Scritta per confutare l'eresia messaliana, l'opera e' la testimonianza di un'epoca di dispute teologiche e di eresie emergenti. In prima traduzione italiana.
Tra le numerose opere di Massimo il Confessore sono state scelte quelle che trattano l'arduo tema dell'umanita e divinita di Cristo.
Nei suoi Insegnamenti spirituali, di cui si presenta qui la prima traduzione italiana, Doroteo si fa maestro di vita per i suoi monaci, trasmettendo loro l'eco della tradizione ascetica e spirituale dei Padri del deserto con incantevole semplicita' colloquiale.
Primo trattato sistematico della letteratura cristiana antica sul problema antropologico, l'opera affronta molteplici aspetti dottrinali.
Composta in forma di dialogo fra il 434 e il 437, l'opera e' rivolta contro l'eresia cristologica di Teodoro di Mopsuestia e Nestorio, i quali sostenevano che in Cristo vi sono non solo due nature, ma due persone distinte: quella divina e quella umana.
Una raccolta di brani che rientrano nei generi letterari dell'Historia monachorum e del bios.
«Le lezioni, tenute da don Giacomo Tantardini nei Convegni sull' attualità di sant'Agostino all'Universitàdegli Studi di Padova e qui presentate, costituiscono un "caso" di grande interesse culturale. Una volta riconosciuta l'originale, e per certi versi sorprendente, apertura al dialogo, dimostrata dall'Università di Padova, occorre, però, riconoscere anche la straordinaria capacitàpedagogica di don Giacomo, che, rinunciando alla fredda e distaccata lezione cattedratica, ha lasciato umilmente parlare un classico dell' esperienza umana e cristiana del calibro di sant'Agostino, accontentandosi di metterne in evidenza la profondità e l'attualità del pensiero».
le radici filosofiche della spiritualità agostiniana
Nata in una famiglia numerosa, penultima di venticinque figli, Caterina da Siena (1347-1380) avverte da giovanissima una forte vocazione ascetica che la spinge ad entrare all' età di sedici anni nell'ordine delle mantellate di san Domenico, dedicandosi alla preghiera e all'assistenza ai malati. Negli ultimi anni della sua vita "entra nella grande storia": su richiesta del papa spinge i cristiani a difendere la fede, tenta di mettere pace tra Firenze e la Chiesa, si reca ad A vignone dove chiede e ottiene da Gregorio XI il ritorno del Soglio Pontificio a Roma. La Curatrice ha raccolto nel volume alcuni scritti cateriniani - una Oraifone e 33 ùltere - con l'intento di offrire un panorama rappresentativo dell'opera e della spiritualità. L'Oraifone apre al lettore il mondo interiore della Santa: il mondo delle grandi realtà di fede: di Dio-Trinità, dell'uomo nella sua responsabilità di creatura libera. Le prime nove ùltere chiariscono l'iter della perfezione spirituale, che si identifica con l'amore; la "scoperta" di esso e il progresso in esso; nelle successive nove il discorso spirituale assume sfumature diverse a seconda del destinatario, del mondo o del chiostro: una madre di fa
Un libro che aiuta il lettore a scoprire i ricchi significati filosofici, teologici e spirituali della riflessione di Sant'Agostino sul Tempo.
Essere finito e Essere eterno è ormai annoverato tra i classici della filosofia del nostro secolo. L'analisi di Husserl ha comportato un richiamo dell'attenzione sul tema dell'essenza che non contrasta con una ripresa dei temi classici: così inserendosi nel solco della tradizione metafisica di tipo Aristotelico-tomista, la Stein propone un originale incontro con le analisi fenomenologiche, originate da un 'impostazione chiaramente diversa. Dall'analisi dell'essere reale ed essenziale all'Essere assoluto e di nuovo all'essere singolare, seguendo una linea di sviluppo parabolica, si dipana una ricerca lucida e aperta, che chiama in causa pressoché tutte le principali questioni filosofiche in riferimento alle tappe della storia del pensiero. Ne nasce una sorta di Summa legata da una rielaborazione personale, che non si avvale di un procedimento "deduttivo" bensì "ostensivo" e che, soprattutto, non presume mai di dire la parola definitiva. L'esigenza di una filosofia cristiana, l'utilizzazione del metodo fenomenologico e la rilettura del tema dell'essere, soprattutto in riferimento alla speculazione medievale, rendono l'opera di Edith Stein interessante e attuale, testimoniando altresì un 'indagine aperta, coerente e libera, ma non per questo priva di certezze e di principi dai quali muovere, nell'intento costante di restare fedele a un' analisi autenticamente filosofica e a una verità accolta come dono.
Edith Stein, carmelitana e vittima della barbarie nazista perché di origine ebraica; discepola e assistente di Edmund Husserl; una delle più importanti pensatrici cristiane del XX secolo, capace di una nuova sintesi fra la tradizione classica e il pensiero moderno, è ben nota come teologa e mistica, autrice di opere di profonda spiritualità. Meno nota è invece la sua spiccata propensione verso l'educazione e la sua acuta sensibilità per i problemi inerenti il campo pedagogico. Questo volume vuole appunto evidenziare questo aspetto importante della vita e della produzione della Stein. Si tratta di 17 saggi, in parte inediti, in genere testi di conferenze tenute tra il 1926 ed il 1938, il periodo della vita di Edith Stein precedente e successivo alla sua entrata al Carmelo. Le tematiche sono tutte attinenti l'educazione religiosa e la formazione dei giovani, secondo una concezione dell'esistenza che ha di mira la persona umana nella sua totalità e integralità. La grande apertura e l'ampio respiro Pedagogico, il completamento vicendevole tra dati scientifici e indicazioni didattico-pratiche, mettono in piena luce la sensibilità della Stein nei confronti degli uditori. La struttura dei saggi ha permesso di raccoglierli secondo un criterio contenutistico che privilegia la visuale in cui l'Autrice si pone: 1. Fondamenti teorici del lavoro educativo; 2. I problemi legati alla professione dell'insegnante; 3. La vocazione della donna; 4. L'arte di educare; 5. Formazione della gioventù cattolica. Edith Stein traspare da queste pagine come un'insegnante ricca di straordinarie doti didattiche e di grande fascino. Palpabile è l'onestà del suo atteggiamento di fondo. L'educazione religiosa è per lei tutt'altro che un acritico accumulo di aride nozioni; deve invece puntare all'unità profonda fra insegnamento e vita, forgiando l'attitudine a fare della vita un continuo apprendimento. Di grande spessore risultano le pagine dedicate al ruolo della donna nella società.