T.A. Fondazione, fondatori e attività (A. Lobato); Trentesimo anniversario della S.I.T.A. (V. Benetollo); San Tommaso nella teologia morale contemporanea (J.-L. Bruguès); La metafisica di Tommaso di fronte alla critica di Heidegger all’ontoteologia (L. Romera); L’argomento della causalità nell’ateismo contemporaneo (C. Morerod); Orientamenti di ricerca sulla legge naturale negli ultimi trent’anni (A. Vendemiati); La creazione in Tommaso, verità razionale o dato di fede? (R. Pascual); "L’amor che move il sole e l’altre stelle". È ancora proponibile la via aristotelico-tomista del movimento? (M. Pangallo); Attualità della nozione tommasiana di praeambula fidei (A. Livi); San Tommaso d’Aquino apostolo della verità (V. Benetollo); La Pascendi di san Pio X e la teologia di oggi (G. Cavalcoli); La via remotionis nella Summa contra Gentiles (M. Pérez de Laborda); La felicità perfetta nell’Etica Nicomachea di Aristotele (K.L. Flannery); Riconoscimento, dignità dell’uomo e pluralismo. Il contributo decisivo dell’Aquinate (U. Galeazzi); Lex nova, grazia e giustificazione nell’orizzonte speculativo tomista (W. Giertych); La grazia nella Summa Theologiaedi san Tommaso (T. Kennedy); Dio e la differenza in Tommaso d’Aquino. Spunti di ricerca (M. Mantovani); Verità e bene: l’articolazione di intelligenza e volontà (J.R. Méndez); Dialogo possibile tra religioni e culture diverse. L’insegnamento di san Tommaso d’Aquino (A. Monachese); Giustificazione ed ecumenismo. Riflessioni sul ruolo della ‘grazia creata’ tommasiana (P. O’Callaghan); Forza e debolezza della ragione. L’attualità del pensiero tomista in bioetica (L. Palazzani); Bellezza ed arte alla luce di san Tommaso (R. Papa); La bellezza, "epifania" dell’amore di Dio (M.A.C. Van Eijck).
Pur nella loro varietà, i contributi proposti si fondano su una comune convinzione metodologica, ovvero che lo studio diretto del pensiero del Dottore Angelico possa rappresentare una via privilegiata di ricerca filosofica e teologica, in grado di individuare risposte adeguate anche a molte delle emergenze sollevate dalla riflessione contemporanea.
«Dio, per essere ben lodato dall’uomo, ha cantato lui stesso la propria lode e in tanto l’uomo ha trovato come lodarlo in quanto Dio s’è degnato lodare se stesso» (Esp. Sal. 144,1). Così S. Agostino, impareggiabile maestro e testimone di preghiera, ha scritto nella sua celebre opera Esposizioni sui Salmi, miniera preziosa della spiritualità cristiana. Con questo nuovo lavoro padre Ferlisi si propone di far gustare ai fedeli – specialmente a coloro (sacerdoti, religiosi e laici) che pregano con i Salmi – i ricchi contenuti del commento di S. Agostino. In questo primo volume sono presentati i Salmi delle Lodi delle quattro settimane della Liturgia delle Ore; in un altro volume, già in preparazione, saranno presentati i Salmi dei Vespri. Di ogni Salmo si dà prima una visione d’insieme; poi viene presentato in maniera ordinata e sintetica il rincorrersi dei tanti temi e digressioni-catechesi in cui si articola il discorso di S. Agostino. Segue infine la proposta di un messaggio del Salmo.
Il volume raccoglie le catene sugli Atti degli Apostoli" di Ammonio di Alessandria, di Didimo il cieco, di Ireneo di Lione, di Isidoro di Pelusio, e le "omelie sugli Atti degli Apostoli" di Giovanni Crisostomo. "
Il presente volume ripercorre la vita di Santa Teresa di Lisieux, focalizzandosi sul suo improvviso e sorprendente percorso di maturazione che ha convinto la Chiesa a proclamarla Dottore e Santa. Con quest'opera l'autore, Mons. Celli (attualmente Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali) ci guida attraverso la scoperta della vocazione missionaria della suora carmelitana francese di fine Ottocento, affinchè non sfuggano al lettore delle vere e proprie perle di spiritulità. Così facendo questo libro non solo favorisce una conoscenza più dettagliata di Santa Teresa, ma segna anche un percorso spirituale nel rapporto di ciascuno di noi con Dio.
Il libro descrive tre diverse esperienze di santità: quella di una monaca, di un laico e di una coppia di sposi. Il libro propone la santità non più come lusso per pochi eletti" e prerogativa esclusiva dei consacrati, ma - sulla scia del Concilio Vaticano II - come vocazione universale che chiama in causa proprio tutti, anche laici e coniugati. "
Descrizione dell'opera
L'autrice prende in esame la Regola di san Benedetto con l'intento di far emergere i tratti salienti della sua antropologia e scoprire che cosa soggiace alle prescrizioni e alle norme della vita quotidiana nel monastero benedettino. Richiama inoltre l'attenzione sull'attualità della Regola, che non può essere relegata a un periodo storico determinato, poiché interpella ancor oggi l'uomo in ricerca.
Dall'analisi emerge che la Regola esprime una concezione antropologica fortemente biblica, unitaria e non dualistica, nella quale le virtù cardinali - specialmente la prudenza - si compenetrano con le virtù teologali. In essa il livello naturale non può essere separato da quello soprannaturale, perché intimamente congiunti: ciò che sta a cuore a Benedetto è la crescita dell'uomo spirituale, l'uomo rinato nella grazia, chiamato a ritrovare la sua somiglianza con Dio attraverso un cammino di conversione.
Tracciando un itinerario per vivere il Vangelo, l'autrice giunge ad affermare che la Regola «offre una risposta alle molte fratture che lacerano gli uomini e le donne del nostro tempo: quella tra affettività e razionalità, tra esigenze dell'anima e del corpo, tra bisogno di libertà e desiderio di legami stabili e rassicuranti, tra individuo e collettività, tra bisogno di comunicazione ed esigenza di silenzio interiore. Indicando Dio come unica origine e unico scopo dell'esistenza, risponde al bisogno di unità e di armonia dell'uomo e gli fornisce i mezzi per un pieno sviluppo della sua umanità» (dalla Conclusione).
Sommario
Introduzione. I. Benedetto, l'uomo di Dio. II. Il concetto di «regola» e la Regula Benedicti nella tradizione monastica. III. La radicalità della Sequela Christi come cammino di liberazione e realizzazione della persona umana. IV. La discrezione: equilibrio, armonia e realismo antropologico. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Myriam Fiori è nata a Milano e si è laureata in filosofia all'Università Cattolica. È entrata giovanissima nel monastero delle Benedettine dell'adorazione perpetua in Milano.
Antonio di Padova è universalmente noto come grande taumaturgo ed eminente predicatore, dalla parola penetrante e persuasiva. La raccolta di Sermoni, unica opera che egli ha lasciato, composta per commentare le letture delle domeniche e delle festività dell’anno liturgico, ci consente di conoscere anche altri aspetti della sua ricca personalità, quali il suo profondo e appassionato amore a Cristo, centro di tutta la sua esistenza e di tutta la sua opera, e il suo anelito a vivere radicalmente il Vangelo, che lo spinse a seguire Francesco d’Assisi.
Riflettendo sulla sacra Scrittura, di cui aveva un’eccezionale conoscenza, con uno stile vivace e coinvolgente, arricchito da narrazioni storiche e da esempi attinti dal mondo della natura, egli cerca costantemente di mettere in evidenza la grandezza e la dignità dell’uomo, chiamato a realizzare nella sua vita lo splendore del volto di Cristo.
I sermoni qui pubblicati tracciano un itinerario che percorre l’intero anno liturgico, delineando una visione della vita cristiana sorprendentemente attuale, in cui il cammino di ogni giorno viene sostenuto dalla misericordia di Dio, vissuto nella fraternità e tutto orientato all’assimilazione dei sentimenti di Cristo.
L’introduzione, dopo una sintetica presentazione della vita di Antonio, situandola nel contesto storico e socio-religioso del suo tempo, presenta una panoramica dei sermoni di Antonio, all’interno della predicazione del XIII secolo, facendone emergere stile, caratteristiche simbologia; quindi, in un ultimo capitolo esamina i percorsi di teologia e spiritualità dei sermoni.
Punti forti
Popolarità del Santo autore:Antonio di Padova l L’Autore è il grande predicatore del tempo
di Francesco
Destinatari
Tutti i cultori dei classici della spiritualità.
Il testo è rivolto a laici, più che a religiosi
Autore Sant’antonio di Padova (1195-1231), è nato a Lisbona da nobile famiglia. Canonico agostiniano, attratto dal martirio di alcuni frati in Marocco, si fece francescano. Chiamato inaspettatamente a predicare, si scoperse la sua erudizione e il suo talento oratorio. Fu da Francesco stesso nominato “lettore in teologia” per i frati. La sua reputazione come predicatore – e taumaturgo – fu ampia anche durante la sua vita.Trascorse l’ultima parte della sua vita nei pressi di Padova, dove anche morì. Il suo culto, sempre molto popolare, “scoppiò” ulteriormente nel XIX secolo. L’unico scritto rimastoci sono i suoi sermoni talvolta espressi solamente in appunti.
La curatrice Mary Melone, nata nel 1964, è religiosa nella Congregazione delle Suore Francescane Angeline. Oltre alla laurea in Pedagogia, ha frequentato gli studi teologici e ha conseguito il dottorato inTeologia dogmatica all’Antonianum, dove è attualmente docente di Teologia trinitaria e Pneumatologia e dove ha ricoperto, dal 2002 al 2008, l’incarico di Preside dell’Istituto Superioredi Scienze Religiose. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni (come Lo Spirito Santo nel “De Trinitate” di Riccardo di San Vittore, Roma 2001), specialmente in ambito francescano, e ha curato molte voci del Dizionario Bonaventuriano. Si interessa anche di teologia contemporanea e ha scritto alcuni contributi sulla Pneumatologia dei teologi del XX secolo.
Dopo la pubblicazione di Quaresima e Pasqua con i Padri della Chiesa, Marco Pappalardo (membro della Consulta Nazionale per la Pastorale Giovanile della C.E.I. e giornalista collaboratore di Avvenire e altre testate) propone ora dei pensieri e riflessioni di alcuni Padri della Chiesa in relazione al tempo di Avvento e al Natale. Così come le catechesi di Benedetto XVI sui Padri della Chiesa, questo volume ha l?intento di offrire i pensieri dei Padri non a specialisti o a studiosi, bensì a tutti i comuni fedeli e può essere uno strumento, anche giornaliero, per la meditazione personale o di gruppo.
Troveremo in questo volumetto, curato da Giuseppe De Simone, un saggio dell’esegesi di Cassiodoro attorno ai Salmi 62 e 141, tra i più usati nella Liturgia delle ore del Rito Romano. De Simone, oltre alla traduzione integrale dei due salmi, ne fa una puntuale e ricca introduzione. Da essa traspare come Cassiodoro possa ancora essere letto come maestro di preghiera, una preghiera «fatta con cuore umile, mansueto, sincero», radicata nel mistero di Cristo morto e risorto. Che la Chiesa di Calabria, che possiede un così illustre rappresentante, possa sempre più attingere da lui le insondabili ricchezze del Salterio.
Enrico Cattaneo S.I.
Ordinario di Patrologia nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale «Sez. S. Luigi», Napoli