Un percorso attraverso il clima culturale e spirituale di Fonte Avellana e Camaldoli durante i secoli X-XII permette di interpretare il messaggio contenuto nell'insegnamento e nell'esempio di vita di San Romualdo (secoli X-XI). Si giunge di questa maniera al concetto di una "idiorytmia camaldolese", saltando a pie' pari la dualità di "Vita Attiva (cenobio) - Vita contemplativa (eremo)", e utilizzando finalmente la categoria di uomo unificato che consideri la necessità, per qualunque battezzato, quale che sia la sua forma di vita, sia "nel" mondo che "fuori" dal mondo, di diventare tutt'uno con Cristo, all'interno del riferimento teologico alla Communio Trinitatis e nell'esperienza della Perfecta Charitas.
È il Paese dei capelli bianchi e delle culle vuote. Che fatica ad accettare Dio, fa spallucce davanti al Vangelo e spesso s'arrabbia quando sente parole come solidarietà e accoglienza. Quali spazi, quale ruolo e quale futuro può avere la Chiesa in Italia? Di tutto questo deve (dovrebbe) occuparsi il Sinodo. Il tempo non manca: si andrà avanti fino al 2025. Ma le idee? Alberto Chiara ha dialogato con donne e uomini che, da credenti, abitano il mondo: Giuseppe Notarstefano (Azione Cattolica) Emiliano Manfredonia (Acli) Davide Prosperi (Comunione e Liberazione) Roberta Vincini e Francesco Scoppola (Agesci) Margaret Karram (Movimento dei focolari) Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito Santo) Giovanni Paolo Ramonda (Comunità Papa Giovanni XXIII) Ernesto Olivero (Sermig) Ivana Borsotto (Focsiv). A questi incontri, in cui ciascuno si esprime con grande franchezza e intensità, seguono quattro preziosi commenti dello storico Andrea Riccardi, del sociologo Franco Garelli, dell'economista Leonardo Becchetti e del magistrato Gian Carlo Caselli.
Questa nuova edizione di La Chiesa romana, opera di Ernesto Buonaiuti, teologo, accademico, antifascista, storico del cristianesimo, uno dei massimi esponenti del modernismo italiano, rappresenta uno dei testi più significativi della sua vastissima produzione letteraria. Scritto, come afferma Buonaiuti stesso, «per un indeclinabile comando della coscienza, in un momento risolutivo della mia vita», è una riflessione sulla bimillenaria storia della Chiesa così come un accorato appello affinché ritorni a proporre al mondo il messaggio evangelico nella sua originaria purezza. Le posizioni espresse da Ernesto Buonaiuti sono di una sorprendente attualità e rendono testimonianza di una figura complessa di sacerdote e di studioso che attende ancora il giusto riconoscimento.
I contributi raccolti in questa silloge intendono offrire un punto di vista privilegiato sul fertile rapporto tra il logos filosofico e il logos rivelato nel cruciale torno cronologico della metà del VI secolo. Il volume mette al centro dell'attenzione un'opera poco studiata ma fecondissima di spunti storico-esegetici qual è il De opificio mundi di Giovanni Filopono, figura assolutamente eccezionale di aristotelico cristiano, parimenti versato qual era sia nell'indagine filosofica sia nell'àmbito teologico e che, con la sua opera, mette pienamente in evidenza l'intreccio tra la tradizione aristotelica e la rivelazione biblica nella temperie tardoantica.
Nella piccola autobiografia e nel lungo Diario di Suor Maria Immacolata tutti potranno trovare pagine meravigliose, insegnamenti tanto semplici quanto utili e adatti a condurre anime alla bontà, alla semplicità e al più alto grado di perfezione. Potranno molti imitarla nella sua mirabile semplicità, nella puerile ingenuità, nella sua ineffabile purezza e sincerità, nella fervida carità e nella sua profondissima umiltà. Potranno seguirla nella dedizione assoluta al suo Dio e nell’unione intima e nell’amore più puro ed ardente al suo Sposo Gesù, all’Eterno Padre, allo Spirito Santo ed alla sua cara Mamma Celeste e le anime, conoscendo le sue continue e terribili prove, sopportate da forte e tutte felicemente superate con la preghiera e con l’aiuto del suo Gesù. Potranno acquistare fortezza e coraggio per sopportare con pazienza e rassegnazione tutte le prove più o meno affliggenti della vita e abbracciare fidenti le croci che il Signore manda loro.
«Generare è uno degli atti capitali non solo della creatura umana ma anche di ogni vivente. È, quindi, comprensibile che attorno ad esso si muova una galassia di componenti e di derivati non solo fisiologici, ma anche simbolici», così scrive il cardinale Gianfranco Ravasi aprendo queste pagine affidate a una sorta di dittico. Nella prima tavola prevale una riflessione teologica e culturale sulla categoria "generazione" (il cui valore è palese sin dai primi capitoli della Genesi e dall'apertura dei Vangeli); nella seconda, costruita su un lessico biblico essenziale, si analizzano i termini disposti quasi a costellazione attorno all'asse fondamentale della generazione. Più che un saggio teologico è una libera trattazione nel segno di un percorso tematico per «tenere insieme i fili di una rete simbolica che regge l'esistenza, l'esperienza e la conoscenza umana, vitale e spirituale.
Come passare da un'esistenza grigia ad una vita gioiosa lasciandosi alle spalle scoraggiamento, tristezza, inquietudine, paura, insoddisfazione, rancore, vuoto interiore, relazioni ferite. "Nella sua lettera apostolica Salvifici doloris, Papa Giovanni Paolo Il distingue la sofferenza fisica, in cui duole il corpo dalla sofferenza morale, che è il dolore dell'anima, ed aggiunge si tratta infatti del dolore di natura spirituale, e non solo della dimensione psichica del dolore che accompagna sia la sofferenza morale, sia quella fisica. La vastità e la multiformità della sofferenza morale non sono certamente minori di quella fisica; al tempo stesso, però, essa sembra quasi meno identificata e meno raggiungibile dalla terapia. Ebbene, l'haghioterapia cerca di identificare proprio la sofferenza morale mostrando come essa possa essere definita e raggiunta dalla terapia. Non si tratta di una ricerca psicologica, ma filosofica e teologica. Essa propone un modello filosofico - teologico di aiuto per le persone che vivono l'esperienza della sofferenza morale o spirituale. Lo spirito nella persona porta la vita all'intera dimensione psico-fisica. Ciò significa che la salute e la malattia non sono solo determinate da cause psico-fisiche, ma anche da cause spirituali. Per questo ritengo sia necessario un approccio filosofico e teologico per comprendere e trattare la sofferenza globalmente e con maggiore successo". (Diagnosing the soul and baghioterapy, Tomislav Ivancié) L'haghioterapia cerca di identificare da sofferenza morale mostrando come essa possa essere definita e raggiunta dalla terapia. La salute e la malattia non sono solo determinate da cause psico-fisiche, ma anche da cause spirituali.
Donato Giannotti nacque a Firenze nel 1492, pochi mesi dopo la morte di Lorenzo il Magnifico. Benché molto piú giovane, conobbe Machiavelli e ne fu amico. Fu segretario della Repubblica di Firenze tra il 1527 e il 1530, prima del ritorno degli odiati Medici. Dopodiché emigrò esule in Veneto e poi a Roma, dove morì nel 1572. Scrisse tre volumi sulla corretta istituzione di un governo repubblicano: Della Republica Fiorentina (1538), il dialogo Della Republica de' Vinitiani (1540), che ebbe molto successo, concludendo la trilogia con la trattazione Della Republica Ecclesiastica (1541), scritta su richiesta del cardinale Niccolò Ridolfi, suo protettore, e letta solo da pochi amici fidati per timore delle autorità ecclesiastiche. Una copia manoscritta di quest'opera è stata ritrovata recentemente e viene qui pubblicata per la prima volta. Dunque il volume è un inedito assoluto. L'importanza di questo testo consiste già nel fatto di essere la prima storia della Chiesa scritta da un laico. Ma, oltre a questo, sono i contenuti dell'ultimo capitolo a sorprendere e a far sì che il libro sia destinato a diventare un fondamentale oggetto di studio per gli storici. Lì infatti Giannotti, all'alba del Concilio di Trento, enuncia la sua proposta politica: e cioè spostare l'autorità politica della Chiesa dal papa al Collegio dei cardinali, sulla falsariga del rapporto fra doge e Senato nella Repubblica di Venezia.
Dalla penna agile e profonda di don Alberto Mariani, proponiamo un libretto di meditazioni e preghiere incentrato sull'eccomi di Maria, la donna del "sì". 31 meditazioni ci accompagnano per la preghiera personale o comunitaria.
Il movimento indipendentista irlandese che ha portato alla nascita dell'Éire ha promosso un'identità nazionale fortemente contraddistinta dall'appartenenza religiosa, più che da altri elementi identitari culturali o politici. In questo volume Tiziano Rimoldi ricostruisce un secolo di rapporti tra Stato e Chiesa in Irlanda, a partire dalla Home Rule del 1914. Una storia indagata a partire dagli snodi politici e giuridici in cui questa caratterizzazione identitaria ha fatto sentire in maniera significativa la sua influenza: la Costituzione dell'Irish Free State del 1922 e il governo del moderato Cosgrave, la Costituzione del 1937, voluta dal repubblicano de Valera, la proclamazione della Repubblica nel 1948, le vicende del secondo dopoguerra, con i referendum che negli ultimi lustri hanno cambiato il volto dell'Irlanda. Il tutto alla luce della legislazione, della giurisprudenza e della prassi di governo nelle materie «miste» (matrimonio, divorzio, istruzione ecc.) e in quelle moralmente «sensibili» (contraccezione, aborto ecc.).
I cattolici tendono a far derivare il rinnovamento della Chiesa dalla sua forza vitale, che erompe da un nucleo divino, e a contestare l'influenza che ebbe lo scisma avvenuto nel XVI secolo in questo processo. Considerano la "Riforma cattolica" come la vera "Riforma" e si oppongono al concetto di "Controriforma", perché pensano possa nascondere l'idea che la rigenerazione della Chiesa sia solo un movimento reazionario. I non cattolici considerano la Riforma protestante come il vero rinnovamento della Chiesa tendente al cristianesimo originario e vedono nella Controriforma la vittoria del papato, politicamente in auge, sul luteranesimo apolitico e sul calvinismo politicamente isolato. Partendo da fatti storici universalmente riconosciuti e al di là delle interpretazioni, Jedin cerca di indicare un punto di incontro sul significato di questi concetti e di eliminare i malintesi per quanto concerne l'uso storico della lingua, utilizzando poi i risultati ottenuti per l'inserimento del Concilio di Trento nella storia della Chiesa. «Questo libretto merita d'essere indicato agli studiosi ed esaminato da vicino, perché, nella sua brevità è, come si diceva una volta, succosissimo, o per dirla con modi popolareschi, pieno come un uovo, come un uovo, tutto buono» (Delio Cantimori).
La figura del sacerdote è oggi caratterizzata da una serie di tensioni che riflettono non solo il modo di pensare della cultura contemporanea, spesso frazionato, ma anche le dinamiche attuali della Chiesa e della sua missione nel mondo. Mediante la collaborazione di tre docenti di diverse discipline, un biblista, un sistematico e un teologo spirituale, si propone ai lettori un itinerario didattico aggiornato, unitario e progressivo, che aiuta a riscoprire i fondamenti e le funzioni del ministero ordinato e la sua rilevanza nelle odierne circostanze della vita sociale e religiosa. Prefazione di Angelo De Donatis.