Fitna: in arabo disordine, caos. È lo stato di sedizione e di anarchia, la guerra interna alla comunità dei fedeli del Corano in cui sta precipitando il mondo musulmano. Con una posta in gioco decisiva: la mobilitazione delle masse diseredate e l'instaurazione di uno Stato islamico. Gilles Kepel insegna all'Istituto di Studi politici a Parigi (IEP), dove dirige il programma di dottorato sul mondo arabo-musulmano.
Questo volume descrive il cammino di maturità della donna islamica alla luce del Corano e della legge musulmana Sharià, in accordo con le tesi dei musulmani sia fondamentalisti che moderati. Prende in considerazione, inoltre, la libertà di scelta nell'agire e nel vivere della donna come figlia, sposa e madre dentro il suo ambiente. É un libro che aiuta ogni donna in Occidente e in Oriente a capire il mondo in cui si muove e vive la donna islamica, e il perché del suo modo di vivere alla luce dei sacri testi: Bibbia, Corano e Vangelo. Questo saggio è stato scritto dopo una lunga tesi di approfondimento, avendo consultato molti testi dell'islam fondamentalista e moderato, a seguito di confronto con tanti autori occidentali e, infine, una tesi scritta dall'autore stesso che ha vissuto per nove anni nel Golfo Arabo, sopratutto in Kuwait e vuole aiutare la donna musulmana ad essere più libera e più autonoma nelle proprie decisioni. Prefazione di David-Maria A. Jaeger
"Gli islamisti egiziani rappresentano ancora, settant'anni dopo la fondazione dei Fratelli musulmani e vent'anni dopo l'uccisione del 'Faraone' Sadat, uno dei cardini del movimento islamista mondiale. Anche se hanno dovuto far fronte alla concorrenza ideologica delle loro controparti dell'Asia sudorientale o della penisola arabica, sono un gruppo con cui fare i conti: le lezioni che si possono ricavare sulle rive del Nilo possono aiutarci a decifrare che cosa succede nel nome dell'islam nel mondo di inizio XXI secolo, cominciato a New York una luminosa mattina di settembre." Questa la tesi forte di Gilles Kepel che con mano sapiente traccia la storia delle radici ideologiche e religiose dell'odierno radicalismo islamico.
La Turchia bussa alle porte dell'Unione Europea, e il dibattito sulla risposta da dare alla richiesta di adesione turca è circondato da una notevole carica emotiva. Le questioni economiche, demografiche, finanziarie e migratorie, per quanto importanti, diventano secondarie di fronte al problema di fondo, che è religioso. Quale tipo di Islam entrerebbe in Europa con la Turchia? Il fatto che un partito di ispirazione islamica abbia vinto le elezioni del 2002 e governi la Turchia deve preoccupare gli europei? In Turchia la cultura islamica dominante è «fondamentalista»? Come coesiste il successo elettorale dell'Islam politico con il laicismo turco di Kemal Atatürk? A queste domande risponde Massimo Introvigne.
Questo volume raccoglie i contributi di studiosi di ambito internazionale che prendono in esame aspetti poco noti o apparentemente marginali della teologia politica islamica contemporanea, come il dibattito filosofico in Iran, le correnti teopolitiche indonesiane (il paese al mondo con il maggior numero di musulmani), aspetti millenaristi dell’islamismo militante, mutazioni del misticismo islamico di fronte alla modernità. Il panorama composito che ne risulta fa balenare la natura profonda delle idee e delle correnti che agitano, inquietano e pacificano il mondo islamico, il mondo.
"E' stato l'amore al fratello che lo ha fatto "qrande",vero e autentico... Ed è per questo, come dicono i nostri amici musulmani. che ha potuto diuentare un ponte fra il cristianesimo e rislam": con queste parole Chiara Lubich descrive la vita di Ulisse Caglioni. Per trent'anni in Algeria, vi porta, con il suo amore concreto, semplice e incisivo, la spiritualità del Movimento dei focolari, contribuendo alla formazione di una comunità nella quale amore e il rispetto prevalgono sulle differenze di cultura, tradizioni, religione."
I diversi, possibili "mondi" dell'islam sono qui presentati attingendo sia dalla ricerca storico-religiosa sia dall'indagine geo-politica tuttora in atto, rilevando tensioni, attriti, contraddizioni e segni profetici all'interno di ciascuno di essi e nei confronti della modernità. Emergono alcune questioni di primaria importanza: la marginalità, il terrorismo, la guerra, la libertà religiosa, fino a riprendere i dati essenziali del dialogo non solo teologico tra cristiani e musulmani. Si delineano così i caratteri dell'islam in seno all'Occidente, con uno sguardo particolare all'Europa, pervenendo anche a una valutazione teologica più serena e, allo stesso tempo, credibile.
"Per quanto ne sappia, nessuno usa, o ha mai usato, l'espressione 'civiltà islamico-cristiana. Di più: azzardo la previsione che molti islamici e molti cristiani si risentiranno alla sola idea che questo termine implica. Mi auguro però che i miei lettori sospendano il giudizio finché non avranno considerato i miei argomenti a sostegno di questa espressione." (Richard W Bulliet)
In questo volume Massimo Campanini, docente di Cultura araba nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Statale di Milano, traccia un profilo del pensiero islamico contemporaneo, dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernità, all'impatto recente della dimensione politica, alle posizioni radicali più recenti. Ne emerge un quadro assai vario nel quale, accanto alle posizioni più tradizionaliste che tuttora dominano la scena culturale di quei paesi, non mancano voci dissonanti e coraggiose di autori che spesso pagano con l'esilio la propria libertà di giudizio.
Pier Cesare Bori lavora da tempo in carcere con detenuti di lingua araba e il libro presenta una sua esperienza di insegnamento su un testo in lingua araba, mai tradotto in precedenza in lingua europea: l'autobiografia di Mohammed Abduh, Gran Mufti d'Egitto, che contribuì alla modernizzazione e al rinnovamento spirituale dell'Egitto contemporaneo. Il testo arabo usato in queste lezioni viene offerto in originale, con traduzione a fronte. Inoltre viene offerta la traduzione italiana completa dell'autobiografia, con il commento di Bori, e uno scambio di lettere, inedite, tra Abduh e Tolstoj, del 1904.