La storia vera di una donna che oggi, alle prese con una grave malattia che la costringe a un continuo confronto con la morte, ci racconta di un percorso di vita tormentato che avrebbe potuto portarla alla disperazione (dal consumo di droga alla depressione, dall'illusione dell'amore al degrado e all'abbandono) e poi è stato sostenuto da una mano della Provvidenza e dall'azione di fratelli animati dalla fede. Un racconto al femminile della scoperta della propria identità e della propria libertà. In queste pagine si intrecciano, nella bellissima danza che è la vita, ricordi e incontri significativi della sua storia familiare e personale: momenti di dolore e gioia, di tenebra e luce, di lotta e vittoria. Tutto è riletto nella luce della fede, dono di Dio capace di illuminare anche gli attimi più bui offrendo a ciò che si è vissuto uno sguardo sereno e un senso nuovo.
"Attraverso la compagnia dei credenti" (1994-1996) è il quinto volume della serie BUR Cristianesimo alla prova, nel quale sono raccolte le lezioni e i dialoghi di don Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione. L'esigenza di rispondere alla domanda su cosa sia il cristianesimo porta il fondatore di CL a tornare all'origine della fede, al momento in cui per la prima volta Giovanni e Andrea, dopo aver trascorso del tempo con Gesù di Nazareth, si resero conto dell'eccezionalità di quell'incontro, finalmente corrispondente alle attese profonde della loro umanità. Il cristianesimo è un nuovo inizio, che ogni giorno riviviamo in filigrana nel corso della storia, una storia in cui l'incontro di vita con Gesù viene continuamente ripetuto. Nel nostro tempo comprendere appieno la posizione della fede nel mondo significa prendere coscienza della realtà e identificare la vera sfida per l'uomo contemporaneo: la lotta tra l'essere e il nulla. "Quando ci si mette insieme, perché lo facciamo? Per strappare agli amici, e se fosse possibile a tutto il mondo, il nulla in cui ogni uomo si trova." Chi non desidererebbe essere raggiunto da uno sguardo così amico che lo strappa dal nulla?
Uno scrittore spirituale che, nella stessa pagina, cita il Canone della messa e la pop star Madonna, passando per i Rolling Stones e santa Teresa d'Ávila. Questo libro tratteggia una rinnovata immaginazione del cristianesimo per il terzo millennio: «La vita spirituale - scrive Radcliffe - non è un gradevole modo di recuperare la calma al termine di una giornata sovraccarica, l'equivalente religioso di un aperitivo. È immergersi nell'inebriante atmosfera di Dio». L'autore è convinto che «ogni romanzo, poesia, film o quadro che ci apre ai nostri fratelli è un alleato dell'immaginazione sacramentale».
Sul Monte Athos continuano a fiorire figure sante di monaci ed eremiti, distaccati dal mondo per servire e amare Dio nel silenzio e nella preghiera. Non sono supereroi, ma uomini contemporanei, con limiti e fragilità, che hanno scelto di mettersi totalmente nelle mani del Signore perché sia Lui a risplendere attraverso le loro opere. Il monaco non fa nulla di diverso da qualsiasi altro cristiano, semplicemente si sforza di vivere secondo i comandamenti di Dio. Il rigore e la fedeltà con cui percorre questa strada diventano il suo segno distintivo e rappresentano uno sprone per tutti coloro che ricercano la pienezza della vita cristiana. In questo terzo e ultimo volume sono presentate le esperienze dell'Anziano Ignazio, padre confessore, di Codrato di Karakallou, dell'Anziano Filarete di Constamonitou e dell'Anziano Gerasimo Menagias.
Il volume è il frutto di un itinerario di ricerca condotto negli anni dal Gruppo di lavoro Ecclesia-Israel - di cui i curatori fanno parte - attorno alla questione teorica e pratica della sostituzione della Chiesa a Israele. Tale ricerca si è sviluppata attraverso indagini relative alle origini cristiane e a snodi significativi della lunga durata delle posizioni teologiche e socio-politiche sottese. In questa sede si è preferito adottare la terminologia inglese supersessionism, che copre il largo spettro della problematica nella pubblicistica attuale per quanto attiene sia alla dimensione teologica e del dialogo ebraico-cristiano, sia alla storia delle idee e alle ricadute di carattere politico e identitario.
Inizia con questo secondo Meridiano l'esplorazione del pensiero e della scrittura mistica cristiana di epoca tardomedievale e moderna. Nelle tre sezioni che compongono il volume viene offerta al lettore una cospicua scelta di testi di area renana, fiamminga e tedesca, di area francese e di area italiana, disposti a comporre un arco cronologico che copre oltre otto secoli: dal "Cantico dei cantici" di Sankt Trudperter a Meister Eckhart, ai testi del poeta Rainer Maria Rilke e di Edith Stein; da Marguerite Porete alle splendide e tormentate scritture di Marie de la Trinité passando per il catechismo spirituale dei gesuiti del XVII secolo; da Marsilio Ficino e Giordano Bruno a Padre Pio da Pietrelcina. L'introduzione storico-interpretativa delle diverse sezioni, il profilo degli autori e il commento puntuale ai singoli testi sono stati affidati a una équipe internazionale di studiosi coordinata da Francesco Zambon e composta da Michela Catto, Victoria Cirlot, Guido Mongini, Benedetta Papasogli e Amador Vega.
Il 13 maggio 1981 segna un punto di non ritorno nella storia contemporanea. Il tentato omicidio di Karol Wojtyla, per mano dell'estremista turco di estrema destra Ali Agca scuote ancora oggi l'opinione pubblica. Da chi venne realmente armato? Dagli spari in piazza San Pietro nulla sarà più come prima, soprattutto per le famiglie e gli amici di Emanuela Orlandi, Paola Diener, Josè Garramon, Katy Skerl, Mirella Gregori, Alessia Rosati. Delitti e sequestri mai risolti, insabbiati. Un torbido intrigo che Fabrizio Peronaci si incarica di sciogliere, supportato da nuove rivelazioni e ricerche.
Dopo aver conseguito la laurea in Medicina, Erminio Filippo Pampuri (1897-1930) diventa medico condotto a Morimondo (MI), dove rimarrà per sei anni. Emerge per la straordinaria carità cristiana. Intanto matura nel suo cuore la vocazione di consacrarsi al Signore e nel 1927 entra nell'Ordine di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli) prendendo il nome di Fra Riccardo. Sarà proclamato santo nel 1989.
Il libro è una lunga lettera scritta per gli amici in tempo di pandemia. Parla del tempo che stiamo vivendo, che ha messo a nudo le fragilità delle nostre organizzazioni sociali, economiche e anche religiose, aprendo a possibili inquietanti scenari di difficile e complessa interpretazione, e vuole essere una mappa che aiuti il lettore a non perdere l'orientamento, a trovare la sorgente capace di dissetare la sua sete esistenziale. La diagnosi del tempo presente è condotta in maniera assai precisa e si allarga al legame tra pandemia e crisi ecologica. A questo quadro problematico va aggiunta la fragilità delle democrazie occidentali che la pandemia ha reso ancora più evidenti. Che fare dinanzi a un contesto cupo e a un futuro divenuto tanto incerto? Con mirabile concretezza, molto utile anche in chiave pastorale, Theobald indica le sorgenti alle quali attingere per ridare fiato al legame sociale che tiene uniti gli uomini tra loro. Si ritrovano qui molti temi cari all'autore, ridetti e ripensati in una forma adeguata all'urgenza del momento e con un linguaggio accessibile a tutti e non specialistico.
Mangiare e non mangiare, cosa mangiare e cosa non mangiare, sono problemi che accompagnano tutta la storia del cristianesimo (e non solo). Digiuno e astinenza sono pratiche che affrancano lo spirito dagli appetiti corporali e avvicinano a Dio. Papi, cardinali, vescovi, teologi, canonisti hanno dunque scritto, predicato e sentenziato sul mangiare, ma spesso in maniera contraddittoria, perché il concetto stesso di cibo cambia nel tempo e nei luoghi. Astenersi dalla carne, bene: ma l'iguana è carne o pesce? E la vipera? E il cocomero è un cibo, ed è dunque proibito nel digiuno, oppure una bevanda? E il cioccolato? E sarà lecito annusare gli effluvi di una carne che viene cucinata? Nella confusione, i credenti si sono comportati seguendo la necessità, la coscienza, l'appetito. Una storia da meditare, oggi che il comandamento del digiuno e dell'astinenza è vitale più che mai, seppure in una dimensione non più religiosa, nella nostra società.