Questo volume continua una ricerca sul pluralismo in bioetica, plasmata inizialmente nella pubblicazione di un’opera con il titolo Modelli di bioetica (Roma 2007). La ricerca ha continuato nel tempo e ha dato origine a diversi articoli che adesso vengono raccolti e ripubblicati. Gli autori studiati in questa nuova pubblicazione sono i seguenti: Aristotele, san Tommaso d’Aquino, Peter Singer, Hans Jonas, Edward Osborne Wilson e Hugo Tristram Engelhardt. Il volume include anche un capitolo che serve come esempio concreto di applicazione dei diversi modelli a un argomento molto concreto, l'aborto. La ricerca sui modelli in bioetica si orienta a uno scopo di grande importanza per il nostro tempo: promuovere un dialogo orientato alla ricerca della verità su tematiche che toccano intimamente la vita degli uomini e dei popoli, e che, studiate in modo adeguato, permettono di promuovere una autentica cultura della vita, nel solco degli insegnamenti e delle proposte di papa Giovanni Paolo II.
Dieci anni dopo è un testo breve e intenso che Dietrich Bonhoeffer mandò agli amici più intimi poco prima d'essere arrestato dalla Gestapo e portato nella prigione militare di Tegel, una tappa sulla via del martirio finale. Scritto attorno al Natale del 1942, questo testo si configura come un bilancio lucido e realistico del tragico decennio hitleriano e potrebbe essere intitolato "una teologia della Resistenza". Si tratta di una mirabile sintesi teologico-politica di alcuni dei suoi temi di fondo che ruotano attorno alla dottrina della responsabilità, elaborati poi compiutamente nella più celebre opera Etica. La manipolazione della mente, fino alla Dummheit (stupidità), è un problema di carattere sociologico permanente. Essa è il frutto amaro di «ogni grande dispiegamento di forze dall'esterno, sia politico sia religioso, che riduce a stupidità gran parte dell'umanità». Si può sfuggire a questa situazione di dipendenza solo resistendo con un'azione personale e responsabile. Il saggio di Bonhoeffer è preceduto da un'ampia Introduzione di Piergiorgio Grassi, già ordinario di Filosofia della religione all'Università di Urbino "Carlo Bo".
Per quanto possa apparire strano ai nostri occhi, non era affatto scontato che il cristianesimo diventasse la principale religione del mondo occidentale. Sarebbe potuta tranquillamente rimanere una setta giudaica fra le tante, come i sadducei o gli esseni, per esempio. In che modo allora una religione che all'inizio contava poche decine di fedeli illetterati, attivi per giunta in una parte remota dell'impero, è potuta diventare la religione ufficiale di Roma, capace di convertire circa trenta milioni di persone in soli 350 anni? Come ha fatto una religione perseguitata a soppiantare culti e pratiche rituali consolidati e a imporsi come la principale tradizione culturale dell'Occidente? Nel Trionfo del cristianesimo Bart D. Ehrman affronta questo "enigma storico" in un racconto fondato su un'attenta analisi delle fonti antiche, mostrando come un gruppo ristretto di personaggi carismatici fu in grado di mettere a punto una brillante strategia sociale e di sfruttare la forza dirompente del messaggio cristiano per conquistare il cuore e la mente degli uomini e delle donne dell'epoca. Così facendo, Ehrman confuta una serie di convinzioni consolidate sulla trasformazione culturale più importante cui il nostro mondo occidentale ha assistito, una vera e propria rivoluzione che ha influenzato l'arte, la musica, la letteratura, la filosofia, l'etica, l'economia e il diritto.
Molti cristiani credono nell'aldilà e pensano che sia descritto nelle pagine della Bibbia. In realtà, nell'Antico Testamento, come pure negli insegnamenti di Gesù e dei suoi seguaci, non c'è alcuna traccia di ricompense e punizioni eterne, di diavoli inquietanti o di angeli dai riccioli biondi. In questo suo nuovo libro, Bart Ehrman ripercorre la lunga storia dell'aldilà, dall'epopea di Gilgamesh, attraverso la cultura giudaica e classica, fino agli scritti di Agostino, concentrandosi in particolare sui primi secoli cristiani. Scopriamo così che dell'aldilà non c'è mai stata un'unica concezione greca, ebraica o cristiana, bensì svariate, e per giunta in contrasto fra loro, ciascuna legata com'era all'ambiente sociale, culturale, storico che l'aveva prodotta. Soltanto nel corso dei primi secoli dopo Cristo si è invece venuta consolidando una nozione di inferno e di paradiso piuttosto univoca. Ovviamente, in quanto storico, Ehrman non può certo fornire una risposta sui nostri destini dopo la morte, ma invitandoci a riflettere sull'origine delle idee di aldilà ci svela i vari modi in cui l'uomo ha elaborato nel tempo questo tema.
Prima pubblicazione in Italia dell'epistolario completo della Stein. Questo epistolario si rivela prezioso sotto diversi aspetti: naturalmente in relazione alla biografia stessa della santa filosofa, ma anche per approfondire la sua concezione della vita religiosa e della spiritualità carmelitana, nonché la sua produzione nel campo non solo della spiritualità ma anche della "filosofia cristiana". Come nel volume lettere I e lettere III, vi si trovano elementi interessanti per le vicende della scuola fenomenologica, in particolare dei discepoli di Husserl durante gli anni di gottinga, e di Husserl stesso. Non da ultimo, le lettere offrono una viva e toccante immagine del modo in cui una monaca carmelitana, ebrea, viva il dramma dei suoi parenti (e del suo popolo) prossimi ad essere travolti nella tragedia dell'Olocausto.
Il libro si pone essenzialmente tre domande. Quanto è cambiata la componente più importante della partecipazione religiosa in Italia tra il 1993 ed il 2019? (Si dirà anche qualcosa sugli anni della sindemia da Covid e del lockdown, e si vedrà che non hanno prodotto inversioni di tendenza.) Come è cambiata l'influenza di altri fattori sociali su questa forma di partecipazione religiosa? Come è cambiata l'influenza di questa forma di partecipazione su altri aspetti della vita sociale? Non si tratta solo di documentare un calo, ma di provare a guardare cosa avviene dentro una porzione più piccola, ma pur sempre molto importante, della società italiana. Quanto e come pesa il sesso, la generazione di appartenenza, l'età e quanto ha pesato essere nati o essere cresciuti in certi periodi storici invece che in altri? Tra i tanti segni "meno" si vede però emergere anche un segno "più": quello della influenza di questa forma di partecipazione religiosa sulla disponibilità a gesti di solidarietà, accoglienza ed aiuto nei confronti di altre persone. I "praticanti" sono oggi un gruppo sociale molto diverso da quello che erano un quarto di secolo fa. E si avviano a diventare presto qualcosa di ancora diverso da ciò che sono oggi: alcune dinamiche di quella trasformazione vengono qui evidenziate e discusse.
Per quasi cinque secoli si sono accumulate scoperte scientifiche che hanno suggerito che fosse possibile spiegare l'Universo senza la necessità di un Dio creatore. Inaspettatamente, il pendolo della scienza ha oscillato nella direzione opposta. Dopo aver definito cosa sia una prova nella scienza e le implicazioni delle due tesi opposte dell'esistenza o meno di un Dio creatore, il libro affronta le scoperte scientifiche degli ultimi 150 anni, che hanno portato a una vera rivoluzione concettuale. Solo 100 anni fa tutti gli scienziati pensavano che l'Universo fosse eterno e stabile, mentre oggi sappiamo che ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Questo punto solleva la questione di un Dio creatore. La scoperta della regolazione fine dell'Universo, che rende possibile l'esistenza degli atomi, delle stelle e della vita complessa, è un secondo punto chiave che solleva anche la questione della sua origine. In un linguaggio accessibile a tutti, gli autori offrono un'affascinante panoramica delle prove scientifiche dell'esistenza di Dio. Vengono così portate alla luce evidenze razionali convergenti, in campi indipendenti, che gettano una luce nuova sulla questione, forse, decisiva. Con i commenti finali di Vincenzo Balzani, Noemi Di Segni, Roberto Giovanni Timossi, John C. Lennox, Andrew Briggs, Denis Alexander, Luc Jaeger, Cardinale Robert Sarah, e Monsignor André Léonard.
È qui presentato in traduzione italiana, con testo greco a fronte, Introduzione e Bibliografia, il primo trattato cristiano di antropologia, scritto intorno al 400 d. C. da Nemesio, vescovo di Emesa (odierna Homs, in Siria). Nemesio intende rivolgersi soprattutto a non cristiani - ebrei e pagani di scuola neoplatonica - illustrando quale sia la natura dell'uomo, creatura posta da Dio ai confini dell'essere, tra divinità e irrazionalità. Ricco di discussioni critiche del platonismo, dell'aristotelismo, delle filosofie ellenistiche e del neoplatonismo, spazia dalla composizione di anima e corpo alla posizione dell'uomo all'interno della natura, dalla provvidenza al libero arbitrio, dalla razionalità alla passionalità. Questo trattato ebbe grande diffusione nel medioevo e in età moderna, grazie anche all'erronea attribuzione a Gregorio di Nissa, che ne favorì una diffusione tale da influenzare profondamente il pensiero antropologico cristiano.
Frutto di una pratica diuturna e costante del testo greco neotestamentario come delle versioni greche antiche della Bibbia ebraica, l'opera di Richard Hays illustra i molti modi e i molti sensi in cui la Scrittura d'Israele è presente nei quattro vangeli canonici. Il saggio repertoria ogni minima allusione, reminiscenza o citazione, implicita, vaga, velata o esplicita, della Scrittura d'Israele, ma non solo. In questo «autentico capolavoro di uno degli studiosi contemporanei del Nuovo Testamento più creativi», com'è stato definito, viene a emergere come gli evangelisti rifondano e riconfigurino il linguaggio religioso formulato nelle scritture d'Israele, e per quali vie questo concorra a costruire l'immagine e l'immaginario di un nuovo Israele.
Nell'Anno della Preghiera verso il Giubileo, LEV presenta una collana di testi sul pregare a firma di autori di notorietà internazionale. La collana è curata dal Dicastero per l'Evangelizzazione - Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo. Prefazione di papa Francesco.
Nell'Anno della Preghiera verso il Giubileo, LEV presenta una collana di testi sul pregare a firma di autori di notorietà internazionale. La collana è curata dal Dicastero per l'Evangelizzazione - Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo. Prefazione di papa Francesco.