l autoe pone dei quesiti ai testi autobiografici di s.teresa d avila, tentando di raccoglierli, ordinarli e collocarli nel contesto storico e psicologico della sua esperienza e della sua vita. Oggi si va facendo strada, in qualche modo, la convinzione che l'armonia fra la vita affe ttiva e quella spirituale richiede una revisione scientificasere un adeguato punto di partenza per l'integrazione del m odo di pensare e di sentire dell'uomo moderno nella teologi a della vita spirituale. Per rivalutare fino in fondo l'affettivita umana, per giu ngere ad una sua integrazione antropologico-teologica nella vita spirituale, puo`essere opportuno fare uno studio critico della vita e della dottrina di una delle piu`grandi figure spirituali di ogni tempo, tanto sul piano umano quanto su quello affettivo, il cui concetto di mistica e le sue espressioni sono stati contrassegnati dalla fusione fra corporeita e spiritualita. La pers onalita e gli scritti di teresa di gesu, donna e mistica, presentano una visione positiva della dottrina della perfezione cristiana, ovvero una visione realistica dell uomo e del mondo.
il significato dato all eucaristia da parte dei padri della chiesa nei primi secoli di questo sacramento. Se ci chiediamo: che cos credevano veramente i padri dei primi secoli sull'eucaristia"?, la risposta e`abbastanza semplice. Anzitutto credevano in quella che verra chiamata la "presenza reale", e cioh che l' eucaristia e`veramente il corpo e il sangue di cristo. Questa e`la "realta", di cui il pane e il vino non sono che "figura". Inoltre i padri sono convinti che, in forza della preghiera eucaristica, nel pane e nel vino avviene una "trasformazione", per cui non sono piu`pane e vino "ordinari", ma sono ormai una cosa santa, e cioh veramente il corpo e il sangue di cristo. Nello stess o tempo i padri sono convinti che il mistero della "consacrazione" eucaristica e`opera dello spirito santo: e`lui cha fa "del pane il corpo di cristo e del vino il sangue di cristo"
Questo libro raccoglie la storia della mistica Giuliana di Norwich insieme ai passi salienti dei suoi scritti, scanditi in capitoli per un percorso di meditazione sul Padre, particolarmente attuale in concomitanza col Giubileo del 2000.
Il libro fa parte della serie Scrittori di Dio. Una grande impresa editoriale nel contesto del Progetto Culturale della Chiesa Italiana. Chi varcherà la soglia del nuovo millennio avrà il desiderio di portare con sé l'eredità dei suoi padri. Un patrimonio enorme e straordinario è racchiuso nelle parole degli autori che hanno fatto la storia del pensiero cristiano e della nostra cultura. Suddivisa in quattro sezioni - Patristica, Medioevo, Moderni e Contemporanei - Scrittori di Dio rende finalmente accessibile a tutti i loro scritti più belli. Una splendida serie di volumi da collezionare. L'incontro con ogni singolo autore è guidato da uno specialista attraverso una vera e propria Guida alla lettura. Il contenuto di ogni volume è così strutturato: 1. Breve biografia. 2. Gli scritti più belli scelti da uno specialista. 3. Le frasi celebri. 4. Bibliografia.
I quattro trattati raccolti in questo volume - Istruzioni spirituali, Del distacco, Il libro della consolazione divina e Dell'uomo nobile - attingono alla grande tradizione medioevale, da Origene ad Agostino ad Avicenna, ma solo per introdurre il percorso originalissimo di Eckhart.
Nel IV secolo, in concomitanza con l’edificazione delle basiliche costantiniane e la restaurazione della Gerusalemme cristiana, si sviluppa il fenomeno dei pellegrinaggi. Si moltiplicano quindi scritti di genera vario (resoconti di viaggio, lettere di pellegrini, “guide” per itinerari geografici e liturgici) tra cui l’Itinerarium Egeriae, resoconto in forma epistolare di un viaggio in Terra Santa. Egeria, una pellegrina proveniente dall’estremo Occidente dell’impero (è incerto se si tratti di una monaca, di una gran dama o di una donna di più umili origini), vi descrive la visita al Sinai, il tragitto sulle tracce dell’Esodo, l’ascesa del monte Nebo, i viaggi a Carneas e in Mesopotamia, il ritorno a Costantinopoli e la sosta al martyrium di Santa Tecla. Nella seconda parte del suo racconto annota con minuzia gli usi liturgici della Chiesa di Gerusalemme. L’edizione presentata si basa su quella di Franceschini-Weber, aggiornata con i contributi critici più recenti e con una nuova lettura del manoscritto originale (manoscritto Aretinus).
L’imminenza del giubileo e il moltiplicarsi dei pellegrinaggi in Terra Santa rendono il volume singolarmente attuale e interessante.
Curatrice
Nicoletta Natalucci è docente di Filologia classica presso l’Università degli Studi di Perugia.
Il papa Leone Magno (490-161) ha lasciato un’impronta profonda nella storia del cristianesimo. la sua dottrina, la sua azione pastorale, la sua personalità sono testimoniate soprattutto dai 98 sermoni pronunciati a Roma durante il pontificato, in occasione delle varie ricorrenze liturgiche.