Giuditta nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegeticoteologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Questa edizione quadriforme dei Profeti minori, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: - il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;
- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo;
- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;
- il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall’ebraico;
- la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Roberto Reggi, licenziato in Teologia dell’evangelizzazione e Scienze bibliche, è dottore in Teologia. Per EDB ha pubblicato I «fratelli» di Gesù (2010) e ha curato la traduzione interlineare in italiano di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (2001-2014).
La migrazione geografica e teologica del profeta di Tisbe analizzata da un punto di vista teologico e con il contributo dell'osservazione narratologica.
La Bibbia come ci presenta la Legge? Quali tratti di originalità propone, su quale fondamento si stabilisce, a che cosa mira, che funzione svolge rispetto alla giustizia? Sono solo alcune domande a cui si cerca di rispondere in queste pagine il cui intento è quello di offrire uno sguardo su come il popolo di Israele ha elaborato la complessa questione della Legge. A questo tema la Bibbia non dedica solo un’attenzione giuridica, ma la Legge è diventata – forse paradossalmente per il lettore moderno – anche motivo di gioia e occasione per esprimere un amore profondo. È una prospettiva che suona quasi una sfida a ripercorrere l’itinerario dell’uomo biblico fino alla contemplazione.
Destinatari
Tutti
Autore
Grazia PAPOLA è una suora Orsolina di San Carlo. Insegna Pentateuco e teologia biblica presso lo Studio teologico San Zeno e l’Istituto superiore di scienze religiose San Pietro martire di Verona. Ha pubblicato L’alleanza di Moab. Studio esegetico-teologico di Dt 28,69-30,20 (PIB 2008); Deuteronomio. Introduzione traduzione e commento (San Paolo 2011); Deuteronomio (EMP 2017).
L’antologia biblica di racconti su Eliseo fa risaltare la sua unicità tra i profeti dell’AT. Scelto come successore di Elia direttamente da Dio, non sarà un mero clone del suo méntore, lo sorpasserà nello stile e nel numero dei prodigi. Rispetto al solitario Elia, in dialogo con Yhwh, che non varca mai, tranne una volta, i confini di Israele, Eliseo non riceve comunicazioni divine, si muove in scenari internazionali e interagisce con ogni genere di persone senza discriminazione di ceto, razza e religione. La sua figura è complessa, non priva di ambiguità e di astuzie, sempre al servizio del disegno di un Dio presente, ma dietro le quinte. Nella continuità di AT e NT, Eliseo appare precursore del Cristo: dall’inizio, rivelandoci che l’Assoluto ha a cuore soprattutto i senza volto e nome, sino all’ultimo, da un sepolcro aperto che dischiude speranza. Questa proposta di lectio divina sul profeta Eliseo, i suoi prodigi e le sue avventure, è una primizia assoluta in Italia.
Destinatari
Indicato per la lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità, ma anche per la meditazione personale.
Autore
Antonio NEPI, sacerdote della diocesi di Fermo, ha conseguito il dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico, ha studiato a Roma e a Gerusalemme ed è docente stabile di ebraico e AT presso l’Istituto Teologico Marchigiano (sede di Fermo e Ancona). Autore di varie pubblicazioni in campo biblico, presso le Edizioni Messaggero ha pubblicato due volumi di commento al libro dell’Esodo (collana Dabar-Logos). Già rettore del Seminario diocesano, svolge la sua attività pastorale nella zona montana della diocesi di Fermo.
Sapienza nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Si giunge con questa pubblicazione al quinto volume della traduzione in lingua italiana del Commento ai Salmi di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (485 ca. 580 ca.). Per i precedenti sono stati scelti salmi che potevano raggrupparsi sotto un unico tema; questo, invece, contiene i commenti a ventitré componimenti piuttosto slegati fra loro. Il titolo è senz’altro appropriato, in quanto tiene conto di una verità molto cara a Cassiodoro: la lode al Signore è davvero l’opus Dei, ed è, in un certo senso, quasi un’anticipazione del paradiso; essa, però, va cantata soprattutto «con la cetra della vita». Cassiodoro scopre con disarmante facilità il senso cristologico dei Salmi: secondo lui, anzi, è il Signore stesso che parla in molti di essi. Ed è di pari evidenza per Cassiodoro la lettura del senso ecclesiologico, anche perché la Chiesa è un tutt’uno con il suo Sposo.
«In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a convincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenuto e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata, qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore credente queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (credente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell'antico Israele». (Bart D. Ehrman)
Il volume è una eccezione insolita. Due autori, due lavori: l'uno storico-interpretativo, l'altro esegetico-teologico. Abbiamo preferito lasciarli integri nella loro singolarità e armonia. Nel commentario storico, 1-2 Maccabbei risultano un esempio di antico scontro/incontro di civiltà, a livello culturale, politico e sociale. L'indagine si basa sul senso dell'identità culturale e nazionale e sul problema della coesistenza di etnie diverse nell'antichità. Come, quando e quanto la cultura greca si è diffusa in Oriente? Come fu recepita e/o contrastata? Il testo integrale di 1-2 Maccabei, commentato, permette alcune risposte non precarie. Dal punto di vista esegetico è stato compiuto un cambio di rotta nell'ultimo decennio. La maggior parte degli studi si sono ora concentrati sulla struttura, sulle tecniche narrative e sulla teologia dei due libri e hanno aperto nuove prospettive di lettura, che hanno per indagine il potere, la violenza, il martirio. 1-2 Maccabei aiutano anche a far luce sul ruolo delle nazioni nello scambio culturale-politico nell'età greco-romana e sulle dimensioni del dialogo culturale nel mondo antico.
«La preghiera è una pratica umana comune, ubiqua e ricorrente. È l’umano protendersi verso il Santo Mistero e la Santa Ultimità, un riconoscimento che gli esseri umani e le loro comunità sono penultimi e si pongono in dialogo con Colui che, benché appena accessibile, viene comunque invocato».
Walter Brueggemann
In tutta la Bibbia si trovano toccanti esempi ed episodi di preghiera. In questo suggestivo volume, il noto studioso Walter Brueggemann legge e illustra con competenza e profondità dodici preghiere dell’Antico Testamento legate ad Abramo, Mosè, Anna, Davide, Salomone, Giona, Geremia, Ezechia, Esdra, Neemia, Daniele e Giobbe. Aprendosi al testo biblico – che grida gioia e dolore, svela le profondità dell’esperienza umana oltre che l’amorevolezza di un Dio misericordioso che sempre ascolta – Brueggemann mostra come questi dodici antichi testi di preghiera possano rendere viva nel presente l’antica pratica umana del pregare.
Che cosa accade quando un uomo e una donna - una coppia - entrano nel giardino del Cantico dei Cantici e, ascoltando la voce dei due giovani amanti, osano dialogare con loro e tra loro? Lidia Maggi e Angelo Reginato provano a percorrere in queste pagine la strada di una lettura dialogata del testo biblico intrecciando - in sintonia col Cantico - le loro due voci e il loro amore con quello delle Scritture.