Un commento classico ad un singolare libro del Nuovo Testamento, accessibile non solo ad un pubblico colto ma anche a tutti quei lettori attenti all'esegesi neotestamentaria.
Il volume, in lingua spagnola, analizza, con precisione e cura, il tema dell'agire morale cristiano, secondo i Commentari al Nuovo Testamento di san Tommaso d'Aquino. I Commentari biblici al Nuovo Testamento di Tommaso d'Aquino rappresentano una inestimabile fonte per conoscere e approfondire non solo il suo pensiero morale ma anche per penetrare a fondo il suo metodo teologico. Il tema scelto fa riferimento alla comprensione teologica dell'agire morale cristiano come questione centrale per il rinnovamento della Teologia morale. Lo scopo e quello di evitare sia il moralismo, che enfatizza unilateralmente la dimensione etica, sia l'antimoralismo, che disconosce il necessario contributo della liberta umana al compimento della salvezza. Ridimensionare" teologicamente la morale e un compito decisivo e attuale: uno studio preciso delle opere esegetiche di Tommaso su questo tema, e raccomandabile per la sua originalita e importanza. "
Con la presente opera l'autore intende proporre alla meditazione venti parabole di Gesù riportateci dai Vangeli. Per ogni parabola viene offerta al lettore una riflessione ripartita in cinque distinti momenti: Ambientazione, Contemplazione, Interiorizzazione, Attualizzazione, Preghiera.
Edizione in lingua francese del Vangelo di Gesu.
Il volume traccia la storia della Corona di spine di Cristo, del suo culto e dei suoi miracoli. Nell'anno in cui il venerdi santo cade il 25 marzo, festa dell'Annunciazione, e attestato in diversi luoghi d'Italia e d'Europa il miracolo" delle sacre spine ritenute appartenenti alla Corona di Cristo. Fino a che punto cio e credibile per l'uomo contemporaneo? L'autore compie un rigoroso percorso storico per trovare le risposte, iniziando l'avventura della insigne reliquia da Gerusalemme. "
La figura di Cristo attraversa l'immaginazione dei cristiani nella stessa misura in cui le sue parole danno fondamento alla loro etica e l'offerta della sua vita giustifica la liturgia della Chiesa. Gli effetti della presenza del Risorto non mancano di farsi avvertire in quella facoltà psichica così essenziale all'esperienza di ciascun uomo che è l'immaginazione, la quale in Occidente ha accolto i tratti del corpo del Figlio di Dio, la sua carne, per dare alimento ai sogni degli individui e delle comunità, piegandola a progetti regressivi oppure fecondando con essa la speranza di una pienezza escatologica. È un aspetto della vita dei cristiani che ancora non è stato tematizzato con la necessaria attenzione e che Pittori di Cristo intende mettere a fuoco a partire da alcuni dipinti, testimonianze importanti della pressione dell'archetipo cristologico nella coscienza di quelli che sono i punti di riferimento per l'"ortodossia" figurativa, i maestri dell'immagine occidentale. Ad alcuni tra i più rappresentativi fra essi (Masaccio, Rubens, Delacroix...) è stato affidato il compito di visualizzare per tutti noi il volto e la carne di Gesù, per ritrovare ancora in lui la bellezza che potrebbe riscattarci dall'ottundimento dei sensi e dell'anima.
GLI AUTORI
FRANCESCO SARACINO, biblista e teologo, si occupa dell'interpretazione della tradizione figurativa occidentale all'interno di un progetto ermeneutico inteso a rivendicare un accesso "figurativo" alla dimensione dello Spirito.
Le numerose ‘teologie paoline’ degli ultimi due secoli sono la prova che, nell’indagare l’apostolo Paolo, di regola vengono presi in considerazione il suo pensiero e la sua teologia. Ma oggi l’interesse degli studiosi ha cominciato a volgersi al Paolo che ‘fa teologia’, considerando non tanto il prodotto quanto il processo produttivo. Si entra nel suo atelier di scrittore, per cogliere in atto la sua attività di ‘comunicatore’ verso le comunità cristiane: fisicamente assente, vi si rende presente con parola esortativa di pastore e argomentativa di teologo.
Il volume mira a far conoscere il pensatore Paolo, missionario operante sul campo, che riflette, per sé e per i suoi interlocutori, sull’annuncio che va proclamando. Ma quale coerenza emerge da un pensare teologico espresso non in trattati sistematici, bensì in forma epistolare, segnato dalla varietà dei destinatari e dalla diversità degli intenti?
Lo studio è complementare a La teologia di Paolo, di cui costituisce il seguito logico. Si struttura in due parti. La prima evidenzia le caratteristiche formali del pensiero paolino: un pensare teologico dentro il quadro di ferme e tradizionali convinzioni di fede, permeato di cultura giudaica e greca, incarnato nella forma letteraria della lettera, sollecitato da circostanze concrete. La seconda segue da vicino tale processo ermeneutico, mostrandolo all’opera nelle lettere indirizzate alle singole comunità, per le quali Paolo ha rinominato il Vangelo di Gesù Cristo.
Sommario
Introduzione. I. Caratteristiche formali del pensare di Paolo. 1. Un pensare teologico. 2. A partire da. 3. In forma epistolare. 4. Un pensare provocato. 5. Un pensare ‘provocatorio’ e dialogico. 6. Un pensare occasionale. 7. Un pensare motivante e argomentante. 8. Un pensare ermeneutico o interpretativo. II. Paolo pensa e interpreta il vangelo di Cristo. 9. Il vangelo della gratuita elezione divina (1Ts 1-3). 10. Il vangelo della libertà dei gentili (Gal 1-4). 11. Il vangelo della croce (1Cor 1-4). 12. Il vangelo dell’apocalisse dell’imparziale giustizia di Dio (Rm 1-4). 13. Il vangelo per i giustificati: vita nuova e fondata speranza (Rm 5-8). 14. Il vangelo della fedeltà inconcussa del Dio di Gesù a Israele (Rm 9-11). 15. Il vangelo di Cristo risuscitato da Dio come primizia (1Ts 4-5; 1Cor 15). 16. Il vangelo della morte salvifica e oblativa di Cristo. 17. Il vangelo di liberazione per una vita di libertà (Gal 5-6; Rm 6; 12-15). 18. Il vangelo e il suo autentico evangelista Paolo (2Cor). Conclusione. Indici.
Note sull'autore
Giuseppe Barbaglio presso le EDB cura due collane di argomento biblico: La Bibbia nella storia e Scritti delle origini cristiane (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), La spiritualità del Nuovo Testamento e l’edizione greco-italiano del Merk; è autore di La Prima lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (1996), La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare (22001), Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (42003); Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (22001), insieme a Piero Stefani; Canti d’amore nell’antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (22004), insieme a Luigi Commissari.
Ha inoltre pubblicato: I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978 di cui ha curato la traduzione e il commento insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni; Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi, 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Borla, Roma, 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi, 1991; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l’introduzione e la traduzione.