
Per i cristiani odierni che abitano nelle «terre dell'ombra» del disincanto e del dubbio, il modo principale per tenere vivo il desiderio di continuare a camminare alla sequela del Risorto verso Dio, cioè verso la risurrezione con Cristo e come lui, resta la preghiera. E tra le tante preghiere possibili, i Salmi dell'Antico Testamento hanno, da questo punto di vista, un'elevata fecondità spirituale. Don Manzi, con profondità e competenza, guida il lettore a riscoprire i fondamenti della fede cristiana nella "vita eterna" partendo dall'analisi di alcuni Salmi.
In questo volume si studiano i passi principali dei due libri biblici Proverbi e Siracide con la giusta attenzione alla “lettera”. L’indagine è condotta con rigore e serietà, ma anche con le aperture spirituali e pastorali (soprattutto pedagogiche) che permettono di cogliere il gusto di massime di saggezza antiche e sempre attuali. Proverbi e Siracide sono parenti stretti a motivo della stessa appartenenza alla sapienza biblica che mette al centro l’uomo davanti a Dio e davanti al mondo. Pur con parole diverse (circa duecento anni separano le due opere), la concretezza, ispirata alla medesima esperienza di fede, coniuga fede e ragione, fiducia e timor di Dio, potenzialità e limiti, Parola di Dio e discorsi umani. Testi che hanno tanto da dire all’uomo contemporaneo, che è segnato – forse molto più di quanto egli creda – dalla ricerca del senso della vita e delle regole la attraversano.
Destinatari
* gruppi biblici e di ascolto della Parola di Dio * movimenti e associazioni ecclesiali * utile anche per la meditazione e la preghiera individuale
Autore
Sebastiano PINTO è docente straordinario di Esegesi dell’Antico Testamento presso la Facoltà Teologica Pugliese (Bari) e professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma). È membro della redazione della rivista Parole di Vita e fa parte del Settore Apostolato Biblico della Conferenza Episcopale Italiana. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’incantatore di serpenti. Il saggio secondo Qoèlet (EMP 2014); Quando la Bibbia sbaglia? (EMP 2015); Io solo il tuo Dio. Il monoteismo nel Pentateuco (2016); Io sono un Dio geloso. Manuale sul Pentateuco e sui Libri storici (2018); In nome di Dio. Dai fondamenti al fondamentalismo (EMP 2018), Il corpo in preghiera nei Salmi (2018).
Il libro di Daniele nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico.
Questa edizione quadriforme del libro di Ezechiele, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone:
- il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;
- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo;
- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;
- il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall’ebraico;
- la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Note sull'autore
Roberto Reggi, licenziato in Teologia dell’evangelizzazione e Scienze bibliche, è dottore in Teologia. Per EDB ha pubblicato I «fratelli» di Gesù (2010) e ha curato la traduzione interlineare in italiano di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (2001-2014).
"Strumento unico in Italia, altamente qualificato. Non esistono altre Bibbie ebraiche interlineari e al tempo stesso quadrilingui. Inoltre vengono offerte: l’analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti e note per un confronto critico fra testo ebraico, greco, latino e italiano; infine sono indicati anche i passi paralleli."
Lungo la storia dei popoli, la profezia ha assunto molte forme. Quella che prese in Israele è stata però diversa, speciale, unica. La qualità della profezia biblica, la sua forza, la sua durata, la sua immensa bellezza, la cura e la fedeltà con cui è stata trasmessa nei millenni, ne fanno un patrimonio universale, una vetta del genio spirituale dell'umanità. Il profeta Geremia vive, opera e scrive durante la più grande crisi vissuta dal popolo di Israele, che culminerà con la presa di Gerusalemme, la distruzione del tempio e la deportazione in Babilonia. Vive in un piccolo regno schiacciato da grandi superpotenze. Per vocazione, deve contrastare i suoi capi e i sacerdoti che in quella crisi epocale continuano a illudersi di poter resistere agli imperi che li stanno minacciando. Geremia capisce, per vocazione, che un mondo sta finendo. Lo dice, lo grida, ma il popolo non vuole ascoltarlo, e lo perseguita. Geremia è il profeta del tempo della notte, ma con un sole dentro che gli consente di vedere un'aurora diversa da quella che il popolo, illuso, vorrebbe vedere. E l'annuncia, la canta. Fino alla fine. A tutti, ma prima ai re e ai sommi sacerdoti, senza paura.
Come può un piccolo pastore con passione per la musica diventare re? Questo è il mistero che scopriremo lentamente leggendo questo testo. Forse ci aspetteremmo che Dio scelga per il suo popolo un re diverso, un guerriero forte e valoroso che sia d'esempio al popolo e lo guidi senza distrazioni! No. Dio sceglie un piccolo giovane pastore, scartato da tutti, anzi neanche preso in considerazione in un primo momento, il più piccolo tra i fratelli. «Dopo aver rimosso (Saul) dal regno, Dio suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: "Ho trovato Davide, figlio di Iesse" (Sal 89,21), "uomo secondo il mio cuore" (1 Sam 13,14); "egli adempirà tutti i miei voleri"» (At 13,22). Ma perché Davide è stato definito re secondo il cuore di Dio? Eppure Davide non è solo un uomo che prega Dio, suona e loda il Signore, che sconfigge il gigante Golia, ma anche un peccatore capace di ravvedersi del suo peccato. Egli è secondo il cuore di Dio, perché nonostante tutte le vicende che vivrà rimarrà piccolo, pastore, pronto ad aver cura di chi gli è stato affidato, sarà un uomo in ascolto di Dio, capace di pentimento e di perdono. Con questa storia così bella e accattivante siamo chiamati a confrontarci e a provare a rileggere se la nostra vita è secondo il cuore di Dio.
Il nostro Dio si presenta sia come fuoco divorante e come colui che parla in mezzo al fuoco (Dt 4,12.24.33), sia come feconda «rugiada per Israele» (Os 14,6). L’ossimoro rugiada di fuoco presente nel titolo richiama questa polarità, che attraversa tutta la Sacra Scrittura. Le meditazioni proposte in questo libro cercano di cogliere e portare alla luce proprio la capacità della Parola di Dio di essere fuoco che brucia e genera ardore e profezia, e rugiada che rinfresca e consola, balsamo di guarigione. Il metodo usato è quello della lectio divina, con alcuni elementi nuovi, frutto di una lunga esperienza. Il lettore non può passare superficialmente attraverso queste pagine, ma è invitato a entrare nel segreto vivo della Parola per lasciarsi coinvolgere dalla voce che viene dal fuoco e lenire le ferite dalla «rugiada luminosa» (Is 26,1).
Destinatari
Indicato per la lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità, ma anche per la meditazione personale.
Autore
Bruno SECONDIN, carmelitano, professore ordinario emerito della Pontificia Università Gregoriana, dove ha insegnato per 40 anni teologia spirituale e storia della spiritualità moderna. Ha scritto una trentina di libri sui temi della spiritualità contemporanea, della vita religiosa, delle nuove esperienze pastorali. In particolare ha proposto un nuovo stile di lectio divina, nella collana «Rotem», frutto di molti anni di incontri nella Chiesa di S. Maria in Traspontina, vicino a San Pietro, Roma. Nel 2015 ha predicato gli esercizi spirituali alla Curia Romana, su invito di papa Francesco.
In questo libro si parla di Mosè; ciò significa che si parla di ciascuno di noi. Chi vuole capire se stesso, chi vuole penetrare nel profondo del proprio animo, non può rimanere indifferente a Mosè, al suo desiderio, alla sua paura, al suo odio, al suo amore, a ciò che conosce di infinitamente bello, senza precedenti e misterioso. Mosè è la chiave più importante e antica per accedere al nostro animo, ma anche alla cultura, alla politica del nostro Occidente.
E Mosè è anche la chiave per Dio, anche quando si rivolta contro di Lui. Infatti, come possiamo crescere nella vita – nel senso di diventare veramente liberi – se non possiamo misurarci con Dio?
Giuditta nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegeticoteologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Questa edizione quadriforme dei Profeti minori, utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche, propone: - il testo ebraico masoretico (TM) della Biblia Hebraica Stuttgartensia, basato prevalentemente sul Codex Leningradensis B19A, datato circa 1008;
- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX) di Rahlfs, basata prevalentemente sul Codex Vaticanus (B) risalente al IV secolo dopo Cristo;
- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio e normativa per la liturgia cattolica;
- il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall’ebraico;
- la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale.
Roberto Reggi, licenziato in Teologia dell’evangelizzazione e Scienze bibliche, è dottore in Teologia. Per EDB ha pubblicato I «fratelli» di Gesù (2010) e ha curato la traduzione interlineare in italiano di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (2001-2014).
La migrazione geografica e teologica del profeta di Tisbe analizzata da un punto di vista teologico e con il contributo dell'osservazione narratologica.